Ciao Beatrice, l'argomento mi interessa molto, tanto che pensavo anche io di parlarne, ma al Linux Day di ottobre. Ho letto le varie idee che presenti e non ho molto da aggiungere, ma ti scrivo qualche pensiero sperando possa essere in qualche modo utile:
Il giorno sab, 15/06/2024 alle 17.44 +0200, Beatrice Torracca ha scritto: [...] > Al momento la struttura principale che ho in mente è: > - Le traduzioni come punto di partenza facile per iniziare a > contribuire a Debian e per entrare nella sua comunità locale e non solo Convengo che sia più facile che gestire pacchetti. Anche a me sembra utile proporlo come punto d'accesso semplice a Debian. Ma la cosa più importante è l'affiancamento: quindi l'aspetto che tu descrivi come ingresso nella comunità locale. Su questo, se per comunità intendi anche la partecipazione a questa lista, mi sa che c'è molto da fare... > - Punto privilegiato sui contenuti originali e per fare un lavoro > informale di QA. Es. segnalazioni di bug (sempre ben accetti in mia > esperienza) su pagine web, documentazione, descrizioni, wiki (che anzi > il traduttore può direttamente correggere), qui ho anche l'esempio della > nostra pagina wiki dedicata alle segnalazioni dei bug nelle descrizioni > di pacchetti [2]. Altro esempio potrebbe essere individuare contenuti > originali obsoleti e suggerire aggiornamento/rimozione. Su questo potresti anche aggiungere il fattore tempo: tradurre troppo presto non ha senso se i testi da tradurre non sono ancora definitivi. Quindi molto della parte di QA si fa subito prima dei rilasci. > - Contattare gli autori dei contenuti con suggerimenti su come > facilitare la vita dei traduttori . Qui c'è es. di come traduttori (di > varie lingue sono riusciti a far cambiare le descrizioni dei pacchetti > texlive) e c'è segnalazione recente di bug di Daniele che come Don > Quichotte (ma in lotta non vana come quella contro i mulini a vento) > vuole combattere contro i numeri di versione dentro alle descrizioni. Qui magari potresti fare degli esempi diversi a seconda dal mezzo ideale per contattarli: segnalazione bug, mailing list Debian, «issue» sul sito del software, ... [...] > Avete qualche altra idea da suggerirmi? Il lavoro al dizionario: nel nostro settore, in Italia, siamo sempre pigri nel decidere di tradurre un termine perché preferiamo adottare quelli inglesi e su molti, in passato, sono state fatte delle discussioni per trovare un accordo. Su altri, magari più recenti, c'è ancora da lavorare. Ad esempio, tutta la parte dei DSA della sicurezza è farcita di frasi di non facile traduzione. [...] > La mail è già enormemente lunga, quindi butto lì sinteticamente che > vorrei aprofittare poi delle ferie di agosto per provare a reclutare > qualcuno o di spingere qualcuno ad uscire dall'ombra. pensavo mail in > debian-italian (?), chiedere qui, controllare .po abbandonati e magari > segnalarli in lista in cerca di essere adottati (se traduttore originale > non si fa avanti)... se avete idee anche per questo magari si può aprire > altra discussione. Idem: l'idea di parlarne al Linux Day nasce proprio dalla voglia di estendere il gruppo italiano di traduzione. Io però farò un intervento più legato al sito web e, forse, alle pagine di manuale. Ciao, Giuseppe