Il giorno 20/gen/2015, alle ore 11:53, Nicola Marchesin 
<kiefer.li...@gmail.com> ha scritto:

> Mmmmmmmmm
> ok si può alleggerire.
> gia qua per me è un gradino spigoloso. Immagino se devo dare delle indicazioni
> su come fare ai vari utenti che presentano le varie pratiche.
Immaginati anche tutti gli accidenti che gli utenti medi vi manderanno nel 
momento in cui gli chiederete di usare un formato assolutamente sconosciuto 
alla stragrande maggioranza di essi.

> Senza dubbio ne sanno molto più di me (uffici di geometri etcc..) ma non 
> credo sia una cosa rapida e indolore
Assolutamente non è rapido né indolore. Non vedo perché uno studio di geometra 
debba conoscere il formato Spatialite quando ci sono altri formati di uso 
iper-comune che vengono usati continuamente. 
Sarebbe semplicemente il mettere un ostacolo in piu’ nel flusso di lavoro….

> La soluzione di Maurizio è un buon compromesso soprattutto, per me, sotto un 
> aspetto etico
> poi se l'etica pesa il doppio di uno .shp 
> non sarò certo io a lamentarmi
Si lamenteranno sicuramente gli utenti. 
Per inviare un file che identifica alcune superfici di interesse, con database 
semplice associato (presumo che non stiamo parlando di superfici gigantesche), 
proporre dei formati aperti come Spatialite che sono assolutamente al di fuori 
dell’uso comune e quindi non conosciuti da una vastissima platea di operatori 
mi pare davvero forzato se messo come unica opzione; in pratica si percepirebbe 
l’Ufficio come se stesse chiedendo a geometri, forestali, geologi ecc di 
diventare esperti di formati GIS "back office” o “hi end"…. Provate a mettervi 
nei panni degli utenti che si devono interfacciare con il servizio...

Se si mette una unica opzione, a me pare assolutamente ovvio che il formato da 
scegliere debba essere lo shapefile, sia per la sua riconoscibilità/conoscenza 
base, per la facilita’ con cui può’ essere prodotto con software di diffusione 
standard (open o no non ha importanza, perché non si può imporre all’utente di 
usare software open, e di fatto la grande maggioranza di chi lavora 
professionalmente sul territorio non utilizza sw open, ma usa ancora AutoCAD o 
ArcGIS o simile, e se usa QGIS lo fa lavorando sugli shape), sia per il peso 
medio del file stesso, che è più ridotto degli altri formati se la superficie 
non diventa molto estesa. 

Se poi si vuole dare la possibilità all’utente di inserire in vari formati, 
potete sbizzarrirvi e lasciare la possibilità di fornire tutti i formati del 
mondo. 
Altrimenti il vostro Ufficio, invece di chiamarsi Ufficio Vincolo 
Idrogeologico, verrà prontamente ribattezzato “Ufficio Complicazione Cose 
Semplici”….

Chiedo scusa per la veemenza, ma ogni giorno devo interfacciarmi con uffici ed 
enti pubblici (in questi giorni con il Cartografico Regione Emilia Romagna, che 
ovviamente distribuisce i suoi dati Open in formato Shape) oltre che con altri 
colleghi di svariate estrazioni (topografi, geometri, ingegneri, architetti, 
geologi, forestali, ecc.), ed il mondo è già abbastanza complicato da solo 
senza andare a creare altre complicazioni surrettizie.

Saluti


Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

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