Ricapitolando:
-i rifiuti radiottivi da un paese che va avanti a nucleare sarà il caso che se li gestisca lui stesso. Anche se siamo pieni di deserti o steppe nel mondo, meglio che non passi l'idea delle pattumiere radiottive globali
-c'è una tecnologia che "ricicla" le scorie, bene. Occorre però capire quanto costa questa tecnologia, quanto consuma, che livelli di sicurezza ha e quindi vederne la produttività e il costo sociale. Se per far funzionare l'acceleratore devo fargli una centrale termoelettrica ad hoc, e poi questo smaltisce un kg all'anno, è una sòla, e quindi solo un argomento in più messo in bocca alla retorica nuclearista.
-se ogni paese si lava i panni in casa propria, sarà il caso che il modo in cui si lavano i panni (e soprattutto la scelta del torrente) siano frutto di condivisione, e non imposizione governativa.
-poi c'è il missile.
dimenticat qualcosa?
s.
PS
ottima la metafora ciclistica di tiziano. qui al dip.di fisica a BO, Windows in ogni dove...
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