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QUE SE VAYAN TODOS A LA JUSTIZIA Y POR LA PAZ di Cristina Castello Che se ne vadano via tutti Tutti quelli che negano la Cultura E la sua più grande rivoluzione La più grande e comprensiva rivoluzione Cultura è libertà, dignità, lucidità, allegria Che se ne vadano via tutti quelli che negano il valore sociale della felicità Quelli che detestano l'esistenza come possibilità creativa Quelli che impongono ordini ai loro figli Quelli che sottopongono i figli ai loro ordini Che se ne vadano via tutti quelli che decretano Che distruggono il canto, che uccidono la musica Chè la poesia è lirismo, quelli che arrestano chi dipinge E che sono profani del miracolo e del mistero. Che se ne vadano via tutti quelli che trattano con il FMI E devastano i diritti umani, nella corruzione e nell'impunità Che se ne vadano via quelli che offrono il circo senza il pane A coloro che necessitano più di pane che di circo, assolutamente, che se ne vadano via quelli che vedono morire l'umanità Come iene, ridono Di cosa ride il Cancelliere Carlos Federico Ruckauf ? Che se ne vadano via tutti Gli "arrivisti" e le "arriviste" del marketing, che ignorano trionfi e valori Che se ne vadano gli indegni, i mentitori, i mafiosi, gli assassini Che se ne vadano i gestori del debito estero argentino, fraudolento Che se ne vadano i carcerieri dell'allegria. Che se ne vadano via le maschere Maschere senza sole, schiavi che schiavizzano Corpi senz'anima Che se ne vadano via tutti Che se ne vadano via le multinazionali e le imprese argentine, che chiesero di nazionalizzare i loro debiti in dollari. Come fece Domingo Cavallo nel 1982, che nella sua prolifica carriera politica fu funzionario delle dittature militari. Nazionalizzò il debito estero dei ricchi e nessuno disse nulla. E lo stesso fece Eduardo Duhalde nella sua provincia di Buenos Aires, con i piani senza senso di Jorge Remes Lenicov. Remes Lenicov. Maschera corretta e ingigantita di Josè Alfredo Martinez de Hoz. Che se ne vadano via tutti quelli che cancellano il riso Che se ne vadano via tutti i media della "stampa" che non sono stampa senza il potere delle multinazionali, Che se ne vadano via tutti quelli che non ascoltano il clamore dei cuori, né la lingua universale della libertà Che se ne vadano via tutti gli pseudo giornalisti, pedagoghi del Regime che ci uccide. E parlo dal mio essere giornalista per tutta la vita, però con dignità E parlo con la conoscenza di aver lavorato in quasi tutti i giornali più diffusi in Argentina. E nella radio e nella televisione, dove tornerò un'altra volta Anche se il potere non vorrà. Che se ne vadano via tutti i "comunicatori" Che se ne vadano via quelli che parlano di "estate" nell'economia e, verosimilmente, ogni giorno ha le sue necessità. E, ugualmente, sappiamo che in autunno potrà mancare il latte per i nostri bambini. Che se ne vadano via tutti Che se ne vadano via tutti i membri crudeli dei tre poteri dello Stato argentino E che se ne vada chi li governa. Che se ne vadano via tutti gli stati del pianeta, che danneggiamo tutti gli essere umani. Esiliati dello spirito, tomba dell'alba, a coloro che disconoscono la naturalezza. Che se ne vadano via tutti gli uccelli senza ali. Che se ne vadano via i ladroni del denaro dei risparmiatori, nella maggior truffa che abbia conosciuto il mondo. E parlo della Banca e del Governo. Che se ne vadano via tutti quelli che reprimono il Movimento dei Lavoratori, dei disoccupati, dei piqueteros, degli studenti, dei medici, dei risparmiatori, dei manifestanti per la vita di tutto il genere umano di qualunque colore sia la pelle o di origine Che si rompano le rotule e basta con le discriminazioni. Che la nostra differenza sia la gerarchia dello spirito, però non il colore della pelle. Che non si tratta di essere o no intelligenti, né di credere o no. La nostra differenza sia un'altezza nel volo. E, se esiste Dio, conveniamo (con gli spietati) che fummo condotti con mani differenti. Che se ne vadano via tutti i torturatori e che i cittadini prendano coscienza Del valore della vita In questo momento, Luis Patti è il primo nella lista per l'elezione a Governatore della Provincia di Buenos Aires. Che se ne vadano via tutti i responsabili degli orrori, dal 24 marzo 1976 fino ad oggi, per non risalire oltre nella Storia I responsabili di quello che l'Argentina ha ora: - 60% di poveri (in ottobre 2002, la cifra era di 37%) - 24,7% di indigenti (nel dicembre 1999 la percentuale era del 7,5%) - 40,9% di aumento del costo della vita durante il 2002 - 75% di aumento del canestro alimentare di base nel 2002 - e solo uno 0,24% di aumento dei salari, nello stesso periodo. Soldi di quei pochi che hanno i soldi in Argentina. Tralascio, chiaramente, di includere le responsabilità, dall'inizio del suo governo fino ad oggi, del Presidente Eduardo Duhalde. Per l'aumento della povertà, indigenza, infermità e morte che questo stato delle cose provoca. Non dimentico che fu vicepresidente di Carlos Menem. Che tutelò i cargo durante il "governo" di quella persona. Che il suo governo della Provincia di Buenos Aires ha sommerso i suoi abitanti nella povertà e nel dolore E che a Eduardo Duhalde, Carlos Menem, "donava" 600 milioni di dollari extra ogni anno. Che se ne vadano via tutti. Basta ora. Che se ne vadano via tutti Tutti quelli che mentono con impunità, mentre liberano lo stomaco vacante, occhi senza luce e sogni abortiti. Per la memoria, per il diritto alla vita che tutti abbiamo e per quelli che "benediciamo" nelle urne, ugualmente per quelli che di noi sacrificano la vita, eccovi alcune espressioni di Eduardo Duhalde nel 2002. Per compararle con oggi, anno 2003: " E chi ha dollari, riceverà dollari" " Il 9 di luglio (2002) celebreremo la fine della recessione" " I prezzi non saliranno" " Ho dato ordine che il dollaro resti a $ 1,70" Assicurò trasparenza, sicurezza e rinascita economica però, per pesare le parole di Duhalde, alla fine del 2002, queste sono le cifre dell'Argentina: 12% di caduta del Prodotto Interno Lordo (mai accaduto in tempi di pace) 120.000 commerci falliti in un anno 16% di caduta delle esportazioni 12% in meno di consumo di alimenti e bevande 3 bambini al giorno muoiono in Argentina, per denutrizione. Che se ne vadano via tutti Quelli che misero l'Argentina in liquidazione E che non vengano mai più. Ora vendono 16.900.000 di ettari di terra Che se ne vadano via tutti i "politici" svuotati di utopia. Che se ne vadano via tutti quelli che ci hanno domandato, con le parole del poeta Enrique Bossero, " dove sta la porta dei sogni belli, se non posso entrare quando voglio ? " Che se ne vadano via quelli che hanno murato il cielo. Quelli che odiano ciò che lo illumina. Quelli che scommettono sul declinare delle nostre forze e che ci stancano con questa noia. Che se ne vadano via e a quelli che sono innocenti, non accada, come scrisse Ezra Pound, di chiedersi "chi sono, perché perdo il mio centro lottando col mondo ?". Che se ne vadano via tutti Tutti quelli che vendettero il patrimonio degli argentini. E parlo di Carlos Menem e della sua banda, che "vendettero" a prezzo vile - e in molti casi a imprese straniere - tutti i beni di quello che era la nazione argentina. Che se ne vadano via tutti gli pseudo giornalisti, che - ed erano la maggioranza - sventolarono la bandiera della "privatizzazione o morte" e, ora, sempre con le tasche piene, perché peccano per lo stipendio, criticano la vendita dello stato, nella stessa maniera in cui prima la applaudivano. Sento ripugnanza degli innocenti e la serenità della certezza. Che se ne vadano via tutti Tutti quelli che causarono, causano e causeranno, con l'assoggettamento al FMI, disoccupazione disoccupazione che determina, il 70% di problemi psichici in chi non ha lavoro, Come può vivere in salute un essere umano con attacchi di panico, "condotte impedite" (per esempio, non salire a casa) insieme a paranoie o schizofrenia ? Sono esseri umani, quel 36% che ha dichiarato, in un'inchiesta, di avere pensato al suicidio e quel 11% che lo pensò seriamente o lo tentò ? Di pari passo, la speranza dei vicini delle cento fabbriche occupate dai lavoratori, che caratterizza la loro lotta. Per il lavoro e la dignità E, all'estero, si adombrano per il Movimento della cultura in Argentina Ignorano tutto quello che abbiamo come cultura e arte,in maniera seria: scultura, musica, teatro, cinema, poesia, giornalismo. Ora. E con nostro proprio sforzo E' resistenza. E' necessità E', almeno nel mio caso, sete Che se ne vadano via tutti quelli che non sono innocenti. Ma che non se ne vadano via i politici Perché i pochi che sono degni, devono rimanere. Perché è giusto e per il sistema che se ne vadano tutti i giudici che sono indegni, della cosiddetta Corte Suprema di Giustizia Che se ne vadano via tutti lo stesso, perché l'Argentina con loro è insoportabile Qui non abbiamo nulla che sia come Hugo Chàvez in Venezuela E abbraccio il suo valoroso popolo che lotta per la sua libertà. Qui non abbiamo un Lucio Gutièrrez, come in Ecuador. Né un Evo Morales, come in Bolivia. Né un "Lula" Da Silva, come in Brasile. E desidero ringraziare tanto "Lula", come i suoi elettori, come l'América Latina E come il Mondo innocente, spero Basta sia nella pace. Che se ne vadano via tutti. Dio! Che se ne vadano via lo stesso Che se ne vada via anche il IV Reich. George Bush, ansioso di sangue che vuole il petrolio Che se ne vadano via tutti Però che venga la Giustizia. E dato che l'Argentina non ha Giustizia, che giudichi la Giustizia Universale. Per i crimini di lesa umanità, in questo nuovo genocidio 2002-2003 Imploro il Cielo che le organizzazioni per i diritti umani, agiscano come una sorta di "medicina preventiva" Che assimilino chi, oltre al genocidio nella sua forma convenzionale e orrenda, ha agito il genocidio per fame. Per disperazione. Per esasperazione. Per mancanza di sogni. Per rassegnazione Imploro il Cielo che le organizzazioni per i diritti umani, considerino, anche, le nuove forme di tortura Come quella che porta alla morte di chi non mangia O quella di chi non ha lavoro e gli si serrano le porte come in un luna park di divertimenti da incubo. Così come vive o muore chi non può curare la sua salute. O chi, come tante persone, non può pagare i medicinali o gli interventi chirurgici, perché la Banca e il governo rubarono il suo denaro. E nel frattempo, quelle stesse persone torturate dal Potere, sanno chi esportò i loro capitali, con il consenso della Banca e del Governo. Che se ne vadano via tutti. Costruiamo un paese in cui si abbia Giustizia E che, intanto, se ne vadano via tutti, però nella Giustizia La presa di coscienza che molto del nostro destino , dipende dal nostro lavoro come cittadini e come persone, è essenziale. Perché molto di quanto occorre in Argentina, non sarà mai possibile se avremo una opinione pubblica complice e/o leggera e/o indifferente L'esempio più immediato è che nessuno decida di votare Carlos Menem e senza costrizione. Egli fu quello che alienò l'Argentina tutta, mentre la maggioranza applaudiva. E mentre si degradavano i valori essenziali dell' esistenza. Con l'esercizio quotidiano della democrazia e della fraternità, potremo costruire un paese E se l'Argentina sarà un paese in cui, in qualunque giorno, le istituzioni funzioneranno, allora avremo Giustizia. E allora saremo tutti, sì. Saremo tutti nella Giustizia. Chiedo che l'América Latina sia una, in fraternità e in difesa di sé stessa Affinché il Venezuela, la Bolivia, l'Ecuador, il Brasile e tutti i popoli di questa America Siano liberi Perché tutti i cittadini del Mondo dicano NO ALLA GUERRA !!! Chiedo per la gran rivoluzione Per la Cultura Trasparenza Fraternità Per tutti gli innocenti del Pianeta Per la Bellezza In pace. Cristina Castello www.cristinacastello.com www.paginadigital.com.ar/cristinacastello (traduzione di Claudio Tullii - www.zabrinskypoint.org) *********************** Se arrivi a un bivio...prendilo!! *********************** www.materialiresistenti.blogspot.com ___________________________________________ Rekombinant http://www.rekombinant.org