Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-22 Per discussione Geo DrinX
Mi prudono le mani per dire una parola definitiva sulla questione.

Spero di parlare salomonicamente, dicendo:

Lasciamo la libertà di usare due formati:

-   ShapeFile format  ( ricordandosi di fornire almeno la terna completa
SHP, DBF e SHX )
-   SpatiaLite format  ( della versione ufficiale recente, apribile con
QGIS )


Questo perchè sono i formati più diffusi e compatti, nonchè binari.

E qua, meno salomonicamente aggiungerei :

Evitiamo come la peste i formati testo XML, perchè inutilmente prolissi e
facilmente deteriorabili.


Vabbè, ho acceso una miccia, lo so, ma odio XML con tutte le mie forze.


Saluti

Rob
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-21 Per discussione Sandro Santilli
On Wed, Jan 21, 2015 at 04:28:48PM +0100, GEOgrafica wrote:

 Io personalmente non vorrei vivere in uno stato dove lo stato mi
 COSTRINGE ad usare alcunché. Sia che si parli di robe  proprietarie
 o open.

Scusa ma quando parliamo di formati di dati e' come parlare di lingua
o moneta. Sono mezzi di scambio. Lo stato italiano ti COSTRINGE ad
accettare EURO se svolgi un'attivita'. E ti COSTRINGE a usare l'italiano
quando gli scrivi. Se ti constringe ad usare un certo formato quando
gli comunichi dei dati secondo me non c'e' nulla di strano.

Assurdo sarebbe se per _produrre_ il formato che lo stato ti COSTRINGE
a fornire tu dovessi pagare una licenza d'uso di un software che
mantiene il segreto su come si interpreti tale formato per conto di una
societa' privata (che diverrebbe di fatto monopolistica).

--strk; 
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-21 Per discussione Sandro Santilli
On Wed, Jan 21, 2015 at 05:06:35PM +0100, GEOgrafica wrote:

 Per la valuta, in realtà lo stato non mi obbliga ad usare SOLO ed
 esclusivamente euro. 

Non ti obbliga ad usare SOLO euro, ma ti COSTRINGE ad accettarli come
forma di pagamento. Almeno cosi' ho capito :)

http://www.bankpedia.org/index.php/it/90-italian/c/19516-corso-legale
http://www.brocardi.it/dizionario/1651.html (con riferimento codice civile)

Possiamo immaginare un'equivalente formato a corso legale ?

--strk;
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-21 Per discussione Sandro Santilli
On Wed, Jan 21, 2015 at 05:27:15PM +0100, Sandro Santilli wrote:
 On Wed, Jan 21, 2015 at 05:06:35PM +0100, GEOgrafica wrote:
 
  Per la valuta, in realtà lo stato non mi obbliga ad usare SOLO ed
  esclusivamente euro. 
 
 Non ti obbliga ad usare SOLO euro, ma ti COSTRINGE ad accettarli come
 forma di pagamento. Almeno cosi' ho capito :)
 
 http://www.bankpedia.org/index.php/it/90-italian/c/19516-corso-legale
 http://www.brocardi.it/dizionario/1651.html (con riferimento codice civile)

Scusate, so che stiamo largamente off-topic, ma non ho saputo resistere
alla tentazione di aggiungere quest'altro link:
http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/codici/codicePenale/articolo/786/art-693-rifiuto-di-monete-aventi-corso-legale.html

Un articolo aggiunto al codice penale nel 1930 che stabilisce una sanzione
amministrativa fino a sessantamila lire per chi si rifiuta di ricevere
un pagamento in moneta avente corso legale.

--strk;
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-21 Per discussione aperi2007

Non credo che lo stato ti costringa.

Te puoi usare qualsiasi strumento vuoi e lavorare come vuoi.

Pero' , quando lo stato fa una gara e chiede al fornitore di fare le 
cose in un certo modo .

Il discorso cambia diviene un rapporto cliente / fornitore.

Li' non e' piu' lo stato che costringe.
Perche' non lo fai gratis , ma retribuito.

A.

Il 21/01/2015 16:28, GEOgrafica ha scritto:

Il giorno 21/gen/2015, alle ore 13:26, Nicola Marchesin 
kiefer.li...@gmail.com ha scritto:


A necessità virtù? Non era una frase da grandi meditazioni. Pensavo si capisse 
al volo, perdonami.
Se lo stato costringesse ogni amministrazione pubblica ad usare odf
anche i più imbranati come me imparerebbero ad usare gli odf e i relativi 
software per gestirli.
Se lo stato costringesse ogni amministrazione pubblica ad usare i .docx
anche i più imbranati come me imparerebbero ad usare i .docx

Io personalmente non vorrei vivere in uno stato dove lo stato mi COSTRINGE ad 
usare alcunché. Sia che si parli di robe  proprietarie o open.
Lo stato etico (che presuppone di imporre una certa etica ben precisa ai cittadini, 
meglio certe scelte definite a priori come “migliori) ha già dato ampi esempi 
di cattivo funzionamento nel Novecento, anche se qui si parla solo di GIS e non di 
ideologie totalitarie preferisco comunque avere sempre la possibilità di scegliere.

ciao
Marco

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

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GEOgrafica - GIS, cartografia digitale e simulazioni territoriali virtuali
www.geografica.org

Virtual Terrain Project / GeoView examples:
http://youtu.be/qEeGjNvwl4Y
http://youtu.be/9UPfufPLQUw
http://youtu.be/gv8HgX9TZfs

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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-21 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 21/gen/2015, alle ore 17:33, Sandro Santilli s...@keybit.net ha 
scritto:

 Un articolo aggiunto al codice penale nel 1930
(appunto, begli anni...)

 che stabilisce una sanzione
 amministrativa fino a sessantamila lire per chi si rifiuta di ricevere
 un pagamento in moneta avente corso legale.
Un conto è rifiutarsi di ricevere un certo formato (valuta), un conto e’ 
obbligare ad usare uno e un solo formato (e infatti nessuno mi vieta di essere 
pagato in sterline se a me sta bene).

Mi fermo qui, sento odore di flames.
Ciao a tutti!

Marco

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-21 Per discussione Nicola Marchesin
  Io personalmente non vorrei vivere in uno stato dove lo stato mi
  COSTRINGE ad usare alcunché. Sia che si parli di robe  proprietarie
  o open.


?
Non era qui che volevo infilarmi eppure ci sono riuscito :-)
Fino a qualche anno fa se io seguivo le regole della regione ero costretto
ad usare Internet Explorer
Ero costretto ad usare Arcgis o Geomedia ero costretto ad usare il
pacchetto office etcc...
Io vivo in uno (e questa volta lo scrivo in maiuscolo) Stato che mi
costringe a fare o non fare determinate cose e nostante tutto ci vivo
volentieri.
Sinceramente mi sa di, scusate, pisciare fuori.
Posso solo rimettere sul tavolo il buon senso di un capo ufficio che si è
posto delle domande e le ha condivise per poter trovare una risposta
equilibrata.
Tutto qua
Ciao Nicola Marchesin



-- 
*Software Libero http://it.wikipedia.org/wiki/Software_libero*  *
Internet Gratis in Tutto il Territorio Nazionale*
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-21 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 21/gen/2015, alle ore 17:08, Nicola Marchesin 
kiefer.li...@gmail.com ha scritto:
 
 ?
 
 Sinceramente mi sa di, scusate, pisciare fuori.
Mi spiace se non ho centrato il buco…. pero’ a me, scusa, sembrava pisciare 
fuori il proporre .odf o SL come unico formato di interscambio di un cittadino 
con un ufficio pubblico.

Tutto qua.
Saluti

Marco

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-21 Per discussione GEOgrafica
l giorno 21/gen/2015, alle ore 16:44, Sandro Santilli s...@keybit.net ha 
scritto:

 On Wed, Jan 21, 2015 at 04:28:48PM +0100, GEOgrafica wrote:
 
 Io personalmente non vorrei vivere in uno stato dove lo stato mi
 COSTRINGE ad usare alcunché. Sia che si parli di robe  proprietarie
 o open.

[cut]

 Lo stato italiano ti COSTRINGE ad
 accettare EURO se svolgi un'attivita'. E ti COSTRINGE a usare l'italiano
 quando gli scrivi.
Per l’italiano, dipende. La’ dove e’ stato deciso che l’italiano non può essere 
l’unico mezzo di intercomunicazione perché non è un minimo comune denominatore, 
si può usare ad esempio anche tedesco o francese. Guarda caso, ciò non avveniva 
quando c'era lo Stato Etico (ventennio) e per decreto si decideva che solo 
l’italiano era lingua accettata e poteva essere usato, e chi era madrelingua 
diversa si attaccava al tram.
Per la valuta, in realtà lo stato non mi obbliga ad usare SOLO ed 
esclusivamente euro. Posso anche decidere di essere pagato in franchi svizzeri 
o in corone svedesi o in altra valuta, basta che ci paghi le tasse e che me la 
veda io con il cambio.

 Se ti constringe ad usare un certo formato quando
 gli comunichi dei dati secondo me non c'e' nulla di strano.
Questo può funzionare, ovviamente IMHO, se quel formato è un minimo comune 
denominatore, non se è deciso a priori che quel tal formato e’ “piu’ meglio” 
per motivi di altro ordine che non siano quelli di carattere pratico.

 
 Assurdo sarebbe se per _produrre_ il formato che lo stato ti COSTRINGE
 a fornire tu dovessi pagare una licenza d'uso di un software che
 mantiene il segreto su come si interpreti tale formato per conto di una
 societa' privata (che diverrebbe di fatto monopolistica).
Ma nessuno ha proposto questo, visto che lo SHP e’ un formato aperto, pur se 
creato da una sw house commerciale, e non e’ necessario acquistare nessuno 
specifico software commerciale-brutto-e-cattivo-che-mantiente-il-segreto ecc. 
per generarlo.

Ciao!
Marco


Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-21 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 21/gen/2015, alle ore 13:26, Nicola Marchesin 
kiefer.li...@gmail.com ha scritto:

 
 A necessità virtù? Non era una frase da grandi meditazioni. Pensavo si 
 capisse al volo, perdonami.
 Se lo stato costringesse ogni amministrazione pubblica ad usare odf
 anche i più imbranati come me imparerebbero ad usare gli odf e i relativi 
 software per gestirli.
 Se lo stato costringesse ogni amministrazione pubblica ad usare i .docx
 anche i più imbranati come me imparerebbero ad usare i .docx 

Io personalmente non vorrei vivere in uno stato dove lo stato mi COSTRINGE ad 
usare alcunché. Sia che si parli di robe  proprietarie o open. 
Lo stato etico (che presuppone di imporre una certa etica ben precisa ai 
cittadini, meglio certe scelte definite a priori come “migliori) ha già dato 
ampi esempi di cattivo funzionamento nel Novecento, anche se qui si parla solo 
di GIS e non di ideologie totalitarie preferisco comunque avere sempre la 
possibilità di scegliere.

ciao
Marco

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-21 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 21/gen/2015, alle ore 09:03, Nicola Marchesin 
kiefer.li...@gmail.com ha scritto:
 
 Rimango del parere che se non proviamo a cambiare, mai si cambia.(spero che 
 non venga scambiata per una fase del politico di turno :-)
 Per me è importante che l'uso del software libero sia la norma e non 
 l’eccezione.
Però un conto è il software che l’Ente pubblico utilizza (concordo che 
l’utilizzo di sw libero sia auspicabilmente la prima scelta, purché il sw 
libero offra effettivamente lo stesso tipo di potenzialità/funzionalità di uno 
specifico sw proprietario), un conto è il software che il privato cittadino 
utilizza (spero che non si voglia obbligare tutti quanti senza distinzione ad 
utilizzare software Open, altrimenti il mio spirito individualista si 
ribellerebbe…), ma soprattutto, un conto è il FORMATO di un certo tipo di dati, 
che con il software utilizzato c’entra solo fino ad un certo punto. 
Lo shape è un formato creato da ESRI (sw house commerciale) ma rilasciato come 
formato quantomeno “aperto”, ovvero con specifiche pubbliche per cui chiunque 
può crearsi un modo di scrivere uno shape, tanto è vero che esistono librerie e 
sw Open che lo gestiscono tranquillamente senza dover pagare royalties a 
chicchessia. Quindi il formato in sé esula (in questo specifico caso) dalle 
considerazioni di tipo “etico” sui sw liberi. Infatti le considerazioni 
presentate in questa discussione sono di carattere tecnico/pratico, e non 
idealistico/ideologico/etiche. 
E a mio parere, se si deve provare a cambiare un formato di interscambio ci 
devono essere motivazioni prevalentemente tecnico/pratiche per farlo, visto che 
i vari sw, liberi e non, leggono formati open e proprietari senza particolari 
problemi, quindi non sta li’ la discriminante.

Grazie per l’interessante discussione.
Saluti

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-21 Per discussione monday
Continuando le riflessioni, focalizzando sull'aspetto pratico e operativo del
tema la cosa migliore, a mio giudizio, sarebbe quella di lasciare consegnare
in più formati, tanto comunque i dati immagino debbano essere importati in
un db, e per questa operazione un formato vale l'altro. In questo modo si
potrebbe cogliere l'occasione per elaborare qualche statistica sulle
percentuali di utilizzo dei vari formati e si sa, i dati per se ridondanti,
possono sempre far comodo. 
Non ho capito su cosa dovrebbe far riflettere il fatto che ora sappia usare
(si fa per dire)  SL GUI. 




--
View this message in context: 
http://gfoss-geographic-free-and-open-source-software-italian-mailing.3056002.n2.nabble.com/Formato-per-il-pubblico-tp7591199p7591229.html
Sent from the Gfoss -- Geographic Free and Open Source Software - Italian 
mailing list mailing list archive at Nabble.com.
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-21 Per discussione Andrea Peri
Io ho sempre avuto l'impressione che la principale ragione per cui
piace lo shapefile e che permette di metterci dentro le cose piu'
turpi.
E non consentendo un controllo puntuale e preciso del contenuto,
finisce pe lasciare molta liberta' al fornitore.
Per questo gli piace.

Nesun controllo di relazioni, nessun controllo di character-set.
Nessun controllo sul sistema di riferiemento.
Nessun controllo sulla validita' delle geometrie.
Piace per questo lo shapefile.

A.


Il 21 gennaio 2015 09:03, Nicola Marchesin kiefer.li...@gmail.com ha scritto:
 Ciao Lorenzo
 così adesso sai usare SL gui, spero ti possa tornare utile. :-)   (è una
 battuata non una provocazione che però spero faccia pensare)

 Ho il sentore che la scelta del capo ufficio si indirizzerà verso gli .shp
 Io continuerò ad insistere che aggiunga anche i file SpatiaLite
 Come ho già ribadito capisco le esigenze di chi è sul pezzo tutti i
 giorni.(e come ha detto il capo ufficio: io devo interfacciarmi con ogni
 tipo di utenza anche con quella del piccolo paesino disperso dove in ufficio
 tecnico può esserci un geometra di una certa età che ha poca dimestichezza
 con i gis)
 Rimango del parere che se non proviamo a cambiare, mai si cambia.(spero che
 non venga scambiata per una fase del politico di turno :-)
 Per me è importante che l'uso del software libero sia la norma e non
 l'eccezione.

 Grazie a Tutti

 p.s. questo è l'inizio dell'ultima mail ricevuto in ufficio

 Grazie Nicola,  e agli altri tuoi interlocutori qualificati per la quantità
 di informazioni e considerazioni che mi avete  fornito,  (così velocemente)
 sul tema.


 Il giorno 21 gennaio 2015 08:32, monday lorenzofu...@gmail.com ha scritto:

 Buongiorno, se può interessare l'opinione di un potenziale utente (con
 competenze GIS forse appena al di sopra del geometra medio) io un paio di
 bestemmioni li lancerei se ci fosse solo la possibilità di inviare file
 SL,
 ho avuto modo di bazzicarci per importare vettoriali in geopaparazzi e,
 con
 l'aiuto di un paio di link ed il tutorial di Andrea, ci ho perso veramente
 poco con SL gui, ma comunque costringermi ad usare un solo formato (e non
 quello maggiormente diffuso) la vivrei come una restrizione eccessiva.

 Saluti


 Nicola Marchesin wrote
  Buon giorno a tutti.
  Il capo ufficio Vincolo idrogeologico ( ex. Servizio Forestale) mi ha
  chiesto in che formato è preferibile chiedere agli utenti di allegare i
  file d'interesse (es. Superficie cava, bosco, particelle catastali o
  quant'altro) per le pratiche da sottoporre a valutazione.
  A lui interessa avere un formato da utilizzare in Qgis.
  Sicuramente uno .shp file fa comodo. Chiedo a voi nel caso pensiate
  (penso)
  sia più corretto chiedere un formato aperto
  Grazie per l'attenzione
  Nicola





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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-21 Per discussione Sandro Santilli
On Wed, Jan 21, 2015 at 11:19:15AM +0100, GEOgrafica wrote:

 E a mio parere, se si deve provare a cambiare un formato di interscambio ci 
 devono essere motivazioni prevalentemente tecnico/pratiche per farlo, visto 
 che i vari sw, liberi e non, leggono formati open e proprietari senza 
 particolari problemi, quindi non sta li’ la discriminante.

Solo una nota: l'apertura del formato e' motivazione tecnico/pratica
per richiederlo come amministrazione pubblica. In questo caso confermo
che lo Shapefile e' aperto (documentato, implementabile liberamente e
implementato largamente) quindi non si pone il problema, ma il fatto
che esistano software liberi in grado di leggere alcuni formati proprietari
non fa di questi ultimi necessariamente dei formati
tecnicamente/praticamente convenienti da impiegare (spesso il supporto
di formati chiusi e' instabile/temporaneo perche' basato su
reverse-engeneering).

 Grazie per l’interessante discussione.

Mi aggrego ai ringraziamenti.
E grazie al promotore dell'iniziativa di indagine.

--strk;
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-21 Per discussione Paolo Corti
2015-01-21 11:19 GMT+01:00 GEOgrafica geograf...@alice.it:
 E a mio parere, se si deve provare a cambiare un formato di interscambio ci 
 devono essere motivazioni prevalentemente tecnico/pratiche per farlo, visto 
 che i vari sw, liberi e non, leggono formati open e proprietari senza 
 particolari problemi, quindi non sta li’ la discriminante.


Su questo punto non sono affatto d'accordo. I software proprietari
sono in genere *enormentmente* limitati nella lettura e scrittura dei
formati aperti, mentre puntano a costringere l'utente ai loro formati
proprietari, tra l'altro incompatibili tra una versione e l'altra in
modo da costringere l'utente a continui upgrade.
Quelle poche volte che offrono connettivita' verso formati aperti e'
grazie alll'utilizzo di librerie open source quali GDAL.

ciao
p

-- 
Paolo Corti
Geospatial software developer
web: http://www.paolocorti.net
twitter: @capooti
skype: capooti
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-21 Per discussione Nicola Marchesin
Ciao Lorenzo
così adesso sai usare SL gui, spero ti possa tornare utile. :-)   (è una
battuata non una provocazione che però spero faccia pensare)

Ho il sentore che la scelta del capo ufficio si indirizzerà verso gli .shp
Io continuerò ad insistere che aggiunga anche i file SpatiaLite
Come ho già ribadito capisco le esigenze di chi è sul pezzo tutti i
giorni.(e come ha detto il capo ufficio: io devo interfacciarmi con ogni
tipo di utenza anche con quella del piccolo paesino disperso dove in
ufficio tecnico può esserci un geometra di una certa età che ha poca
dimestichezza con i gis)
Rimango del parere che se non proviamo a cambiare, mai si cambia.(spero che
non venga scambiata per una fase del politico di turno :-)
Per me è importante che l'uso del software libero sia la norma e non
l'eccezione.

Grazie a Tutti

p.s. questo è l'inizio dell'ultima mail ricevuto in ufficio

Grazie Nicola,  e agli altri tuoi interlocutori qualificati per la quantità
di informazioni e considerazioni che mi avete  fornito,  (così velocemente)
sul tema.

Il giorno 21 gennaio 2015 08:32, monday lorenzofu...@gmail.com ha scritto:

 Buongiorno, se può interessare l'opinione di un potenziale utente (con
 competenze GIS forse appena al di sopra del geometra medio) io un paio di
 bestemmioni li lancerei se ci fosse solo la possibilità di inviare file SL,
 ho avuto modo di bazzicarci per importare vettoriali in geopaparazzi e, con
 l'aiuto di un paio di link ed il tutorial di Andrea, ci ho perso veramente
 poco con SL gui, ma comunque costringermi ad usare un solo formato (e non
 quello maggiormente diffuso) la vivrei come una restrizione eccessiva.

 Saluti


 Nicola Marchesin wrote
  Buon giorno a tutti.
  Il capo ufficio Vincolo idrogeologico ( ex. Servizio Forestale) mi ha
  chiesto in che formato è preferibile chiedere agli utenti di allegare i
  file d'interesse (es. Superficie cava, bosco, particelle catastali o
  quant'altro) per le pratiche da sottoporre a valutazione.
  A lui interessa avere un formato da utilizzare in Qgis.
  Sicuramente uno .shp file fa comodo. Chiedo a voi nel caso pensiate
  (penso)
  sia più corretto chiedere un formato aperto
  Grazie per l'attenzione
  Nicola





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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-21 Per discussione Sieradz
/
Andrea Peri wrote
 Nesun controllo di relazioni, nessun controllo di character-set.
 Nessun controllo sul sistema di riferiemento.
 Nessun controllo sulla validita' delle geometrie.
 Piace per questo lo shapefile

/

Concordo al 100%, trattasi di un qualcosa di anarchico, elastico, oserei
dire un formato molto italiano, alla 'volemose bbene'.

Il fatto poi che consenta di elaborare esternamente la parte attributi
(tramite la strapotenza di un foglio elettronico) lo rendono immortale nei
secoli dei secoli, amen.

Da caddista incallito, mi spiace che il DXF non abbia avuto lo stesso
successo come formato d'interscambio Gis, limitandosi ad essere uno standard
Cad...




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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-21 Per discussione Nicola Marchesin
Non ho capito su cosa dovrebbe far riflettere il fatto che ora sappia usare
 (si fa per dire)  SL GUI.


A necessità virtù? Non era una frase da grandi meditazioni. Pensavo si
capisse al volo, perdonami.
Se lo stato costringesse ogni amministrazione pubblica ad usare odf
anche i più imbranati come me imparerebbero ad usare gli odf e i relativi
software per gestirli.
Se lo stato costringesse ogni amministrazione pubblica ad usare i .docx
anche i più imbranati come me imparerebbero ad usare i .docx

Sono fissato lo so :-)
Ciao Nicola
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-21 Per discussione Lorenzo Fusco
Il giorno 21 gennaio 2015 13:26, Nicola Marchesin kiefer.li...@gmail.com
ha scritto:

 A necessità virtù? Non era una frase da grandi meditazioni. Pensavo si
 capisse al volo, perdonami.
 Se lo stato costringesse ogni amministrazione pubblica ad usare odf
 anche i più imbranati come me imparerebbero ad usare gli odf e i relativi
 software per gestirli.
 ​
 ​



 Se lo stato costringesse ogni amministrazione pubblica ad usare i .docx
 anche i più imbranati come me imparerebbero ad usare i .docx

 Sono fissato lo so :-)​
  ​



Io sono passato (ancora per metà e solo per le operazioni più semplici)
all'Open source da poco, l'ultima commessa avevo deciso di consegnarla
lavorata tutta in Qgis, ma alla correzione di ortorettifica dell'immagine
satellitare mio sono dato pervinto (dopo quasi una settimana di battaglie)
e sono tornato al meglio conosciuto (da parte mia) arcmap, di cui
ovviamente non ho uno straccio di licenza (base + spatial analyst, oltre
7k€+ IVA - il 2014 ho fatturato meno di 20k)


Sperando di non offendere nessuno, sicuramente mi sfugge più di qualcosa
sul tema, ma mi sembrano tutti un po' fissati.
Non che debba per forza essere una cosa negativa, picasso era sicuramente
fissato per la pittura con quelle strane nuove regole geometriche
autoimposte ed ha creato quel che ha creato.

Tornando nel merito, racconto un episodio per quelli che hanno voglia di
leggere qualche riga.
alla fine degli anni 90 un caro amico che lavorava da elettricista in
ospedale, appassionato di informatica, era diventato il riferimento degli
operatori amministrativi (dell'ospedale) cui, senza che nessuno si fosse
preoccupato di fare un minimo di formazione, avevano dato dei pc (SO
rigorosamente microsoft) con tragicomiche conseguenze. Quella più
divertente riguarda uno che telefona e dice Gianni! mi è scomparsa la
finestra dal daskop (proprio doskop, non è un refuso) non riuscendo a
capire Gianni va a controllare il monitor scoprendo che la cartella si era
semplicemente spostata oltre il margine dello schermo.

Con questo voglio dire che, se come mi è sembrato di capire, l'utente del
servizio è un dipendente pubblico, non mi sembra giusto costringerlo ad
aggiornare le proprie competenze a proprie spese e con fai da te, certo una
parte potrebbero essere contenti di dover imparare una nuova procedura, ma
temo che rappresentino la minoranza, e se questo poi vuol dire che il
cittadino in attesa della risposta dell'ente deve aspettare tempi più
lunghi, non ritengo sia una buona idea. Discorso diverso per i privati,
cui, sarebbe meglio se come risultato di attenta pianificazione, ancor
meglio se a livello nazionale, o almeno regionale, l'amministrazione
pubblica DEVE imporre le proprie regole ai fini di una maggior efficienza.

Grazie, rinnovo i complimenti alla mailing list, ultimamente mi sto
convincendo che ci scriva il gotha
http://unaparolaalgiorno.it/significato/G/gotha  del GIS in Italia,
secondo voi mi sbaglio?
Lorenzo





dott. Agronomo Lorenzo Fusco
via Aldo Moro n.1
81037 Sessa Aurunca (CE)
tel/fax 0823936441
mobile 3471944712
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-20 Per discussione Sieradz
Qua in ditta ci scambiamo i file in formato GMT (Generic Mapping Tools),
perchè è agile come la shape, ma è mono-file, ossia fonde al suo interno i
quattro compari SHP/DBF/SHX/QPJ...



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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-20 Per discussione Sieradz
/
Nicola Marchesin wrote
 Ho provato con uno shp da 2000 k circa
 ottengo un GMT da circa 5500 k
 uno spatialite da circa 6000 k

/

Un momento: quanto pesava il file DBF d'attributi..?




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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-20 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 20/gen/2015, alle ore 11:53, Nicola Marchesin 
kiefer.li...@gmail.com ha scritto:

 M
 ok si può alleggerire.
 gia qua per me è un gradino spigoloso. Immagino se devo dare delle indicazioni
 su come fare ai vari utenti che presentano le varie pratiche.
Immaginati anche tutti gli accidenti che gli utenti medi vi manderanno nel 
momento in cui gli chiederete di usare un formato assolutamente sconosciuto 
alla stragrande maggioranza di essi.

 Senza dubbio ne sanno molto più di me (uffici di geometri etcc..) ma non 
 credo sia una cosa rapida e indolore
Assolutamente non è rapido né indolore. Non vedo perché uno studio di geometra 
debba conoscere il formato Spatialite quando ci sono altri formati di uso 
iper-comune che vengono usati continuamente. 
Sarebbe semplicemente il mettere un ostacolo in piu’ nel flusso di lavoro….

 La soluzione di Maurizio è un buon compromesso soprattutto, per me, sotto un 
 aspetto etico
 poi se l'etica pesa il doppio di uno .shp 
 non sarò certo io a lamentarmi
Si lamenteranno sicuramente gli utenti. 
Per inviare un file che identifica alcune superfici di interesse, con database 
semplice associato (presumo che non stiamo parlando di superfici gigantesche), 
proporre dei formati aperti come Spatialite che sono assolutamente al di fuori 
dell’uso comune e quindi non conosciuti da una vastissima platea di operatori 
mi pare davvero forzato se messo come unica opzione; in pratica si percepirebbe 
l’Ufficio come se stesse chiedendo a geometri, forestali, geologi ecc di 
diventare esperti di formati GIS back office” o “hi end…. Provate a mettervi 
nei panni degli utenti che si devono interfacciare con il servizio...

Se si mette una unica opzione, a me pare assolutamente ovvio che il formato da 
scegliere debba essere lo shapefile, sia per la sua riconoscibilità/conoscenza 
base, per la facilita’ con cui può’ essere prodotto con software di diffusione 
standard (open o no non ha importanza, perché non si può imporre all’utente di 
usare software open, e di fatto la grande maggioranza di chi lavora 
professionalmente sul territorio non utilizza sw open, ma usa ancora AutoCAD o 
ArcGIS o simile, e se usa QGIS lo fa lavorando sugli shape), sia per il peso 
medio del file stesso, che è più ridotto degli altri formati se la superficie 
non diventa molto estesa. 

Se poi si vuole dare la possibilità all’utente di inserire in vari formati, 
potete sbizzarrirvi e lasciare la possibilità di fornire tutti i formati del 
mondo. 
Altrimenti il vostro Ufficio, invece di chiamarsi Ufficio Vincolo 
Idrogeologico, verrà prontamente ribattezzato “Ufficio Complicazione Cose 
Semplici”….

Chiedo scusa per la veemenza, ma ogni giorno devo interfacciarmi con uffici ed 
enti pubblici (in questi giorni con il Cartografico Regione Emilia Romagna, che 
ovviamente distribuisce i suoi dati Open in formato Shape) oltre che con altri 
colleghi di svariate estrazioni (topografi, geometri, ingegneri, architetti, 
geologi, forestali, ecc.), ed il mondo è già abbastanza complicato da solo 
senza andare a creare altre complicazioni surrettizie.

Saluti


Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

---
GEOgrafica - GIS, cartografia digitale e simulazioni territoriali virtuali
www.geografica.org

Virtual Terrain Project / GeoView examples: 
http://youtu.be/qEeGjNvwl4Y
http://youtu.be/9UPfufPLQUw
http://youtu.be/gv8HgX9TZfs

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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-20 Per discussione a . furieri

scusami, ma non concordo del tutto:

On Tue, 20 Jan 2015 12:31:49 +0100, GEOgrafica wrote:

non si può imporre all’utente di usare software open, e di fatto la
grande maggioranza di chi lavora professionalmente sul territorio non
utilizza sw open, ma usa ancora AutoCAD o ArcGIS o simile



http://blog.geomusings.com/2013/08/07/spatialite-and-arcgis-10-dot-2/
https://gisjay.wordpress.com/2013/08/05/arcgis-10-2-released-with-spatialite-support/
http://northredoubt.com/n/2013/01/09/spatialite-is-my-default/
http://en.wikipedia.org/wiki/SpatiaLite

anche ArcGIS a partire dalla 10.2 e' tranquillamente in grado di 
gestire

SpatiaLite, e seguendo i vari commenti pare che si tratti di una
implementazione decisamente soddisfacente (non l'ho mai provato
personalmente).

pure sul lato AutoDesk SpatiaLite e' direttamente supportato da un
provider FDO standard: inoltre SpatiaLite e' direttamente supportato
sia da GDAL che da FME

insomma, tutto si puo' dire meno che non sia un formato adeguatamente
supportato dai principali tools GIS proprietari (oltre che naturalmente
da quelli open source).



Se si mette una unica opzione, a me pare assolutamente ovvio che il
formato da scegliere debba essere lo shapefile, sia per la sua
riconoscibilità/conoscenza base, per la facilita’ con cui può’ essere
prodotto con software di diffusione standard



su questo posso anche concordare in linea di massima; SHP e' la
soluzione universale de facto, e presumibilte avra' ancora lunghi
decenni di vita assicurata davanti a se.
ma non e' certo eresia neppure iniziare a prendere in seria
considerazione qualche soluzione alternativa un po' meno
paleolitica ed un po' piu' al passo con i tempi

ciao Sandro
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-20 Per discussione Paolo Corti
2015-01-20 11:12 GMT+01:00 Nicola Marchesin kiefer.li...@gmail.com:

 Ho provato con uno shp da 2000 k circa
 ottengo un GMT da circa 5500 k
 uno spatialite da circa 6000 k


Probabilmente hai esportato in wkt anziche wkb?
ciao
p

-- 
Paolo Corti
Geospatial software developer
web: http://www.paolocorti.net
twitter: @capooti
skype: capooti
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-20 Per discussione Nicola Marchesin
M
ok si può alleggerire.
gia qua per me è un gradino spigoloso. Immagino se devo dare delle
indicazioni
su come fare ai vari utenti che presentano le varie pratiche.
Senza dubbio ne sanno molto più di me (uffici di geometri etcc..) ma non
credo sia una cosa rapida e indolore
La soluzione di Maurizio è un buon compromesso soprattutto, per me, sotto
un aspetto etico
poi se l'etica pesa il doppio di uno .shp
non sarò certo io a lamentarmi
Il confronto tra i file l'ho fatto per eccesso di zelo (d'altronde non ho
più nemmeno io la connessione a 128kb/s)
Grazie per la dritta (può tornarmi utile)
Nicola


Il giorno 20 gennaio 2015 11:34, andrea antonello 
andrea.antone...@gmail.com ha scritto:

  Ho provato con uno shp da 2000 k circa
  ottengo un GMT da circa 5500 k
  uno spatialite da circa 6000 k

 Per quanto riguarda spatialite credo sia normale, considerato che pesa
 4mega di proiezioni.

 Riporto qui una conversazione avuta tempo fa con Sandro, nella quale
 il maestro da una ricetta contro i rigonfiamenti:

 Cit. Nick Fury:

 8-
 un DB in configurazione standard effettivamente tocca i MB non
 appena lo crei.
 ma e' solo perche' si e' caricato tutto il dataset EPSG nella
 tavola spatial_ref_sys, ed ormai sono 5,000+ CRS, pesano.

 ma mica e' un obbligo tassativo e stringente: puoi fare diverse
 cosucce per strizzare;

 a) la piu' scema: cancelli tutti i CRS meno quei due o tre che
ti servono, e poi dai un bel VACUUM per compattare.
 b) molto meglio: invece di usare l'inizializzazione di default,
usane una custom: p.es.

 SELECT InitSpatialMetadata(1); - tutto EPSG al completo
 SELECT InitSpatialMetadata(1, 'WGS84'); - solo wgs + utm
 SELECT InitSpatialMetadate(1, 'NONE'); - indovina te ;-)

 n.b.: inizializzato WGS84 pesa 253 KB
 invece per NONE fanno 120 KB

 esiste anche la funzione InsertEpsgSrid() che i supporta
 se vuoi caricare solo pochi CRS: p.es. inizializzi cosi':

 SELECT InitSpatialMetadate(1, 'NONE');
 SELECT InsertEpsgSrid(3003);
 SELECT InsertEpsgSrid(25832);
 SELECT InsertEpsgSrid(4326);


 dopo di che per arezzo e trento ti puoi anche concedere il lusso
 sibaritico di fare riproiezioni
 al volo: e non sei arrivato a consumare neppure 150 KB :-D

 8-


 Ciao,
 Andrea
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-20 Per discussione andrea antonello
 M
 ok si può alleggerire.
 gia qua per me è un gradino spigoloso. Immagino se devo dare delle
 indicazioni
 su come fare ai vari utenti che presentano le varie pratiche.
 Senza dubbio ne sanno molto più di me (uffici di geometri etcc..) ma non
 credo sia una cosa rapida e indolore
 La soluzione di Maurizio è un buon compromesso soprattutto, per me, sotto un
 aspetto etico
 poi se l'etica pesa il doppio di uno .shp
 non sarò certo io a lamentarmi
 Il confronto tra i file l'ho fatto per eccesso di zelo (d'altronde non ho
 più nemmeno io la connessione a 128kb/s)
 Grazie per la dritta (può tornarmi utile)

Si', era pura informazione, anche solo per dire che la differenza
diventa trascurabile piu' aumenta lo shapefile :-)
Quindi per uno shp di 20 mega la differenza dovrebbe essere di ca 1/5.

Andrea



 Nicola


 Il giorno 20 gennaio 2015 11:34, andrea antonello
 andrea.antone...@gmail.com ha scritto:

  Ho provato con uno shp da 2000 k circa
  ottengo un GMT da circa 5500 k
  uno spatialite da circa 6000 k

 Per quanto riguarda spatialite credo sia normale, considerato che pesa
 4mega di proiezioni.

 Riporto qui una conversazione avuta tempo fa con Sandro, nella quale
 il maestro da una ricetta contro i rigonfiamenti:

 Cit. Nick Fury:

 8-
 un DB in configurazione standard effettivamente tocca i MB non
 appena lo crei.
 ma e' solo perche' si e' caricato tutto il dataset EPSG nella
 tavola spatial_ref_sys, ed ormai sono 5,000+ CRS, pesano.

 ma mica e' un obbligo tassativo e stringente: puoi fare diverse
 cosucce per strizzare;

 a) la piu' scema: cancelli tutti i CRS meno quei due o tre che
ti servono, e poi dai un bel VACUUM per compattare.
 b) molto meglio: invece di usare l'inizializzazione di default,
usane una custom: p.es.

 SELECT InitSpatialMetadata(1); - tutto EPSG al completo
 SELECT InitSpatialMetadata(1, 'WGS84'); - solo wgs + utm
 SELECT InitSpatialMetadate(1, 'NONE'); - indovina te ;-)

 n.b.: inizializzato WGS84 pesa 253 KB
 invece per NONE fanno 120 KB

 esiste anche la funzione InsertEpsgSrid() che i supporta
 se vuoi caricare solo pochi CRS: p.es. inizializzi cosi':

 SELECT InitSpatialMetadate(1, 'NONE');
 SELECT InsertEpsgSrid(3003);
 SELECT InsertEpsgSrid(25832);
 SELECT InsertEpsgSrid(4326);


 dopo di che per arezzo e trento ti puoi anche concedere il lusso
 sibaritico di fare riproiezioni
 al volo: e non sei arrivato a consumare neppure 150 KB :-D

 8-


 Ciao,
 Andrea
 ___
 Gfoss@lists.gfoss.it
 http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-20 Per discussione Nicola Marchesin
Il giorno 20 gennaio 2015 12:31, GEOgrafica geograf...@alice.it ha
scritto:

 Il giorno 20/gen/2015, alle ore 11:53, Nicola Marchesin 
 kiefer.li...@gmail.com ha scritto:

  M
  ok si può alleggerire.
  gia qua per me è un gradino spigoloso. Immagino se devo dare delle
 indicazioni
  su come fare ai vari utenti che presentano le varie pratiche.
 Immaginati anche tutti gli accidenti che gli utenti medi vi manderanno nel
 momento in cui gli chiederete di usare un formato assolutamente sconosciuto
 alla stragrande maggioranza di essi.

  Senza dubbio ne sanno molto più di me (uffici di geometri etcc..) ma non
 credo sia una cosa rapida e indolore
 Assolutamente non è rapido né indolore. Non vedo perché uno studio di
 geometra debba conoscere il formato Spatialite quando ci sono altri formati
 di uso iper-comune che vengono usati continuamente.
 Sarebbe semplicemente il mettere un ostacolo in piu’ nel flusso di lavoro….

  La soluzione di Maurizio è un buon compromesso soprattutto, per me,
 sotto un aspetto etico
  poi se l'etica pesa il doppio di uno .shp
  non sarò certo io a lamentarmi
 Si lamenteranno sicuramente gli utenti.
 Per inviare un file che identifica alcune superfici di interesse, con
 database semplice associato (presumo che non stiamo parlando di superfici
 gigantesche), proporre dei formati aperti come Spatialite che sono
 assolutamente al di fuori dell’uso comune e quindi non conosciuti da una
 vastissima platea di operatori mi pare davvero forzato se messo come unica
 opzione; in pratica si percepirebbe l’Ufficio come se stesse chiedendo a
 geometri, forestali, geologi ecc di diventare esperti di formati GIS back
 office” o “hi end…. Provate a mettervi nei panni degli utenti che si
 devono interfacciare con il servizio...

 Se si mette una unica opzione, a me pare assolutamente ovvio che il
 formato da scegliere debba essere lo shapefile, sia per la sua
 riconoscibilità/conoscenza base, per la facilita’ con cui può’ essere
 prodotto con software di diffusione standard (open o no non ha importanza,
 perché non si può imporre all’utente di usare software open, e di fatto la
 grande maggioranza di chi lavora professionalmente sul territorio non
 utilizza sw open, ma usa ancora AutoCAD o ArcGIS o simile, e se usa QGIS lo
 fa lavorando sugli shape), sia per il peso medio del file stesso, che è più
 ridotto degli altri formati se la superficie non diventa molto estesa.

 Se poi si vuole dare la possibilità all’utente di inserire in vari
 formati, potete sbizzarrirvi e lasciare la possibilità di fornire tutti i
 formati del mondo.
 Altrimenti il vostro Ufficio, invece di chiamarsi Ufficio Vincolo
 Idrogeologico, verrà prontamente ribattezzato “Ufficio Complicazione Cose
 Semplici”….

 Chiedo scusa per la veemenza, ma ogni giorno devo interfacciarmi con
 uffici ed enti pubblici (in questi giorni con il Cartografico Regione
 Emilia Romagna, che ovviamente distribuisce i suoi dati Open in formato
 Shape) oltre che con altri colleghi di svariate estrazioni (topografi,
 geometri, ingegneri, architetti, geologi, forestali, ecc.), ed il mondo è
 già abbastanza complicato da solo senza andare a creare altre complicazioni
 surrettizie.


Buon giorno Marco
ti capisco. Nessun problema.
Non sarà certo il capo ufficio  ad imporre un'unico formato.
Lui ha chiesto a me e io sono venuto qui in cerca di informazioni e
suggerimenti.
Su di una cosa però non sono molto d'accordo e cioè
che un'amministrazione pubblica richieda un formato aperto non lo trovo
assolutamente sbagliato anzi
Tu mi hai dimostrato la poca usabilità dell'utenza media (e sopra media,
per carità) di questi tipi di files
Ti faccio però un esempio:
un tempo erano pochissime le persone che sapevano dell'esistenza degli .odf
Oggi sempre più persone ed enti utilizzano questo tipo di formati. Cosa che
io ritengo si la soluzione da adottare per i motivi che conosciamo un pò
tutti.
Questo senza nulla togliere alle tue sacrosante ragioni.
Dico così perchè sono certamente di parte  e se oggi negli uffici in cui
lavoro siamo riusciti a fare a meno di 6-7 licenze per gis proprietari e
solo perchè sono cambiate le abitudini dei dipendenti (certo ho dovuto
installare freesoftware di nascosto :-)
 ).
e ne sono un po' orgoglioso.
Ti ringrazio per il suggerimento
Nicola

p.s. ho gia inoltrato anche il tuo punto di vista al capo ufficio






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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-20 Per discussione Nicola Marchesin
Secondo me vale la pena pubblicare in spatialite, in quanto il formato è
 aperto,
  si tratta di una genialata (e aggiungo italiana) e ti permette di
 distribuire tutto
 in un solo file con anche ulteriori aggiunte (es. sdl



Ho provato con uno shp da 2000 k circa
ottengo un GMT da circa 5500 k
uno spatialite da circa 6000 k



 aggiungerei poi due righe di istruzioni su alcuni software
 (spatialite_gui, qgis,
 ogr2ogr ecc...) su come convertire verso altri formati.


Questo posso farlo io (almeno con Qgis)
Propongo i suggerimenti che mi avte riferito

Grazie
Nicola


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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-20 Per discussione Andrea Peri
Se usi spatialite, ricorda di indicare anche la versione.
Io userei la 4.2.1.
 Il 20/gen/2015 11:53 Nicola Marchesin kiefer.li...@gmail.com ha
scritto:

 M
 ok si può alleggerire.
 gia qua per me è un gradino spigoloso. Immagino se devo dare delle
 indicazioni
 su come fare ai vari utenti che presentano le varie pratiche.
 Senza dubbio ne sanno molto più di me (uffici di geometri etcc..) ma non
 credo sia una cosa rapida e indolore
 La soluzione di Maurizio è un buon compromesso soprattutto, per me, sotto
 un aspetto etico
 poi se l'etica pesa il doppio di uno .shp
 non sarò certo io a lamentarmi
 Il confronto tra i file l'ho fatto per eccesso di zelo (d'altronde non ho
 più nemmeno io la connessione a 128kb/s)
 Grazie per la dritta (può tornarmi utile)
 Nicola


 Il giorno 20 gennaio 2015 11:34, andrea antonello 
 andrea.antone...@gmail.com ha scritto:

  Ho provato con uno shp da 2000 k circa
  ottengo un GMT da circa 5500 k
  uno spatialite da circa 6000 k

 Per quanto riguarda spatialite credo sia normale, considerato che pesa
 4mega di proiezioni.

 Riporto qui una conversazione avuta tempo fa con Sandro, nella quale
 il maestro da una ricetta contro i rigonfiamenti:

 Cit. Nick Fury:

 8-
 un DB in configurazione standard effettivamente tocca i MB non
 appena lo crei.
 ma e' solo perche' si e' caricato tutto il dataset EPSG nella
 tavola spatial_ref_sys, ed ormai sono 5,000+ CRS, pesano.

 ma mica e' un obbligo tassativo e stringente: puoi fare diverse
 cosucce per strizzare;

 a) la piu' scema: cancelli tutti i CRS meno quei due o tre che
ti servono, e poi dai un bel VACUUM per compattare.
 b) molto meglio: invece di usare l'inizializzazione di default,
usane una custom: p.es.

 SELECT InitSpatialMetadata(1); - tutto EPSG al completo
 SELECT InitSpatialMetadata(1, 'WGS84'); - solo wgs + utm
 SELECT InitSpatialMetadate(1, 'NONE'); - indovina te ;-)

 n.b.: inizializzato WGS84 pesa 253 KB
 invece per NONE fanno 120 KB

 esiste anche la funzione InsertEpsgSrid() che i supporta
 se vuoi caricare solo pochi CRS: p.es. inizializzi cosi':

 SELECT InitSpatialMetadate(1, 'NONE');
 SELECT InsertEpsgSrid(3003);
 SELECT InsertEpsgSrid(25832);
 SELECT InsertEpsgSrid(4326);


 dopo di che per arezzo e trento ti puoi anche concedere il lusso
 sibaritico di fare riproiezioni
 al volo: e non sei arrivato a consumare neppure 150 KB :-D

 8-


 Ciao,
 Andrea
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-20 Per discussione Andrea Peri
Fare uno shapefile fatto per bene non è per niente facile ed è fuori
portata dalla utente medio. Per motivi differenti rispetto a quelli che te
spieghi per lo spatialite.

Un esempio è il character set.
Lo shapefile non conserva il.CS e questo compromette spesso la.qualità dei
dato testuale. conservato in esso.
Se so sbaglia CS si vedono
comparire dei caratteri strani che interferiscono con vari sistemi software
preposti a usare i dati commissionati al.professionista.

Questo aumenta i costi in maniera occulta perche costringe.chi usa quei
dati in shapefile a rimetterli a posto.

Non succede sempre per fortuna perche ci sono persone esperte che capiscono
il problema e stanno attenti.
Ma non sempre è cosi e quando succede si rimpiange di non aver richiesto un
formato come lo spatialite che garantisce da questi problemi.

Per il resto concordo con te. I passaggi do formato sono sempre visti come
un problema.inutile creato solo per complicare la.vita a chi lavora.

Capiscp anche che chi si occupa dei contenuti possa ritenere che la
struttura dove ospitare i contenuti sia un sovrappiù inutile e dispersivo.

Ma la conservazione corretta del.contenuto.  senza equivoci e senza
alterazioni è un obiettivo che dovrebbe interessare a tutti.

A.
Il 20/gen/2015 12:32 GEOgrafica geograf...@alice.it ha scritto:

 Il giorno 20/gen/2015, alle ore 11:53, Nicola Marchesin 
 kiefer.li...@gmail.com ha scritto:

  M
  ok si può alleggerire.
  gia qua per me è un gradino spigoloso. Immagino se devo dare delle
 indicazioni
  su come fare ai vari utenti che presentano le varie pratiche.
 Immaginati anche tutti gli accidenti che gli utenti medi vi manderanno nel
 momento in cui gli chiederete di usare un formato assolutamente sconosciuto
 alla stragrande maggioranza di essi.

  Senza dubbio ne sanno molto più di me (uffici di geometri etcc..) ma non
 credo sia una cosa rapida e indolore
 Assolutamente non è rapido né indolore. Non vedo perché uno studio di
 geometra debba conoscere il formato Spatialite quando ci sono altri formati
 di uso iper-comune che vengono usati continuamente.
 Sarebbe semplicemente il mettere un ostacolo in piu’ nel flusso di lavoro….

  La soluzione di Maurizio è un buon compromesso soprattutto, per me,
 sotto un aspetto etico
  poi se l'etica pesa il doppio di uno .shp
  non sarò certo io a lamentarmi
 Si lamenteranno sicuramente gli utenti.
 Per inviare un file che identifica alcune superfici di interesse, con
 database semplice associato (presumo che non stiamo parlando di superfici
 gigantesche), proporre dei formati aperti come Spatialite che sono
 assolutamente al di fuori dell’uso comune e quindi non conosciuti da una
 vastissima platea di operatori mi pare davvero forzato se messo come unica
 opzione; in pratica si percepirebbe l’Ufficio come se stesse chiedendo a
 geometri, forestali, geologi ecc di diventare esperti di formati GIS back
 office” o “hi end…. Provate a mettervi nei panni degli utenti che si
 devono interfacciare con il servizio...

 Se si mette una unica opzione, a me pare assolutamente ovvio che il
 formato da scegliere debba essere lo shapefile, sia per la sua
 riconoscibilità/conoscenza base, per la facilita’ con cui può’ essere
 prodotto con software di diffusione standard (open o no non ha importanza,
 perché non si può imporre all’utente di usare software open, e di fatto la
 grande maggioranza di chi lavora professionalmente sul territorio non
 utilizza sw open, ma usa ancora AutoCAD o ArcGIS o simile, e se usa QGIS lo
 fa lavorando sugli shape), sia per il peso medio del file stesso, che è più
 ridotto degli altri formati se la superficie non diventa molto estesa.

 Se poi si vuole dare la possibilità all’utente di inserire in vari
 formati, potete sbizzarrirvi e lasciare la possibilità di fornire tutti i
 formati del mondo.
 Altrimenti il vostro Ufficio, invece di chiamarsi Ufficio Vincolo
 Idrogeologico, verrà prontamente ribattezzato “Ufficio Complicazione Cose
 Semplici”….

 Chiedo scusa per la veemenza, ma ogni giorno devo interfacciarmi con
 uffici ed enti pubblici (in questi giorni con il Cartografico Regione
 Emilia Romagna, che ovviamente distribuisce i suoi dati Open in formato
 Shape) oltre che con altri colleghi di svariate estrazioni (topografi,
 geometri, ingegneri, architetti, geologi, forestali, ecc.), ed il mondo è
 già abbastanza complicato da solo senza andare a creare altre complicazioni
 surrettizie.

 Saluti


 Marco Gualdrini
 GEOgrafica - Faenza


 ---
 GEOgrafica - GIS, cartografia digitale e simulazioni territoriali virtuali
 www.geografica.org

 Virtual Terrain Project / GeoView examples:
 http://youtu.be/qEeGjNvwl4Y
 http://youtu.be/9UPfufPLQUw
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-20 Per discussione andrea antonello
 Ho provato con uno shp da 2000 k circa
 ottengo un GMT da circa 5500 k
 uno spatialite da circa 6000 k

Per quanto riguarda spatialite credo sia normale, considerato che pesa
4mega di proiezioni.

Riporto qui una conversazione avuta tempo fa con Sandro, nella quale
il maestro da una ricetta contro i rigonfiamenti:

Cit. Nick Fury:
8-
un DB in configurazione standard effettivamente tocca i MB non
appena lo crei.
ma e' solo perche' si e' caricato tutto il dataset EPSG nella
tavola spatial_ref_sys, ed ormai sono 5,000+ CRS, pesano.

ma mica e' un obbligo tassativo e stringente: puoi fare diverse
cosucce per strizzare;

a) la piu' scema: cancelli tutti i CRS meno quei due o tre che
   ti servono, e poi dai un bel VACUUM per compattare.
b) molto meglio: invece di usare l'inizializzazione di default,
   usane una custom: p.es.

SELECT InitSpatialMetadata(1); - tutto EPSG al completo
SELECT InitSpatialMetadata(1, 'WGS84'); - solo wgs + utm
SELECT InitSpatialMetadate(1, 'NONE'); - indovina te ;-)

n.b.: inizializzato WGS84 pesa 253 KB
invece per NONE fanno 120 KB

esiste anche la funzione InsertEpsgSrid() che i supporta
se vuoi caricare solo pochi CRS: p.es. inizializzi cosi':

SELECT InitSpatialMetadate(1, 'NONE');
SELECT InsertEpsgSrid(3003);
SELECT InsertEpsgSrid(25832);
SELECT InsertEpsgSrid(4326);


dopo di che per arezzo e trento ti puoi anche concedere il lusso
sibaritico di fare riproiezioni
al volo: e non sei arrivato a consumare neppure 150 KB :-D
8-


Ciao,
Andrea
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-20 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 20/gen/2015, alle ore 13:15, a.furi...@lqt.it ha scritto:

 scusami, ma non concordo del tutto:
 
 anche ArcGIS a partire dalla 10.2 e' tranquillamente in grado di gestire
 SpatiaLite, e seguendo i vari commenti pare che si tratti di una
 implementazione decisamente soddisfacente (non l'ho mai provato
 personalmente).
 
 pure sul lato AutoDesk SpatiaLite e' direttamente supportato da un
 provider FDO standard: inoltre SpatiaLite e' direttamente supportato
 sia da GDAL che da FME
 
 insomma, tutto si puo' dire meno che non sia un formato adeguatamente
 supportato dai principali tools GIS proprietari (oltre che naturalmente
 da quelli open source).


Si, ma io non discuto mica la validità di SpatiaLite in sé, ci mancherebbe 
altro. Naturalmente i vari sw, open e non, possono gestire piu’ o meno tanti 
formati, a seconda del singolo specifico sw.
Sul fatto che SHP o DWG siano formati archeologici, siamo certamente d’accordo. 
Quando ho citato i software commerciali e open, io ponevo non tanto il problema 
dei software utilizzati, ma del formato da utilizzare in base alla diffusione 
reale degli strumenti di GIS/desktop mapping e allo scopo di interscambio. 

Se ora ESRI ed Autodesk implementano formati aggiuntivi rispetto ai loro nativi 
e’ solo un bene, perché così non ci si fossilizza all’archeologia. Se pero’ si 
cerca un minimo comune denominatore per l’interscambio dei dati con gli utenti, 
io non vado a vedere se la release 10.x di ESRI implementa Spatialite, ma mi 
devo preoccupare dell’utente che usa ancora ArcGIS 9.x, o ArcView 3.0 o MapInfo 
o Topol GIS o Global Mapper, o IntelliCAD (e dopo questa lista di software 
commerciali mi fermo sennò faccio venire orticarie varie :), ovvero di usare un 
formato accessibile in maniera orizzontale alla piu’ ampia platea di 
professionisti. Poiché al momento SpatiaLite non può essere considerato un 
formato conosciuto in maniera “orizzontale”, ecco perché dico che e’ meglio shp.

Ossia, nello specifico non entro nel merito della miglior scelta informatica, 
ne’ tantomeno della miglior scelta “etica”, ma penso che la miglior scelta per 
un ufficio pubblico come quello indicato debba permettere ai vari 
professionisti di lavorare all’interno di un minimo comune denominatore.
Nel caso riportato, tra l’altro, mi aspetto che chi consegna questo materiale 
probabilmente non implementi, dal suo lato, alcuna soluzione complessa di DB, 
ma molto più semplicemente “disegni” dei contorni vettoriali per identificare 
delle aree, che poi vengono codificate con un codice o attributo, e salvi il 
relativo layer: cosa che si può con QGIS in maniera banale creando uno shp e 
ricalcando una scansione di una cartina fatta a matita, per dire….
 
 
 Se si mette una unica opzione, a me pare assolutamente ovvio che il
 formato da scegliere debba essere lo shapefile,
 
 su questo posso anche concordare in linea di massima; SHP e' la
 soluzione universale de facto, e presumibilte avra' ancora lunghi
 decenni di vita assicurata davanti a se.
 ma non e' certo eresia neppure iniziare a prendere in seria
 considerazione qualche soluzione alternativa un po' meno
 paleolitica ed un po' piu' al passo con i tempi
Okey, concordo. 
Pero’ calibriamo la cosa sulla complessità del materiale da interscambiare… In 
fondo se si tratta di interscambiare qualche poligono chiuso con associato un 
codice progressivo, una sigla e una casella descrittiva avere uno Spatialite o 
un .odf o uno shapefile cambia quasi nulla alla fine: anche perché una volta 
che i dati saranno stati acquisiti dal sistema centrale, potranno essere 
inseriti in idoneo geodatabase fatto secondo tutti i crismi ed utilizzando la 
più moderna ed efficiente architettura e formato dati.

Ciao
Marco


Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-20 Per discussione monday
Buongiorno, se può interessare l'opinione di un potenziale utente (con
competenze GIS forse appena al di sopra del geometra medio) io un paio di
bestemmioni li lancerei se ci fosse solo la possibilità di inviare file SL,
ho avuto modo di bazzicarci per importare vettoriali in geopaparazzi e, con
l'aiuto di un paio di link ed il tutorial di Andrea, ci ho perso veramente
poco con SL gui, ma comunque costringermi ad usare un solo formato (e non
quello maggiormente diffuso) la vivrei come una restrizione eccessiva.

Saluti


Nicola Marchesin wrote
 Buon giorno a tutti.
 Il capo ufficio Vincolo idrogeologico ( ex. Servizio Forestale) mi ha
 chiesto in che formato è preferibile chiedere agli utenti di allegare i
 file d'interesse (es. Superficie cava, bosco, particelle catastali o
 quant'altro) per le pratiche da sottoporre a valutazione.
 A lui interessa avere un formato da utilizzare in Qgis.
 Sicuramente uno .shp file fa comodo. Chiedo a voi nel caso pensiate
 (penso)
 sia più corretto chiedere un formato aperto
 Grazie per l'attenzione
 Nicola





--
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[Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-19 Per discussione Nicola Marchesin
Buon giorno a tutti.
Il capo ufficio Vincolo idrogeologico ( ex. Servizio Forestale) mi ha
chiesto in che formato è preferibile chiedere agli utenti di allegare i
file d'interesse (es. Superficie cava, bosco, particelle catastali o
quant'altro) per le pratiche da sottoporre a valutazione.
A lui interessa avere un formato da utilizzare in Qgis.
Sicuramente uno .shp file fa comodo. Chiedo a voi nel caso pensiate (penso)
sia più corretto chiedere un formato aperto
Grazie per l'attenzione
Nicola

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