Paolo Monegato wrote
> Zoommare sulla mappa digitale o cambiare carta passando ad una a scala 
> più grande è sostanzialmente la stessa cosa. Allo zoom 12 non posso 
> mettere le stesse cose che metto allo zoom 18, così come sul 5 mila non 
> metto le stesse cose che metto sul 25 mila.
> 
> 
> La scelta di cosa rappresentare o cosa no la fai comunque, come la fa 
> chi produce le mappe cartacee. Quando usi la mappa la usi ad un livello 
> di zoom / ad una scala per volta, per questo sostengo che il limite è 
> concettualmente lo stesso. Certo è molto più comodo avere su uno stesso 
> dispositivo tutti gli zoom che aver bisogno di 5/6 carte a diverse scale.

ok, questo ora mi è più chiaro cosa intendessi...comunque quasi mai usi una
mappa che arriva a certi livelli di zoom, anche perchè produrre una mappa
per quel livello elevato di zoom sarebbe "assurdo" essendo necessariamente
per una area molto ristretta,  quindi in un lavoro poco funzionale e che
dall'utente verrebbe usato estremamente raramente...a quei livelli di zoom
puoi arrivare a mio avviso ad inserire molti altri dettagli assenti in tutti
gli altri zoom  senza comprometerne la funzionalità; ma siccome non conviene
creare una mappa così ristretta, anche se funzionalmente l'uso di per
esempiofoto non ne comprometterebbe l'uso, diventa un altro il fattore
funzionale "limitante" che impedisce la realizzazione di quella mappa.

> Su quest'ultima frase direi che siamo d'accordo tutti. Quello su cui non 
> siamo d'accordo è il percorso da fare.

 intendi la pubblicizzazione tramite incontri e non tramite l'utilizzo?


> Più che di un servizio direi che si sta parlando di cosa si sceglie di 
> mappare e rappresentare nella mappa. Perché a monte dell'esistenza o 
> meno del servizio (che chiunque può sviluppare partendo dai nostri dati) 
> è la presenza o meno di percorsi che le altre mappe online ignorano ad 
> essere decisiva.

su questo siamo d'accordo...alla fine il dato è l'ossatura di tutto quindi
senza quello sopra non puoi fare nulla...ma a mio avviso servizio e
ossatura, così come sono strutturati adesso come entità nettamente separate,
non aiutano alla questione visibilità...sopratutto in direzione del progetto
arrivando da un servizio.
poi bisogna considerare che è il mappatore a decidere cosa mappare...l'idea
di una mappa il più completa possibile quindi non può prescindere dalla
quantità di mappatori (e questo è ovvio), quindi dalla popolarità...allo
stesso tempo i mappatori saranno più propensi a mappare quegli elementi che
servono il servizio che sfruttano... ecco che il servizio ha il doppio ruolo
sia di far conoscere la mappa sia di aumentare la propensione ad aggiungere
una particolare tipologia di dati.
non sop se mi sono spiegato
 il caso virtuoso della MBT è partito si grazie alla buona presenza di dati,
ma grazie anche al fatto che il servizio su di essi basato (e praticamente
senza concorrenti grossi a cui "soffiare" clienti) ha reso accessibile
quelle info ad un mercato disposto poi ad aiutare aggiungendo altri dati,
specialmente quelli usati dal servizio che loro regolarmente usavano. 

questo fenomeno lo si può vedere con il rendering per cui elementi non
renderizzati avranno una più bassa probabilità di venire usati...i dati sono
accessibili, ma il mancato "servizio" di rendering non ne incentiva
l'aggiunta e viceversa per gli elementi che  invece hanno un render
predominante.

quindi a mio avviso servizio e mappa servono entrambi alla fama e più sono
uniti più è facile che l'utilizzatore casuale di un servizio si accorga del
progetto alla base dei dati.




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Ciao,
Aury
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