Avevo solo sentito parlare del progetto Città senza memoria (CSM), e solo ora sono andato a vedere la pagina del wiki. Vorrei esprimere alcune considerazioni sul progetto in generale, a seguito della discussione riemersa in questi giorni (per questo cambio l'oggetto della mail).
*Un progetto non adatto a OSM* Inizio dalla questione più semplice: trovo che il progetto in questione non rientri nell'ambito né negli obiettivi di OSM. Al contrario, rientra tra i possibili *casi d'uso* di OSM - principalmente perché l'idea di OSM è che se ne possa fare qualsiasi uso. *Benvenuto su OpenStreetMap, il progetto che crea e fornisce dati geografici liberi su base mondiale.* Questa è una delle descrizioni di OSM più ufficiali che esistano: è nella home del wiki. Il censimento dei toponimi dedicati a una o all'altra persona non è creazione di dati geografici e non è fornitura di dati geografici. CSM è un progetto di chiara natura politica, perché teso ad un'azione politica, quale è far pressione su chi può decidere a chi o cosa dedicare il ricordo pubblico. Che sia lodevole o meno, non mi interessa: di sicuro non rientra negli scopi di OSM, e andrebbe portato avanti al di fuori di esso. *Un problema che non va risolto in OSM* Il giorno 21 marzo 2018 08:50, Cascafico Giovanni <cascaf...@gmail.com> ha scritto: > La gestione del ricordo purtroppo non è una scienza, in quanto è orientata > dall'ideologia di turno e dalle relative delibere comunali. Come OSM > dovremmo pragmaticamente prenderne atto, ma abbiamo un piccolo margine: > spostare Emanuele III in old_name è un messaggio antirazzinsta... per chi > lo sa leggere. > Allo stesso modo, mi sembra doveroso ricordare che OSM è un progetto apolitico, e soprattutto è un progetto di osservazione e non di azione. L'ideologia e le posizioni personali devono essere lasciate fuori da OSM, di fronte all'innegabile dato di fatto. Se qualcuno ritiene che sia intollerabile vedere vie intitolate a Vittorio Emanuele III o a Benito Mussolini o a Josif Stalin o a John Fitzgerald Kennedy, per prima cosa le mappi, e solo dopo faccia pressione sul Comune o su altri enti che possono cambiare la situazione: se e quando questi accoglieranno la richiesta, allora si potranno modificare i dati OSM. È legittimo usare OSM per misurare lo stato di fatto, ed è legittimo usare queste misure per qualsiasi scopo. Ciò che non è legittimo è usare OSM per mandare "un messaggio" qualsiasi a chicchessia, e mi auguro che nessuno proceda a modifiche arbitrarie e che si discostano dalla realtà. *Pratiche scorrette minano la credibilità di OSM* OSM esiste da quasi quindici anni. Sono stati quindici anni di impegno e sforzi mirati a creare e consolidare un'immagine di affidabilità, addirittura di affidabilità superiore rispetto ad altri fornitori di servizi simili. Non parlo solo di imprese commerciali, come Google, Navteq o Teleatlas, ma anche dei vari fork di OSM, nati per correggere quelle che alcuni hanno ritenuto storture del progetto. Ogni singolo mappatore di OSM, cioè ognuno dei 4,3 milioni di utenti che possono modificare la mappa, ha la sua opinione politica, religiosa, culturale, sportiva, commerciale e sociale. Immaginate che succederebbe se ognuno creasse il suo progetto di stampo politico, religioso, culturale, sportivo, commerciale o sociale *dentro a OSM*. Immaginate se ognuno *agisse* sulla base della sua opinione politica, religiosa, culturale, sportiva, commerciale o sociale e modellasse la mappa del mondo in OSM in base ad essa. Si potrebbe obiettare che è già una scelta non imparziale quella di mappare le panchine invece dei negozi, o le piste da sci invece delle caserme dei Carabinieri. Tuttavia, selezionare cosa mappare è una necessaria conseguenza della natura volontaria e non continuativa della mappatura dei singoli utenti: nessuno di noi ha il dovere di mappare ogni singolo oggetto che vede. Ma tutti abbiamo il dovere di mapparlo fedelmente, non come vorremmo che fosse. OSM non ha interessi commerciali, e ha senso di esistere solo se è credibile. Se solo pensassi che qualcuno potrebbe aver cambiato il nome di una via in OSM per disprezzo storico e politico nei confronti del personaggio a cui è intitolata nella realtà, non potrei che concludere che i dati di OSM non sono una rappresentazione della realtà, ma una espressione del pensiero dei mappatori. Evidentemente, non potrei fare affidamento su quei dati. *Una presentazione dei lavori poco professionale e credibile* Su questo punto non mi soffermerò a lungo, principalmente perché non riguarda strettamente OSM, ma è un consiglio che vorrei dare ai promotori del progetto CSM. Tralasciamo per un attimo il fatto che il progetto in questo momento ruoti intorno ad una pagina nel wiki di OSM, il che secondo me è sbagliato per i motivi che ho già illustrato. Trovo che quella pagina sia male organizzata ed esposta. Intanto è intitolata "Vittorio Emanuele III", come a definire che l'obiettivo del progetto è eliminare i toponimi dedicati proprio a lui, mentre mi sembra di capire che il re sia solo il primo obiettivo di una battaglia più ampia. Strutturalmente, poi, la sezione "Strade e piazze dedicate al re geografo", dovrebbe contenere tutte le successive, fino a "Giorno della Memoria 2018" escluso. Inoltre, le sezioni sulle singole regioni andrebbero ristrutturate, uniformate e coordinate: perché i titoli sono disomogenei? Perché alcune sono scritte in lingue diverse dall'Italiano? Ad esempio, non mi risulta che il nome friulano della Regione Friuli Venezia Giulia sia in alcun modo ufficiale; usarlo sembra un'ulteriore scelta (politica? culturale? sociale?) che non solo esula dagli scopi di OSM, ma esula addirittura dagli scopi dello stesso progetto CSM! Perché viene citato nel titolo della sezione sul Trentino Alto Adige che il Südtirol non ama il re (lo stesso dicasi per la Liguria)? Perché si usa a volte il termine "toponimo" e altre il termine "odonimo"? In che ordine sono elencate le Regioni? Perché in alcune viene valutata la correlazione col dato referendario e in altre no? Insomma, un progetto che anche nei contenuti prodotti andrebbe rivisto nell'ottica di una maggiore trasparenza, imparzialità (cosa necessaria anche in un progetto politico, quando si presentano dati a supporto) e cura - in una parola: professionalità. Con questo non dico che i dati raccolti siano non trasparenti, tendenziosi e poco curati, ma che la presentazione che se ne fa non mi dà un'impressione di serietà e professionalità. Spero che da queste osservazioni nasca una discussione costruttiva: è con questo spirito che ho scritto. Ciao, Simone PS: Il giorno 21 marzo 2018 08:50, Cascafico Giovanni <cascaf...@gmail.com> ha scritto: > Secondo questa logica, potrebbe essere utile che qualche nuova > lottizzazione di villette a schiera possa avere il suo bel "Via A. Hitler > (statista e dipintore)" :-) > Non capisco: Paolo Bubici scrive ( https://www.openstreetmap.org/user/bubix/diary/40331) che Vittorio Emanuele III è stato un valido geografo e numismatico - una scoperta che l'ha sorpreso e divertito. Addirittura vorrebbe che VEIII venisse ricordato solo come geografo, e non come re e promotore di sciagurate leggi razziali. Ma allora quei toponimi andrebbero bene se sulla targa fosse scritto "Vittorio Emanuele III - geografo e numismatico"? Di Hitler dicono che fosse un artista scarso... ma mi torna in mente questo: https://www.youtube.com/watch?v=BYfPnHrUaKA#t=50s :)
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