Il giorno mer 7 ott 2020 alle ore 17:57 Fintocubano <f.giammich...@gmail.com> ha scritto:
> > Mi va bene considerare "definizione" qualsiasi descrizione uno storico > > abbia messo prima o poi in una pubblicazione, ma non se parliamo di una > > mappa [...]. Su OSM non possiamo indicare niente in maniera vaga e > > sfumata: su OSM tracciamo linee. > > Quindi, se ho capito bene, secondo te il lavoro fatto dagli storici non > sono > confini (linee) precisi, ma solo definizioni ovvero ''linee sfumate'', > mentre il lavoro di ISO e UNESCO sono confini (linee) netti e precisi. > > Allora Giulio Cesare (storico), quando diceva ''Gallia est omnis divisa in > partes tres [...]. Gallos ab Aquitanis Garumna flumen, a Belgis Matrona et > Sequana dividit [...] Eorum una pars, quam Gallos obtinere dictum est, > initium capit a flumine Rhodano, continetur Garumna flumine, Oceano, > finibus > Belgarum, attingit etiam ab Sequanis et Helvetiis flumen Rhenum, vergit ad > septentriones [ecc. ecc.]'' non tracciava un confine netto e preciso delle > terre dei tre popoli gallici? > Beh, bene le indicazioni dei fiumi, ma quei fiumi non si congiungono. La Garonna non raggiunge il Mediterraneo, la Marna confluisce nella Senna, il che è ottimo, ma tra la Marna e il Rodano c'è uno spazio in mezzo. Finita la Marna, ad esempio a Chalindrey [1], è territorio dei Galli o dei Belgi? Nella migliore delle ipotesi, si tratta di confini definiti a tratti, con dei buchi in mezzo. Ma spesso i confini non sono netti come nel caso di Giulio Cesare: tante volte si legge "fino al fiume X e oltre", "le città e i borghi sulle colline Y", o altre espressioni un po' vaghe. Credo invece di si' come, allo stesso modo, gli storici quando definirono i > confini di Sannio e Irpinia. O di Terra del Lavoro. O di Nizzardo, che per > la De Agostini e/o gli storici credo voglia indicare la ''Contea di Nizza'' > che faceva parte del Ducato di Savoia e poi del Regno di Sardegna e che > ha/aveva dei confini ben precisi. Certamente non si può dire lo stesso > dell'Alto Milanese o del Milanese: qui i confini sono molto più vaghi, > essendo queste regioni non storiche, come la Ciociaria per esempio o le > Valli Grandi Veronesi. > Per me la chiave nel tuo discorso è quel "credo". Tu credi che intendessero la Contea di Nizza, ma qualcun altro potrebbe credere che intendessero la Provincia di Nizza del Regno di Sardegna, che però comprendeva anche Sanremo e Imperia (allora Porto Maurizio), e qualcun altro ancora potrebbe pensare al solo Circondario di Nizza (Regno di Sardegna) - quest'ultimo aveva gli stessi confini della Contea di Nizza? In generale, se parliamo di "regioni geografiche" come nel caso in discussione (regione geografica italiana), non possiamo affidarci ai confini amministrativi storici. Potrei portarti il caso del Monferrato: il marchesato del Monferrato ha avuto il dominio anche sul basso Vercellese e sulla stessa Vercelli per un certo periodo, ma ti sfido a trovare consenso se dici "Vercelli fa parte del Monferrato". A voler ben vedere, se parliamo di regione geografica non dovremmo neanche considerare elementi non geografici come storia, cultura o lingua, ma solo fattori geografici (orografia, morfologia, geologia, idrografia, etc.). > Il rischio è che poi ci troviamo con duecento definizioni di una certa > > regione [...]. Imponiamo un limite di "enciclopedicità", come Wikipedia? > > E' quello che suggerivo nei miei interventi precedenti: un criterio che > faccia da discrimine alla miriade di definizioni di confini di geografia > storica, fisica e che escluda le zone sfumate. Va bene il criterio di OSM > che suggerisci ''map the world as it can be observed by someone physically > there" e "map what is verifiable''. Va anche bene quello che ''rappresenti > il netto confine dell'entità''. Basta che chi di competenza in OSM li > discuta, li valuti e li includa e li faccia poi rispettare. > > Pero', credo sia anche necessario che questi ''netti confini'' (per es. > Ulster di ISO) siano universalmente o largamente accettati e condivisi, e > non che siano accettati parzialmente da una popolazione (Eire) e non > accettati da un'altra (UK) affinché ciò non generi confusione per gli > utenti > della mappa di OSM. > Non è facile quello che proponi. Il criterio che cerchi dovrebbe essere oggettivo, o sufficientemente oggettivo da poter dire che il caso X lo rispetta e il caso Y non lo rispetta. Però vuoi anche che sia universalmente o largamente accettato, e come abbiamo visto già nel caso dell'Ulster noi (che pure guardiamo la questione "da lontano" e non siamo coinvolti nelle tensioni locali) non concordiamo sul fatto che quel confine rappresenti questo o quello, che debba essere lì o là, o persino che sia giusto che esista. Figuriamoci se una questione di confine, riguardante un confine non sancito da governi e fatto rispettare da polizia ed eserciti, possa essere risolta in maniera "largamente condivisa". Ciao, Simone [1] https://www.openstreetmap.org/relation/1075837#map=12/47.8006/5.4770
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