GPL senza OS non significa molto, direi che GPL e' un sottinsieme di OS. comuque, mi pare ci sia l'esigenza di scrivere un pezzo per spiegare bene queste cose, magari da
Non sono d'accordo. Secondo me sono chiare a tutti, e se non lo sono ci sono gia' un sacco di articoli in giro che spiegano sta cosa. Mauro secondo me intendeva "libero in senso lato" (gratuito, nocopyright, copyleft, gpl, lgpl etc) e non GPL, visto che e' lui (et al.) che ha scritto la parte di scienza spa su questo e le liberta' di stallman se le sara' lette duemila volte.
se trovo tempo tra lezioni da preparare e lavoro da fare per non farmi licenziare, provo a scriverlo io, magari con la collaborazione degli altri "esperti" di laser.
Mi sa che a breve avrai cmq altro da fare :))
dunque, si potrebbe pensare eventualmente ad una cosa tipo: la peer review per il software.
questa esiste gia', e' esattamente quello che succede su freshmeat e su sourceforge, i programmi ricevono dagli utenti un voto, commenti e hanno degli indici di attivita' (quanto spesso viene aggiornato e/o scaricato). ed e' anche molto meglio del peer-review classico perche' e' indipendente e autoorganizzato.
si, la peer review nel software e' proprio la spina dorsale su cui si basa il sistema. Non si chiamera' cosi', ma l'etichetta e' la scoperta dell'acqua calda. Mettere un'etichetta vuol dire staticizzare un processo di beta-testing e di caccia alla falla che in realta' non finisce mai.
Tra l'altro ha un senso concreto solo per i programmi closed source. E quelli come li controlli?
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