Alcune considerazioni, ricavate parlando con gli amici di Barcellona:

1)Ci sono elementi di continuità con lo "stile-Eta" (ad esempio, le bombe
"ritardate": bombe piazzate sul luogo delle prime esplosioni programmate
per esplodere poco dopo e colpire i servizi di soccorso), ed elementi di
discontinuità (ad esempio il fatto che non abbiano avvertito con un breve
margine di anticipo). Le rivendicazioni arrivano sempre dopo qualche giorno.
Chissà che questa volta non arrivino lunedì a elezioni concluse...

2)La possibilità di un complotto a scopi elettorali mi sembra poco probabile,
in questo caso. Il potere del PP non aveva bisogno di essere "stabilizzato":
era già abbastanza stabile. Non sono bastate la guerra, il naufragio del
prestige, il trasvasamento dell'ebro, etc. per farlo vacillare. Tutti i
sondaggi lo davano già per vincitore. L'unica questione aperta era se avrebbe
avuto una maggiornaza assoluta (questione chiusa, a questo punto). Mi sembra
più probabile lo scenario suggerito da Andrea: il PP attribuisce tutto all'Eta;
sospende la campagna elettorale per approfittare al massimo della paura;
e si riserva di sfruttare successivamente le altre piste.

3)L'ipotesi Eta potrebbe fondarsi sui ripetuti sequestri di armi ed esplosivi
realizzati negli ultimi mesi. Tuttavia, l'opinione diffusa era che Eta fosse
in un momento di crisi, sia politca che militare.
(La tregua in Catalunya, ad esempio, sarebbe stato solo un modo per riprendere
protagonismo politico). Sull'ipotesi islamica non so nulla. Esiste poi l'ipotesi
mista (riportata, ad esempio, dalla BBC) fondata  esclusivamente -mi risulta-
sui contatti fra un membro di un gruppo terroristico arabo in Spagna e Batasuna.

4)Un punto di vista sulla vicenda dalla periferia dello stato spagnolo.
Quali saranno le conseguenze di questa vicenda sul tripartito catalano,
la prima esperienza di governo di sinistra in Catalunya dalla fine del franchismo?
(Della coalizione fa parte integrente Esquerra Republicana de Catalunya,
il partito repubblicano e indipendentista, la cui politica di dialogo con
l'Eta è stata bollata dal PP come complicità).

Spero che questo attentato, oltre a togliere la vita atrocemente a centinaia
di persone, non paralizzi nella paura la Spagna (nel caso Eta) o l'Europa
(nel caso islamico).

Ciao,

M

>-- Messaggio originale --
>From: pwd9148 <[EMAIL PROTECTED]>
>To: [EMAIL PROTECTED]
>Subject: Re: [e-laser] madrid
>Reply-To: [EMAIL PROTECTED]
>Date: Thu, 11 Mar 2004 18:06:56 +0100
>
>
>Domenica si vota, e il PP cerchera' di battere il tasto basco fino alle

>elezioni. Le dichiarazioni di Otegi, leader di HB che accusa gli arabi,

>non sono certo casuali ne' disinformate. L'anno scorso e' stato quello

>meno cruento negli ultimi 30 anni, da parte dell'ETA, e il salto di
>qualita' di oggi sembra un po' troppo improvviso.
>Certo, poco tempo fa sequestrarono all'ETA una grossa quantita' di
>esplosivo e smantellarono un piano per far esplodere treni. E all'ETA
>non sono certo dei tranquilloni. Ma ci sono molte anomalie lo stesso.
>
>Detto cio', e' un segnale forte di chiunque abbia fatto l'attentato, e

>per giochi di bassa politica potrebbe non venir colto.
>Ma se fosse un bene? Voglio dire: buttare la croce sull'ETA, salvo
>retromarce che mi aspetto fra una settimana o due, risparmiera'
>all'Europa l'atmosfera da 11 settembre europeo, scontro di civilta', con
>
>annessi patrioct act e compagnia bella.
>A meno che, vinte le elezioni Rajoy non decida di prendere due piccioni

>con una fava, e giocarsi pesantemente anche la carta Al Quaeda senza
>pudore per la campagna anti-basca di questi ultimi giorni, spingendo per
>
>  patrioct act europei etc.
>Certo e' triste che questo sia il mio orizzonte di pensiero.
>
>a
>
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