Re: Collegare il tablet al PC

2015-07-01 Per discussione Domenico Rotella



Il 30/06/2015 19:02, Rodolfo Medina ha scritto:

Ciao a tutti.

Per collegare al PC un qualunque dispositivo USB, io mi trovo benissimo col
comando blkid: se il PC vede il dispositivo, l'output di tale comando gli
dedica una riga contenente il suo UUID il quale, inserito nel file /etc/fstab,
consente di montarlo facilmente.  Ma il problema sta proprio lì: se blkid veda
o meno il dispositivo: in caso contrario non so che pesci pigliare.  Con gli
Android mi è capitato sia il caso positivo, con un tablet di marca sconosciuta,
che quello negativo con un Samsung Galaxy e anche con un Asus MemoPad.  Ora, il
negozio vicino casa mia dispone di un'ottima offerta della serie SmartPad S2,
economici e di buona qualità.  Qualcuno ha esperienza diretta del collegamento
di uno di questi con Debian?  O se sia possibile, e come, collegarlo al PC
anche se blkid non lo vede?

Grazie di eventuali risposte,

Rodolfo



Hai provato ad installare AirDroid ?
ti connetti al tablet da un qualsiasi browser previo accettazione della 
connesisone dal dispositivo.

Vedi tutto il tablet, puoi copiare i dati sul/dal dispositivo.
Per quanto riguarda il collegamento via usb, dipende da quale versione 
di Android è installata. Io uso lollipop 5.1.1 e via mpt vedo il 
dispositivo.
blkid serve per rilevare l'UID del dispositivo per inserirlo in fstab, 
al posto di /dev/sd.. ma in questo caso ma non ha molto senso, non 
vorrai montare
il tablet ad ogni avvio immagino. Se invece lo colleghi alla solita usb 
e non hai altri dispositivi collegati, lui sarà sempre /dev/qualcosa, 
quindi con un mount lo agganci dove preferisci, oppure dai da shell tail 
-f /var/log/syslog prima di connetterlo e da li leggi a quale device fa 
riferimento.
Se ancora usi debian con Gnome o Kde dal gestore file vedi l'elenco dei 
device collegati, se ci clicchi sopra lo monti.

Spero di esserti stato d'aiuto.
Ciao
Domenico.


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Re: Script shell non funziona correttamente da cron.

2015-06-29 Per discussione Domenico Rotella



Il 29/06/2015 11:15, Walter Valenti ha scritto:

Ciao,

ho un problema con uno script. Se lanciato da shell fa il suo
lavoro,
se schedulato in cron lo fa parzialmente.
Cosa dovrebbe fare:
rileva il giorno della settimana
richiama una funzione, che controlla se esiste una dir, in caso positivo
controlla se esiste un file, quindi lo cancella e poi crea un file
con lo stesso nome di quello appena cancellato facendo con tar un file
bz2 e cancella la dir usata per creare il file.
Nello script ci sono una serie di echo per controllare cosa fa, ed alla
fine un chown per restituire i files ad un determinato utente.
Se metto lo script in cron, nella email che mi invia vedo l'output di
echo e quello di chown ma i vari rm e tar li salta.
Sapreste darmi una mano ?
Grazie.

Uno degli errori tipici è dimenticarsi che cron non ha ambiente.

Quindi se usi della variabili d'ambiente del tuo script, se non le importi
(es. source) non te le trovi. P.S.
Se posti il tuo script possiamo aiutarti meglio. Walter
ecco lo script:

#!/bin/bash

PATH=/usr/local/sbin:/usr/local/bin:/sbin:/bin:/usr/sbin:/usr/bin
Day=$(date -d $D '+%a')
tar=/bin/tar
rm=/bin/rm
chown=/bin/chown

function creaTar() {
echo 'Inizio operazioni sulla dir DATI...'
echo 'Controllo se esiste il backup'
if [ -d Backup\\As400Stamet\\DATI_$1 ]
then
if [ -f $2_DATI_$1.bz2 ]
then
echo 'Il backup esiste, procedo...'
echo 'Cancello i file di backup vecchi '
echo $2_DATI_$1.bz2
$rm $2_DATI_$1.bz2
fi
echo 'Creo tar...'
echo $2_DATI_$1.bz2
echo 'Della dir DATI...'
echo Backup\\As400Stamet\\DATI_$1
$tar -cvjpf $2_DATI_$1.bz2 Backup\\As400Stamet\\DATI_$1

--remove-files

echo 'Fine operazioni sulla dir DATI'

fi

echo 'Inizio operazioni sulla dir GEN...'
echo 'Controllo se esiste il backup'
if [ -d Backup\\As400Stamet\\GEN_$1 ]
then
if [ -f $3_GEN_$1.bz2 ]
then
echo 'Inizio operazioni sulla dir GEN...'
echo 'Il backup esiste, procedo...'
echo 'Cancello i file di backup vecchi'
echo $3_GEN_$1.bz2
$rm $3_GEN_$1.bz2
fi
echo 'Creo tar...'
 echo $3_GEN_$1.bz2
echo 'della dir GEN...'
echo Backup\\As400Stamet\\GEN_$1
$tar -cvjpf $3_GEN_$1.bz2 Backup\\As400Stamet\\GEN_$1

--remove-files

echo 'Fine operazioni sulla dir GEN...'




fi

}

case $Day in
Mon)
creaTar Venerdi 009 010
echo 'Assegno la proprietà dei file bz2 ad utente As400...'
$chown -Rv as400:nogroup /bck-as400/*.bz2 ;;
Tue)
creaTar Lunedi 001 002

echo 'Assegno la proprietà dei file bz2 ad utente As400...'

$chown -Rv as400:nogroup /bck-as400/*.bz2 ;;
 Wed)
creaTar Martedi 003 004

echo 'Assegno la proprietà dei file bz2 ad utente As400...'

$chown -Rv as400:nogroup /bck-as400/*.bz2 ;;
Thu)
creaTar Mercoledi 005 006

echo 'Assegno la proprietà dei file bz2 ad utente As400...'

$chown -Rv as400:nogroup /bck-as400/*.bz2 ;;
 Fri)
creaTar Giovedi 007 008

echo 'Assegno la proprietà dei file bz2 ad utente As400...'

$chown -Rv as400:nogroup /bck-as400/*.bz2 ;;
esac
echo 'Fine operazioni della fase di backup..'






Ad occhio è perché non vai nella directory, quando lo esegui con cron.
Prima di poter eseguire i vari rm e tar, devi andarci con: cd __DIRECTORY__

Walter

Hai ragione. Ho modificato lo script per capire quale fosse la dir 
corrente ed era quella di cron.

Ho corretto modificando lo script con cd ecc. e funziona.
Pensavo che cron prendesse come directory di lavoro quella in cui 
risiedeva lo script, ed essendo la medesima in cui risiedono i file su 
cui lavorare non avrebbero dovuto esserci problemi.

Vi ringrazio per l'aiuto.
Domenico.


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Script shell non funziona correttamente da cron.

2015-06-29 Per discussione Domenico Rotella

Ciao,
ho un problema con uno script. Se lanciato da shell fa il suo lavoro, 
se schedulato in cron lo fa parzialmente.

Cosa dovrebbe fare:
rileva il giorno della settimana
richiama una funzione, che controlla se esiste una dir, in caso positivo 
controlla se esiste un file, quindi lo cancella e poi crea un file
con lo stesso nome di quello appena cancellato facendo con tar un file 
bz2 e cancella la dir usata per creare il file.
Nello script ci sono una serie di echo per controllare cosa fa, ed alla 
fine un chown per restituire i files ad un determinato utente.
Se metto lo script in cron, nella email che mi invia vedo l'output di 
echo e quello di chown ma i vari rm e tar li salta.

Sapreste darmi una mano ?
Grazie.
Domenico.


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Re: Script shell non funziona correttamente da cron.

2015-06-29 Per discussione Domenico Rotella



Il 29/06/2015 10:52, Walter Valenti ha scritto:



Ciao,
ho un problema con uno script. Se lanciato da shell fa il suo
lavoro,
se schedulato in cron lo fa parzialmente.
Cosa dovrebbe fare:
rileva il giorno della settimana
richiama una funzione, che controlla se esiste una dir, in caso positivo
controlla se esiste un file, quindi lo cancella e poi crea un file
con lo stesso nome di quello appena cancellato facendo con tar un file
bz2 e cancella la dir usata per creare il file.
Nello script ci sono una serie di echo per controllare cosa fa, ed alla
fine un chown per restituire i files ad un determinato utente.
Se metto lo script in cron, nella email che mi invia vedo l'output di
echo e quello di chown ma i vari rm e tar li salta.
Sapreste darmi una mano ?
Grazie.

Uno degli errori tipici è dimenticarsi che cron non ha ambiente.
Quindi se usi della variabili d'ambiente del tuo script, se non le importi
(es. source) non te le trovi.

P.S.
Se posti il tuo script possiamo aiutarti meglio.

Walter


e questo è il risultato dello script lanciato da cron:

Inizio operazioni sulla dir DATI...
Controllo se esiste il backup
Inizio operazioni sulla dir GEN...
Controllo se esiste il backup
Assegno la proprietà dei file bz2 ad utente As400...
ownership of `/bck-as400/001_DATI_Lunedi.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/002_GEN_Lunedi.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/003_DATI_Martedi.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/004_GEN_Martedi.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/005_DATI_Mercoledi.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/006_GEN_Mercoledi.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/007_DATI_Giovedi.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/008_GEN_Giovedi.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/009_DATI_Venerdi.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/010_GEN_Venerdi.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/DATI_Annuale2014.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/DATI_Mese03.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/DATI_Mese04.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/GEN_Annuale2014.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/GEN_Mese03.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/GEN_Mese04.bz2' retained as as400:nogroup
Fine operazioni della fase di backup..




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Re: Script shell non funziona correttamente da cron.

2015-06-29 Per discussione Domenico Rotella



Il 29/06/2015 10:52, Walter Valenti ha scritto:



Ciao,
ho un problema con uno script. Se lanciato da shell fa il suo
lavoro,
se schedulato in cron lo fa parzialmente.
Cosa dovrebbe fare:
rileva il giorno della settimana
richiama una funzione, che controlla se esiste una dir, in caso positivo
controlla se esiste un file, quindi lo cancella e poi crea un file
con lo stesso nome di quello appena cancellato facendo con tar un file
bz2 e cancella la dir usata per creare il file.
Nello script ci sono una serie di echo per controllare cosa fa, ed alla
fine un chown per restituire i files ad un determinato utente.
Se metto lo script in cron, nella email che mi invia vedo l'output di
echo e quello di chown ma i vari rm e tar li salta.
Sapreste darmi una mano ?
Grazie.

Uno degli errori tipici è dimenticarsi che cron non ha ambiente.
Quindi se usi della variabili d'ambiente del tuo script, se non le importi
(es. source) non te le trovi.

P.S.
Se posti il tuo script possiamo aiutarti meglio.

Walter


ecco lo script:
#!/bin/bash

PATH=/usr/local/sbin:/usr/local/bin:/sbin:/bin:/usr/sbin:/usr/bin
Day=$(date -d $D '+%a')
tar=/bin/tar
rm=/bin/rm
chown=/bin/chown

function creaTar() {
echo 'Inizio operazioni sulla dir DATI...'
echo 'Controllo se esiste il backup'
if [ -d Backup\\As400Stamet\\DATI_$1 ]
then
if [ -f $2_DATI_$1.bz2 ]
then
echo 'Il backup esiste, procedo...'
echo 'Cancello i file di backup vecchi '
echo $2_DATI_$1.bz2
$rm $2_DATI_$1.bz2
fi
echo 'Creo tar...'
echo $2_DATI_$1.bz2
echo 'Della dir DATI...'
echo Backup\\As400Stamet\\DATI_$1
$tar -cvjpf $2_DATI_$1.bz2 Backup\\As400Stamet\\DATI_$1 
--remove-files

echo 'Fine operazioni sulla dir DATI'

fi
echo 'Inizio operazioni sulla dir GEN...'
echo 'Controllo se esiste il backup'
if [ -d Backup\\As400Stamet\\GEN_$1 ]
then
if [ -f $3_GEN_$1.bz2 ]
then
echo 'Inizio operazioni sulla dir GEN...'
echo 'Il backup esiste, procedo...'
echo 'Cancello i file di backup vecchi'
echo $3_GEN_$1.bz2
$rm $3_GEN_$1.bz2
fi
echo 'Creo tar...'
 echo $3_GEN_$1.bz2
echo 'della dir GEN...'
echo Backup\\As400Stamet\\GEN_$1
$tar -cvjpf $3_GEN_$1.bz2 Backup\\As400Stamet\\GEN_$1 
--remove-files

echo 'Fine operazioni sulla dir GEN...'
fi

}

case $Day in
Mon)
creaTar Venerdi 009 010
echo 'Assegno la proprietà dei file bz2 ad utente As400...'
$chown -Rv as400:nogroup /bck-as400/*.bz2 ;;
Tue)
creaTar Lunedi 001 002

echo 'Assegno la proprietà dei file bz2 ad utente As400...'
$chown -Rv as400:nogroup /bck-as400/*.bz2 ;;
 Wed)
creaTar Martedi 003 004

echo 'Assegno la proprietà dei file bz2 ad utente As400...'
$chown -Rv as400:nogroup /bck-as400/*.bz2 ;;
Thu)
creaTar Mercoledi 005 006

echo 'Assegno la proprietà dei file bz2 ad utente As400...'
$chown -Rv as400:nogroup /bck-as400/*.bz2 ;;
 Fri)
creaTar Giovedi 007 008

echo 'Assegno la proprietà dei file bz2 ad utente As400...'
$chown -Rv as400:nogroup /bck-as400/*.bz2 ;;
esac
echo 'Fine operazioni della fase di backup..'




Re: eseguire comandi da interfaccia web

2015-01-30 Per discussione Domenico Rotella

Il 30/01/2015 16:14, Pol Hallen ha scritto:

'giorno a tutti :-)

mi chiedevo in che modo è possibile utilizzare un'interfaccia web per
riavvire un servizio (tipo samba) cliccando sul pulsante riavvia.

Nel lato pratico: per creare l'interfaccia è meglio usare perl, php, o
cosa? (a memoria con html non si può... o si?)

grazie

Pol


Usa Webmin.
E' in ascolto su ssl, gli metti un certificato firmato se ne hai 
necessità, usi un utente ad hoc e puoi disabilitare tutti i moduli che 
non ti servono fra la miriade di quelli disponibili.

Esiste da molti anni, sicuramente di debug ne avranno fatto parecchio.
Ciao.


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Re: eseguire comandi da interfaccia web

2015-01-30 Per discussione Domenico Rotella


Il 30/01/2015 17:26, Gian Uberto Lauri ha scritto:

Domenico Rotella writes:
   Esiste da molti anni, sicuramente di debug ne avranno fatto parecchio.
   Ciao.

Quello che dici è vero comunque occhio alle nuove feature!


A quali ti riferisci ad esempio ?
comunque non si tratta di spingere webmin, ma credo che sia sempre 
valida le regola per cui sia inutile reinventare ogni volta l'acqua 
calda, se qualcuno ci ha già pensato.

Poi si tratta di valutare da caso a caso:
si sta studiando ? si vuole sperimentare ed il server in caso di accessi 
non desiderati non è un problema ?

Allora va bene scrivere da se qualcosa, appunto imparare.
Ma credo che se il server sia importante, è meglio usare qualcosa di già 
collaudato, poi visto che ci sono i sorgenti, si può anche controllare 
cosa effettivamente un programma fa.

Ovviamente è la mia opinione :)


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Re: systemd: che ne pensate?

2014-12-02 Per discussione Domenico Rotella

Il 02/12/2014 13:19, Pol Hallen ha scritto:

ciao a tutti :-)

leggendo qua e la noto che:

- systemd ha i suoi log (binari) - rispetto a quelli testuali di syslog
- tutti i servizi della macchina dipendono da systemd (e di 
conseguenza se crasha occorre riavviare)


la logica di SysV era (è) appunto di separare ogni singola attività 
(servizi) per renderli indipendenti e di facile debugging...


(ad esempio) un grave bug di apache/systemd può creare un crash totale 
della macchina...


a tal proposito nasce il fork di debian: devuan (una debian senza 
systemd)


quanto ai tempi di avvio lasciamo stare che tanto (i server non si 
riavviano mai, i client vanno in sleep ;-)


qualcuno con esperienze dirette? o anche indirette perchè no :-)

Pol


Premesso che non ho approfondito per bene l'argomento systemd, qualche 
giorno fa tentavo di capire come mai sia tanto odiato.
Visto che è stata aperta questa discusisone, qualche anima pia, 
spiegherebbe a me ed a chi come me ignora, come mai ci sia così tanta 
diffidenza verso systemd ?
Intendo anche una spiegazione breve, senza magari farvi perdere troppo 
tempo ad entrare nel dettaglio di cosa faccia o non faccia.

Grazie.
Dom.


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Re: Hotspot con Debian. Quali pacchetti ?

2014-11-24 Per discussione Domenico Rotella

Il 21/11/2014 17:38, Luca Costantino ha scritto:

Il 21 novembre 2014 17:32, Domenico  Rotella d...@rotellaweb.it ha scritto:

Intendo che alla rete wifi ci si possa collegare liberamente, senza dover
inserire una chiave wpa,

[cut]

Il fatto che il traffico sia potenzialmente sniffabile non costituisce un
problema in questa situazione, non circolano dati sensibili ma al massimo
smartphone o tablet usati per messaggiare, navigare in rete ecc. Sono alunni
di scuole medie e superiori.

Capisco benissimo che non ti aspetti nessuno con capacita' o interesse
allo sniffing, ma continuo a credere che sarebbe meglio impostare una
chiave wpa di cifratura, magari immediatamente ricordabile, come
uguale all'essid...

luca


Ciao,
si per carità il tuo pensiero non è sbagliato, un pò di sicurezza in più 
non guasta. :)



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Re: Hotspot con Debian. Quali pacchetti ?

2014-11-24 Per discussione Domenico Rotella

Il 23/11/2014 20:34, gerlos ha scritto:

Il giorno 23/nov/2014, alle ore 20:19, andrea biancalana 
andrea.biancal...@gmail.com ha scritto:


il giorno Sun, 23 Nov 2014 20:11:10 +0100  gerlos gerlo...@gmail.com ha 
scritto:



Quando si parla di client isolation ci si riferisce ad opzioni per impedire ai client di 
un certo access point wifi di scambiarsi pacchetti tra di loro (“non si vedono...), 
ferma restando la possibilità di farlo con i nodi presenti sulla LAN cablata e con 
Internet (“… ma navigano su Internet).

Vedi per esempio:
http://is.gd/Fq0CVF


ok. Grazie. Ma forse (almeno nel nostro ambiente scolastico) e' piu' importante 
che i client wireless non possano accedere a quelli della LAN; o forse mi 
sfugge qualche cosa.

Secondo me dipende da qual è lo scopo di avere una rete WiFi.

Per noi era per dare un servizio in più agli allievi, così potevano andare su 
Internet.
Isolare i client aumenta un po’ la loro sicurezza, perché è più difficile che 
un malintenzionato collegato alla rete wifi (o uno studente intraprendente) 
possa attaccare qualche client collegato.
O che Andrea possa vedere i file che Barbara ha sbadatamente lasciato sulla 
condivisione pubblica del suo notebook.

Magari nel vostro caso potreste volerli far collaborare tra di loro (per 
esempio scambiandosi file), e quindi isolare i client potrebbe non servirvi.

Decidete voi. Ma assicuratevi di applicare le misure di sicurezza più elevate 
possibile per i vostri scopi.
Quando si espone una rete al pubblico, non è raro trovare gente con più 
fantasia di noi… soprattutto tra gli studenti… non sottovalutiamoli ;-)

saluti
gerlos


--
Life is pretty simple: You do some stuff. Most fails. Some works. You do more
of what works. If it works big, others quickly copy it. Then you do something
else. The trick is the doing something else.
 http://gerlos.altervista.org 
  gerlos  +- - -   gnu/linux registred user #311588


Quoto in pieno il fatto che ragazzi delle scuole superiori anche solo 
per gioco o per dimostrare di essere in gamba se le inventino tutte, per 
cui meglio non sottovalutare.
Per quanto mi riguarda il fatto di lasciare la rete aperta, senza 
wpa/wpa2 ma poi richiedere una coppia nome utente/password per farli 
navigare, era solo un'idea, ci sta anche mettere una chiave di rete. Il 
mio problema o meglio della direzione scolastica sarebbe fare in modo 
che ogni utente, studente o docente che sia, si possa collegare solo con 
i dispositivi concessi. Allo stato attuale ci sono persone che oltre al 
tablet il cui uso è concesso anzi richiesto, si collagano con 
smartphone, notebook, lettore mp3 ecc. con tutte le problematiche ad 
esso associate, (consumo banda, necessità di una sottorete piuttosto 
ampia, ecc..)



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Hotspot con Debian. Quali pacchetti ?

2014-11-21 Per discussione Domenico Rotella

Ciao a tutti,
dovrei configuare un hotspot wifi per una scuola. L'obiettivo è quello 
che studenti e docenti si registrino, e con la loro password personale 
possano collegarsi solo con un dispositivo o comunque quelli ammessi 
dalla direzione. La situazione attuale è che la chiave della rete wifi è 
stata comunicata a tutti, per cui oltre a collegarsi con un tablet come 
era nelle loro previsioni, ognuno fa ciò che vuole.
La mia idea sarebbe di installare su Debian un server radius, lasciare 
la rete senza autenticazione, ma all'accesso ci sia un redirect verso un 
captive portal su cui registrarsi, se l'utente è già registrato non sia 
permessa l'emisisone di una seconda password e ovviamente che la 
password assegnata sia usabile da un solo dispositivo.
Per quanto riguarda il captive portal stavo valutando Chillispot, anche 
se vedo che è un pò datato.

Avete esperienze in merito ?
Consigli ?
Grazie.
Domenico.


--
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Re: Hotspot con Debian. Quali pacchetti ?

2014-11-21 Per discussione Domenico Rotella

Il 21/11/2014 16:36, Marco Bertorello ha scritto:

Il 21 novembre 2014 16:15, Domenico  Rotella d...@rotellaweb.it ha scritto:

Ciao a tutti,
dovrei configuare un hotspot wifi per una scuola. L'obiettivo è quello che
studenti e docenti si registrino, e con la loro password personale possano
collegarsi solo con un dispositivo o comunque quelli ammessi dalla
direzione. La situazione attuale è che la chiave della rete wifi è stata
comunicata a tutti, per cui oltre a collegarsi con un tablet come era nelle
loro previsioni, ognuno fa ciò che vuole.
La mia idea sarebbe di installare su Debian un server radius, lasciare la
rete senza autenticazione, ma all'accesso ci sia un redirect verso un
captive portal su cui registrarsi, se l'utente è già registrato non sia
permessa l'emisisone di una seconda password e ovviamente che la password
assegnata sia usabile da un solo dispositivo.
Per quanto riguarda il captive portal stavo valutando Chillispot, anche se
vedo che è un pò datato.
Avete esperienze in merito ?
Consigli ?

Zeroshell

Grazie. Adesso gli do un'occhiata.


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Re: Hotspot con Debian. Quali pacchetti ?

2014-11-21 Per discussione Domenico Rotella

Il 21/11/2014 16:46, Luca Costantino ha scritto:
marco.bertore...@gmail.com mailto:marco.bertore...@gmail.com ha 
scritto:



 La mia idea sarebbe di installare su Debian un server radius,
lasciare la
 rete senza autenticazione,


che intendi senza autenticazione? senza wpa? e' molto male che il 
traffico di tutti giri in chiaro e sia potenzialmente sniffabile, imho...


[ot] sto rispondendo con google inbox e non riesco ad eliminare la 
formattazione in html, scusate! suggerimenti ben accetti
Intendo che alla rete wifi ci si possa collegare liberamente, senza 
dover inserire una chiave wpa, poi nel momento in cui si tenti di 
navigare in internet, la richiesta venga rediretta verso una pagina web 
di autenticazione, un pò avviene negli aeroporti per esempio.
Il fatto che il traffico sia potenzialmente sniffabile non costituisce 
un problema in questa situazione, non circolano dati sensibili ma al 
massimo smartphone o tablet usati per messaggiare, navigare in rete ecc. 
Sono alunni di scuole medie e superiori.


Re: Hotspot con Debian. Quali pacchetti ?

2014-11-21 Per discussione Domenico Rotella

Il 21/11/2014 17:38, Luca De Andreis ha scritto:
Il 21 novembre 2014 16:36:53 CET, Marco Bertorello 
marco.bertore...@gmail.com ha scritto:


Il 21 novembre 2014 16:15, Domenico  Rotella d...@rotellaweb.it ha 
scritto:

Ciao a tutti, dovrei configuare un hotspot wifi per una
scuola. L'obiettivo è quello che studenti e docenti si
registrino, e con la loro password personale possano
collegarsi solo con un dispositivo o comunque quelli ammessi
dalla direzione. La situazione attuale è che la chiave della
rete wifi è stata comunicata a tutti, per cui oltre a
collegarsi con un tablet come era nelle loro previsioni,
ognuno fa ciò che vuole. La mia idea sarebbe di installare su
Debian un server radius, lasciare la rete senza
autenticazione, ma all'accesso ci sia un redirect verso un
captive portal su cui registrarsi, se l'utente è già
registrato non sia permessa l'emisisone di una seconda
password e ovviamente che la password assegnata sia usabile da
un solo dispositivo. Per quanto riguarda il captive portal
stavo valutando Chillispot, anche se vedo che è un pò datato.
Avete esperienze in merito ? Consigli ? 



Zeroshell


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Ho lavorato su una realizzazione simile... usando Pfsense ed un server 
Debi an Radius per autenticare il captive portal (poi Radius usava 
Oath, ma questo è un'altro discorso).


Luca 
Ero partito dall'idea di usare un server Debian che fa da proxy 
ampliandone le funzionalità.
Adesso valuto se continuare su questa strada o se magari affiancarci un 
altro server su cui installare pfsense che già uso come firewall in 
altri posti o zeroshell.


Virtualizzazione client

2014-03-04 Per discussione Domenico Rotella
Ciao a tutti,
sto valutando la possibilità di virtualizzare dei client, in quanto sono
troppo vecchi per essere aggiornati a win7 e xp ormai è a fine ciclo di
supporto.
Qualcuno ha esperienze in merito ?
Mi piacerebbe poter installare sui client una versione minimale di Debian e
poi collegarmi al server dove vorrei virtualizzare i client.
Anche se non ho approfondito bene, conosco Citrix e Red Hat che propongono
qualcosa, ma mi sembra di aver capito che sono tutte soluzioni proprietarie
di cui bisogna acquistare le licenze e visto il numero dei client
interessati, non ha molto senso investire in costose licenze.

Grazie.
Domenico Rotella.


Re: Aiuto configurazione server di rete

2014-02-18 Per discussione Domenico Rotella
Anche io per esperienze passate, ti consiglierei di metter su un server
windows, meglio il 2008R2 se hai bisogno di active direcotry, fai una cosa
più semplice e non diventi matto a configurare ldap che non fa le stesse
cose di ad e comunque è un bel casino da configurare.
Come consigliato da Luca, anche io per pochi utenti lascerei perdere ad,
visto che hai comunque intenzione di abbandonarlo nel prossimo futuro.
Spero di essere stato utile.
Ciao.
Domenico.


Il giorno 18 febbraio 2014 08:26, dea d...@corep.it ha scritto:


 Ciao !

 Rispondo solo alla questione backup, sul resto ho già espresso il mio
 pensiero
 e quindi, molto dipende da te.
 Probabilmente se hai pochi utenti e vuoi fare lo cose più semplici, non ti
 conviene usare AD.

 Comunque, riguardo ai backup io uso rsnapshot, dato che usando pesantemente
 hardlink ti permette di risparmiare un sacco di spazio, esponendo delle
 revisioni dello storage fatte in tempi diversi ai tuoi utenti.

 Ma, attenzione, usa uno storage per il file server su LVM2. Così che possa
 essere messo sotto snapshot LVM durante la procedura di backup.

 Comunque questa è la prassi che seguo sui miei file server.

 Uno share di backup in RO dove sono contenute le fotograzie dello storage
 ogni
 x ore (di solito ne faccio 4 al giorno), più una history di y giorni,
 direttamente accessibile agli utenti, così che possano recuperare quello
 che
 cancellano/sovrascrivono.

 Ciao

 Luca


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Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità.
Conan Doyle.


Re: Migrazione da server dominio Win2k3 a Debian stable

2014-02-14 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 14 febbraio 2014 13:45, dea d...@corep.it ha scritto:


 Ciao !

 Il mio consiglio è:

 -) Usa un server Samba 4.1 (migliorato nettamente rispetto al precendente
 4.0).
 -) Usa un file server Samba come file server in join con il dominio Samba 4
 (preferisco usare due server separati per fare compiti diversi), ricorda le
 ACL estese...

 Inserisci in dominio Win2003 Samba 4.1 come DC aggiuntivo, poi trasferisci
 le
 funzionalità verso il secondo DC (dai tool di gestione di dominio di M$),
 quindi elimini il precedente DC 2003.
 Così facendo la tua infrastruttura rimane inalterata.

 CIAO

 Luca


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A parte la non semplice gestione di un server lpad sotto linux, che ha
funzionalità un pò diverse da un dominio Windows, è alquanto improbabile
migrare un dominio o comunque i ruoli ad un controller di backup se il
primario non è accessibile.
Per cui ti direi che se hai in previsione di abbandonare active directory,
è il momento giusto per farlo :)
Ciao.
Domenico.


Re: openvpn - alcuni dubbi [RISOLTO, con nuovi dubbi...]

2014-01-18 Per discussione Domenico Rotella
Beh, openvpn ti permette di creare un tunnel, per collegarti attraverso
internet come se tu fossi a casa o in ufficio. Il fatto che tu possa
diventare root su un server non è influenzato dalla vpn ma dalla
configurazione del server stesso. In una realtà più complessa di quella
casalinga, in cui magari esistono più reti, si può configurare la vpn in
modo che faccia il push solo di una rete, che in caso di intrusioni non
permette l'accesso a dati troppo importanti.
Per quanto riguarda i certificati è come dici tu, se una persona entra in
possesso dei cert client e server si può collegare, a patto di conoscere
l'ip della rete. Volendo oltre all'uso dei certificati, come ulteriore
sicurezza puoi proteggere il collegamento con una password robusta. Sul
sito ci sono tutti gli howto necessari.
Ciao.


Il giorno 18 gennaio 2014 01:27, Ennio-Sr nasr.la...@tin.it ha scritto:

 Riprendo questo vecchio post per ringraziarti nuovamente: dopo aver
 'studiato' un po' sono riuscito a stabilire il collegamento VPN e ad
 entrare nel PC da remoto, anche con un iPad ;-)
 Ma ...

 * onetmt one...@gmail.com [100114, 09:09]:
  Il 10/01/2014 01:19, Ennio-Sr ha scritto:
  
   Ciao a tutti!
  
   Sto cercando di capire, da un punto di visto pratico, come funziona
   [...]
  Quando avevo il router di Alice, usavo uno script che rilevava l'ip
  pubblico e - se cambiato - me lo spediva per email, mentre con Fastweb

 Per ora ho preferito fare anch'io cosě, viste le esigenze ridotte e
 sporadiche.
   Ho manualmente creato su B una situazione analoga a quella presente
 in
   A, ma (dopo avervi naturalmente trasferito i file .crt e .key creati
   in A) ottengo un errore di autenticazione quando tento di avviare (su
   B) openvpn.

 Avevo semplicemente pasticciato nell'indicazione dell'user.

  intrusione, ma richiede una procedura un po' laboriosa. In ogni caso,
  trovi una guida qui:
 
 
 http://openvpn.net/index.php/open-source/documentation/miscellaneous/77-rsa-key-management.html
 

 Davvero ottima: c'č tutto (o quasi) ciň che si deve sapere (a patto di
 avere le idee piů chiare su ciň di cui si sta parlando (e io non le
 avevo!)

  [...]
  Come esempio, ti mostro i file di configurazione del server e del client
  (punto-punto semplice):
 

 Anche questa mi č stata utilissima.
 
  In questo caso, io ho usato un tunnel tcp sulla porta 443. Se hai creato

 Hai scelto  443 per motivi di sicurezza o altro?
 -

 Come dicevo nel 'subject', ho avuto la soddisfazione di collegarmi ma mi
 sorgono altri dubbi, questa volta sulla sicurezza:

 1.= Ho fatto le prime prove creando certificati e chiavi su 'A' (un PC
 secondario della mia rete casalinga), ho copiato il client.conf su
 'C' e da quest'ultimo (collegato su altra rete) ho stabilito il
  tunnel VPN ed ho verificato che potevo accedere ad 'A' con ssh.

 2.= Visto che funzionava, ho semplicemente copiato certificati e chiavi
 di cui sopra su mio PC principale 'B' (lasciando com'era il
 client.conf in 'C' ed ho visto che potevo collegarmi a 'B'

 Ora mi chiedo: se qualcuno dall'esterno si impossessasse dei file di cui
 sopra (ossia tutto il contenuto di 'easy-rsa' oltre a client e
 server.cert), potrebbe naturalmente fare altrettanto!?

 3.= Nei due file di configurazione ho inserito le righe 'user nobody' e
 'group nogroup', ma riesco egualmente a diventare 'root' dopo aver
 collegato 'C' a 'B'.
 Mi pare di aver letto che quelle istruzioni servivano ad evitare
 proprio questo. Allora, non ho capito io oppure c'č qualcosa che non
 va?

 4.= Stabilito il collegamento ssh con iPad ho provato ad accedere a X,
 ovviamente senza successo. Immagino che girando l'iPad su sistema
 con caratteristiche diverse non sia possibile
 l'export DISPLAY=:0, vero?

 Grazie dell'attenzione, Ennio

 --
 [Perche' usare Win$ozz (dico io) se ...anche uno sciocco sa farlo.   \\?//
  Fa' qualche cosa di cui non sei capace!  (diceva Henry Miller) ](°|°)
 [Why use Win$ozz (I say) if ... even a fool can do that.  )=(
  Do something you aren't good at! (as Henry Miller used to say) ]


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Conan Doyle.


Re: openvpn - alcuni dubbi

2014-01-10 Per discussione Domenico Rotella
Mi sa che fai hai le idee un pò confuse :)
Non avrebbe senso usare una vpn in una rete locale, normalmente si crea un
tunnel sulla wan (internet).
Affinchè un servizio sia raggiungibile a casa tua, è necessario che tua
sia raggiungibile da internet e non nattato dal tuo gestore, (chi ha un
collegamento a fastweb in fibra, normalmente non è direttamente
raggiungibile da internet), quindi è necessario creare sul router/firewall
delle regole che permettano alle connessioni in ingresso di essere
indirizzate verso la giusta destinazione.
Per quanto riguarda la configurazione uno dei nodi deve fungere da server e
quindi e l'altro da client. Le chiavi le generi sul server e poi le copi
sul client (quelle necessarie).
Ti consiglierei di leggere qualche man sul sito di openvpn.
Saluti.


Il giorno 10 gennaio 2014 01:19, Ennio-Sr nasr.la...@tin.it ha scritto:


 Ciao a tutti!

 Sto cercando di capire, da un punto di visto pratico, come funziona
 openvpn. Ho letto un poco qui e là (man, wiki, faq) ma le idee mi si
 confondono sempre più ;(
 Poco fa, rileggendo il man, sezione 'examples' ho letto che: [libera
 traduzione] prima ancora di lanciare questi  esempi dovrete avere
 installato openvpn su due macchine che possano essere connesse in rete
 tra loro [letter. 'two machine with network connectivity between them'].

 Mi chiedo di quale 'network' si parli: una LAN, una WAN, il WEB? Se lo
 riferisco ad una rete domestica (LAN) mi chiedo se abbia senso,
 ritenendo (erroneamente???) che il collegamento tra due PC sulla stessa
 rete domestica siano già sicuri (magari con ssl). Oppure il traffico di
 una rete domestica viene 'visto' anche dall'esterno?

 Se invece si parla di WEB, mi chiedo se sia possibile raggiungere un PC
 A (a valle di un router che riceve un IP dinamico da Telecom-Alice) da
 un PC B connesso (via Wi-Fi) a Internet, ad es. tramite  un
 WebCubeNew della Tre. [E' il mio caso concreto con il quale sto
 sperimentando, ma non mi riesce di raggiungere il PC A, sebbene abbia
 tolto ogni firewall (almeno così credo) al router (Netgear DG834GT).

 L'altra grossa curiosità (almeno per il momento) è:
 il pacchetto openvpn installato su A, ossia:
 openvpn_2.1.3-2+squeeze1_i386.deb
 contiene una serie di scripts che inserisce nella subdir 'easy-rsa',
 mentre quello installato su B:
 openvpn_2.1.3-2+squeeze2_powerpc.deb
 mette quegli scripts in /usr/share/doc/openvpn/examples/easy-rsa.
 Ho manualmente creato su B una situazione analoga a quella presente in
 A, ma (dopo avervi naturalmente trasferito i file .crt e .key creati
 in A) ottengo un errore di autenticazione quando tento di avviare (su
 B) openvpn.

 Infine (si fa per dire ...), quand'anche io fossi riuscito ad avviare
 openvpn su entrambi i PC e questi si 'parlassero tra loro' (ping), in
 che modo potrei, da B, navigare su A? Potrei, forse, indicare nella
 riga del browser 'http://ip-di-A' o dovrei usare (da linea di comando in
 console) $ ssh A ?

 Spero che qualcuno di voi voglia chiarirmi le idee direttamente oppure
 indirizzandomi a istruzioni for dummies...

 Vi ringrazio dell'attenzione,
  ennio

 --
 [Perche' usare Win$ozz (dico io) se ...anche uno sciocco sa farlo.   \\?//
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Conan Doyle.


Re: Rilevare ip server smtp di un provider

2012-12-05 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 05 dicembre 2012 09:58, Christian Surchi csur...@debian.org ha
scritto:

 On Wed, Dec 05, 2012 at 09:38:23AM +0100, Domenico Rotella wrote:
  Ciao a tutti,
  sul mio server mail adotto una serie di filtri antispam, fra cui anche la
  ricerca nelle liste spamcop.
  Capita però che alcune mail provenienti da libero e fastweb ad esempio
  vengano bloccate perchè l'indirizzo del server è finito in una di queste
  liste.
  Vorrei farmi una white list con gli ip che ritengo sicuri, ma vorrei
  inserire da subito la lista degli ip che il provider di turno usa per
  l'invio.
  Anzichè leggermi i log ed inserire gli indirizzi man mano che vedo che
  vengono bloccati, sapete se esiste un modo per trovarli ?
  Tempo fa per google l'avevo trovato, adesso ho bisogno anche degli altri.

 Non credo di aver capito bene le tue intenzioni. Quali indirizzi
 vorresti recuperare automaticamente, e sulla base di quale criterio?

 Ti piace rischiare di perdere tanta posta buona, se hai deciso di
 usare le BL di spamcop. :)

 ciao,
 Christian



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Vorrei trovare gli ip che libero in questo caso, usa per inviare la posta.
Un host libero.it per esempio è incompleto, in quanto nei log vedo
outrelay6.libero.it che host non mi restituisce.
Si in effetti qualcosa viene bloccato, ma il server gestisce
solo l'azienda per cui lavoro e se qualcosa non arriva ed era atteso me lo
comunicano.
Ma di spam ne passa davvero poco poco... ;)



-- 
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Conan Doyle.


Re: Rilevare ip server smtp di un provider

2012-12-05 Per discussione Domenico Rotella
Sto affrontando il problema di libero perchè un mio utente ieri aspettava
mail da una casella @libero ed ho visto nei log che il server
outrelay06.libero.it è nella blacklist di spamcop. Volevo quindi trovare
una lista dei loro server o segmenti di rete che usano per inviare posta,
in modo da farne una sorta di rbl_override che superi i blocchi di
spamcop,
Host me ne davi alcuni ma non tutti, poi con script con dig ho visto che i
server outrelay vanno da 01 a 16 ed ho implementato un file hash, adesso se
funziona lo terrò aggiornato.
Rispetto alla parte iniziale della tua email, forse mi sono spiegato male,
non blocco la posta delle caselle @libero per cui non m'importa cosa usano
per inviare, se supera i controlli, va bene.
Grazie.
ciao.
Domenico Rotella.


Il giorno 05 dicembre 2012 14:50, Marco Bertorello
ma...@bertorello.ns0.itha scritto:

 Il 05 dicembre 2012 09:38, Domenico Rotella
 rotella.domen...@gmail.com ha scritto:
  Ciao a tutti,
  sul mio server mail adotto una serie di filtri antispam, fra cui anche la
  ricerca nelle liste spamcop.
  Capita però che alcune mail provenienti da libero e fastweb ad esempio
  vengano bloccate perchè l'indirizzo del server è finito in una di queste
  liste.
  Vorrei farmi una white list con gli ip che ritengo sicuri, ma vorrei
  inserire da subito la lista degli ip che il provider di turno usa per
  l'invio.
  Anzichè leggermi i log ed inserire gli indirizzi man mano che vedo che
  vengono bloccati, sapete se esiste un modo per trovarli ?
  Tempo fa per google l'avevo trovato, adesso ho bisogno anche degli altri.

 In realtà non c'è modo per sapere a priori l'ip che invia una mail con
 mittente @dominio.tld, in quanto SMTP non applica restrizioni su
 questo.

 Se non ricordo male l'SMTP per l'invio non è legato al dominio ma alla
 rete: in parole povere, tu puoi spedire col dominio che vuoi, ma
 dovresti utilizzare l'SMTP del tuo network; Quindi puoi ricevere mail
 da mittenti @libero.it che però usano l'SMTP di Telecom perchè hanno
 una ADSL alice.

 Però è anche vero che nella stragrande maggioranza dei casi potremmo
 dar per scontato che i server della posta siano sia SMTP per
 l'invio, sia Mail eXchanger per il dominio (per estendere il concetto
 di prima, senza violare l'RFC, i provider in genere forniscono anche
 SMTP autenticato).

 Quindi con una query DNS del tipo

 host -t mx dominio.tld

 dovresti già trovare la maggior parte degli IP che ti servono. Ti
 dovrebbero poi rimanere i casi particolari, da gestire attraverso i
 log.

 Spero di non aver detto troppe vaccate, ma comincio a far la ruggine
 sull'argomento :)

 Ciao!

 --
 Marco Bertorello
 System Administrator
 http://bertorello.ns0.it

 prima di sgomberarci sgombratevi il cervello
 noi siamo la comunità toglietevi il cappello




-- 
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Conan Doyle.


Re: Rilevare ip server smtp di un provider

2012-12-05 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 05 dicembre 2012 15:13, Marco Bertorello
ma...@bertorello.ns0.itha scritto:

 Il 05 dicembre 2012 15:02, Domenico Rotella
 rotella.domen...@gmail.com ha scritto:
  Sto affrontando il problema di libero perchè un mio utente ieri aspettava
  mail da una casella @libero ed ho visto nei log che il server
  outrelay06.libero.it è nella blacklist di spamcop. Volevo quindi
 trovare una
  lista dei loro server o segmenti di rete che usano per inviare posta, in
  modo da farne una sorta di rbl_override che superi i blocchi di
 spamcop,
  Host me ne davi alcuni ma non tutti, poi con script con dig ho visto che
 i
  server outrelay vanno da 01 a 16 ed ho implementato un file hash, adesso
 se
  funziona lo terrò aggiornato.

 Ok, ma tiene conto che questa è una pezza, non una soluzione.
 Dovrebbero essere quelli di Libero a delistarsi dalla blacklist (e se
 non fossimo nel mondo de l'ignorante ha sempre ragione, questo non
 sarebbe un tuo problema).


Hai perfettamente ragione, trattasi di pezza bella e buona...



  Rispetto alla parte iniziale della tua email, forse mi sono spiegato
 male,
  non blocco la posta delle caselle @libero per cui non m'importa cosa
 usano
  per inviare, se supera i controlli, va bene.

 Non intendevo questo, intendevo dire che chi ha scritto al tuo utente
 da un account @libero, avrebbe potuto (stando all'RFC, avrebbe
 *dovuto*) anche utilizzare un SMTP di Tele2 (se la sua rete è Tele2)


Si certo vero anche questo, ma nei log, vedo che il server usato per
inviare la posta è di libero e visto che non ti permettono di usare
un loro server se non fai parte della loro rete, credo che il mittente sia
abbonato a loro.



 Ciao,

 --
 Marco Bertorello
 System Administrator
 http://bertorello.ns0.it

 prima di sgomberarci sgombratevi il cervello
 noi siamo la comunità toglietevi il cappello


Ciao.

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Conan Doyle.


Re: Problema con generazione parametri Diffie Hellman in openvpn

2012-11-27 Per discussione Domenico Rotella
Risolto...
questo è un server che ho rifatto importando delle impostazioni e in alcuni
files di configurazione c'erano dei parametri che in quelli vecchi erano
assenti. Spiegato il motivo dell'errore.
Grazie.
Ciao.
Domenico Rotella.


Il giorno 26 novembre 2012 15:57, Biagio Massimo sardo@gmail.com ha
scritto:

 On 11/26/2012 12:20 PM, Domenico Rotella wrote:

 Ciao a tutti,

 Ciao.


  devo rifare i certificati e le chiavi di un server in cui è configurata
 una vpn con appunto openvpn.
 Nel momento in cui tento di generare il dh con lo script build-dh,
 ottengo questo errore:
 ./build-dh: line 7: dhparam: command not found


 dhparm non è un comando, ma un parametro di openssl, penso che il tuo
 script sia corrotto, prova a riscaricare il pacchetto openvpn che contiente
 quello script.
 la riga in esame dovrebbe essere qualcosa tipo openssl dhparm -out etc etc.
 mentre a prima vista nel tuo manca proprio openssl.
 Vado a supposizioni comunque quindi controlla e facci sapere, ciao.


  Mi sono ricontrollato tutti i vari file di configurazione ed ho googlato
 un pò, ma non riesco a venirne a capo.
 Avete qualche suggerimento ?
 Grazie.
 Domenico Rotella.

 --
 ---



 --
 Biagio Massimo Sardo.
 -
 Key fingerprint
 B139 25E9 F6BB 56DC 5B53  32BB 1C43 44BB C387 61DB


 --
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Problema con generazione parametri Diffie Hellman in openvpn

2012-11-26 Per discussione Domenico Rotella
Ciao a tutti,
devo rifare i certificati e le chiavi di un server in cui è configurata una
vpn con appunto openvpn.
Nel momento in cui tento di generare il dh con lo script build-dh, ottengo
questo errore:
./build-dh: line 7: dhparam: command not found
Mi sono ricontrollato tutti i vari file di configurazione ed ho googlato un
pò, ma non riesco a venirne a capo.
Avete qualche suggerimento ?
Grazie.
Domenico Rotella.

-- 
---


Tool grafico di gestione postgres

2012-09-04 Per discussione Domenico Rotella
Ciao a tutti,
sto rifacendo il mail server aziendale e vorrei usare postgres anzichè
mysql.
Sapete consigliarmi un tool grafico stile phpmyadmin per la gestione ?
Grazie.

-- 
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Conan Doyle.


Re: Tool grafico di gestione postgres

2012-09-04 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 04 settembre 2012 12:25, Matteo Magni mat...@magni.me ha
scritto:

 2012/9/4 Domenico Rotella rotella.domen...@gmail.com:
  Ciao a tutti,
  sto rifacendo il mail server aziendale e vorrei usare postgres anzichè
  mysql.
  Sapete consigliarmi un tool grafico stile phpmyadmin per la gestione ?
  Grazie.


 Pgadmin che non è web
 o pgMyAdmin che è stile phpmyadmin
 Hola

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 http://magni.me
 tel: 051 0546614 - mobile: 366 4336238
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ok grazie, me li vado a vedere entrambi, anche se dal momento che non
installo X sul server mi sa che opterò per pgMyAdmin.
Ciao.

-- 
---
Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità.
Conan Doyle.


Re: Tool grafico di gestione postgres

2012-09-04 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 04 settembre 2012 13:32, Federico Di Gregorio f...@dndg.it ha
scritto:

 On 04/09/2012 12:28, Domenico Rotella wrote:
  ok grazie, me li vado a vedere entrambi, anche se dal momento che non
  installo X sul server mi sa che opterò per pgMyAdmin.

 Che c'entra? :) Ovviamente puoi installare pgadmin sul tuo
 desktop/laptop ed usarlo per collegarti ad un server remoto.

 federico

 --
 Federico Di Gregorio federico.digrego...@dndg.it
 Studio Associato Di Nunzio e Di Gregorio  http://dndg.it
There's no certainty - only opportunity. -- V


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Non c'entra nulla, ho risposto prima di andare a vedere di cosa si tratta,
giusto per ringraziare chi mi ha risposto ed ho pensato che girasse
localmente sul server su cui è installato e non accettasse connessioni da
remoto. :)
Grazie.


-- 
---
Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità.
Conan Doyle.


Re: Trovare un pc in rete che genera troppo traffico

2012-01-20 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 20 gennaio 2012 10:48, Marco Bertorello
ma...@bertorello.ns0.itha scritto:


 Forse arrivo tardi, ma hai provato jnettop (c'è anche in debian):
 http://jnettop.kubs.info/wiki/

 Installato sul gw (o su un pc dedicato messo fra il gw e il resto
 della rete) dovrebbe aiutarti ad individuare il PC

 ciao

 --
 Marco Bertorello
 System Administrator
 http://bertorello.ns0.it

 prima di sgomberarci sgombratevi il cervello
 noi siamo la comunità toglietevi il cappello


Questo programma non lo conoscevo, provo ad installarlo, tanto dal cliente
non riesco ad andare subito, ma magari blocco il pc dal firewall.
Questo computer fra l'altro mi satura la banda verso internet, non la rete
locale, e tutti i computers escono attraverso il mio firewall debian.
Adesso provo.
Grazie.
Domenico.

-- 
---
Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità.
Conan Doyle.


Trovare un pc in rete che genera troppo traffico

2012-01-19 Per discussione Domenico Rotella
Buongiorno a tutti,
ho un piccolo problema con la rete di un cliente. Ho un host che
probabilmente a causa di un virus, consuma 3/4 della banda disponibile. Sto
cercando un tool che mi permetta di monitorare il traffico di rete per
capire quale sia l'host incriminato. Ho trovato vnstat, ma misura il
traffico su tutta l'interfaccia e non per singolo host.
Conoscete un programma che faccia questo ?
Ovvio potrei anche sniffare  la rete con ethereal ma sarebbe decisamente
più complicato.
Grazie.
Ciao ciao.

-- 
---
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Conan Doyle.


Re: Trovare un pc in rete che genera troppo traffico

2012-01-19 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 19 gennaio 2012 14:34, Luca Costantino
luca.costant...@gmail.comha scritto:

 wireshark su un nodo a caso della rete, con l'interfaccia di rete in
 modalità promiscua

 se tutti i nodi sono lasciati in idle dovresti individuare il
 colpevole in pochi secondi

 luca

 --
 Chiave pubblica http://luca.costantino.googlepages.com/luca.costantino.asc

 Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché
 rubacchiavano.
 Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano
 antipatici.
 Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi
 erano fastidiosi.
 Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non
 ero comunista.
 Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare.
 (Martin Niemöller)


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Vero, grazie, solo che sul server in questione non ho X, lo controllo da
remoto via ssh.
Ho trovato ipband che funziona da console e lo sto provando, in teoria
dovrebbe fare ciò che mi serve.
Vi aggiorno, casomai servisse a qualcuno un giorno
Ciao.

-- 
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Conan Doyle.


Re: Trovare un pc in rete che genera troppo traffico

2012-01-19 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 19 gennaio 2012 15:27, SubSoNiK subso...@insicuri.net ha
scritto:


 tshark ?? o in ogni caso puoi fare un dump con un qualsiasi sniffer
 (tcpdump, dsniff,tshark etc) e analizzarlo successivamente via grafica su
 un altro computer se ti piace di più!


Credo di aver trovato il cattivo, usando iptraf e ipband. Comunque non è
la grafica ad essere importante, solo che che nella rete ho un server a cui
si collegano vari negozi per usare un software e quindi la rete è
abbastanza piena di traffico, era giusto trovare un programma che in
qualche modo mi permettesse di monitorare i singoli host.
Grazie.
Domenico.

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Programma di gestione documentale in linux

2011-09-23 Per discussione Domenico Rotella
Ciao a tutti,
in azienda stiamo pensando di adottare un programma di gestione documentale.
Cercando in rete, ci sono vari progetti, quasi nessuno libero, anche se li
definiscono opensource, nel senso che comunque vanno acquistati.
Qualcuno è a conoscenza dell'esistenza di un progetto realmente libero sotto
linux ?
Grazie.

-- 
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Conan Doyle.


Re: Programma di gestione documentale in linux

2011-09-23 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 23 settembre 2011 09:54, Marco Bertorello ma...@bertorello.ns0.it
 ha scritto:


 Guarda che il fatto che sia libero non implica che debba essere per
 forza gratuito, anzi... la vendita di software libero è incoraggiata
 da FSF.

 Uso software libero ormai da qualche anno e credo di aver capito
decisamente bene la differenza di interpretazione del termine free
software, inteso come software libero, e non software  GRATUITO.
In effetti non era mia intenzione aprire un thread sul fatto che il free
software debba essere gratis o a pagamento, ma semplicemente sapere se
qualcuno conosce l'esistenza di un progetto di tal tipo.


-- 
---
Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità.
Conan Doyle.


Re: Programma di gestione documentale in linux

2011-09-23 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 23 settembre 2011 10:20, Marco Bertorello ma...@bertorello.ns0.it
 ha scritto:


 già visto:

 http://www.epiware.com/products_epiware.php
 http://www.alfresco.com/

 ?


No grazie, me lo vado a vedere...



 Non era mia intenzione darti dell' ignorante, ma ci tengo a
 puntualizzare su queste cose perchè spesso si continua a confondere
 free software con freeware e forse val la pena precisare se si cerca
 un software libero o un software gratuito.

 ciao,

 Figurati, nessun problema, hai perfettamente ragione, questo credo sia
l'errore di interpretazione più comune per che si avvicina a Linux o al
software libero in generale.
Era però mia intenzione riportare il thread sul suo giusto significato, non
prestando il fianco a divagazioni sul tema.
Tanto a quelle persone per cui free significa gratis, che non hanno la
mentalità per capirne le differenze, il cui unico interesse, a prescindere
dalla piattaforma usata, è non pagare nulla, questi discorsi non entreranno
mai in testa, purtroppo :(
Comunque grazie. :-)

-- 
---
Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità.
Conan Doyle.


Re: Programma di gestione documentale in linux

2011-09-23 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 23 settembre 2011 11:18, angelo bosio angelo.bo...@glugto.org ha
scritto:



 http://owl.anytimecomm.com/

 L'avevamo provato per il glugto

 angelo


 Forse questo è quello che fa per me, grazie Presidente ;-)
domenico.



-- 
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Conan Doyle.


Re: Dubbio su relay SMTP

2011-08-31 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 31 agosto 2011 16:48, Piviul piv...@riminilug.it ha scritto:


 Infatti la uso in imap, a me piace più utilizzare il mio client di posta
 che la loro interfaccia web. Poi mettiamo che tu scriva un messaggio poi
 ti accorgi che vuoi precisare/aggiungere/togliere qualcosa a quello che
 hai scritto. Se te lo mostra puoi fare un rispondi e poi quoti del tuo
 messaggio quello che vuoi evidenziare. In caso contrario se nessuno ha
 risposto al tuo thread sei costretto a romperlo: per me è veramente
 assurdo che gmail nasconda le mail che tu mandi ad una lista. Non lo
 trovo di nessuna utilità anzi...

 Comunque se sei contento tu con gmail...

 Ciao

 Piviul


In realtà uso gmail per le email della lista ed altre cose per cui mi torna
utile avere tutta la posta su web raggiungibile ovunque io sia,
per tutta la posta diciamo così più importante, gestisco con un mio mail
server vari domini, quello aziendale ed uno personale, qui ho configurato
pop3 ed imap, entrambi in ssl con una gestione diversa ed un pò più
complessa e che si adatta meglio alle mie esigenze, forse per la gestione di
cui parli tu è meglio non usare gmail
Ciao.
Domenico.




-- 
---
Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità.
Conan Doyle.


Re: Dubbio su relay SMTP

2011-08-30 Per discussione Domenico Rotella
In realta' gmail non ti fa vedere solo i messaggi che invii alla lista e non
hanno risposto poi quando il thread comincia vedi le tue risposte (io lo uso
). Per il resto non vieni visto come spam se configuri un server con ip
dinamico semplicemente le sottoreti che gli isp usano per gli utenti in dhcp
non vengono considerate fqdn. Ti basta configurare postfix come smarthost e
fargli usare il mail server del tuo gestore per riceverla invece dovresti
poter usare il tuo server anche se usa un dhcp usando sistemi tipo dyndns
per intenderci.
Spero di essere stato d aiuto.
Ciao  a tutti.
Domenico Rotella.
Il giorno 30/ago/2011 09:02, Piviul piv...@riminilug.it ha scritto:


Re: assegnazione statica e dhcp

2011-08-30 Per discussione Domenico Rotella
Ciao dovrebbe essere possibile. Per le informazioni di configurazione basta
che colleghi un client al router di fastweb poi ti vai a leggere la
configurazione della scheda di rete ed ecco che hai un ip valido con netmask
,default gateway, e dns.
Questa configurazione la puoi assegnare al tuo ap.
Ciao ciao.
Domenico Rotella.
Il giorno 30/ago/2011 03:26, marco freew...@fastwebnet.it ha scritto:
 salve lista,

 sentite che piano: essendo che il router wireless di fastweb è piuttosto
 scrausetto, più d'uno mi ha consigliato di collegarvi un access point
 con un cavo ethernet, e di collegarmi wireless al detto ap. ne ho uno
 vecchiotto, che però è configurabile solo staticamente, mentre il router
 di fastweb configura in dhcp ogni dispositivo che vi si collega.

 la domanda è: qualora volessi collegare detto ap al router, potrei
 configurarlo staticamente senza che il router si arrabbi? se si, dovrei
 dargli soltanto ip, maschera di sottorete e gateway predefinito? dove
 potrei reperire dette informazioni? (casomai potrei scegliere l'ip
 nell'intervallo di ip consentiti?)

 grazie mille ancora


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Re: assegnazione statica e dhcp

2011-08-30 Per discussione Domenico Rotella
Scusate se non quoto ma dal cell non riesco.
Io ho dato per scontato che tu parlassi di un contratto residenziale dove
esci su internet con un unico ip pubblico ed il tuo problema fosse la rete
privata quella a casa per interderci dove fasteweb ed altri di solito danno
un router con una netmask ridotta per far navigare un numero esiguo di ip di
solito 8 compreso router. Se invece hai un contratto aziendale di solito ti
portano un cisco ma la configurazione e' gestita da loro ma avresti nel
contratto tutti i dati che ti servono.
Spero di essere stato chiaro.
Ciao ciao

P.s. Occhio alla differenza fra ip pubblici e privati :-)
Il giorno 30/ago/2011 15:35, Piviul piv...@riminilug.it ha scritto:
 Domenico Rotella scrisse in data 30/08/2011 14:04:

 Ciao dovrebbe essere possibile. Per le informazioni di configurazione
 basta che colleghi un client al router di fastweb poi ti vai a leggere
 la configurazione della scheda di rete ed ecco che hai un ip valido
 con netmask ,default gateway, e dns.
 Questa configurazione la puoi assegnare al tuo ap.

 Vuoi quindi dirmi che fastweb ti assegna ip fissi anche se non pubblici?
 Se te li assegna fissi vuole dire che li hai scritti nel contratto
 altrimenti dubito proprio che sia così.

 Ciao

 Piivul


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Re: Dubbio su relay SMTP

2011-08-30 Per discussione Domenico Rotella
Premesso che uso gmail solo dal sito o dal mio cellulare android come adesso
ma sempre attraverso internet.
Non mi sono interessato ad approfondire il perche' ma dal sito funziona
cosi':
1 - invio una mail alla lista, non la vedo nella posta in arrivo
2 - qualcuno risponde allora vedo la mail iniziata da me cosi' ti
identifica gmail  e la risposta
3 - a questo punto visto che gmail fa l ottima cosa di riunire il thread,
leggo tutte le email le mie e quelle degli altri.
Spero di essere stato chiaro. In realta' la uso da anni e mi trovo benissimo
non ci vedo tutte queste difficolta' che citi tu.
Fra l altro perdona una domanda ma perche' scarichi la posta ? Ti danno un
sacco di spazio gratis si occupano del backup ( in tanti anni non ho mai
perso un messaggio  ) leggi tutta posta ovunque tu sia, non vedo che senso
abbia
Il giorno 30/ago/2011 15:59, Piviul piv...@riminilug.it ha scritto:


Re: OT: postfix gmail

2011-05-31 Per discussione Domenico Rotella
Ciao,
ho appena fatto un test sul mio sistema postfix, dai log non vedo nessun
tentativo di connessione sulla porta 465, ma direttamente sulla 25, come
dovrebbe essere. Mi sono inviato dalla casella di posta gmail un email ad un
account sul mio server.
Domenico.

Il giorno 30 maggio 2011 22:37, giovanni Scudeller 
giovanniscudel...@gmail.com ha scritto:

 ciao a tutta lista,
 sui alcuni sistemi con postfix, sto notando qualche difficoltà a
 ricevere le mail da utenti di gmail aziendale.  In pratica gmail si
 connette sulla porta 465 (tls) che è disabilitata, dato scoperto con
 iptraf,  anzichè inviare subito la mail sulla porta 25 ( come da rfc) la
 lascia appesa anche  due giorni.
 A qualcuno sta capitando qualcosa del genere ?
 Ovviamente su sistemi con 465 o 587 attive tutto funziona correttamente.


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Conan Doyle.


Re: ot: strano problema con outlook.

2011-05-02 Per discussione Domenico Rotella
Premessa ot
ti vuoi fare del male a scrivere una email del genere qui ??
nella migliore delle ipotesi non trovi risposte perchè nessuno usa outlook
nella peggiore ti fai insultare (ovvio sto scherzando)
Per il tuo problema, in azienda da me mi capita lo stesso errore client xp
ma office 2003 se manda email a qualcuno al di fuori degli esempi citati da
te si pianta direttamente, ho fatto anche io un pò di prove ma nulla, non ho
risolto, cancellato anche il profilo utente da doc.  settings...
Mi sa che mi toccherà formattare...
Fammi sapere se per caso riesci a risolvere.
Ciao ciao,
Domenico.

Il giorno 02 maggio 2011 22:07, giovanni Scudeller 
giovanniscudel...@gmail.com ha scritto:

 Scusate ot ma ho un strano problema con unico pc con windows Xp e
 outlook 2007
 vi spiego la situazione:
 La posta funziona bene sia come client imap che come smtp  pero riesce
 a scrivere messaggi solo a persone che sono nelle rubrica locale o di
 rete tramite ldap o fare rispondi alla mail.
 Ho provato anche ad eliminare rubriche .pst e assimilabili ma non ho
 trovato soluzioni.
 Tutto il resto dei pc presenti sulla rete circa 200 client non hanno
 problemi ( e dire il vero neanche windows).

 visto che ben pochi siete nella mia felice situazione  A qualcuno e'
 capitato qualcosa di simile ?


 --
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Conan Doyle.


Re: ot: strano problema con outlook.

2011-05-02 Per discussione Domenico Rotella
Come ti dicevo stavo scherzando, ma mi è capitato di leggere anche su altre
liste, diciamo quesiti su altre distro o s.o. e si è aperto un flame senza
fine, a volte anche insulti. :(
Bella la tua realtà, nella mia lato server sono libero di usare la soluzione
migliore, tanto per citare ho sia una mail server debian con postfix che un
exchange 2007, ma lato client solo win, non è proponibile ahimè linux...
Comunque per il nostro comune problema, se riesco a trovare una quadra
prima di formattare posto la soluzione...
Domenico.


Il giorno 02 maggio 2011 22:33, giovanni Scudeller 
giovanniscudel...@gmail.com ha scritto:

 Il 05/02/2011 10:20 PM, Domenico Rotella ha scritto:
  Premessa ot
  ti vuoi fare del male a scrivere una email del genere qui ??
  nella migliore delle ipotesi non trovi risposte perchè nessuno usa
 outlook
  nella peggiore ti fai insultare (ovvio sto scherzando)
 be sei vuoi proprio sapere ho scritto sulla lista dovecot dove i
 problemi con outlook sono all'ordine del giorno. Ho ottenuto nel giro 10
 minuti 100 mail con invito a formattare.
 Pero penso di collaborare con una delle poche realtà  europee in cui
 abbiamo solo 5 pc con windows, ma visto che in Italia ci sono tanti che
 usano outlook al lavoro, come te, e la cosa era poteva essere capitata.

  Per il tuo problema, in azienda da me mi capita lo stesso errore client
 xp
  ma office 2003 se manda email a qualcuno al di fuori degli esempi citati
 da
  te si pianta direttamente, ho fatto anche io un pò di prove ma nulla, non
 ho
  risolto, cancellato anche il profilo utente da doc.  settings...
  Mi sa che mi toccherà formattare...
  Fammi sapere se per caso riesci a risolvere.
  Ciao ciao,
  Domenico.
 
  Il giorno 02 maggio 2011 22:07, giovanni Scudeller 
  giovanniscudel...@gmail.com ha scritto:
 
  Scusate ot ma ho un strano problema con unico pc con windows Xp e
  outlook 2007
  vi spiego la situazione:
  La posta funziona bene sia come client imap che come smtp  pero riesce
  a scrivere messaggi solo a persone che sono nelle rubrica locale o di
  rete tramite ldap o fare rispondi alla mail.
  Ho provato anche ad eliminare rubriche .pst e assimilabili ma non ho
  trovato soluzioni.
  Tutto il resto dei pc presenti sulla rete circa 200 client non hanno
  problemi ( e dire il vero neanche windows).
 
  visto che ben pochi siete nella mia felice situazione  A qualcuno e'
  capitato qualcosa di simile ?
 
 
  --
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Conan Doyle.


Re: server ftp quale scegliere?

2011-04-21 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 21 aprile 2011 00:16, alessio le.gau...@email.it ha scritto:

 un saluto a tutta la lista :)

 recentemente mi è stato chiesto di installare e configurare un server
 ftp su una macchina debian stable, da quanto mi è stato detto


Ciao,
personalmente uso da parecchio tempo proftp, l'ho configurato per lavorare
con mysql, per cui nessun utente reale, nessun accesso anonimo e devo dire
che non mi trovo assolutamente male...
Mi ricordo di aver avuto qualche difficoltà in fase di configurazione per
via di howto poco chiari, ma ti parlo ormai di 3-4 anni fa...
Ciao Ciao.
Domenico.


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Conan Doyle.


Re: Postfixadmin

2011-04-07 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 07 aprile 2011 12:05, Alessandro Baggi alessandro.ba...@gmail.com
 ha scritto:

 Un saluto a tutta la lista.
 Ultimamente stavo dando un'occhiata a postfix per studiare la creazione di
 un mail server. Il problema che mi pongo è legato alla gestione del database
 mysql, dove vengono inserite tutte le info. La mai domanda riguarda quale
 metodo utilizzare per la gestione. Dopo diverse ricerche e dopo aver
 visionato diversi how to, ho notato che possono essere usati diversi sistemi
 per la gestione:

 1) inserimento manuale;
 2) phpmyadmin;
 3) postfixadmin;
 4) GRSoft;

 Ciao,
per quel che mi riguarda uso ormai da parecchi anni, ti parlo di etch,
postfixadmin per la creazione delle caselle di posta, gli alias ecc.
Periodicamente faccio gli aggiornamenti e non ho mai avuto problemi.
Considera che comunque tutta la parte crud viene eseguita sul database che
usa postfix (il cui nome è di solito postfix..), il db di postfixadmin è
usato da lui stesso per tener traccia degli amministratori dei vari
domini, potresti per esempio permettere ad un utente del quale gestisci la
posta elettronica, di gestire in autonomia le sue caselle di posta e gli
alias, senza che possa vedere tutti i domini gestiti. Altra cosa spesso nel
db di postfix le password degli utenti si lasciano in chiaro, usando ad
esempio phpmyadmin, hai una gstione completa di tutto mysql server, non solo
del db postfix e quindi anche la lettura della password... :(
Mi sento di consigliartelo in tutto serenità.
Spero di esserti stato d'aiuto.
Domenico.

-- 
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Conan Doyle.


Re: Postfixadmin

2011-04-07 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 07 aprile 2011 12:32, Alessandro Baggi alessandro.ba...@gmail.com
 ha scritto:


 Dato che l'utilizzo di postfixadmin permette l'utilizzo delle quote, credo
 che il supporto delle quote dovrebbe essere specificato in postfix. Si puo
 usare anche dovecot al postso di postfix per la gestione delle quote? Oppure
 dobbiamo configurarli entrambi?


  A suo tempo avevo visto che per abilitare le quote dovevo ricompilare
qualcosa, non ricordo bene adesso, e non uso dovecot. Poi dal momento che
nel mio sistema non ho implementato le quote, non ho approfondito, mi
spiace...
domenico.


-- 
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Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità.
Conan Doyle.


Re: Postfixadmin

2011-04-07 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 07 aprile 2011 14:40, Alessandro Baggi alessandro.ba...@gmail.com
 ha scritto:


 /Automatically rejected mail: /Your message to j...@example.com was
 automatically rejected: Quota exceeded


 Il mio dubbio pero è relativo alle quote che si impostano su postfixadmin.

 Qualcuno ha avuto esperienza al riguardo?


Perdonami ma secondo me stai perdendo del tempo su una cosa inutile.
Configuri postfix, se hai impostato le quote su postfix sarà lui a generare
un messaggio d'errore per il limite raggiunto, e questo lo gestisci appunto
dalla configurazione di postfix. Postfixadmin non è altro che un'interfaccia
per la creazione di domini, utenti e alias sul db di postfix. Potresti
tranquillamente farne a meno, e tramite uno script o direttamente dalla
console di mysql o da phpmyadmin creare/modificare ecc. utenti e via
dicendo, il punto è che un pò più scomodo.
Anche le query che usi per far dialogare postfix con il db, le scrivi in dei
file e poi le richiami dal master.cf di postfix, non tramite
postfixadmin
domenico.





-- 
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Conan Doyle.


Re: Problemi con iscsi e bonding in squeeze

2011-03-26 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 25 marzo 2011 19:41, Alessandro Baggi
alessandro.ba...@gmail.comha scritto:


 Comincio a fare un po di confusione.
 Se dico qualcosa di sbagliato correggimi.
 Con una SAN, (tralasciando le schede di rete) abbiamo un initiator e dei
 target, in sostanza il target è colui che da i dischi e l'initiator è quello
 che lo dovrebbe gestire. L'utilizzo di una SAN è legato alla velocita con
 cui i dati vengono trasmessi, e questo non fa forza solo sulle schede di
 rete ma anche hdd, processori ecc..., ecco per cui utilizziamo molteplici
 macchine per lo scopo.


Ovvio tutto contribuisce alla velocità della trasmissione dei dati, ricorda
ma credo sia superfluo dirlo che un target può essere associato ad un solo
initiator quindi ogni risorsa esportata via iscsi può essere gestita da un
solo initiator alla volta...


Penso che gli scopi per cui si usa iscsi possano essere principalmente due:
 1) Avere N macchine, ognuna con uno storage per una determinata sezione, e
 quindi aggregarli su un unico sistema. Ma questa tipologia puo essere
 schivata.


In realtà lo scopo reale è questo, da una parte hai un initiator, magari un
server non troppo performante, magari virtuale, cui non è possibile
collegare un grande storage, o comunque è poco utile, in quanto in caso di
guasto al server ti trovi senza server e senza storage, nel caso siano
risorse diverse, puoi sempre agganciare lo spazio disco ad un server di
backup o di emergenza e limitare il tempo di down; dall'altra hai una SAN
pensata apposta per fornire storage, a seconda della configurazione con
svariati slot per hard disk hot swap, raid hw, rete ed alimentazione
ridondata, con un s.o. customizzato, come i QNAP per esempio che occupano
pochissime risorse.


 2) (questa secondo me è la piu utile) Avere N macchine, ognuna con N hdd,
 per creare una unica grande rete che raggiunge dimensioni di storage molto
 molto elevate, questo dovrebbe essere uno dei motivi per cui si dice low
 cost e con prestazioni abbastanza elevate.

 Per la prima ipotesi, diciamo che la possiamo tralasciare, avere N server
 storage e aggregarli su una unica macchina, non mi sembra poi cosi utile, in
 fondo lo abbiamo gia il server, che fa il lavoro che deve fare, anzi, se
 l'initiator fallisce abbiamo un unico punto di fallimento, se cade
 l'initiator cade tutta la rete.

 iscsi ci permette per cui di dare all'initiator un certo numero di dischi,
 sia questo un hdd normale, sia un md, o un lvm.

 Prendiamo in considerazione la seconda ipotesi.
 Ora la domanda che mi pongo è: e se volessi creare un sistema con uno
 storage di dimensioni molto elevate (fantastichiamo petabyte, oppure 3000
 TB) per un qualche scopo, come fare per ovviare a questo? Fino ad ora non ho
 mai sentito di singole macchine che hanno controller in grado di fare cio
 (parliamo sempre di bassi costi, non di mainframe), per ora penso che la
 soluzione possa essere un Cluster di hdd, e per le operazioni servono sempre
 CPU, RAM etc...e penso che con iscsi si possa fare molto facilmente, ovvio
 diventa complesso da gestire ma si possono creare sempre sistemi di
 automazione.

 Per la questione dei raid, su ogni singola macchina (target), dovremmo
 mettere i dischi in raidN per fornire una qualche ridondanza per i dati,
 sulla singola macchina, in quanto ora sono le singole macchine a fare da
 point of failure oltre che all'initiator. Per cui se si rompe una macchina,
 o un hdd, o qualche componente e la macchina diventa inusabile la rete cade
 (mi riferisco agli hdd), sempre nel caso di un unico grande storage. Ma se
 invece provvediamo a fornire una ridondanza in rete? Per esempio un raid 1
 tra due dev di due diverse macchine (la sincronizzazione verra tra i due hdd
 via iscsi e vie rete) Facciamo conto che drbd non esista, anche se penso che
 si basi sullo stesso principio. Bhe penso che se cade la prima abbiamo
 sempre la seconda, ovvio che si abbasserebbero le performance fino alla
 risincronizzazione.

 Quello che ho pensato io è: abbiamo 4 target e un initiator. Sui target
 abbiamo 12 HDD che configuriamo con un raid5 hardware o software che sia
 (tralasciamo i livelli dei raid) per cui vedremo /dev/md0 sui target,
 sull'initiator abbiamo invece i dev importati sdb, sdc, sdd e sde. E fin qui
 tutto bene. Supponiamo ora di volere un unico gigante archivio per esempio
 per lo storage di siti e materiale relativo ai siti, per una webfarm. Il
 miglior modo per poter fare cio sarebbe quello di condividere i raid dei
 singoli target sull'initiator per fare un volume di una certa dimensione.
 Questo permette alta velocita, in quanto il carico viene ripartito su 4
 macchine, e su N HDD, e allo stesso tempo in alta velocita su N schede rete.

 Pensi che iscsi possa essere applicato anche a questo concetto? Io credo
 che si possa applicare in tale ambito, cio comporterebbe una complessità
 elevata ma se il sistema è ben progettato sarebbe (secondo me) una soluzione
 a dir poco fantastica.



Premesso che tutto è 

Problemi con iscsi e bonding in squeeze

2011-03-25 Per discussione Domenico Rotella
Ciao a tutti,
ho un paio di problemi con squeeze, premesso che ho già configurato un paio
di server come quello che mi sta dando problemi, unica differenza la distro,
le alte volte volte ho usato Lenny...
Questo il punto:
creo una bond (una scheda di rete virtuale che sfrutta due schede reali
accoppiate per maggiori performance) con due schede rete, carico il modulo
per il kernel con modprobe, restarto il servizio di rete e la nuova
interfaccia è su, riavvio ed il modulo non viene più caricato... con
modprobe nome-modulo se non ricordo male al riavvio ricaricava il modulo
stesso.
Altro problema con iscsi, configuro il target, quindi il server, il
servizio non parte perchè manca il modulo iscsi_trtg, peccato che non esista
sul server, nonostante abbia installato i sorgenti del kernel ed anche
iscsitarget-source.
Suggerimenti ?
Grazie in anticipo.
Domenico.

-- 
---
Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità.
Conan Doyle.


Re: Problemi con iscsi e bonding in squeeze

2011-03-25 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 25 marzo 2011 13:57, dea d...@corep.it ha scritto:


  Ciao Domenico. Stavo studiando anche io iscsitarget + open-iscsi con
  debian 6.0. Se ho capito bene manca il modulo iscsi_trgt su debian,
  questo perche il modulo deve essere compilato. In rete si trovano
  molte howto, di solito se hai una procedura per la compilazione
  manuale dei moduli seguila, altrimenti puoi usare module-assistant e
  debhelper.
 
   # apt-get install iscsitarget-source debhelper module-assistant
   # m-a a-i iscsitarget
 
  il modulo viene compilato automaticamente. Dopo di che viene creato
  il .deb che puoi installare anche su tutti gli altri target. Spero
  di esserti stato utile. Saluti

 Si, confermo, è così. Lo uso su due SAN (Debian 6.0) e funziona benissimo.

 Luca


 --
 Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a
 debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per
 problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org

 To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org
 with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact
 listmas...@lists.debian.org
 Archive: http://lists.debian.org/20110325125730.m2...@corep.it


Dopo aver scritto in lista ho cercato ancora un pò in /usr/share/doc ed ho
visto quanto da voi suggerito, provato e funziona.
La cosa che credo non abbia molto senso è questo passo indietro, mi
spiego:
il mese scorso ho fatto un server identico con lenny e non ho avuto alcun
problema, nè a creare il bonding, nè con iscsi, esisteva un pacchetto con i
sorgenti, bastava installarlo così, apt-get install
iscsitarget-modules-`uname
-r`
 non mi è chiaro questo passo indietro.
Comunque risolto, grazie per le dritte.
Domenico.


-- 
---
Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità.
Conan Doyle.


Re: Problemi con iscsi e bonding in squeeze

2011-03-25 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 25 marzo 2011 14:53, Alessandro Baggi
alessandro.ba...@gmail.comha scritto:


  Per curiosità, siccome non dispongo di risorse per poter provare una SAN
 su HOST reali, sono costretto a provarlo su macchine virtuali, dove le
 performance sono abbastanza ridotte. A livello di configurazione e
 funzionalità sono abbastanza soddisfatto, ma a livello di performance non
 posso dire altrettanto. Come vi trovate con le vostre SAN a livello di
 performance? Inoltre, se posso, da quante macchine è composta la vostra SAN
 e che carico devono sopportare?


 Personalmente ho una situazione un pò complessa, per cui la soddisfazione
varia in base alla configurazione, mi spiego:
2 server in drbd per il datastore delle macchina virtuali, con bonding su
rete a 1Gb e link riservato, nel senso uno switch solo per loro, raid5
hardware, pienamente soddisfatto, trasferisce ottimamente...
un altro server mi esporta dello spazio disco per le macchine virtuali,
anche qui raid 5 ma software, su hardware datato, bonding 2 schede a 100Mb,
qui le performance sono un pò scarse, scrive a 30-40Mb poi ogni tanto ha
dei colli di bottiglia però non mi serve che sia veloce,
quest'ultimo per cui ho scritto è un vecchio bakstor della tanderg data che
ho recuperato ed installato linux, ha molto spazio per gli hard disk ma in
generale è in linea con le aspettative dell'hardware, sposta dati a circa
30Mb, mi servirà come datastore per il server di backup bacula per cui anche
qui la velocità non è fondamentale.
Concludendo, direi che le SAN con linux vanno in generale molto bene, a
patto di isolare le reti quando possibile e comunque in linea con
l'hardware
Diciamo che ho tentato di separare un pò tutto,
2 server esx di cui non uso datastore locali se non per macchine di test
datastore per esx separato su 2 server in drbd
un datastore solo per un reparto aziendale in cui conserviamo documentazione
tecnica
un server per dello spazio disco lento
un altro per bacula
un altro ancora per il datastore di bacula
Ho messo in piedi questa configurazione in modo che se un server muore io
fermo tutto

Spero di essere stato esauriente... :)

Domenico.

-- 
---
Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità.
Conan Doyle.


Re: Prestazioni softraid5

2011-03-25 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 25 marzo 2011 15:36, Luca Costantino
luca.costant...@gmail.comha scritto:

 buongiorno lista

 forse qualcuno ricorderà che qualche tempo fa avevo chiesto dei
 consigli per mettere su un serverino con softraid5.
 ebbene ieri ho montato ed intallato il tutto. sid nuova fiammante e
 raid5 software.

 ora devo spostare sull'array un bel po' di dati (~1Tb). ieri sera ho
 messo a copiare i primi 500gb, ed ora il processo non è ancora finito.
 la velocità di scrittura si attesta sui 6/7 MiB/s. la sorgente è un
 disco esterno usb che normalmente mi permette trasferimenti sui 20/25
 MiB/s.

 è possibile che il bassissimo throughput sia dovuto solo al calcolo
 delle parità oppure ci può essere qualche altro collo di bottiglia?

 hdparm -t mi ritorna dei valori che penso accettabili per i nuovi hd,
 ovvero ~120 MB/sec, mentre a titolo di confronto una pennina usb
 ciofeca si attesta su 10 MB/sec

 si in effetti non è molto veloce, ma hai considerato che prima il sistema
deve creare il raid ?
ieri pomeriggio ho creato un raid5 soft con 1.8TB di spazio, ha impiegato
qualche ora solo per crearlo.
Prova se il sistema non è tutto in raid a copiare dei dati da un disco non
usb, vedi se così va meglio.
Domenico.


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Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità.
Conan Doyle.


Re: Prestazioni softraid5

2011-03-25 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 25 marzo 2011 15:55, Giuseppe Lanzani
giuseppe.lanz...@unimi.itha scritto:

 ciao
 hai provato a misurare la velocità di accesso sul device raid?
 Purtroppo non ho usato raid5 ma su un mio server web (ma uno di quelli
 molto economici... :D ... un atom con raid software ) ,su raid mirror
 ottengo ciò:

 hdparm -tT /dev/md2 (la root)

 /dev/md2:
 Timing cached reads:   1208 MB in  2.00 seconds = 603.57 MB/sec
 Timing buffered disk reads:  198 MB in  3.03 seconds =  65.42 MB/sec

 e per la scrittura:
 dd if=/dev/zero of=test.bin bs=512 count=100
 100+0 records in
 100+0 records out
 51200 bytes (512 MB) copied, 14,0402 s, 36,5 MB/s

 io quando genero un raid verifico sempre questi valori... magari è una
 cazzata?

 Giuseppe

 Io continuo ad essere poco convinto dell'usb, fai la prova suggerita da
Giuseppe e vedi che dati hai, per confronto ti posto anche i miei, su un
raid vuoto creato ieri

root@bacula-ds:~# hdparm -tT /dev/md0

/dev/md0:
 Timing cached reads:   1502 MB in  2.00 seconds = 750.60 MB/sec
 Timing buffered disk reads: 662 MB in  3.00 seconds = 220.43 MB/sec

root@bacula-ds:~# dd if=/dev/zero of=/backup/test.bin bs=512 count=100
100+0 records in
100+0 records out
51200 bytes (512 MB) copied, 7.85573 s, 65.2 MB/s
esattamente uguali, così hai 2 riferimenti...
Facci sapere.
P.S.
 hai configurato il monitor per mandarti le notifiche in caso di problemi ?
domenico.




-- 
---
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Conan Doyle.


Re: Problemi con iscsi e bonding in squeeze

2011-03-25 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 25 marzo 2011 16:12, Alessandro Baggi
alessandro.ba...@gmail.comha scritto:


  Grazie Domenico. Ho ancora qualche altra domanda al riguardo. Come ho gia
 detto la mia SAN è tutta virtuale per scopi di studio e prove, ed è composta
 da 4 target e un initiator. Ho provato a lanciare un hdparm -tT
 sull'initiator, ma il risultato è deludente. Ovvio che le prestazioni su
 macchine virtuali sono molto ridotte, le interfacce sono virtuali, (nel mio
 caso senza bonding), gli hdd anche virtuali. Ho provato a lanciare anche un
 hdparm su uno dei target, e il risultato è decisamente migliore. Dato che le
 prestazioni tra un singolo host e una SAN dovrebbero essere diverse,
 suppongo che con 4 target (reali e non virtuali) dovrebbe andare abbastanza
 bene, i risultati che mi vengono proposti da hdparm (su initiator)
 corrispondono quasi ad 1/4 delle prestazioni della singola macchina virtuale
 (pensandoci bene sembra tutto normale perche le risorse vengono divisi per 4
 su un unico host per 4 vm), ma tralasciando questo, penso che al minimo la
 velocita dovrebbe raddoppiare, per cui non posso prendere in considerazione
 questi valori.
 Volevo chiederti se potevi darmi dei dati veritieri e non fittizzi come i
 miei.


Premesso che in calce ti copio i result di un mio server reale, credo sia
difficile fare una stima ed ottenere dati veritieri nella tua
configurazione.
Mi sembra di capire che tu abbia tutto sulla stessa macchina, questo vuol
dire:
sistema operativo
qualcosa tipo vm-server
le macchine virtuali
i dischi virtuali condivisi
un unico link virtuale. che unisce tutto il sistema
L'optimum sarebbe poter dividere tutto, io come ti dicevo ho l'esx su una
macchina, il datastore su un altra, dove le macchine sono in drbd, ma questo
è solo per sicurezza, non aumenta la velocità, ed ho tutte reti reali
diverse con uno switch, quindi:
1 - rete lan
2 - rete san per collegare le macchine virtuali all'esx
3 - rete drbd per collegare gli host replicati
poi ok la wan e la dmz ma non sono influenti
tutti i link sono in rete Gb
questo è hdparm su un sistema raid5 software su un sistema non troppo
performante
 Timing cached reads:   1436 MB in  2.00 seconds = 717.41 MB/sec
 Timing buffered disk reads: 660 MB in  3.02 seconds = 218.22 MB/sec

questo su un server con un raid5 hardware
 Timing cached reads:   1436 MB in  2.00 seconds = 7240.80 MB/sec
 Timing buffered disk reads: 660 MB in  3.02 seconds = 171.80 MB/sec





 L'altra domanda è al riguardo dei raid software. Come detto ho 4 target,
 ognuno in una vm, alla quale ho legato 4 hdd virtuali ad ognuna. Dato che
 l'obiettivo sarebbe quello di avere una grande quantita di dati ad alta
 velocita, su uno spazio vasto, ti volevo chiedere, data la tua esperienza è
 preferibile impostare un raid (software o hardware indipendentemente dalle
 prestazioni) prima su ogni singolo target, e poi uno sull'initiator che
 magari riprende tutti gli altri dev condivisi, oppure gestire il raid
 software direttamente dall'initiator? Suppongo la prima ma un confronto puo
 aiutare a trovare altre vie.


Fammi capire, vuoi creare un raid con dello spazio disco importato via iscsi
??
Sinceramente è una cosa che non ho mai fatto, ma credo che non abbia molto
senso difficile da gestire, se si guasta un pezzo ? cosa si degrada  ?
Quale disco in quale raid ?
Se vuoi avere ottime performance l'unica strada è un unico archivio
esportato via iscsi che colleghi in Gb all'initiator, poi dipende anche se
trasferisci tanti piccoli file o grandi...




 Ulteriormente, supponendo di voler fornire HA all'initiator della SAN, e
 supponendo di avere i target con raid hw, e supponendo di creare un
 ulteriore raid sugli initiator (raid5), creando il primo raid sul primo
 initiator, dopo averlo creato dovrebbe calcolare la parita per il failover.
 Creando invece il raid sul secondo initiator (sempre raid5), ricalcola la
 parita e crea problema con il primo initiator? oppure fornendo un
 --assume-clean funziona a dovere? oppure è meglio creare un lvm al posto del
 raid?


Come sopra, non ho mai sentito una cosa del genere ma sul mio sistema non la
farei, se ti può servire come consiglio...
Domenico.


-- 
---
Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità.
Conan Doyle.


Re: Problemi con iscsi e bonding in squeeze

2011-03-25 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 25 marzo 2011 16:53, Domenico Rotella
rotella.domen...@gmail.comha scritto:

Correzione di hdparm del server con raid hw (errore di copia/incolla ;)
questo su un server con un raid5 hardware
 Timing cached reads:   14434 MB in  1.99 seconds = 7240.88 MB/sec
 Timing buffered disk reads: 516 MB in  3.01 seconds = 171.80 MB/sec




 Il giorno 25 marzo 2011 16:12, Alessandro Baggi 
 alessandro.ba...@gmail.com ha scritto:


  Grazie Domenico. Ho ancora qualche altra domanda al riguardo. Come ho
 gia detto la mia SAN è tutta virtuale per scopi di studio e prove, ed è
 composta da 4 target e un initiator. Ho provato a lanciare un hdparm -tT
 sull'initiator, ma il risultato è deludente. Ovvio che le prestazioni su
 macchine virtuali sono molto ridotte, le interfacce sono virtuali, (nel mio
 caso senza bonding), gli hdd anche virtuali. Ho provato a lanciare anche un
 hdparm su uno dei target, e il risultato è decisamente migliore. Dato che le
 prestazioni tra un singolo host e una SAN dovrebbero essere diverse,
 suppongo che con 4 target (reali e non virtuali) dovrebbe andare abbastanza
 bene, i risultati che mi vengono proposti da hdparm (su initiator)
 corrispondono quasi ad 1/4 delle prestazioni della singola macchina virtuale
 (pensandoci bene sembra tutto normale perche le risorse vengono divisi per 4
 su un unico host per 4 vm), ma tralasciando questo, penso che al minimo la
 velocita dovrebbe raddoppiare, per cui non posso prendere in considerazione
 questi valori.
 Volevo chiederti se potevi darmi dei dati veritieri e non fittizzi come i
 miei.


 Premesso che in calce ti copio i result di un mio server reale, credo sia
 difficile fare una stima ed ottenere dati veritieri nella tua
 configurazione.
 Mi sembra di capire che tu abbia tutto sulla stessa macchina, questo vuol
 dire:
 sistema operativo
 qualcosa tipo vm-server
 le macchine virtuali
 i dischi virtuali condivisi
 un unico link virtuale. che unisce tutto il sistema
 L'optimum sarebbe poter dividere tutto, io come ti dicevo ho l'esx su una
 macchina, il datastore su un altra, dove le macchine sono in drbd, ma questo
 è solo per sicurezza, non aumenta la velocità, ed ho tutte reti reali
 diverse con uno switch, quindi:
 1 - rete lan
 2 - rete san per collegare le macchine virtuali all'esx
 3 - rete drbd per collegare gli host replicati
 poi ok la wan e la dmz ma non sono influenti
 tutti i link sono in rete Gb
 questo è hdparm su un sistema raid5 software su un sistema non troppo
 performante
  Timing cached reads:   1436 MB in  2.00 seconds = 717.41 MB/sec
  Timing buffered disk reads: 660 MB in  3.02 seconds = 218.22 MB/sec

 questo su un server con un raid5 hardware
  Timing cached reads:   1436 MB in  2.00 seconds = 7240.80 MB/sec
  Timing buffered disk reads: 660 MB in  3.02 seconds = 171.80 MB/sec





 L'altra domanda è al riguardo dei raid software. Come detto ho 4 target,
 ognuno in una vm, alla quale ho legato 4 hdd virtuali ad ognuna. Dato che
 l'obiettivo sarebbe quello di avere una grande quantita di dati ad alta
 velocita, su uno spazio vasto, ti volevo chiedere, data la tua esperienza è
 preferibile impostare un raid (software o hardware indipendentemente dalle
 prestazioni) prima su ogni singolo target, e poi uno sull'initiator che
 magari riprende tutti gli altri dev condivisi, oppure gestire il raid
 software direttamente dall'initiator? Suppongo la prima ma un confronto puo
 aiutare a trovare altre vie.


 Fammi capire, vuoi creare un raid con dello spazio disco importato via
 iscsi ??
 Sinceramente è una cosa che non ho mai fatto, ma credo che non abbia molto
 senso difficile da gestire, se si guasta un pezzo ? cosa si degrada  ?
 Quale disco in quale raid ?
 Se vuoi avere ottime performance l'unica strada è un unico archivio
 esportato via iscsi che colleghi in Gb all'initiator, poi dipende anche se
 trasferisci tanti piccoli file o grandi...




 Ulteriormente, supponendo di voler fornire HA all'initiator della SAN, e
 supponendo di avere i target con raid hw, e supponendo di creare un
 ulteriore raid sugli initiator (raid5), creando il primo raid sul primo
 initiator, dopo averlo creato dovrebbe calcolare la parita per il failover.
 Creando invece il raid sul secondo initiator (sempre raid5), ricalcola la
 parita e crea problema con il primo initiator? oppure fornendo un
 --assume-clean funziona a dovere? oppure è meglio creare un lvm al posto del
 raid?


 Come sopra, non ho mai sentito una cosa del genere ma sul mio sistema non
 la farei, se ti può servire come consiglio...
 Domenico.


 --
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 Conan Doyle.




-- 
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Conan Doyle.


Re: debian e raid 5 intel

2011-03-10 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 10 marzo 2011 08:40, Luca Costantino
luca.costant...@gmail.comha scritto:

 Il 10 marzo 2011 08:32, dea d...@corep.it ha scritto:
  Lasciali sfusi e procedi direttamente con md.
 
  CIAO
 
  Luca

 perfetto

 grazie mille per i preziosi consigli


Ciao aggiungo mia personale esperienza, come detto da tutti, o hai un
controller raid il cui processore si occupa del raid stesso oppure lascia i
dischi liberi, senza configurazioni strane via bios che funzionano solo
sotto win, poi ti crei lo spazio come linux raid autodetect e ti crei gli md
che ti servono.
Ricorda che il s.o. difficilmente si avvia da un raid5, per cui ti conviene
fare un raid1 per il sistema e magari una partizione /boot da 50MB.
Ho un server di storage con un raid 5 da 1,5TB ed un raid1 da 10GB, ieri
sono morti 2 hdd, ovviamente software, via mdadm ho smontato le partizioni,
cambiato i dischi rifatte e partizioini ed i sync, ovviamente un hdd per
volta, a ricostruire il tutto ci ha messo circa 8 ore, 1GB di ram ed una cpu
celeron, per cui hardware non troppo potente... considera che è gestito
tutto dal sistema. Credo ke per quello che ti serve ti possa bastare...
P.s.
Avvia le notifiche via email dello stato del raid, altrimenti rischi di
accorgerti di avere un disco in fail.. solo quando il sistema non
funziona più
Ciao ciao.
Domenico.
-- 
---
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Conan Doyle.


Re: debian e raid 5 intel

2011-03-10 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 10 marzo 2011 09:32, Luca Costantino
luca.costant...@gmail.comha scritto:

 Il 10 marzo 2011 09:24, Domenico Rotella rotella.domen...@gmail.com
 ha scritto:

  Ricorda che il s.o. difficilmente si avvia da un raid5, per cui ti
 conviene
  fare un raid1 per il sistema e magari una partizione /boot da 50MB.

 a questo proposito ieri ho installato una debian al volo su una
 macchina virtuale virtualbox con 3 hdd in raid 5. avevo letto che
 l'avvio non avrebbe funzionato invece è partito tutto al volo.
 l'output di mount e df -h è nelle mail precedenti.
 nel caso nel sistema reale il boot da raid 5 non dovesse funzionare,
 stavo pensando di mettere /boot su una pennina usb da 256 mb che è in
 un cassetto a prendere la polvere, in modo da non dover usare un hd
 apposta (hd che non avrei)
 le scritture sulla pennina sarebbero molto molto limitate (immagino
 solo agli aggiornamenti del kernel) per cui non ci dovrebbero essere
 problemi. per il fronte prestazioni, dovendo rimanere sempre acceso,
 mi interessa poco che ci metta qualche secondo in più a partire...

 può essere una buona idea?


non ho mai fatto questa prova, in teoria si, ma ricorda che nel caso di
software raid, puoi fare più partizioni sui  dischi e poi creare più di un
raid, nel mio caso:
4 hdd da 400GB
su ognuno una partizione da 10GB in raid1 per i sistema
una da 2GB per lo swap che ovviamente non metti in raid
ed atre 4 da circa 380GB in raid5,
così ho un md0 per il sistema ed md1 per i dati




  Ho un server di storage con un raid 5 da 1,5TB ed un raid1 da 10GB, ieri
  sono morti 2 hdd, ovviamente software, via mdadm ho smontato le
 partizioni,
  cambiato i dischi rifatte e partizioini ed i sync, ovviamente un hdd per
  volta, a ricostruire il tutto ci ha messo circa 8 ore, 1GB di ram ed una
 cpu
  celeron, per cui hardware non troppo potente... considera che è gestito
  tutto dal sistema. Credo ke per quello che ti serve ti possa bastare...

 molto molto bene. pensavo a prestazioni molto più scarse. che chipset
 monta la tua scheda madre? che velocità riesci a raggiungere sui
 dischi?

 come ti dicevo è un vecchio storage intel con chipset 875, niente di
formidabile, ma mi esporta dello spazio disco in iscsi per il dfs con il
file server principale...
si attesta a circa 80MB al secondo in scrittura...





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Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità.
Conan Doyle.


Re: Gestire un server via web e non via ssh

2011-03-03 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 03 marzo 2011 09:01, Premoli, Roberto
roberto.prem...@pfizer.comha scritto:


 Le necessita' sono editare i file di configurazione dei servizi di rete
 (es: dhcp server, tftp server) e la possibilita' di fermare e riavviare
 tali servizi.
 Esiste gia' qualcosa di pronto? Sono su squeeze GNU/linux.
 
 
 


 L'ho installato e funziona per quello che mi serve.
 Per il momento ho sistemato la parte di controllo del dhcp server,
 Ma non ho visto la parte dedicata al tftp, e google non mi ha aiutato...
 Comunque un gran bel tool, mi ha piacevolmente sorpreso.


A cosa ti serve ? Per trasferire piccoli file ? Per questo esiste nel ramo
others il file manager, avvia un'applicazione java che ti permette di
sfogliare il file system e di fare upload/download di files, se invece
intendi un server ftp, esistono i moduli per Proftpd, Froxftp per
esempio
Ciao.
Domenico.

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Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità.
Conan Doyle.


Re: Gestire un server via web e non via ssh

2011-03-02 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 02 marzo 2011 12:50, Premoli, Roberto
roberto.prem...@pfizer.comha scritto:

 Salve.
 Di solito l'amministrazione andrebbe eseguita via ssh, ma poiche' per
 motivi superiori essa dovrebbe essere messa in mano a persone di un
 certo tipo, ecco che una interfaccia piu' leggibile viene ad essere una
 necessita'.
 In poche parole, quello che ora si fa a riga di comando con diritti
 amministrativi, dovrebbe poter essere fatto tramite interfaccia grafica.

 Le necessita' sono editare i file di configurazione dei servizi di rete
 (es: dhcp server, tftp server) e la possibilita' di fermare e riavviare
 tali servizi.
 Esiste gia' qualcosa di pronto? Sono su squeeze GNU/linux.


Sicuramente webmin, fa tutto quello che vuoi, è sufficientemente sicuro
visto che lavora in htpps e poi è modulare, decidi che cosa abilitare per i
vari utenti. Su webmin.com esiste il deb, ci sono 4 dipendenze 4 da
soddisfare, se dai un dpkg -i webmin ti dice cosa mancha e li installi.
Quando proprio non posso farne a meno lo metto su e va bene.
Sono un pò scettico relativamente al fatto di far da sè qualcosa che esiste
già, il rischio di portarsi dietro dei bug propri è elevato e visto che si
amministra il sistema...
Spero di essere stato utile...
Ciao.
Domenico.

-- 
---
Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità.
Conan Doyle.


Re: Pdf simil Adobe su Linux

2011-02-25 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 25 febbraio 2011 11:42, Giuseppe Lanzani 
giuseppe.lanz...@unimi.it ha scritto:


 Eh ciao:)
 Costo che pagheremmo comunque a inizio annuo, si tratta di
 alcuni milioni di euro (credo) che ogni anni passano dalle
 casse nostre alle casse microsoft.
 Beh anche l'opensource ha un costo anche molto alto,
 solo che lo paghi in altri modi.
 Prova a star li a spiegare a decine di impiegate che NON
 HANNO ALCUNA VOGLIA DI IMPARARE a usare openoffice invece
 che la versione di office cui sono abituate.. sai che grida:D
 E lo stesso vale in modo abbastanza generico:(

 Giuseppe


E'  un pò la situazione che abbiamo anche noi in azienda, purtroppo se usato
per lavoro a volte non è proprio possibile migrare tutto verso software
opensource, vuoi perchè alcuni programmi proprio non esistono oppure non è
garantita la compatibilità o a volte sono i clienti che ti obbligano ad
usare i software approvati da loro, specie se parliamo di cad in genere.
Poi come dice giustamente Giuseppe software libero va inteso come software
senza costo di licenza, ma non come gratuito, per un' azienda i costi si
profilano anche sotto altri aspetti, vedi appunto l'istruzione del
personale.
Ricordiamo poi una cosa, per le persone spinte dalla curiosità di imparare,
dalla voglia d'indipendenza da una certa software house il software libero
riveste una grande importanza, ma per un'azienda il cui core business non è
l'informatica, ed il fatturato è di svariati milioni di euro l'anno, anche
spendere 20-30.000 euro l'anno in software proprietario non è poi un
problema così importante
Domenico.

-- 
---
Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità.
Conan Doyle.


Re: Pdf simil Adobe su Linux

2011-02-24 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 23 febbraio 2011 23:34, cosmo cos...@riseup.net ha scritto:

 In data mercoledì 23 febbraio 2011 17:58:08, Domenico Rotella ha scritto:
  Non ho  risposto  perchè il senso di ciò che mi occorre l'ha centrato in
  pieno.

 Allora le tue prossime mail le casserò senza aprirle, tanto ci sarà qualcun
 altro che coglierà il senso. ;)
 ciao ciao

 --
 Marco Valli


Scusami ciò che volevo dire era che Giovanni ha fatto una domanda ed ha
anche dato la risposta, per cui pensavo fosse chiaro e quindi superfluo
ripeterlo nuovamente...
Buona giornata... ;-)
Domenico.



-- 
---
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Conan Doyle.


Pdf simil Adobe su Linux

2011-02-23 Per discussione Domenico Rotella
Ciao a tutti,
che voi sappiate esiste un programma sotto linux con funzionalità simili ad
Adobe Acrobat ? Nel senso non di una semplice stampante pdf ma qualcosa tipo
Distliller ecc ?
Grazie.

-- 
---
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Re: Pdf simil Adobe su Linux

2011-02-23 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 23 febbraio 2011 17:14, Dott. Giovanni Bonenti 
gbone...@missive.it ha scritto:


 Cosa fa distiller? Modifica i pdf? per questo c'è l'estensione per
 importare i pdf in openoffice.
 se cerchi su synaptic la trovi.


Scusami ma non sono stato completo, non lo devo installare su un singolo pc
ma renderlo disponibile come stampante di rete in azienda e se possibile
rendere disponibile anche un programma tipo distiller...
Grazie.
Ciao.
Domenico.



-- 
---
Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità.
Conan Doyle.


Re: Pdf simil Adobe su Linux

2011-02-23 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 23 febbraio 2011 17:37, cosmo cos...@riseup.net ha scritto:

 In data mercoledì 23 febbraio 2011 17:29:07, Domenico Rotella ha scritto:
  un programma tipo distiller...

 Non hai risposto a Giovanni: cosa fa distiller?

 Non ho  risposto  perchè il senso di ciò che mi occorre l'ha centrato in
pieno. Distiller permette di creare file pdf da un file postscript e
comunque la suite di Adobe permette in qualche modo di apportare modifiche
ai file pdf.
Quello che cerco, ed è il motivo del mio thread, visto che una stampante pdf
cups la rende disponibile da molto anni, è uno strumento un pò più
flessibile (leggi modifica) della semplice stampa di un documento pdf...
Sono stato esauriente ?? ;-)
Ciao ciao
Domenico.

-- 
---
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Re: Autenticazione Postfix

2011-02-22 Per discussione Domenico Rotella
Si come ti dicevo richiede tutta una configurazione che forse è un pò
eccessiva...
Puoi provare ad usare pop before smtp, qui trovi una guida
http://popbsmtp.sourceforge.net/quickstart.shtml

http://popbsmtp.sourceforge.net/quickstart.shtmlmi sembra fatta bene, i
client devono, nelle impostazioni specificare di usare le impostazioni pop
prima dell'invio, e ti basi su un file hash che indichi nella configurazione
di postfix.
Fammi sapere se hai bisogno.
Ciao,
Domenico.

Il giorno 22 febbraio 2011 11:31, Andrea Ganduglia nonews@gmail.com ha
scritto:

 2011/2/21 Domenico Rotella rotella.domen...@gmail.com:
  Ho dato un'informazione in parte incompleta, SASL è il modulo che
 permette
  l'autenticazione e quindi l'invio della posta agli utenti fuori rete, TLS
 è
  per avere in canale di comunicazione criptato attraverso l'uso dei
  certificati.
  Fondamentalmente devi installare i moduli sasl poi inserire nel main.cfle
  specifiche...

 Si` e` la strada che ho seguito, ma e` un pochino ampia come soluzione
 per i miei 10 utenti (senza ip fisso). Mi chiedevo se esistesse
 qualcosa di un pochino piu` leggero, alla fine si tratta di
 controllare la corrispondenza si una stringa in un file di testo!

 :A




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---
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Re: Autenticazione Postfix

2011-02-21 Per discussione Domenico Rotella
Ciao,
mi vengono in mente due soluzioni:
1  - questi utenti si collegano sempre dallo stesso ip, lo inserisci nel
main.cf come indirizzo per cui accettare la posta
2 - questo è un pò più complesso, devi implementare TLS, in modo che prima
ci si autentifichi via smtp poi si manda la posta, non è eccessivamente
complicato ma non lo metti neanche su in un quarto d'ora, se ti serve posso
postarti degli howto che avevo usato in passato, ma forse solo per due
utenti è un lavoro un pò sprecato...
Fammi sapere.
Domenico.

Il giorno 18 febbraio 2011 18:41, Andrea Ganduglia nonews@gmail.com ha
scritto:

 Lenny. Ho un Postfix funzionante per la posta in uscita. Vorrei un
 metodo semplice per permettere a certi utenti esterni di utilizzare,
 autenticandosi, questo server come relay. Non mi interessa la posta in
 entrata e vorrei tenere al minimo le configurazioni. Le pwd in chiaro
 vanno benissimo.

 Ho trovato diversi HOWTO in giro, ma mi paiono tutti molto
 cervellotici. Postifx mi ha sempre reso le cose facili, tranne su
 questa issue.

 Grazie!
 -Andrea


 --
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Re: Autenticazione Postfix

2011-02-21 Per discussione Domenico Rotella
Ho dato un'informazione in parte incompleta, SASL è il modulo che permette
l'autenticazione e quindi l'invio della posta agli utenti fuori rete, TLS è
per avere in canale di comunicazione criptato attraverso l'uso dei
certificati.
Fondamentalmente devi installare i moduli sasl poi inserire nel main.cf le
specifiche...
Dome.

Il giorno 21 febbraio 2011 16:21, Domenico Rotella 
rotella.domen...@gmail.com ha scritto:

 Ciao,
 mi vengono in mente due soluzioni:
 1  - questi utenti si collegano sempre dallo stesso ip, lo inserisci nel
 main.cf come indirizzo per cui accettare la posta
 2 - questo è un pò più complesso, devi implementare TLS, in modo che prima
 ci si autentifichi via smtp poi si manda la posta, non è eccessivamente
 complicato ma non lo metti neanche su in un quarto d'ora, se ti serve posso
 postarti degli howto che avevo usato in passato, ma forse solo per due
 utenti è un lavoro un pò sprecato...
 Fammi sapere.
 Domenico.

 Il giorno 18 febbraio 2011 18:41, Andrea Ganduglia nonews@gmail.comha 
 scritto:

 Lenny. Ho un Postfix funzionante per la posta in uscita. Vorrei un
 metodo semplice per permettere a certi utenti esterni di utilizzare,
 autenticandosi, questo server come relay. Non mi interessa la posta in
 entrata e vorrei tenere al minimo le configurazioni. Le pwd in chiaro
 vanno benissimo.

 Ho trovato diversi HOWTO in giro, ma mi paiono tutti molto
 cervellotici. Postifx mi ha sempre reso le cose facili, tranne su
 questa issue.

 Grazie!
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Re: Costringere a eliminare Linux in azienda con un sito non utilizzabile se non con IE

2011-02-11 Per discussione Domenico Rotella
Da un client windows ho provato ad aprire il sito con firefox e chrome e non
funziona, non so bene cosa dica la legislazione in merito ma credo che  non
possano fare una cosa del genere, se consideriamo che windows 7 ti proprone
una lista di browser da installare e non impone IE 8.
E loro sono Micro$oft.
Poi anche con IE ti obbliga all'uso dei popup... non è il massimo...
ciao.

Il giorno 11 febbraio 2011 16:30, pac pacm...@gmail.com ha scritto:

 Già tempo fa, aprii un post sul sito www.gaernet.it utilizzabile solo
 con IE, poi un po' grazie a voi e al forum di firefox riuscimmo a
 risolvere il problema.
 Si tratta di un sito che un'azienda deve utilizzare per la gestione
 ordini, fatturazione etc etc e non può non usare. L'utilizzo è
 elevatissimo, quasi al monopoliio.
 Ora da questa mattina il sito è stato rinnovato e tanto per cambiare
 non si riesce ad utilizzare ne con firefox, ne tanto meno con google
 chrome o con Opera o konqueror
 In questa azienda ci sono alcuni utenti che lavorano in ambiente
 linux, se non si trova la soluzione, o si migra a windows . oppure
 ... si potrebbe tentare di installare IE sotto Linux sempre che sia
 possibile.
 il sito maledetto è www.gaernet.it grazie mille a chi mi aiuterà e
 comunque mi domando : è incompetenza o malafede ?


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Quesito su mail realying

2010-06-18 Per discussione Domenico Rotella
Ciao a tutti,
dovrei creare un programma che si connetta ad un mail server postfix via
pop3, scarichi la posta dei singoli utenti e poi li depositi nelle
rispettive cassette postali di un server Exchange (ahimè mi tocca !!!)
Il mio dubbio riguarda la consegna del messaggio, i protocolli pop3, smtp,
ecc non sono proprietari ma fanno riferimento a delle rfc, per cui
dovrebbero essere standard, quindi se mi collego in pop3 e scarico un
messaggio, come posso consegnarlo tale e quale ? nel  senso che non devo
variare nulla nel messaggio, devo leggere le intestazioni mittente,
destinatario e riscriverlo tale e quale aggiungendo gli allegati o c'è la
possibilità di consegnarlo così com'è ?
E' quello che fa fetchmail per esempio, oppure postfix se configurato per
fare da relaying per un dato dominio, ma preferirei farne uno secondo le mie
esigenze.
Grazie.
Ciao Ciao.

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Domenico Rotella   domenicoatcsnt.it
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Re: [OT] R: Quesito su mail realying

2010-06-18 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 18 giugno 2010 14.56, Francesco Zanolin francesco.zano...@ingv.it
 ha scritto:



 Ciao,
 Il relay modifica il messaggio, in particolare l'header, in quanto aggiunge
 il relay server  tra i server attraversati.

 Per una copia identica puoi usare imapsync o simili se naturalmente hai a
 disposizione sul server di origine imap (exchange sicuro) ma devi avere
 accesso a tutti gli account degli utenti, visto che gia lo facevi con pop3
 non credo sia un problema.

 Francesco

 P.s. Potrebbe esistere un tool Microsoft per fare la conversione da mbox /
 maildir o imap / pop a exchange, hai controllato?


Questo è in effetti ciò he non vorrei (riscrivere header). Adesso ho un
programma che gira sul server exchange in ambiente windows e si occupa di
prelevare le e mail dal server linux via pop3 e poi le consegna nelle
cassette postali di exch, ovviamente c'è una configurazione per ogni utente
(pop3, user, pass, server di destinazione). Il problema è che vorrei rifarlo
perchè come al solito c'è tutto, tranne quello che serve. Ora il mio dubbio
non è tanto come scriverlo ma il funzionamente del protocollo, di fatto si
tratta di prendere un messaggio così com'è e trasferirlo, senza aggiungere
nulla...
Grazie.

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Re: Quesito su mail realying

2010-06-18 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 18 giugno 2010 16.17, Federico Di Gregorio f...@initd.org ha
scritto:


 Usa fetchmail che fa tutto questo e di più (inclusa la consegna locale
 con protocollo SMTP sulla 25, così il server Exchange la vede senza
 nessun problema).

 federico

 --
 Federico Di Gregorio   f...@initd.org
  Credo fermamente che da qualche parte, in una scatola ci sia un gatto
  che non è vivo ne morto. Credo anche che se i fisici non si sbrigano
  a dargli una scatoletta, ben presto sarà solo morto.
  -- adattato da una frase di Sam Black Crow


Si lo so, conosco fetchmail, solo dovrei farne uno x win... :(
con interfaccia win x il cliente ecc...
Grazie.

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Esportare utenti da databse mysql

2010-03-12 Per discussione Domenico Rotella
Ciao a tutti,
ho un piccolo quesito cui non so dare risposta:
ho installato un nuovo server mail su cui devo anche migrare tutti i
database e gli utenti di mysql. Per quanto riguarda postfix, proftp ecc..
non ho problemi, il probllema è che non so come fare per esportare solo gli
utenti nel database mysql che hanno ad esempio un database per joomla, non
ricordo tutte le password e nel db non sono in chiaro, idee ?
Grazie.
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Re: Esportare utenti da databse mysql

2010-03-12 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 12 marzo 2010 15.04, pac pacm...@gmail.com ha scritto:

 Il 12 marzo 2010 14.53, Domenico Rotella rotella.domen...@gmail.com
 ha scritto:
 
 
  Il giorno 12 marzo 2010 14.46, pac pacm...@gmail.com ha scritto:
 
 
  Se devi usare utente/password per altre applicazioni o cambiare cms è
  un discorso, ma se devi solo migrare da server a server e quindi
  anche da joomla a joomla fai un export del db da un server e un import
  dall'altro e non hai problemi.
 
  devo ripristinare i vecchi database di joomla per esempio, ma c'è un
 utente
  nel database mysql che è proprietario del db di joomla con i vari
 permessi,
  se non li esporto i vari siti non funzionano più...
 
 
 
 Non ho inquadrato bene il problema, comunque .. ma tu puoi entrare nel
 db dei vari siti con phpmyadmin ? Perchè ti basta quello.
 Oppure se sei amministratore dei siti installa l'estensione joomlapack
 nei vari siti e oi fai con quella export e import.
 Altrimenti scusa se non ho capito il tuo ambiente db

 ok forse non mi sono spiegato, faccio un esempio così è più chiaro.
nuovo sito joomla
1 - creo un utente in nel db di mysql (pippo con pass pluto) e creo anche un
db vuoto con nome pippo cui concedo una serie di privilegi sul database.
2 - configuro il nuovo joomla dicendo che per collegarsi al db deve usare
l'utente di cui sopra (questo per evitare di fare tutto con l'utente root
che non è sicuro)
3 - in joomla, quindi nel db pippo creo tutti gli utenti necessari alla
gestione del sito, con i vari privilegi.
In pratica mi mancano le pass dei vari utenti pippo che hanno la proprità
sei database, senza i siti esitenti non funzionano. Sono stato chiaro ?
Spero di si ;-)



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Re: Esportare utenti da databse mysql

2010-03-12 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 12 marzo 2010 15.48, pac pacm...@gmail.com ha scritto:



 Quello che non capisco è perchè devi creare nel nuovo joomla i vari
 amministratori
 Se tu puoi amministrare il sistema e quindi anche il db, fai come
 fanno tutti i servizi di hosting quando cambiano server
 apri phpmyadmin nel vecchio server ed esporti le tabelle del database
 e quindi automaticamente ti esporti di conseguenza anche le password
 anche se non leggibili.
 Nel server nuovo crei un db vuoto, apri anche qui phpmyadmin e importi
 con esegui sql quello che hai avevi esportato nel vecchio server.
 Configuri il file di configurazione di joomla nel nuovo server,
 indicando le varie path, user e password appunto per la gestione del
 db etc etc
 A questo punto hai un joomla funzionante nel nuovo server
 Tutto questo ha una condizione per funzionare : che tu abbia accesso
 al database con phpmyadmin nel nuovo e nel vecchio server.
 Se invece vuoi complicarti la vita :Alternativa più complicata e non
 tanto etica, anzi per niente etica che non dovresti usare se non a
 livello disperazione ed avvertendo gli utenti.
 Entri come amministratore nel vecchio sito, vai nell'utente 1 e cambi
 l'indirizzo di posta e metti il tuo, fai la procedura se hai
 dimenticato la password e se non ricordo male joomla ti manda la
 password e non una nuova.
 A questo punto sai la password dell'utente e vai avanti uno per uno.

 Premessa :
ho risolto, nel file configuration.php ci sono i dati per la connessione al
db.
Secondo punto, personalmente non sono un grande esperto di mysql, se dico
fesserie prego chi è più bravo di correggermi, ma credo tu non abbia capito
un punto, gli utenti di mysql.
In fase di installazione di mysql c'è un utente root relativo a mysql che
come root per la linux box ha potere completo su tutto il sistema mysql ed i
database creati.
Quando hai la necessità di creare un database, hai due opzioni :
1 - crearlo entrando come root (mysql)
2 - creare un utente ad hoc che abbia permessi solo su quel database.
A prescindere che usi un sito internet tipo joomla o un'applicazione, devi
fornire a questa le credenziali per accedere al db, poi al'interno
dell'aplicazione sarà magari possibile creare un certo numero di utenti con
provilegi diversi, vedi l'esempio di un gestionale in php, il commerciale
non dovrebbe vedere i conti dell'azienda
Se per un bug del programma o che so io qualcuno riesce ad accedere ai file
di configurazione del programma, potrà conoscere le credenziali d'accesso
del solo proprietario del db del programma, con danni se vuoi limitati, se
usassi l'utente root (mysql), rischieresti di compromettere tutti i database
del sistema.
spero di essere stato chiaro.
Grazie.



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Re: Errore Apache2 cgi-bin

2009-12-07 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 04 dicembre 2009 19.37, mauro ma...@966.it ha scritto:


 per inciso. lui sta' cercando di eseguire un file png, quando lo dovrebbe
 solo leggere.
 ora, visto che il contenuto di quella dir e' indicato come eseguibile, lui
 cerca di eseguire tutto quello che gli capita, anche mymail.png.
 piglia i file non eseguibili (immagini, documenti, roba non-script) e
 spostala altrove e ovviamente aggiornata il codice degli script con le nuove
 posizioni.

 RISOLTO !!! ;-)


In effetti era proprio così. Mi sono controllato con calma tutto il codice
dello script ed ho cambiato le varialbili che assegnavano i path di immagini
ecc...
Ciò che mi ha tratto in inganno è stato il fatto che forse un anno fa avevo
provato questo script senza perartro mandarlo in produzione e non avevo
incontrato alcuna difficoltà, invece le modifche fatte nella nuova release
mi creavano questi errori.
Vi ringrazio per l'aiuto



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Re: Server dl360g6

2009-12-07 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 02 dicembre 2009 20.29, Christian Silenzi 
christian.sile...@gmail.com ha scritto:

 On Wed, 2 Dec 2009 18:20:16 +0100
 dea d...@corep.it wrote:

  se digerisce RH digerisce anche Debian...

 ciao, il modello in questioni non mi sembra di averlo ancora usato, ma
installo debian molto spesso su server hp e fino ad oggi non ho mai avuto
problemi, per cui direi di andare trnquillo.




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Errore Apache2 cgi-bin

2009-12-04 Per discussione Domenico Rotella
Ciao a tutti,
vi scrivo per chiedervi aiuto sulla configurazione di apache. Sto tentando
di installare su un server un programma fatto in perl, One Time Download che
permette ad un utente di mettere a disposizione un qualche tipo di documento
sul server, avvisare la persona che deve scaricarlo, il quale una volta
completato il download renderà inaccessibile ulteriori download.
Detto fatto, copio il file .pl nella dir /usr/lib/cgi-bin/ lo rendo
eseguibile e copio nella stessa dir il file .css e la cartella con le
immagini, il problema è che non vedo le immagini ed il foglio di stile non
viene utilizzato, il file di error.log di apache riporta :

(13)Permission denied: exec of '/usr/lib/cgi-bin/images/mymail.png' failed
[client 192.168.1.44] Premature end of script headers: mymail.png, referer:
http://192.168.1.254/cgi-bin/otd.pl

questo per tutte le immagini, nonostante ci siano.

Il file di configurazione di apache è quello originale debian e nella
sezione cgi-bin riporta :

 ScriptAlias /cgi-bin/ /usr/lib/cgi-bin/
Directory /usr/lib/cgi-bin
AllowOverride None
Options ExecCGI -MultiViews +SymLinksIfOwnerMatch
Order allow,deny
Allow from all
/Directory

Cencando in rete sembra tanto un problema legato alla configurazione di
apache, ho provato lo script su vari server debian (sia Lenny che Etch) e
non cambia nulla, ho anche provato a rendere il file di proprietà di root
piuttosto che di www-data, ma non cambia nulla.
Avete qualche idea ?
Grazie e buona giornata.


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Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità.
Conan Doyle.


Re: Errore Apache2 cgi-bin

2009-12-04 Per discussione Domenico Rotella
2009/12/4 Paolo Sala piv...@riminilug.it

 Sei sicuro che www-data possa accedere a /usr/lib/cgi-bin/images/mymail.png

 Piviul

 si ci può accedere in lettura e scrittura.

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Re: Errore Apache2 cgi-bin

2009-12-04 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 04 dicembre 2009 16.01, Paolo Sala piv...@riminilug.it ha
scritto:

 Anche di esecuzione? So che dovrebbe essere un'immagine ma il messaggio
 di errore dice exec of '/usr/lib/cgi-bin/images/mymail.png' failed

 Piviul

 si fatto anche quella prova, non cambia nulla. La cosa strana è che
leggendo la documentazione di apache, sembra tutto ok...

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Re: hostname e dns.

2009-08-13 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 13 agosto 2009 20.41, Mauro mrsan...@gmail.com ha scritto:

 Immagino che l'hostname di una macchina non abbia nessuna attinenza
 con quello che e' indicato in un record dns.
 Nel senso che potrei chiamare la mia macchina tizio-caio ma associare
 l'ip nel dns al nome www e non tizio-caio.
 Giusto?

 L'hostname di una macchina non è altro che il suo nome, nessuna attinenza
con il record dns. E' però vero che quando tiri su servizi come postfix o
apache questi usano l'hostname della macchina come fqdn (Fully Qualified
Domain Name) e di solito un mome più appropriato, del tipo
mail.dominio.itti evita complicazioni in seguito. Spero di essere
stato di aiuto.
ciao
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Re: hostname e dns.

2009-08-13 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 14 agosto 2009 00.10, Mauro mrsan...@gmail.com ha scritto:

 2009/8/14 Domenico Rotella rotella.domen...@gmail.com:
 
 
  Il giorno 13 agosto 2009 20.41, Mauro mrsan...@gmail.com ha scritto:


 Beh postfix e' perfettamente configurabile da questo punto di vista,
 mentre apache ha la direttiva servername se non sbaglio.


mah diciamo che in realtà li configuri entrambi senza problemi, diciamo che
personalmente se installo un server web o mail preferisco dargli subito un
nome che abbia un senso, evito di dover configurare i vari servizi; per un
firewall/proxy che non offre servizi su internet allora un nome di fantasia
ci sta tutto :) ma come ti dico è solo una scelta personale.

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Software monitoraggio rete

2009-06-26 Per discussione Domenico Rotella
Ciao a tutti,
dovrei implementare in un rete un software di monitoraggio, tempo avevo
visto qualcosa che era in grado di controllare i server ed i servizi
configurati in modo che in caso di problemi con uno di essi mandasse un
avviso, ma c'era anche la possibilità di fare l'inventario del client, con i
programmi installati ed eventualmente la possibilità di avere degli avvisi
se un utente installava un software senza prima avere l'autorizzazione per
farlo.
Al momento mi viene in mente solo Nagios, che non mi entusiasma molto per
facilità di configurazione ed interfaccia, qualcuno ha esperienze ?
Grazie.

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Re: Software monitoraggio rete

2009-06-26 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 26 giugno 2009 13.16, Mirco Piccin pic...@gmail.com ha scritto:

 Ciao,


 ZenOSS vale la pena di essere provato.
 Saluti
 M


 infatti è quello che stavo guardando anche se mi sembra di capire che
zenoss-core, quella libera sia un pò limitata...
Provo a darci un occhio,
grazie a tutti, vi farò sapere...

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Re: E' possibile configurare postfix+mysql?

2009-04-27 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 26 aprile 2009 12.37, zapparano zapparano zappar...@yahoo.it ha
scritto:

 Ciao a tutti

 Mi piacerebbe configuare un mailserver (tra l'altro mai configurato) che ad
 ogni mail in arrivo questa, venga memorizzata all'interno di un database.
 Inoltre mi piacerebbe anche che gli utenti fossero virutali e anch'essi
 contenuti all'itnerno del db...
 sapete se esistono guide per fare cio? o sapete darmi indicazioni?

 quindi ad esempio: configuro il dominio mio_dominio
 e gli utenti: uten...@miodomionio, uten...@miodominio

 se qualcuno invia una mail ad uten...@miodomionio, queste venga
 memorizzata nel db associata appunto all'utente destinatario...


 vorrei usare tipo postfix e mysql ..


 grazie a tutti in anticipo


Ciao,
personalmente ne ho alcuni di mail server in produzione che usano postfix +
mysql + amavis ecc...
in rete trovi vari howto ben fatti, anche perchè x email è davvero lunga la
spiegazione.
Vedo difficile salvare le email in un db, di solito si lavora usando le
maildir ed implementarle in un db lo vedo complicato, anche perchè poi la
difficoltà sta nel dire al courier/dovecot della situazione come fare per
scaricare i nuovi messaggi, segnarli come già letti ecc...
Sinceramente vedo la soluzione poco utile, non so cosa ne pensino gli altri.
Se hai problemi ti giro degli howto da cui avevo preso spunti.
Saluti.

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Re: Spamassassin e le mail da se stessi

2009-04-10 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 8 aprile 2009 17.22, RaSca ra...@miamammausalinux.org ha
scritto:

 Ciao a tutti,
 su una Debian Etch ho fatto il tuning del servizio di posta, passando in
 pasto a sa-learn (del pacchetto spamassassin) numerosi archivi di mail
 spammose e configurando postfix affinché effettui il check delle rbl.
 Eppure... Le maledette mail tipo se vuoi un guadagno supplementare che
 hanno come mittente il mio stesso indirizzo non vengono mai beccate ne da
 spamassassin, ne dalle rbl e neppure dal filtro locale di Thunderbird.
 Ora, io di guadagni supplementari ne vorrei, ma mi basta sapere che c'è
 l'opportunità una volta sola :-)


 Qualcuno di voi è riuscito ad ovviare a questi inconvenienti?

scusa ma nel senso che non mette il tag [spam] a queste e mail oppure perchè
cestini direttamente lo spam e quindi questo passa ?



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piccolo aiuto su squid

2009-02-19 Per discussione Domenico Rotella
ciao lista, :-)
vi chiedo un piccolo aiuto, se qualcuno ne sa più di me
Situazione fino a ieri :
rete aziendale con una dmz, gli utenti navigavano e scrivendo
www.dominio.com, potevano accedere al sito aziendale presente su un server
nella dmz, tutto filtrato e configurato con un firewall.
Situazione ad oggi :
ho installato squid in trasparent, con delle acl che definiscono chi può
navigare ecc, tutto bene, non fosse che se adesso un utente tenta di
ragguingere il sito di cui prima, situato nella dmz, risponde apache
installato sul firewall/proxy. Ovviamente affinchè il proxy non venga
aggirato, esiste una regola sul firewall che fa il redirect di tutto il
traffico diretto alla porta 80 sulla 3128 (squid appunto). E credo che il
problema sia proprio squid che vedendosi arrivare queste richieste le gira
al server locale, ma non so come istruirlo affinchè si comporti in modo
diverso.
Come al solito grazie e tutti.
ciao ciao.

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Re: squid messenger

2009-02-04 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 3 febbraio 2009 22.07, Pol Hallen polhal...@fuckaround.org ha
scritto:

 Ciao
 scusa se cambio discorso :-)

 sto amministrando squid in una ditta con 30 client misti (osx, win e linux)
 -
 parrebbe (ma non ne sono certo) che la cache (o comunque l'accesso alle
 pagine web) gia' visitate non sia immediato (sembrerebbe quindi) che squid
 ripeschi da internet la pagina per poi fornirla al client anziche'
 passargli
 direttamente quella della cache.

 Circa queste' opzioni cos'hai usato?


Guarda in realtà in questo caso non mi interessa tanto un discorso di cache
quanto di limitazione della navigazione internet. Ciò che posso dirti è che
nel mio laboratorio dove passano parecchi pc e quindi continui aggiornamenti
di antivirus e c. ho notato un decadimento di prestazioni e situazioni come
la tua dopo un certo periodo di lavoro; credo che sia dovuto alla quantità
di dati in cache, di solito la faccio ricostruire ex novo e poi riprende a
lavorare bene.
Spero di esserti stato d aiuto.
ciao.



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Re: squid messenger

2009-02-04 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 3 febbraio 2009 22.04, Pol Hallen d...@fuckaround.org ha
scritto:

 [...]
 Tra gli elementi che compongono le ACL possiamo identificare un header del
 tipo content-type, inoltre possiamo identificare il pattern inviato quale
 risposta ad una intestazione del tipo content-type. Gli elementi che
 compongono le ACL da utilizzare sono il req_mime_type ed il rep_mime_type.
 Se
 vogliamo evitare l'utilizzo del msn-messanger dovremmo impostare le
 seguenti
 ACL
 acl reqmsn req_mime_type -i ^application/x-msn-messenger
 acl repmsn rep_mime_type -i ^application/x-msn-messenger
 Il messanger msn viene identificato quindi dal tag
 application/x-msn-messenger, a questo punto dobbiamo solo applicare le
 regole
 appena definite
 http_access deny reqmsn
 http_reply_access deny repmsn
 [...]
 http://www.acmeconsulting.it/Squid-Book/HTML/sec-acl-web.html


Mi spiace ma con queste ACL non si riesce a bloccare. Ho cercato in rete ed
altri hanno lo stesso problema. Infatti se guardo adesso le porte usate da
messenger per collegarsi, usa porte 1, ieri che ero dal cliente dove
dovevo configurare il proxy, usava la 443, in quanto evidentemente le
connesioni su queste porte sono considerate sicure e quindi non vengono
bloccate dal proxy.
Grazie,
ciao.



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squid messenger

2009-02-03 Per discussione Domenico Rotella
ciao a tutti,
pongo un problema che credo sia abbastanza comune. In un azienda devo
limitare il traffico su internet con squid, detto fatto chi deve navigare
naviga chi no... Sorge però un piccolo problema, messenger ad esempio ma mi
sembra anche skype se non riescono ad effettuare la connesione perchè
filtrati usano la porta TCP 443, che non riesco a bloccare, mia svista ?
suggerimenti ?
grazie.
ciao ciao.

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Re: Quesito su amavis

2008-11-05 Per discussione Domenico Rotella
2008/11/4 gollum1 [EMAIL PROTECTED]

 Il martedì 4 novembre 2008 12:56:24 Domenico Rotella ha scritto:
 ...*Vorrei fare in modo che
  se una mail viene messa in quarantena a causa di un virus o di un
 allegato
  bannato, venga mandato un avviso al destinatario del messaggio. Al
  momento questo avviso riesco a mandarlo all'amministratore del sistema e
 al
  mittente. Che voi sappiate esiste questa possibilità ?*


 Di solito è buona norma non utilizzare questo sistema, è una cosa
 fastidiosissima, per non dire anche bellemente inutile, ricevere dei report
 di presenza virus nelle proprie mail, quando in realtà non le hai spedite e
 non puoi averle spedite.


Scusa ma credo di essermi spiegato male o magari hai letto di corsa.. :)
come vedi ho sottolineato la  parte importante, sono d'accordo con te non ha
senso inviare queste notifiche ed in effetti non è quello che voglio fare.
Ti spiego brevemente:
se un utente del mio mail server riceve una email con un virus oppure un
allegato tipo eseguibile, lo banno, lo metto in quarantena ed asmavis manda
una mail all'amministratore del mail server (io in questo caso), mettendolo
al corrente di questo. Bene io vorrei che anche il DESTINATARIO del
messaggio riceva questa notifica che gli dica tizio ti ha mandato una mail
con un virus o cmq qualcosa di indesiderato rispetto le policy interne,
contatta l'amministratore se pensi che sia un errore o perchè magari hai la
necesità di leggerla comunque

(non ho virus e non spedisco mai allegati che non siano fatti direttamente
da
me con solo SW open source, e per la maggiore è materiale di testo).
buona cosa, difficile però convincere di questo chi usa la posta come
strumento di lavoro e magari si scambia disegni cad di 30/40 mb... :( e non
ha nessun interesse a capire il nostro lavoro i rischi ecc...

Spero di essere stato chiaro,
buona giornata :) :)


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Re: Quesito su amavis

2008-11-04 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 4 novembre 2008 15.45, Christian Surchi [EMAIL PROTECTED] ha
scritto:

 Hai letto questo?

 http://www.ijs.si/software/amavisd/amavisd-new-docs.html#actions

 si grazie si trova anche nella documentazione locale installata con il
pacchetto. Purtroppo non trovo quello che cerco. Forse  sono io a voler fare
una cosa poco usuale e che magari ha poco senso, proverò a cercare ancora un
pò.
Grazie.


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Quesito su amavis

2008-11-04 Per discussione Domenico Rotella
Ciao a tutti,
sono alle prese con la configurazione di amavis e nonostante mi sia letto la
documentazione non riesco a risolvere una cosa. Vorrei fare in modo che se
una mail viene messa in quarantena a causa di un virus o di un allegato
bannato, venga mandato un avviso al destinatario del messaggio. Al momento
questo avviso riesco a mandarlo all'amministratore del sistema e al
mittente. Che voi sappiate esiste questa possibilità ?
Grazie e buona giornata.

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Etch con chipset Intel p35

2008-10-02 Per discussione Domenico Rotella
Ciao a tutti,
vi scrivo giusto per un parere. Devo fare un server ed ho una scheda madre
con chipset intel p35. Il kernel di etch non ha i driver al suo interno, per
cui non riesco ad installarla. Qualcuno ha avuto un problema simile ? Ho
cercato in rete ma non trovato soluzioni che mi piacciano, considerando che
andrà in produzione. L'alternativa è un controller separato.
come al solito grazie a tutti.


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Re: Ventole del server sempre al max

2008-09-12 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 11 settembre 2008 18.29, dea [EMAIL PROTECTED] ha scritto:


 HP ha un system control nativo per Linux, hai provato a cercare sulla
 sezione
 download del sito HP relativamente al tuo modello di Proliant ?

 no a questo  avevo pensato provo a controllare, grazie.


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Ventole del server sempre al max

2008-09-11 Per discussione Domenico Rotella
Ciao a tutti,
vi scrivo per un piccolo problema che non riesco a risolvere. Ho un paio di
server (firewall e mail server) su cui ho installato etch, su entrambi ho la
sensazione dal rumore che fanno le ventole, che queste girino sempre al
massimo della velocità, infatti ho altri server win con hardware abbastanza
simile che fanno meno rumore. Che voi sappiate esiste un qualche software
che ne può gestire la velocità o mi sono perso una qualche configurazione ?
Come al solito grazie a tutti...
p.s.
so che forse nn è il posto giusto, non è la lista corretta, perdonatemi, ma
ci sono iscritti della lista di torino e provincia che avrebbero piacere di
organizzare un uscita per una birra una sera ?
Saluti a tutti...
ciau nè :)

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Re: Ventole del server sempre al max

2008-09-11 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 11 settembre 2008 17.36, Alessandro Pellizzari [EMAIL PROTECTED] ha
scritto:


 fancontrol, ma devi installarti anche lm-sensors e, almeno per me, farti
 la configurazione a manina perche` di suo non e` riuscito a rilevare
 niente.

 Bye.

 --
 Alessandro Pellizzari

ok non ci avevo proprio pensato, lo installo e provo a configurarlo, grazie.


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Re: Ventole del server sempre al max

2008-09-11 Per discussione Domenico Rotella
2008/9/11 Marco DI NARDO [EMAIL PROTECTED]

 Ciao,

 Sono macchine Fujtsu-Siemens??

sono dei server hp serie ML-xxx una è un pò più datata, l'altra invece è
decisamente recente..



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kde 4 qlc lo usa ??

2008-08-04 Per discussione Domenico Rotella
ciao a tutti,
sulla mia lenny vorrei provare ad installare kde 4. ho aggiunto i repository
per experimental ma apt mi dà degli errori con delle dipendenze che non è in
grado di risolvere. Qualcuno lo usa ? è usabile o è meglio stare alla larga
? Nel caso se qlc avessi dei repo. affidabili mi farebbe una cortesia..
Buona giornata.

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Re: kde 4 qlc lo usa ??

2008-08-04 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 4 agosto 2008 15.35, Dario Pilori [EMAIL PROTECTED] ha
scritto:

 Allora, vorrei esporre qua la mia esperienza in proposito a KDE 4.1
 Io, da quando è uscito il 4.1, lo uso come unico DE sul mio PC,
 soppiantando Gnome 2.22 (anche se alcuni componenti erano 2.20).
 Io mi trovo molto bene. Grazie all'eccellente lavoro degli
 sviluppatori Debian Qt/KDE, il giorno stesso in cui è uscito il 4.1,
 addirittura prima dell'annuncio ufficiale del team KDE, era già
 interamente presente nei repository experimental, almeno
 nell'architettura i386.
 Quindi, aggiunti i repository sid ed experimental (ma mantenendo lenny
 come default release), ho fatto un aptitude install -t experimental
 kde4 e mi ha installato tutto.
 Quando a prestazioni, sono senza dubbio migliori a Gnome (non so
 perché ma sentivo girare la voce che Gnome sia più leggero di KDE...
 tutto falso, ve lo posso assicurare), e penso siano dovute all'uso
 delle Qt 4 anziché delle GTK+.
 La maggior parte dei programmi è utilizzabile, e sono rimasto
 piacevolmente sorpreso da Plasma, che si è rilevato abbastanza stabile
 (fin'ora, anche dopo averci smanettato un po', si è piantato solo una
 volta, e poi è ritornato come prima dopo 5 secondi circa, quindi non
 ho perso niente). Il tema oxygen (modificato rispetto a KDE 4.0) è
 davvero bello, anche se devo dire che è davvero orrendo se applicato
 alle applicazioni GTK+ con gtk-qt-engine-kde4 (quindi per ora le
 applicazioni GTK+ usano l'orrendo tema di default, Raleigh).
 Purtroppo Kopete non è ancora abbastanza stabile, e alcune
 caratteristiche che mi farebbero comodo non ci sono, quindi uso ancora
 Pidgin.
 Le applicazioni che per ora fanno parte di KDE 4.1 sono molto
 funzionanti, e molto meno impaciugate di KDE 3. Purtroppo noto la
 mancanza di molte applicazioni importanti di KDE, come Amarok (per ora
 uso Esperanza, una GUI di xmms2 scritta con le Qt4), DigiKam e K3b,
 nonché manca una suite per l'ufficio (OpenOffice.org usa le Qt3,
 stessa cosa KOffice), anche se io uso LaTeX.
 In sostanza, se alla fine Linux lo usi bene a riga di comando, tale da
 soppiantare le applicazioni non presenti, usa pure KDE 4.1 che è una
 figata, altrimenti è meglio se per ora resti a KDE3/Gnome (io
 personalmente ritengo Gnome superiore a KDE3 per molti motivi).


Grazie per i vostri consigli, ci provo ad aggiornare vediamo che succede
tanto è una nuova installazione, al max
reinstallo da zero, non faccio danni. Vi farò sapere...


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Domenico Rotella domenicoatcsnt.it
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Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità.
Conan Doyle.


Re: kde 4 qlc lo usa ??

2008-08-04 Per discussione Domenico Rotella
2008/8/4 Mattia [EMAIL PROTECTED]
[...]

Volevo solo dire che l'ho appena finito di installare è andato tutto a buon
fine ed ad una prima occhiata mi piace.
Non commento nulla di ciò che dicevate perchè ovviamente non ho avuto
esperienze.
Grazie per i consigli, adesso vedrò di imparare il nuovo kde.
Ciao ciao.


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Domenico Rotella domenicoatcsnt.it
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