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> On 2. Dec 2018, at 15:42, Sergio Manzi <s...@smz.it> wrote:
> 
> Il tuo discorso è pieno di incongruenze: da un lato ti fai paladino dei dati 
> "live" (perché altrimenti sono vecchi), dall'altro sostieni che comunque il 
> guidatore deve sapere dove sta una strada perché deve avere sostenuto un 
> esame: ok, ma su quali dati? Quelli validi al tempo dell'esame, immagino. 
> Vecchi, quindi.


veramente, non finisce col esame, devi anche aggiornarti. L’esame che ho visto 
io funzionava così: ti davano 20 vie e tu per ogni via dovevi dire tutte le vie 
per arrivare lì dalla stazione sul percorso più breve. Le vie erano scelte in 
maniera difficile (stradine piccole o a dirittura scale con nome), ma non 
dovevi conoscere i civici, cosa per strade grandi e lunghe invece può essere 
importante.
La prova era in Germania in una città di 85000 abitanti, dove non si cambiano i 
sensi unici ogni stagione, quindi il discorso vecchio nuovo non era così 
importante (quei pochi posti con recenti modifiche rispetto alla mappa stampata 
li conoscevo).

Se guidi ogni giorno un’ambulanza è anche difficile non conoscere il 
territorio, i punti con lavori, dove c’è rischio di traffico, ecc., ma 
naturalmente ci possono essere strade molto lunghe, dove sapere più o meno 
l’altezza è necessario, oppure ci sono strade con lo stesso nome 
(traverse/accessi con lo stesso nome per esempio).


Cosa volevo dire: o i dati sono verificati e vecchi o sono live e non possono 
essere dati verificati. Ci si deve decidere, ma non implica che l’altra scelta 
sarebbe del tutto fuori luogo. È anche difficile credere che non ci sia mai 
nessun errore in un dato certificato.


Ciao, Martin 
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