Andrea ha scritto:
Massimo Manca ha scritto:
> Beh è presente in CD/DVD live ad esempio nella live di Ubuntu e
> dalla live è possibile scrivere sia sul PC ospite sia su una
> chiavetta USB. Tra l'altro le live di Linux sono più facili da
> personalizzare rispetto a quelle di Windows (vedi Bart-PE). Quando
> sviluppiamo qualche applicativo per Linux in genere creiamo una
> live del s.o. utilizzato per lo sviluppo completo di tutti i tool e
> dei sorgenti utilizzati. In sostanza anche a distanza di anni
> possiamo fare modifiche all'applicazione senza la necessità di
> dover reinstallare s.o. e tools originali con cui è stata
> sviluppata. In queste occasioni abbiamo anche installato Open
> Office (la rel. dell'epoca) senza alcun problema.
interessante... anche se le esigenze di un applicativo portabile sono
diverse, e spesso legate alla possibilità di utilizzare lo scenario
che sai essere presente sulla macchina ospitante. Ciao Andrea
Scusa ma stai dicendo una sciocchezza. L'utilità delle applicazioni
portabili è quella di essere utilizzabili direttamente da un supporto di
memoria rimovibile (chiavette usb, sd card o hd esterni) senza
utilizzare nulla del PC su cui vengono collegate e quindi senza lasciare
alcuna traccia sul PC "ospitante". L'utilità consiste nel poter portarsi
appresso i propri applicativi ed i propri dati e poterli utilizzare da
qualsiasi PC senza perdere tempo in installazioni e configurazioni e
senza registrare alcun che sul PC ospitante. L'unico problema è che il
s.o. installato sul PC ospitante deve essere adatto per le applicazioni
presenti nella chiavetta. Per tua informazione OS X (il sistema
operativo dei Mac) è eseguibile da chiavetta usb.
---------------------------------------------------------------------
To unsubscribe, e-mail: [EMAIL PROTECTED] For
additional commands, e-mail: [EMAIL PROTECTED]
---------------------------------------------------------------------
To unsubscribe, e-mail: [EMAIL PROTECTED]
For additional commands, e-mail: [EMAIL PROTECTED]