In ordine sparso: grazie a Giovanni per la risposta e a Mauro per lo splendido esercizio di cinismo militante. Se con il cinismo ci si potesse fare la rivoluzione allora potremmo edificare il nuovo Kremlino alla Montagnola....
Comunquez: Grazie a PWD per il nuovo editing che metterò alla prova in quel di Manchester. La tua proposta per me è OK, visto che io i riferimenti ai pezzi da cui traggo le informazioni li metto sempre. A quel punto è solo una questrione di copia e incolla. Bada bene però: mi interessa che non facciamo scadere l'analisi a mera ripetizione di news altrui. Un pezzo come quello di mauro altrimenti non lo avresti facilmente... Sul book: mettiamoci al lavoro, io sono disponibile. Anche sulla pproprietà intelletuale ho oceani di documenti, soprattutto a carattere storico. Bax.s. --- pwd9148 <[EMAIL PROTECTED]> wrote: > Simone Turchetti ha scritto: > [...] > > facciamo nella vita. Io voglio continuare ad > occuparmi > > di guerra e nucleare anche se so che qualcuno si > > occupa di brevetti e informatica (o farmaci), > perché > > so che queste dimensioni potrebbero essere unite. > Io > > qui comunque percepisco la diversità come > ricchezza e > > non come alterità e quindi sono contento così. Il > > E chi ti dice niente? A me pero' piacerebbe che le > news che > leggi sul guardian, e poi rielabori sapientemente, > apparissero prima sui Last Minute! come semplici > news. > Tu mettile sul sito. Poi se hai tempo tu ci scrivi > un tuo > "pezzo", altrimenti magari altre due o tre persone > si dicono > "oh, la Bechtel sta facendo queste merdate in Iraq > secondo > queste news, magari facciamone un riassuntino di > dieci righe > con link per farlo sapere". > Questo intendo, per "superamento della webzine". Non > vuol > dire che tutto quello che vuoi scrivere sul sito > deve essere > vagliato da un collettivo. Intendo dire che ci sono > persone > che non intendono fare i critici individuali, ma > magari > parteciperebbero alla stesura collettiva di pezzi > poco piu' > che riassuntivi, per il piacere di presentare la > scienza da > un punto di vista diverso. E ho l'impressione che > tale > patrimonio si perda, con una webzine fatta di soli > "cervelli > fini (e in fuga)". > > > problema secondo me è ora aiutare PWD alla > gestione > > del sito. Mi candido ufficialmente almeno ad > essere > > capace di mettere in rete le notizie (magari poi > ne > > parliamo in privee se serve…). > > Non c'e' bisogno di aiutare pwd a gestire il sito: > serve > solo un'interfaccia che permetta a tutti di > scrivere, > correggere e pubblicare sulla colonna centrale, e la > voglia > di mettere le news interessanti sui Last Minute! (il > link e' > visibile e la pubblicazione very easy). Per > l'interfaccia > serve uno che ci perda un po' di tempo e faccia uno > scriptino. > > > difficile essere capaci di mettere in piedi una > > discussione attiva su tempi specifici e confesso > che > > questa cosa un po’ mi manca. Non vorrei ritirare > fuori > > il penosissimo pezzo sulla medicina alternativa di > > qualche anno fa. Tuttavia penso che quel pezzo > aveva > > un unico pregio che era quello di trasformare > laser in > > voce collettiva invece che collettivo di voci > diverse. > > Mah. Le nostre prolisse "tavole rotonde" secondo me > non sono > tanto interessanti, e le posizioni diverse secondo > me > possono emergere anche da testi piu' stringati > elaborati > insieme. Per fare un paio di esempi: gli articoli > > http://www.e-laser.org/htm/news.asp?idNews=357 > http://www.e-laser.org/htm/news.asp?idNews=276 > > sono stati scritti cosi', con discussioni > collettive, > aggiunte, correzioni, scazzi etc. e largo uso dei > Last > Minute! A me sembra piu' sano e partecipativo. > > [...] > > Junk-Scienza (la propostina): PWD ha ragione: ci > siamo > > inariditi (e chi altro se non PenombraWD poteva > > dircelo?), magari potremmo provare a mettere in > forno > > qualche arrostino (anche di tofu se siete > > vegetariani). Io un’idea ce l’ho. Magari è una > cosa > > stupidina però secondo me potrebbe consentirci di > > riprendere carta, penna, calamaio e wordprocessor > per > > ricominciare a scrivere, buttare giù idee. Scienza > SPA > > nasce come analisi sulla produzione di scienza e > le > > sue trasformazioni nel mondo contemporaneo. > Abbiamo > > usato anche con una certa dimestichezza lo > strumento > > dell’inchiesta (e le interviste) per passare dalla > > dimensione della macro-narrativa alle microstorie > di > > ricercatori nei labs. Mi viene in mente che > abbiamo > > detto pochissimo sul consumo della scienza e della > > tecnologia. Chi fruisce dei prodotti scientifici? > Chi > > viene ‘cambiato’ dalla configurazione di una nuova > > società scienzo-diretta? Devo confessare che > l’idea mi > > è venuta leggendo uno splendido libro (deprimente > a > > dir la verità, regalatomi indovinate un po’ da > chi? Il > > fratello di Penombra) in cui una famiglia di > sfigati > > vivono in modo tale da essere vittime > inconsapevoli > > del complesso scientifico-finanziario, ma di fatto > > entrando nel vivo di quel complesso. Riflettevo > che > > una delle caratteristiche costitutive della nostra > > società è tanto l’espansione del settore > scientifico e > > tecnologico, quanto la sua aggressione del mercato > > delle merci. Nell’Ottocento per il mal di testa > > prendevano la valeriana colta nei campi, nel nuovo > > secolo abbiamo un range di almeno 200 prodotti > > farmaceutici tra cui scegliere. MI viene in mente > una > > cosa banalissima: la società del controllo, del > > consumo e delle masse nasce anche nell’aspirina. > > Domanda magari stupida: Perché? Altra cosa: ma se > > invece del programmatore del laboratorio svizzero > > andiamo su una pista di atletica e intervistiamo > uno > > che si è preso l’EPO… stiamo ancora parlando di > > scienza e società e di critica della scienza? > Secondo > > me sì. Invece che parlare di chi ha fatto la bomba > > atomica, mi fate fare un viaggio in un atollo del > > pacifico per intervistare le vittime dei test > > nucleari? (o magari ci basta la roba che ho > raccolto > > io di recente e messo nell’articolo e quella di > cui ci > > ha parlato Zinc recentemente. L’idea è questa: > > prendiamo Scienza SPA e rovesciamola come un > pedalino. > > Ritroviamo una narrativa macro-storica che ci ha > > consentito di descrivere le trasformazioni del > > processo di produzione della conoscenza e la sua > > progressiva “mercantilizzazione” e cerchiamo di > capire > > come questo ha definito nuovi orizzonti del > consumo. > > Poi entriamo nelle microstorie e facciamo anche > lavoro > > di inchiesta. Non propongo letture deterministe. > > Semmai laseriole sulla diffusione degli spaghetti > in > > scatola, il traffico automobilistico, i > tranquillanti > > per le casalinghe. Si può fare? Insomma il > fratello > > minore di Scienza SPA potrebbe essere > Junk-Scienza. Se > > vi va magari cominciamo a buttare giù un piano di > > lavoro. > > Messa cosi' mi convince poco, perche' mi pare un po' > > generica (o forse il tema e' troppo vasto?) e > perche' non ho > voglia di fare un'inchiesta. Ma magari specificata > meglio mi > attira di piu'. > Ma l'idea di rifare un libro collettivo (un > wiki-book) > ballonzola anche nella mia testa, ma io pensavo ad > un > instant book sulla proprieta' intellettuale in > ambito > scientifico i cui ingredienti sarebbero: > === message truncated === ___________________________________________________________ALL-NEW Yahoo! Messenger - all new features - even more fun! http://uk.messenger.yahoo.com -- www.e-laser.org [EMAIL PROTECTED]