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strategie per la comunicazione indipendente
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Un milione di persone a Firenze. Una festa? Certo.
Una vittoria? Non diciamo scemate.
A Firenze é nato il movimento europeo contro la guerra, e questo é un fatto
importante. Ma per il momento questo movimento é politicamente inefficace.
Dobbiamo concentrarci su questo punto: come si può trasferire la potenza di
quel milione di persone dalla pura dimostrazione di una protesta etica alla
pratica quotidiana di agitazione, di comunicazione, e di creatività sociale?
E' urgente un mutamento delle forme di azione e delle forme organizzative
di questo movimento che da tre anni é sempre più vasto, ma non per riesce a
bloccare in nessuna misura il processo di devastazione liberista, di
impoverimento, militarizzazione, e di concentrazione del potere.
I grandi appuntamenti nazionali o internazionali da Seattle sono stati
utilissimi per mettere in crisi l'egemonia ideologica liberista, ma ora non
funzionano più. Rischiano di diventare appuntamenti rituali di testimonianza.
L'egemonia neoliberista é già crollata sul piano del consenso, ma ora il
potere non si fonda sul consenso ma sulla guerra sul terrore e sulla minaccia.
Occorre passare ad una fase nuova, che sia di mobilitazione quotidiana nei
posti di lavoro, di studio, di socialità, di consumo, nei gangli della vita
urbana.
In Italia il Social Forum ha avuto una funzione essenziale sul piano
dimostrativo, e a Firenze si sono create le condizioni per dare vita al
processo di formazione di una rete politica europea, che si batta per una
costituzione pacifica e sociale di un'Europa in divenire noborder. E' un
compito decennale, che si apre davanti al Social Forum, ed é un compito
affascinante di reinvenzione della democrazia. E' un compito che ci dovremo
porre ad ogni livello, anche quello elettorale, mandando definitivamente in
cantina la sinistra subalterna al liberismo.
Ma purtroppo noi siamo adesso a una stretta. La prolungata devastazione
liberista ha portato il pianeta a una catastrofe che può diventare
irreversibile. L'esito può essere una dittatura militare planetaria, una
società completamente impoverita, terrorizzata dal ricatto economico e dal
ricatto della violenza. Solo un'onda di mutamento della vita quotidiana può
far deragliare questo processo: un'onda di ribellione e di rilassatezza,
un'onda di non consumo, di assentesimo dai luoghi della paranoia produttiva
e militare, un'onda di sfrenatezza esistenziale, di calore sensuale e di
sabotaggio dei ritmi iper-produttivi.
Ma per avviare quest'onda occorre che l'iniziativa sia portata in ogni
facoltà universitaria, in ogni scuola, in ogni laboratorio di ricerca e in
ogni fabbrica. Lo scopo della rivolta non deve essere spaventare il
padrone, ma restituire piacere e comunità felice alla vita quotidiana,
sciogliere la competitività, dissolvere l'ansia securitaria.
Organizzare tribù urbane che si rifiutino di pagare il prezzo della demenza
liberista e militare. Cioé che si rifiutino di pagare il prezzo di
qualsiasi cosa, circuiti che realizzino lo scambio gratuito dei servizi e
dei beni essenziali.
La vita dei social forum negli ultimi mesi si é ridotta a teatro delle
dispute intergruppettare. Non serve a niente. A Firenze il social forum ha
recuperato la sua funzione nella costruzione di una prospettiva
costituzionale europea. Le associazioni lillipuziane, i sindacati di base,
i gruppi disobbedienti, gli ambientalisti i rifondatori del comunismo e
tutti gli altri variopinti nemici dell'intollerabile debbono abbandonare
l'idea di egemonizzare qualcosa, e insieme debbono dar vita ad organismi di
azione quotidiana locale, situazionale. Per farci che? Per occupare le
facoltà, occupare le scuole, avviare processi di autogestione delle
fabbriche che chiudono, creare luoghi di agitazione permanente urbana
contro la guerra (riversarsi quotidianamente in una piazzetta di quartiere
per un'ora al giorno, megafonare le grandi stazioni nelle ore di punta.
accendere televisioni di strada contro la tivu del regime)
Per trasformare la vita sociale quotidiana é necessaria un'energia molto
maggiore di quella che occorre per andare a una dimostrazione di massa
bimestrale. Abbiamo questa energia? Ma l'energia si crea dispiegandosi, ed
il tempo si libera sottraendosi all'ansia e alla dipendenza psichica.
Occorrerebbe un'evoluzione zen del movimento, esso dovrebbe diventare la
fonte di un'illuminazione della mente sociale un satori che sospenda il
panico e disarmi l'aggressione.
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