Re: [utenti-it] LibreOffice/OpenOffice e future release
On 20/09/2017 10:06, Francesco Paolo Forti wrote: > Recentemente ho scaricato un CSV da OECD (indagine PIACC) e l'apertura > non è andata a buon fine perché avevo superato il numero massimo di > colonne. > > Mi riassumete gli attuali limiti, pls? LibreOffice: The maximum number of columns is 1,024 (from column A to column AMJ); the maximum number of rows is 1,048,576 (220); the maximum number of cells in one sheet is 1,073,741,824 (230 which is more than 1 billion cells) -- Italo Vignoli - it...@vignoli.org mobile/signal +39.348.5653829 - skype italovignoli hangout/jabber italo.vign...@gmail.com GPG Key ID - 0xAAB8D5C0 DB75 1534 3FD0 EA5F 56B5 FDA6 DE82 934C AAB8 D5C0 - To unsubscribe, e-mail: utenti-it-unsubscr...@openoffice.apache.org For additional commands, e-mail: utenti-it-h...@openoffice.apache.org
Re: [utenti-it] LibreOffice/OpenOffice e future release
Direi di no: https://github.com/LibreOffice/core/graphs/commit-activity Ovviamente, dopo sette anni di pulizia e refactoring del codice sorgente non c'è più molto da fare, per cui lo sviluppo si sta orientando verso la versione cloud e funzionalità specifiche. On 19/09/2017 21:55, Massimo Manca wrote: > E' una mia impressione o lo sviluppo non va più avanti come una volta? > Ora MS Office soprattutto per quanto riguarda PowerPoint è ritornato in > vantaggio e certamente l'offerta Office 365 è abbastanza allettante per > molti. C'è qualche novità anche per quanto riguarda Calc e Writer? > Perché a me Writer ancora va in crash di tanto in tanto con Ctrl-C - > Ctrl-V e Calc mi da saltuariamente il problema che le formule scompaiono > e compare il mititio !REF (in pratica dice che gli manca un riferimento > che magari fino all'apertura precedente era li, come sempre. -- Italo Vignoli - LibreOffice Marketing & PR mobile/signal +39.348.5653829 - email it...@libreoffice.org hangout/jabber italo.vign...@gmail.com - skype italovignoli GPG Key ID - 0xAAB8D5C0 DB75 1534 3FD0 EA5F 56B5 FDA6 DE82 934C AAB8 D5C0 - To unsubscribe, e-mail: utenti-it-unsubscr...@openoffice.apache.org For additional commands, e-mail: utenti-it-h...@openoffice.apache.org
Re: [utenti-it] manualone
Nella realtà, questo non dovrebbe mai succedere, se il file ODT è stato scritto in modo appropriato. Stiamo parlando di uno standard, e non di un formato proprietario che cambia con ogni versione del software. Il file creato dallo User Group USENET di OpenOffice, generato prima con OOo e poi con AOO, si apre perfettamente con LibreOffice, ed è più di 18MB. Se il file non si apre, il problema sta nel formato, oppure nella configurazione software o hardware, e non nello specifico software che supporta ODF. Tra l'altro, LibreOffice e AOO sono i due software che hanno il miglior punteggio di compatibilità con ODF, per cui problemi di compatibilità dovrebbero essere prossimi a zero. On 11/10/2016 14:25, Diego Maniacco wrote: > "Ad ogni modo, segnalo che l'ho scritto con OO, mica con LO. Se lo carico > in Write di LO ... esplode!!! Questo perché è da 12 anni che ci lavoro in > OO. > Suppongo che accadrebbe anche il contrario: file complesso nato in LO, > probabilmente verrebbe gestito male da OO." -- Italo Vignoli - it...@vignoli.org mobile/signal +39.348.5653829 - skype italovignoli hangout/jabber italo.vign...@gmail.com GPG Key ID - 0xAAB8D5C0 DB75 1534 3FD0 EA5F 56B5 FDA6 DE82 934C AAB8 D5C0 - To unsubscribe, e-mail: utenti-it-unsubscr...@openoffice.apache.org For additional commands, e-mail: utenti-it-h...@openoffice.apache.org
Re: [utenti-it] R: [utenti-it] versioni nuove
On 04/03/2016 14:07, Roberto Crosio wrote: > La mia domanda più pressante è: qual è lo Stato dell'Arte di Base? Base è un problema, perché è nato male, e rimetterlo in riga è molto complesso. Sono state apportate delle modifiche, ma bisognerebbe ripensare tutta l'impostazione. In questo momento, è stato aggiunto il motore Firebird, e un filtro per PostgreSQL. Inoltre, è stato ridotto l'impatto di Java, che rende tutta l'applicazione particolarmente pesante. Personalmente, opterei per un vero database open source, visto che c'è solo l'imbarazzo della scelta. Purtroppo, quando Sun ha deciso di sviluppare un modulo per la gestione dei database, per controbilanciare la presenza di Access, lo ha fatto in modo superficiale, e ha creato un accrocchio che illude l'utente senza soddisfare le sue esigenze. Ci sono utenti che, a costo di grande impegno personale, riescono a utilizzare Base, ma l'uso di una suite di produttività non può essere legato alla buona volontà degli utenti, e le applicazioni dovrebbero essere alla portata di tutti. -- Italo Vignoli - it...@vignoli.org mobile +39.348.5653829 - skype italovignoli jabber / sip it...@libreoffice.org GPG Key ID - 0xAAB8D5C0 DB75 1534 3FD0 EA5F 56B5 FDA6 DE82 934C AAB8 D5C0 - To unsubscribe, e-mail: utenti-it-unsubscr...@openoffice.apache.org For additional commands, e-mail: utenti-it-h...@openoffice.apache.org
Re: [utenti-it] versioni nuove
On 03/03/2016 21:58, Valerio Messina wrote: > sul PC di casa con Linux è preinstallato LO4.2.8 e ho installato anche > LO5.0.3 e AOO4.1.2 Quale distribuzione utilizzi? Installi LibreOffice scaricando la versione fornita da TDF o dai repository della tua distribuzione? Spero che installando LO 5.0.3 tu abbia fatto il purge di LO 4.2.8, perché la coesistenza di due installazioni può creare qualche problema. Inoltre, aggiornerei a LibreOffice 5.0.5. Io utilizzo Ubuntu 14.04 LTS con il kernel aggiornato, e LibreOffice non è mai crashato, anche quando è stato sottoposto a prove estreme (io faccio molte presentazioni, e sono arrivato ad averne aperte almeno una decina - ognuna con oltre 50 slide - senza nessun problema). Ovviamente, utilizzo sempre l'ultimissima versione disponibile nei repository Canonical per cui adesso sto lavorando con LibreOffice 5.1.1 (che però non ha mai creato nessun problema). > mentre sul PC della ditta con Win7 ho installato sia LO5.1.0 che AOO4.1.2 Per un utilizzo aziendale, non si dovrebbe mai installare l'ultima versione. Lo scriviamo in tutti i modi, a partire dal comunicato stampa e dal messaggio di annuncio. Il software è stabile, ma ovviamente va testato con tutte le configurazioni possibili, ed è meglio che lo facciano gli utenti individuali. Tu hai la versione più collaudata a casa, e la versione meno collaudata in ufficio, ovvero esattamente il contrario di quello che suggeriamo di fare. -- Italo Vignoli - it...@vignoli.org mobile +39.348.5653829 - skype italovignoli jabber / sip it...@libreoffice.org GPG Key ID - 0xAAB8D5C0 DB75 1534 3FD0 EA5F 56B5 FDA6 DE82 934C AAB8 D5C0 - To unsubscribe, e-mail: utenti-it-unsubscr...@openoffice.apache.org For additional commands, e-mail: utenti-it-h...@openoffice.apache.org
Re: [utenti-it] versioni nuove
On 03/03/2016 20:39, Ferrari Renato Maria wrote: > mah, correggetemi se sbaglio, però da qualche parte avevo letto che la > versione più stabile era la serie x.x.x.2, motivo per cui, ma anche qui > non ricordo più nulla, un'amministrazione, mi pare francese, avesse > scelto di aggiornare libreoffice unicamente alle versioni di cui sopra. > Sbaglio? Si, la numerazione delle release di LibreOffice è composta da tre cifre, mentre la quarta è una cifra che viene utilizzata per le release candidate (e quindi è solo interna). In questo momento la versione più solida (non usiamo stabile, perché tutte le versioni rilasciate sono stabili) o "still" è la 5.0.5, ovvero la quinta minor release della famiglia 5.0. Normalmente, il software passa da "fresh" a "still" con la quarta minor release. La versione "fresh" è la 5.1.0 (la 5.1.1 è arrivata alla terza release candidate, che è stata annunciata internamente oggi). -- Italo Vignoli - it...@vignoli.org mobile +39.348.5653829 - skype italovignoli jabber / sip it...@libreoffice.org GPG Key ID - 0xAAB8D5C0 DB75 1534 3FD0 EA5F 56B5 FDA6 DE82 934C AAB8 D5C0 - To unsubscribe, e-mail: utenti-it-unsubscr...@openoffice.apache.org For additional commands, e-mail: utenti-it-h...@openoffice.apache.org
Re: [utenti-it] R: [utenti-it] versioni nuove
On 03/03/2016 13:12, Daniele Zambelli wrote: > Cosa è successo alla fine del 2011 che ha prodotto lo scalino visibile > nel grafico? Sono stati aggiunti i repository che non erano presenti in precedenza, dato che OpenOffice in era Sun non utilizzava GIT (e soprattutto aveva un sistema abbastanza strano di gestione delle nuove feature che usava branch "figli", per cui i commit comparivano tutti insieme quando si effettuava il merge in master). -- Italo Vignoli - it...@vignoli.org mobile +39.348.5653829 - skype italovignoli jabber / sip it...@libreoffice.org GPG Key ID - 0xAAB8D5C0 DB75 1534 3FD0 EA5F 56B5 FDA6 DE82 934C AAB8 D5C0 - To unsubscribe, e-mail: utenti-it-unsubscr...@openoffice.apache.org For additional commands, e-mail: utenti-it-h...@openoffice.apache.org
Re: [utenti-it] R: [utenti-it] versioni nuove
olo su LibreOffice) di tutti gli altri progetti di software libero che non fanno riferimento a una sola azienda, e in ogni caso ne ha un numero sempre confrontabile con quelli di questi progetti (ne ha lo stesso numero di Google Chrome e più di Mozilla Firefox, e molti di più di quanti ne aveva OpenOffice ai tempi di Sun). > Naturalmente il brulicare di LO relativamente a AOO giova comunque > alla crescita e diffusione dello standard ODF sebbene però ipotizzo > che sia minato dagli sviluppatori spot che, secondo me, rischiano di > renderlo instabile e farlo somigliare a OOXML. Se "brulicare" significa avere sviluppatori, ben venga il brulicare. Per quanto riguarda lo standard ODF, credo sia il caso di sottolineare come The Document Foundation e le singole aziende che contribuiscono a LibreOffice come CIB, Collabora e RedHat facciano parte del comitato tecnico, mentre IBM è completamente uscita. In questo momento, i membri con diritto di voto del comitato tecnico ODF sono i seguenti: *Thorsten Behrens, CIB Labs* *Andras Timar, Collabora Productivity* Patrick Durusau, Individual (Chair) Andreas Guelzow, Individual Thomas O'Reilly, Individual Svante Schubert, Individual Jos van den Oever, Logius (Chair) Darrin House, Microsoft Péter Rakyta, MultiRacio *Michael Stahl, Red Hat* *Regina Henschel, The Document Foundation* 4 membri su 11 fanno parte dell'ecosistema LibreOffice, per cui direi che l'affermazione secondo la quale LibreOffice gestisce ODF in modo non rigoroso viene perlomeno ridimensionata. Cordiali saluti. -- Italo Vignoli - it...@vignoli.org mobile +39.348.5653829 - skype italovignoli jabber / sip it...@libreoffice.org GPG Key ID - 0xAAB8D5C0 DB75 1534 3FD0 EA5F 56B5 FDA6 DE82 934C AAB8 D5C0 - To unsubscribe, e-mail: utenti-it-unsubscr...@openoffice.apache.org For additional commands, e-mail: utenti-it-h...@openoffice.apache.org
Re: [utenti-it] versioni nuove
On 03/03/2016 12:13, Roberto Crosio wrote: > Voglio provare Libre Office... In azienda proverei la versione più collaudata, ovvero la 5.0.5, mentre a livello personale è possibile utilizzare l'ultima versione. -- Italo Vignoli - it...@vignoli.org mobile +39.348.5653829 - skype italovignoli jabber / sip it...@libreoffice.org GPG Key ID - 0xAAB8D5C0 DB75 1534 3FD0 EA5F 56B5 FDA6 DE82 934C AAB8 D5C0 - To unsubscribe, e-mail: utenti-it-unsubscr...@openoffice.apache.org For additional commands, e-mail: utenti-it-h...@openoffice.apache.org
Re: [utenti-it] R: [utenti-it] versioni nuove
ierate dalla parte di LibreOffice (essendo uno dei fondatori del progetto), c'è il blog all'indirizzo: http://www.italovignoli.com. -- Italo Vignoli - it...@vignoli.org mobile +39.348.5653829 - skype italovignoli jabber / sip it...@libreoffice.org GPG Key ID - 0xAAB8D5C0 DB75 1534 3FD0 EA5F 56B5 FDA6 DE82 934C AAB8 D5C0 - To unsubscribe, e-mail: utenti-it-unsubscr...@openoffice.apache.org For additional commands, e-mail: utenti-it-h...@openoffice.apache.org
Re: [utenti-it] Re: utenti-it Digest 28 Jun 2015 07:16:04 -0000 Issue 369
On 29/06/15 10:27, roberto Tomasi wrote: A questo punto tanto vale trasferire tutto in LO, però prima volevo studiarmi bene in agosto le differenze, cercandole nel blog di Italo, per capire quanto mi ci devo impegnare. Le differenze non riguardano il formato dei file, e quindi le formule (che fanno parte del formato dei file). In ogni caso, il mio blog non è tecnico, per cui le differenze è meglio cercarle in luoghi più adatti, oppure chiedendo alla mailing list utenti di LibreOffice, o nella comunità Google+ LibreItalia. -- Italo Vignoli - it...@vignoli.org mobile +39.348.5653829 - skype italovignoli jabber / sip it...@libreoffice.org GPG Key ID - 0xAAB8D5C0 DB75 1534 3FD0 EA5F 56B5 FDA6 DE82 934C AAB8 D5C0 - To unsubscribe, e-mail: utenti-it-unsubscr...@openoffice.apache.org For additional commands, e-mail: utenti-it-h...@openoffice.apache.org
Re: [utenti-it] R: [utenti-it] R: [utenti-it] videocorso
On 25/06/15 13:09, Crosio Roberto wrote: Vedi Italo, tu continui a parlare di copyleft e licenze permissive, e ne hai tutti i diritti e doveri, dal tuo punto di vista... E' una questione di educazione degli utenti a guardare al software libero in modo consapevole, e non superficiale. L'educazione è un aspetto fondamentale dei progetti etici. Io che sono solo un *utonto*, mi preoccupo più che il codice Star Basic e/o le macro che scrivo, un domani non possano più funzionare perché il fork porta AOO e LibreOffice ad essere sempre più diversi. Esistono solo utenti, che hanno diritto a essere rispettati (odio il termine utonto, e colui che lo ha creato). Non sono un esperto di Star Basic e di macro, ma se ci sono state delle modifiche in quell'area le motivazioni sono legate alla vetustà del codice. Piuttosto, lo Star Basic crea lock-in tanto quanto VBA, per cui il suggerimento del progetto LibreOffice è di utilizzarlo meno possibile, e sostituirlo con linguaggi più moderni e portatili come Python e PHP. E' quello che ha fatto la città di Monaco di Baviera per circa 3.000 delle 6.000 macro VBA che aveva in casa prima della migrazione (ne hanno salvate solo 30). Comunque, stando a quanto scrivi, valuterò la Suite LibreOffice e, se stabile come invece non era in passato, e se macro e codici Star Basic saranno utilizzabili, forse valuterò il passaggio; ma io non faccio le cose casalinghe; sviluppo in azienda... Il motivo per cui le prime versioni di LibreOffice non erano stabili è noto, ed è dovuto a quell'attività di pulizia del codice sorgente che Sun aveva promesso nel 2005 e non ha mai iniziato. Lo spiego in modo piuttosto dettagliato nel documento che ho pubblicato sul mio blog, che ciascuno è libero di leggere per informarsi. In ogni caso, le aziende che utilizzano LibreOffice sono di più, e in molti casi sono anche molto più grandi e problematiche (per esempio, il gruppo Banco Popolare, con 15.000 utenti). Che sia il caso di abbandonare AOO per LibreOffice? Solo in modo consapevole, e dopo aver fatto tutte le prove del caso. -- Italo Vignoli - it...@vignoli.org mobile +39.348.5653829 - skype italovignoli jabber / sip it...@libreoffice.org GPG Key ID - 0xAAB8D5C0 DB75 1534 3FD0 EA5F 56B5 FDA6 DE82 934C AAB8 D5C0 - To unsubscribe, e-mail: utenti-it-unsubscr...@openoffice.apache.org For additional commands, e-mail: utenti-it-h...@openoffice.apache.org
Re: [utenti-it] R: [utenti-it] videocorso
On 25/06/15 12:06, Crosio Roberto wrote: Si perde tempo a combattersi fra Guelfi Bianchi e Neri, quando ci sono ancora in giro i Ghibellini... Chiarisco per l'ennesima volta, visto che sembra che i miei precedenti messaggi non siano stati letti (o forse non erano abbastanza chiari). Qui non c'è nessuna lotta tra fazioni, come vogliono far credere tutti i sostenitori di AOO, ma due progetti con due modelli di business, uno che funziona (lo dice la storia) e uno che non funziona (lo dice la storia, a meno che si ritenga che distribuire per due mesi un software affetto da una vulnerabilità sia una buona pratica, e che un progetto che in un mese ha 5 contributi - contro i 1.492 di LibreOffice - sia vivo e vegeto). I due progetti usano lo stesso formato standard, ed è questo il punto fondamentale perché quando si parla di produttività si parla di formato dei documenti. Passare da OOo/AOO a LibreOffice non è un problema, in quanto il formato dei documenti è lo stesso. Fuori dall'Italia AOO non è stato adottato da nessuna organizzazione, e quelle che erano migrate a OOo oggi sono migrate a LibreOffice (Governo Francese, città di Monaco di Baviera, Ministero degli Esteri Olandese, eccetera). Le migrazioni ad AOO sono avvenute solo in Italia, perché solo in Italia c'è una comunità che sostiene AOO (la comunità mondiale di AOO è più piccola della comunità italiana di LibreOffice). Il progetto che fa concorrenza a Microsoft Office è LibreOffice, sia perché è più attivo sia perché interviene a livello istituzionale dove è necessario intervenire, come nel caso del processo decisionale del Governo del Regno Unito a favore dell'adozione di ODF, dove LibreOffice (The Document Foundation) ha fornito competenze e operato attivamente a tutti i livelli. LibreOffice rilascia il proprio codice sorgente con una licenza weak copyleft che permette a tutti di integrare il codice sorgente stesso, e non pone ostacoli all'integrazione (le funzionalità in più sono ormai centinaia, e il livello di compatibilità con i formati Microsoft non è più nemmeno confrontabile). La decisione di non integrare il codice sorgente weak copyleft di LibreOffice è del progetto AOO (nonostante sia ormai chiarissimo che la licenza permissiva è il motivo principale del fallimento del progetto AOO, perché ha lasciato il progetto senza sviluppatori). Chiedere a LibreOffice di rilasciare il codice sorgente con una licenza che farebbe scomparire immediatamente almeno il 50% degli sviluppatori e metterebbe a rischio il restante 50% va contro il buon senso. Spero che la spiegazione sia abbastanza chiara, ma se dovessi leggere ancora di lotte tra fazioni tornerò a spiegare il concetto, perché non esistono due fazioni ma una sola - e il tono di alcuni messaggi che sono stati inviati a questa lista non dovrebbe lasciare adito a dubbi - e c'è un solo progetto attivo al di fuori di questa mailing list (ma ognuno è libero di pensare il contrario). -- Italo Vignoli - it...@vignoli.org mobile +39.348.5653829 - skype italovignoli jabber / sip it...@libreoffice.org GPG Key ID - 0xAAB8D5C0 DB75 1534 3FD0 EA5F 56B5 FDA6 DE82 934C AAB8 D5C0 - To unsubscribe, e-mail: utenti-it-unsubscr...@openoffice.apache.org For additional commands, e-mail: utenti-it-h...@openoffice.apache.org
Re: [utenti-it] videocorso
Erano quasi uguali, adesso direi che non lo sono più (sul mio blog c'è un confronto delle funzionalità, che quelli interessati possono trovare facilmente). Per una serie di motivi, già spiegati allo sfinimento, che evito di ripetere, AOO e LibreOffice sono diversi. On 25/06/15 10:03, Francesca Chiarelli wrote: Sono quasi uguali. -- Italo Vignoli - it...@vignoli.org mobile +39.348.5653829 - skype italovignoli jabber / sip it...@libreoffice.org GPG Key ID - 0xAAB8D5C0 DB75 1534 3FD0 EA5F 56B5 FDA6 DE82 934C AAB8 D5C0 - To unsubscribe, e-mail: utenti-it-unsubscr...@openoffice.apache.org For additional commands, e-mail: utenti-it-h...@openoffice.apache.org
Re: [utenti-it] R: [utenti-it] AOO e LibreOffice
On 14/06/15 23:25, Vincenzo wrote: Premesso che sono un semplice utente di entrambi i programmi, mi auguro che alla fine della discussione, come diceva un vecchio adagio, NON si giunga ad Tra i due litiganti il terzo gode. La comunità LibreItalia è compatta nella vigilanza e nella contrapposizione a Microsoft, come testimoniano i miei articoli su TechEconomy e il mio blog in inglese (italovignoli.org), che sono solamente la punta dell'iceberg. Il sito di Associazione LibreItalia riassume le dozzine di iniziative che la comunità italian di LibreOffice realizza a sostegno della diffusione non solo di LibreOffice ma del software libero. -- Italo Vignoli - it...@vignoli.org mobile +39.348.5653829 - skype italovignoli jabber / sip it...@libreoffice.org GPG Key ID - 0xAAB8D5C0 DB75 1534 3FD0 EA5F 56B5 FDA6 DE82 934C AAB8 D5C0 - To unsubscribe, e-mail: utenti-it-unsubscr...@openoffice.apache.org For additional commands, e-mail: utenti-it-h...@openoffice.apache.org
Re: [utenti-it] AOO e LibreOffice
On 14/06/15 21:06, roberto Tomasi wrote: Rientro nella categoria semplice utente (di quelli che non sono in grado di usare linguaggi tecnici per intenderci), per cui nel leggere questa discussione mi sono un po' allarmato. Mi spiace molto, il mio obiettivo era quello di fare chiarezza e non di generare allarmismo, anche perché non ne esiste il motivo. Fortunatamente, Apache OpenOffice e LibreOffice condividono lo stesso formato dei file, e derivano dallo stesso codice sorgente di OOo, e non sono radicalmente diversi anche se LibreOffice ha molte funzionalità in più (ma ha la stessa interfaccia utente, e gli stessi menù, con qualche aggiunta a cui è molto facile abituarsi). Volevo chiedervi se mi potete dire per cortesia sia se i due programmi AOo (versione 4.1.1) e Libre Office possono convivere o se possono creare problemi, sia soprattutto se alcune formule nei fogli di calcolo sono diverse e dove posso eventualmente trovare le differenze, in modo da studiarmele e vedere se devo modificare i fogli di calcolo che sto usando. Le formule sono le stesse, dato che entrambi i software utilizzano ODF 1.2 e quindi OpenFormula. LibreOffice ha aggiunto delle formule, perché ha cercato di allinearsi - ove possibile - a Excel, per migliorare la compatibilità. Le formule già esistenti non sono state modificate. E' possibile installare Apache OpenOffice e LibreOffice in parallelo, seguendo le istruzioni del wiki di The Document Foundation: https://wiki.documentfoundation.org/Installing_in_parallel/Windows Una soluzione più semplice, però, è quella di utilizzare la versione portatile di LibreOffice, che è possibile scaricare da questa pagina: http://www.winpenpack.com/main/download.php?view.1354 La versione portatile si installa su una chiavetta USB, e permette di verificare sia l'aspetto sia le funzionalità di LibreOffice, dato che è lo stesso software della versione desktop. Aprendo i suoi documenti con la versione portatile di LibreOffice si può rendere conto sia della grande somiglianza tra Apache OpenOffice e LibreOffice sia della compatibilità dei file (che non riguarda solo i fogli elettronici, ma tutti i tipi di documento). -- Italo Vignoli - it...@vignoli.org mobile +39.348.5653829 - skype italovignoli jabber / sip it...@libreoffice.org GPG Key ID - 0xAAB8D5C0 DB75 1534 3FD0 EA5F 56B5 FDA6 DE82 934C AAB8 D5C0 - To unsubscribe, e-mail: utenti-it-unsubscr...@openoffice.apache.org For additional commands, e-mail: utenti-it-h...@openoffice.apache.org
Re: [utenti-it] AOO e LibreOffice
On 13/06/15 19:17, Paolo Pedaletti wrote: http://www.outercurve.net/about.html E' un altro elemento di quello che scrivo qui: http://www.techeconomy.it/2015/06/10/strategie-comunicazione-microsoft-3-0/. -- Italo Vignoli - it...@vignoli.org mobile +39.348.5653829 - skype italovignoli jabber / sip it...@libreoffice.org GPG Key ID - 0xAAB8D5C0 DB75 1534 3FD0 EA5F 56B5 FDA6 DE82 934C AAB8 D5C0 - To unsubscribe, e-mail: utenti-it-unsubscr...@openoffice.apache.org For additional commands, e-mail: utenti-it-h...@openoffice.apache.org
Re: [utenti-it] AOO e LibreOffice
On 13/06/15 09:51, Ferrari Renato Maria wrote: Il 12/06/2015 15:11, dav...@flossconsulting.it ha scritto: Io rimango tra quelli che pensano che le due comunità dovrebbero, a tutti i costi, cercare un compromesso che permetta ad entrambi di portare avanti i propri valori. Apache Open Office nella figura di Andrea Pescetti ha più e più volte aperto la porta, l'ultima volta al FOSDEM. Non mi sembra che dall'altra parte ci sia tutta questa volontà, anzi. Come sempre, è esattamente il contrario: al FOSDEM c'è stato un incontro, organizzato dal sottoscritto - nonostante la mia posizione rispetto ad AOO - che è poi proseguito con una serie di discussioni tra Ian Iversen e Thorsten Behrens. A un certo punto Ian Iversen ha inviato un messaggio in cui diceva che il PMC di AOO (che credo sia il Project Management Committee) ha espresso parere contrario rispetto alla possibilità di un accordo con LibreOffice. Purtroppo, ho eliminato il messaggio, ma posso chiedere a Thorsten di recuperarlo (se mai qualcuno volesse la prova provata di quello che dico). Quando iniziò questa diatriba, il cambio di licenza di OpenOffice da parte di Oracle e la conseguente nascita di LibreOffice. La storia viene spiegata con dovizia di particolari nel documento che ho pubblicato sul mio blog, che è scritto come lo scriverebbe chiunque abbia una preparazione accademica come la mia, ovvero come un saggio di ricerca basato su fonti. Ovviamente, chi non è d'accordo dice che è un documento fazioso, ma trascura il fatto che tutte le affermazioni sono basate su documenti o su fatti incontrovertibili. Siete liberi di leggerlo oppure no, queste risposte sono ovviamente sintetiche e non forniscono lo stesso livello di dettaglio. LibreOffice è nato per motivi completamente diversi dalla licenza, legati al futuro di OOo dopo l'acquisizione di Sun da parte di Oracle, anche perché Oracle non ha cambiato la licenza di OOo. Oracle ha fatto quello che tutti coloro con un minimo di competenza si aspettavano che facesse, ovvero che valutasse il progetto OOo in base ai suoi obiettivi di business, e una volta compreso che questi erano incompatibili abbandonasse il progetto. La licenza di OOo è passata da copyleft a permissiva per volere di IBM, che voleva mantenere aperta la strada del prodotto proprietario (cosa che è possibile con Apache License e non è possibile con MPL). Aggiungo che la Apache License è la licenza open source preferita da Microsoft, e che Apache Software Foundation è controllata - in un certo senso - da Microsoft attraverso il suo President Ross Gardler, che è un dipendente IBM. Il Past President di Apache Software Foundation Jim Jagielski oggi è President di Outercurve Foundation, finanziata solo da Microsoft, e ha il compito di attrarre il maggior numero di progetti open source dentro a una fondazione finanziata solo da Microsoft. Se poi, proprio, vogliamo mettere i puntini sulle i, la licenza di OpenOffice non rispetta i canoni dell'opensource, così come quelle di Apache in genere, per cui sarebbe abbastanza improprio parlare di software libero parlando di OpenOffice. Al contrario, la Apache License - che io personalmente detesto, e definisco predatoria invece che permissiva - è una licenza open source sotto tutti i punti di vista, ed è OSI compliant. Purtroppo, essendo nata da Apache Software Foundation, che è molto più vicina alle aziende che alla comunità, protegge le aziende e non protegge la comunità Tra le varie cose, tornando al passato, qualcuno mi spiegò che Apache è una Foundation, e per questo non usava codice di sviluppo OPenSource: non ebbi la prontezza di rispondere che anche Mozilla è una Foundation ed utilizza tranquillamente codice OpenSource. Chi ha fornito la prima spiegazione è un incompetente, in quanto non esiste relazione tra licenza e status del progetto: la licenza è una conseguenza del modello di business (ricordiamoci che qualsiasi licenza, anche la GPL, è un contratto, e quindi definisce i termini economici del modello di business). Chiunque può rilasciare un software con licenza copyleft, anche Microsoft, se poi costruisce il proprio modello di business in base alla licenza stessa (cosa che, ovviamente, con Microsoft - così come con IBM e Oracle, tutte aziende che hanno una relazione solo tattica con il software open source - non è possibile). -- Italo Vignoli - it...@vignoli.org mobile +39.348.5653829 - skype italovignoli jabber / sip it...@libreoffice.org GPG Key ID - 0xAAB8D5C0 DB75 1534 3FD0 EA5F 56B5 FDA6 DE82 934C AAB8 D5C0 - To unsubscribe, e-mail: utenti-it-unsubscr...@openoffice.apache.org For additional commands, e-mail: utenti-it-h...@openoffice.apache.org
Re: [utenti-it] AOO e LibreOffice
On 13/06/15 14:21, Angelo Marra wrote: Premesso che la mia domanda non voleva scatenare alcuna guerra di religione o ideologica, da utente finale vi chiedo: potreste finirla di litigare e, magari, prendere il meglio dei due mondi? Mi spiace, non c'è nessuna guerra di religione e nessuna ideologia, ma due diversi modelli di business: uno che funziona (LibreOffice) e uno che non funziona (Apache OpenOffice). Non esiste il meglio dei due mondi, perché la licenza permissiva - voluta da IBM e accettata da coloro che non capivano che il modello di business non era compatibile con un software desktop come OOo - è quella che ha portato al fallimento di AOO. Tutto il resto è identico, e se non è identico è perché la licenza copyleft ha consentito a LibreOffice di attrarre sviluppatori volontari (oltre 900) e aziende che hanno investito sullo sviluppo del software, che ha portato LibreOffice a essere molto più avanti di AOO. Ovviamente, anche la governance del modello Apache Way è sbagliata per un software desktop, e deriva dalle condizioni della licenza permissiva. Oggi, applicando a LibreOffice la licenza permissiva e la governance Apache, porremmo le basi per la scomparsa del progetto in un lasso di tempo di 3/5 anni, esattamente nello stesso modo in cui hanno ucciso AOO. Il cambio di licenza non è una cosa che riguardi troppo gli utenti, sapete? Certamente, ne sono convinto, ma dovrebbe riguardare coloro che scelgono il software per utilizzarlo all'interno di un'organizzazione, in quanto la sopravvivenza e l'evoluzione di un software open source sipendono dal modello di business, e questo dipende dalla licenza. Chi propone un software open source dovrebbe sempre chiarire il modello di business (io lo faccio sempre nelle mie presentazioni), e chi non lo fa secondo me sbaglia, perché può indurre a pensare che le licenze sono tutte uguali, quando non lo sono affatto. By the way, la Apache License è stata creata per prodotti server, e per quella tipologia di prodotti può anche essere accettabile (io continuo a non esserne convinto, ma sono consapevole che ci sono modelli di business funzionanti, come quello del Server HTTP Apache). Al massimo, ma siamo già ad una sensibilità adulta rispetto alla stragrande maggioranza degli utilizzatori, la domanda è: l'uso di questo software senza pagare è legale? Questo va bene a livello personale, ma non va bene a livello aziendale, perché la licenza è libera ma non gratuita, in quanto il modello di business prevede consulenza a pagamento per l'implementazione. Una volta accertato che si può usare legalmente un software senza acquistarlo, se fa quel che serve, l'utente è felice di ciò. Ripeto, a livello individuale. UNIAMO le comunità e costruiamo insieme: il SW libero, Gratis e non proprietario è una grande cosa! Qualunque sia la licenza utilizzata. Come ho cercato di spiegare più volte con una serie di scritti e di articoli, e ho cercato di sintetizzare qui, l'equivoco sulla licenza va eliminato, perché induce a trascurare un punto fondamentale per il successo di un progetto di software libero.. Purtroppo, la scelta della licenza permissiva ha ucciso la comunità di Apache OpenOffice, visto che fuori dall'Italia - dove la comunità si è aggregata contro il sottoscritto (e non voglio darmi delle arie, ma è la squallida realtà) - la comunità AOO entra in una monovolume. Quindi, c'è molto poco da unire. -- Italo Vignoli - it...@vignoli.org mobile +39.348.5653829 - skype italovignoli jabber / sip it...@libreoffice.org GPG Key ID - 0xAAB8D5C0 DB75 1534 3FD0 EA5F 56B5 FDA6 DE82 934C AAB8 D5C0 - To unsubscribe, e-mail: utenti-it-unsubscr...@openoffice.apache.org For additional commands, e-mail: utenti-it-h...@openoffice.apache.org
Re: [utenti-it] AOO e LibreOffice
On 12/06/15 16:04, Marco Ciampa wrote: Per il resto basta documentarsi, non mi prendo neanche la briga di rispondere, cerca con google. Ho provveduto a iscrivermi alla mailing list e a scrivere un messaggio di chiarimento. Chiunque cerchi di giustificare la situazione di Apache OpenOffice non fa altro che dimostrare - visto che agisce in perfetta buona fede - la propria incompetenza verso i problemi di sicurezza. Sarei molto curioso di sapere cosa avrebbero scritto questi signori se lo stesso problema di sicurezza avesse colpito LibreOffice, visto che per molto meno sono stati capaci di scrivere molto peggio. Sono il più vecchio del gruppo, ma la mia memoria funziona ancora molto bene: LibreOffice è un progetto sperimentale non l'ho certo detto io, così come non ho detto che la comunità di Apache OpenOffice era grande e solida, e che per implementare LibreOffice su larga scala bisognava avere degli sviluppatori all'interno della struttura (sbagliando la struttura, visto che il Comune di Parigi non usa LibreOffice). Tutto questo è scolpito nella cache di Internet, se mai qualcuno volesse far sparire i video che testimoniano delle tre affermazioni (e se fallisse la cache di internet, abbiamo, ovviamente, un backup della storia, a futura memoria). Ovviamente, non risponderò a nessun messaggio. A questo punto, lascio le polemiche a chi ha scelto di stare sotto alla tenda a ossigeno, e mi godo l'aria fresca che si repira sulla riva del fiume... -- Italo Vignoli - it...@vignoli.org mobile +39.348.5653829 - skype italovignoli jabber / sip it...@libreoffice.org GPG Key ID - 0xAAB8D5C0 DB75 1534 3FD0 EA5F 56B5 FDA6 DE82 934C AAB8 D5C0 - To unsubscribe, e-mail: utenti-it-unsubscr...@openoffice.apache.org For additional commands, e-mail: utenti-it-h...@openoffice.apache.org
[utenti-it] Chiarimento
Il signor Pierluigi Tassi di Regione Emilia Romagna si è recentemente permesso di scrivere questa frase: Potrebbe sembrare quasi una manovra di manipolazione dell'informazione in relazione a un mio post. Vorrei chiarire, visto che sono stato chiamato in causa, che tutto quello che c'è scritto nel mio post è documentato con informazioni che arivano da fonti indipendenti (e per quello che riguarda il problema di sicurezza proprio dal progetto Apache OpenOffice). Quindi, eviterei di fare affermazioni che non sono basate su nessun tipo di prova. Anche se comprendo il vostro evidente imbarazzo nei confronti della scelta che avete fatto nel 2012, quando io ho cercato di informarvi che si trattava di una scelta sbagliata (venendo per questo motivo persino querelato), non potete fare nulla per evitare di ammettere il vostro errore (e quello delle persone che vi hanno consigliato). Apache OpenOffice è un progetto morto, e non sarà certo il vostro convegno della settimana prossima a tenerlo in vita, ed è affetto da un problema di sicurezza che non è stato risolto perché la realtà è che non ci sono sviluppatori. Questi sono fatti incontrovertibili. Peraltro, per quanto riguarda ODF, se legge tutto quello che scrivo dovrebbe anche sapere che - mentre IBM ha abbandonato completamente il progetto ODF all'interno di OASIS (dove Apache Software Foundation non è mai stata presente) - The Document Foundation è presente con diversi membri nel Comitato Tecnico (dove io sono un semplice uditore) per cui contribuisce all'evoluzione di ODF. Inoltre, The Document Foundation - e il sottoscritto in modo particolare - è stata fondamentale per la decisione del Governo del Regno Unito a favore di ODF, e in questo momento si sta battendo perché la stessa decisione venga presa dal Governo della Francia (sono appena stato a Beauvais per un convegno). A valle della decisione del Governo del Regno Unito - nell'ambito della quale né IBM né Apache Software Foundation hanno speso un minuto - sia Google Docs che Office 365, prodotti indubbiamente deprecabili, hanno annunciato il pieno supporto a ODF. Probabilmente, se lei ascoltasse le mie presentazioni saprebbe che spendo sempre almeno il 50% delle stesse nella promozione dell'unico formato standard e aperto (che è ODF), e che sono - mio malgrado, per ignoranza degli altri - uno tra i maggiori esperti di formati standard e di aspetti legali relativi agli stessi formati. Le ricordo che i fatti della storia confermano che Apache OpenOffice è un progetto nato per uccidere The Document Foundation e LibreOffice, e tutti coloro che hanno contribuito a mantenere in vita il progetto - e parliamo solo di realtà italiane, perché al di fuori dell'Italia AOO non esiste (e ci sarà pure un motivo) - hanno fatto, consapevolmente o inconsapevolmente, il gioco di IBM, Apache Software Foundation e - spiace proprio dirlo - Microsoft. Rispettosamente, ma non troppo, Italo Vignoli P.S. - Per trasparenza, questa risposta - anonimizzata - verrà pubblicata sul mio blog, perché sono veramente stanco di dover fornire spiegazioni quando ho ragione. Ovviamente, essendo molto diverso da chi ha ritenuto opportuno querelarmi, io non intendo avvalermi di questo strumento, ma solo della comunicazione. -- Italo Vignoli - it...@vignoli.org mobile +39.348.5653829 - skype italovignoli jabber / sip it...@libreoffice.org GPG Key ID - 0xAAB8D5C0 DB75 1534 3FD0 EA5F 56B5 FDA6 DE82 934C AAB8 D5C0 - To unsubscribe, e-mail: utenti-it-unsubscr...@openoffice.apache.org For additional commands, e-mail: utenti-it-h...@openoffice.apache.org
Re: [utenti-it] Chiarimento
Egregio Ingegner Dozza, Troppo facile, dopo aver insultato (o giustificato chi insultava) e attaccato anche a livello personale per cinque anni, dire che la legittima difesa non è legittima. Che ognuno si prenda le sue responsabilità, e siccome non ho mai nascosto il desiderio di vedere la morte di AOO ho la coscienza perfettamente a posto. Io sono riuscito nel mio intento, che - ripeto - non ho mai nascosto, altri non possono dire di essere riusciti nel loro. Peraltro, quello di AOO è un suicidio annunciato dal 2011 (provi a leggere quello che scrivevo all'epoca), che ho solo cercato di accelerare ribattendo colpo su colpo gli attacchi di IBM e della comunità italiana. Se sono riuscito a farlo con risultati migliori rispetto a una multinazionale con budget milionari, contando solo sulle mie capacità, è perché AOO non aveva i presupposti per sopravvivere. Certo, dover ammettere i propri errori non è né facile né gratificante, ma se aveste pensato meglio a quello che facevate... Noi abbiamo cercato di farvi capire in tutti modi che stavate sbagliando, ma voi non ci avete ascoltato. Adesso è un po' troppo tardi per rovesciare la frittata, cercando di dare la responsabilità di tutto quello che è successo al sottoscritto (che non ha mai nascosto i suoi obiettivi). Quelli di IBM, perlomeno, hanno fatto buon viso a cattivo gioco, e alla fine hanno ammesso i loro errori. Il 12 giugno 2015 04:37:54 PM dav...@flossconsulting.it ha scritto: Caro Italo, Il 2015-06-12 16:15 Italo Vignoli ha scritto: [...] Apache OpenOffice è un progetto morto, e non sarà certo il vostro convegno della settimana prossima a tenerlo in vita, ed è affetto da un problema di sicurezza che non è stato risolto perché la realtà è che non ci sono sviluppatori. Questi sono fatti incontrovertibili. [...] Le ricordo che i fatti della storia confermano che Apache OpenOffice è un progetto nato per uccidere The Document Foundation e LibreOffice, e tutti coloro che hanno contribuito a mantenere in vita il progetto - e parliamo solo di realtà italiane, perché al di fuori dell'Italia AOO non esiste (e ci sarà pure un motivo) - hanno fatto, consapevolmente o inconsapevolmente, il gioco di IBM, Apache Software Foundation e - spiace proprio dirlo - Microsoft. Se Apache Open Office è morto, come sostieni, allora *DAI FATTI* deduco che LibreOffice e TDF sono nati per ucciderlo, peraltro, a sentire te, riuscendoci. Stammi bene. Davide P.S: Risparmiami la legittima difesa: le cronache sono piene di guerre preventive. - To unsubscribe, e-mail: utenti-it-unsubscr...@openoffice.apache.org For additional commands, e-mail: utenti-it-h...@openoffice.apache.org - To unsubscribe, e-mail: utenti-it-unsubscr...@openoffice.apache.org For additional commands, e-mail: utenti-it-h...@openoffice.apache.org