Oh è arrivato il classico flame estivo... mi ci butto a capofitto!
Il 03/08/2016 00:03, Luca Meloni ha scritto:
Mi sono basato solo sulla lingua locale principale del posto per il
doppio nome (è il motivo per cui la città di Sassari è solo Sassari,
dato che in sassarese è uguale) ed ho seguito il principio della
lingua madre come in Trentino-Alto Adige/Südtirol. Oltre all'inserire
tutti i tag con i prefissi specifici nelle varie lingue per ricerche
ed eventuali filtri da parte di programmi esterni. In teoria dovrebbe
risolvere il problema.
Domanda: come hai fatto a seguire il principio della lingua madre per la
Sardegna?
Nel Tirolo del Sud antepongono il nome nella lingua del gruppo etnico
maggioritario, stabilito via censimento perché serve ad esempio anche
per distribuire in proporzione i posti pubblici.
In Sardegna non mi pare proprio si sia in una situazione simile.
Oltretutto, che fonte hai usato per stabilire se la località ha un
numero più alto di madrelingua sarda o italiana?
Il 03/08/2016 17:23, Fayor Uno ha scritto:
Quello che conta è che la Sardegna è in Italia e deve seguire
le disposizioni normative vigenti; attualmente non vi è alcun obbligo
di bilinguismo analogo a quello della provincia di Bolzano, le
denominazioni ufficiali aggiuntive restano facoltative ed hanno
finalità culturali, turistiche, informative, storiche ecc. ecc. Quando
e se verrà disposto di equiparare la situazione a quella già citata è
un problema politico che non deve essere risolto da un mappatore.
Sul fatto che la situazione normativa sulla linguistica sarda sia
diversa da quella sudtirolese non ci piove. Ma faccio notare che le
finalità culturali, turistiche, informative e storiche sono finalità che
interessano anche la nostra mappa, dunque...
Mappiamo la realtà e la realtà è che legislativamente non è (ancora)
prevista la doppia denominazione dei comuni sardi. L'Istat è l'ente
ufficiale che raccoglie tutti i dati sugli enti territoriali italiani
con tutte le modifiche di denominazioni e confini, non c'è fonte più
attendibile.
E chi ha detto che su "name" va messo il nome ufficiale?
Il 04/08/2016 10:12, Aury88 ha scritto:
la situazione temo sia comparabile con qualsiasi comune o regione in cui
sia stata eletta la Lega Nord o qualsiasi forza politica
seccessionista/indipendentista/autonomista xD
Qualsiasi no... ho ben presente più di un comune guidato da anni da quel
partito e che non ha mai messo cartelli con la toponomastica locale (si
sono premurati invece di mettere quello marrone con la scritta "Comune
della Padania")...
E comunque per quanto riguarda la Sardegna c'è un apposita legge statale
che tutela il sardo, cosa che molti altri idiomi locali purtroppo non hanno.
Il 04/08/2016 11:37, stefano664 ha scritto:
Vorrei fare, però, una piccola precisazione linguistica.
Mentre il lombardo (bergamasco, bresciano o che dir si voglia), il
veneto, il campano ed altri sono dialetti, il sardo è classificato
come lingua a sé stante. Di conseguenza mi sembra corretto che, per
ogni lingua effettivamente parlata (ed il sardo lo è) i toponimi siano
bilingui. Il discorso è molto differente per i dialetti, anche perché
è difficile inquadrarne esattamente la variante (ci sono correnti di
dialetto, qui da me, che cambiano enormemente passando da un comune
all'altro).
Guarda che pure il sardo non è un monolite e varia da paese a paese...
tra l'altro non hanno ancora uno standard di scrittura accettato da
tutti (la regione ne adotta uno, ma è contestato da molti)...
Il 04/08/2016 13:21, stefano664 ha scritto:
Quello che intendevo dire, in ogni caso, è che dipende molto dall'uso
che si fa della lingua/dialetto. In Lombardia, per fare un esempio, si
parla Italiano. Poi ci sono vari dialetti, molto disomogenei e molto
difformi tra loro, con regole non molto specifiche, tutti conviventi e
tutti di uso secondario.
Per quanto ne so, invece, la situazione sarda è molto più omogenea e
di uso frequente.
Che le varianti locali lombarde siano poco usate è un dato di fatto.
Però non è vero che manchino le regole. È che da lingue vive e non
normate le regole sono un po' più elastiche.
Sul sardo: come già detto sopra non è più omogeneo del lombardo. Per
quanto riguarda l'uso invece è certamente più usato degli idiomi locali
lombardi, ma decisamente meno rispetto a quelli del nord-est e del
meridione (stando ai dati ISTAT).
In conclusione. Personalmente credo che la decisione su come mappare la
toponomastica spetti alla comunità locale. Personalmente trovo forse un
po' esagerato mettere il doppio nome con la sbarra, ma se ai locali va
bene così io non ho niente da obiettare ed anzi plaudo all'iniziativa.
Ciao
Paolo M
ps: quasi quasi mi faccio un account fake e vado a mettere Trieste /
Trst per vedere di nascosto l'effetto che fa...
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