, lx
At 11.21 22/09/03 +0200, you wrote:
ehi ricombinanti siete ancora lì?
nell'ultimo periodo mi sono successe varie vicissitudini, tra le altre mi
si é
fuso il computer e poi sono stato espulso dalla lista rekombinant. Ma
eccomi di
nuovo qui infiltratomi sotto pseudonimo. So benissimo che
http://italy.indymedia.org/features/lombardia/
RELOAD! a reality hacking
manifesto
La Rete e' il messaggio. Hacker il messaggero.
Linguaggio e' la pluralità di idiomi e gerghi dai continenti e dagli
oceani.
Corpo e' la fusione di sensi/gusti e identità sessuali/etniche.
Liberta' di espressione, ac
Dopo le vili uccisioni, l'ecatombe annunciata. Hamas fa quello che dice e
dice quello che fa. In tregua come in guerra. Quello che mi colpisce di
Hamas politica (che ora anche dall'UE è considerata un'organizzazione
terrorista: come voleva Frattini e non voleva de Villepin) è la sua presa e
il
Ciao Zapa,
Trovo il tuo intervento molto suggestivo, tuttavia come in gran parte del
pensiero delle moltitudini rilevo difetti di contestualizzazione storica e
di prospettiva strategica. Che sono imensioni ineludibili di ogni progetto
di trasformazione da quando siamo entrati nell'età della gue
Mc, ti rispondo dicendoti: "Levellers". E un sì: oggi c'è bisogno di
regolazione omeostatica eccome (vedi mio synopticon). Voglio proprio
sentire la tua teoria delle società contemporanee, perché per me stai
dicendo cose senza prospettiva alcuna.
At 14.47 27/08/03 +0200, you wrote:
>Certo ch
E le indentità costruite sulla sconfitta, come quelle dei
serbi sulla battaglia del Kosovo del 1389, hanno la necessità di
nutrirsi di continue immissioni di mitologie per stare a galla. Il che
può andar bene per alimentare la schiera dei creduloni un pò meno per
un pensiero politico
Questa è una
Giulio, grazie delle precisazioni. Ed è giusto dire che il counterbalancing
ha a che fare prima facie con la politica degli stati che non con il potere
delle identità. Lo dico anch'io che il progetto europeo è finora stato
top-down. Ma Vittorio ha ben mostrato che non tutto di esso è da gettare
Dell'Europa del 15 febbraio. Quella che va da Helsinki ad Atene e da
Lisbona a Varsavia: la società civile europea che a partire dagli anni 70
ha imposto il discorso sui diritti umani e sulla pace, riuscendo infine ad
abbattere la cortina di ferro che divideva le persone e i movimenti.
L'Europa
tu esprimi un'identità resistenziale grande come una casa: l'identità
comunista, oggi ridotta alla costante critica di ogni possibilità
presente, avendo perso ogni ipotesi credibile di futuro. Io credo che il
movimento non avrà mai la possibilità di incidere sullo stato delle cose
presente se non
Riprendo a distanza di mesi la riflessione sull'altra europa costituente.
Ricorderete che Bifo non vedeva di buon occhio l'appello congiunto
habermas-derrida-rorty per la costruzione di una nuova identità europea.
Lo riteneva troppo eurocentrico e illuminista: un progetto la cui data di
scadenza e
Sofri deve uscire subito e basta. E Castelli è il nazi di Bolzaneto che
sappiamo.
I meriti adrianei nel sostegno dato ai musulmani di bosnia e i suoi
demeriti in altre meno nobili cause non spostano di un'acca, di una
virgola, di un neutrino l'essenza della questione: un processo surreale,
una
Ciao rk, sono in ferie fino a dopo la Bastiglia. Ecco l'ultima versione.
Aspetto le vostre spietate critiche!
yao, lx
DINAMICA CRITICA 30,6,03.rtf
Description: RTF file
la geopolitica non si è ovviamente arrestata con la pseudofine della
guerra dichiarata con gran fanfara con bush modello top gun guarda caso
il primo maggio, in caso cinesi o europei si facciano idee strane. il
problema è che la pace sembra più mortifera per gli invasori della
guerra. Ma non siamo
loro inesauribile abbondanza (riproducibilità
digitale), e se non sia proprio questo tentativo paradossale a mandare in
crisi il capitalismo contemporaneo. Può esistere secondo te una maniera non
economica, non proprietaria, di organizzare questo settore della produzione
?
Ciao
Z.
- Origina
E' un megacontributo. Mi ci è voluto una settimana per metabolizzarlo.
Cercherò di non appannarlo con annotazioni eccessivamente capziose. Sì,
bifo ha ragione, la chiatta europea fa acqua da tutte le parti e non sarà
né l'intellighenzia illuminista europea a salvarla, né il nucleo statuale
fran
, dove fare leva x
cambiare il mondo?
5. Lo stakeholder capitalism non sara' una nuova versione dello shareholder
capitalism tipo Enron /Worldcom? (cioe' sempre il solito shit capitalism?).
In pratica siamo d'accordo a giocarci la pensione in borsa? (ammesso che
l'avremo mai ov
Ciao bell*,
Zoe è a Barna e non può postare e io da Bologna sono tornato rinfrancato
(ma non certo rinfreskato...!!). Insomma abbracci a [EMAIL PROTECTED] e basta con le
kazzate.
Il tremendo allegato è la struttura teorica che ho sviluppato nel corso di
dieci anni di ricerca e continui upgrade
http://www.whitehouse.org/news/2002/072302.asp
A/Lex, copywriter
CreW
www.chainworkers.org
euro strikers vs. global war
To all the women and men of Europe
Working casual, underpaid jobs
To all the media, union, metro activists
To the biking subversives,
To the flexibility contorsionists,
To the insurgent precariat,
To the millions of migrant workers,
To the millions of demonstrators
Across the Earth
We invite you
Il plagio di Bifo è intenzionale:) Preciso che questo testo è stato
scritto prima di leggere i testi di Negri su GLOBAL (con il secondo dei
quali mi pare in sintonia). mayday a [EMAIL PROTECTED], lx
Alle precarie e ai precari,
a tutto l'attivismo sociale, sindacale, metropolitano,
agli insubordin
Peccato che il pacifico sia ancora meno pacifico dell'atlantico;)
Comunque io sottoscrivo la strategia che proponi. Certo che però deve
essere un po' meglio storicamente fondata ma soprattutto orientata (la
gauche c'est eurolatine, it's a euro/latino thing). Se questa guerra
d'aggressione ha innes
Premetto di non condividere la sua posizione, che sta sempre più
scivolando verso un libertarismo sciovinista alla Wired, dove per
l'appunto l'articolo e' comparso. Buona lettura (a disposizione per tradu
di passi), lx
A million networked marchers on demand - and a preview of the P2P
political fut
i).
Io creo che dobbiamo lavorare a un vero "movimento internazionale per la pace". Un movimento che faccia pressione in America, dentro l'America. Contrapporre Europa e America come nazioni è la strada peggiore. Ma vogliamo tornare davvero all'Europa delle potenze? Vogliamo di
;America. Contrapporre Europa e America come nazioni è la strada
peggiore. Ma vogliamo tornare davvero all'Europa delle potenze? Vogliamo
dimenticarci i disastri combinati dai francesi e dagli italiani in Africa?
La politica occhiuta e cretina dei tedeschi verso l'Est Europa, a partire
da
Gran bell'intervento. Anche se non sono sicuro che l'economia sia la
chiave di spiegazione delle migliaia di bombe che stanno scrosciando
sulle persone di Bagdad da oggi.
L'effetto della spesa militare sulla domanda effettiva e quindi
sulla crescita stars+stripes sarà positivo e capace di far usc
---
strategie per la comunicazione indipendente
http://www.rekombinant.org/media-activism
---
Alla fine gli angloamericani hanno bypassato ONU e Consiglio di Sicurezza
pur di non mettere ai voti la loro minoranza nei confronti del mondo. Il
progetto di dominazione globale di Bush il Cristiano Rin
---
strategie per la comunicazione indipendente
http://www.rekombinant.org/media-activism
---
Non ho più molto tempo per leggere la lista, scusate. Ma tema proposto è
ovviamente centrale per il futuro del mondo e delle nostre vite quotidiane.
Sono contento che stia cessando la diffidenza verso Co
Tanto per sapere come difendersi dalla slavina padronale in
arrivo...
A/Lex, copywriter
CreW
www.chainworkers.org
Euro No War Strike!
Penso che a tutti sia passato per la mente. E allora gli do
corpo, senza minimamente credere né tantomeno sapere che abbia riscontri
tangibili. Mettiamo in fila le coincidenze:
1) alla vigilia di una guerra d'aggressione quasi certa in
medioriente;
2) salta il columbia shuttle, il primo e più cele
A distanza di qualche giorno, riprendo il ragionamento di
Rattus. Che mi trova molto concorde, soprattutto sulla convergenza
potenzialmente esplosiva di apporto cognitivo insito in ogni lavoro
postfordista, reificazione e modularizzazione della conoscenza, dominio
incontrollato sulla vita delle pe
endenti impedisca alle piccole imprese di crescere: se
si vedono i dati statistici, si scopre che le impese subito sopra i 15
dipendenti sono più numerose di quelle con 13-14 dipendenti). Il
problema, piuttosto, è che, come giustamente osservano Alex Foti e i
ChainWorker, il referendum lasc
Dài, il referendum è stato una c*a fin dall'inizio.
Rimanda a quello di DP di 12 anni fa, quando poteva avere un senso. Oggi
la questione fondamentale quella del precariato e della precarietà non è
affrontata da questo referendum, fatto unicamente per togliere iniziativa
a Cofferati e quindi f
Ha ragione Sbancor Parvus ancor più della Rossanda, che ha
ragione pure lei. Cofferati+Prodi sono l'unica speranza per togliersi di
dosso i nazionalisti/razzisti/piazzisti e la presto irremediabile
putrefazione della società italiana. E' chiaro sin dal 23 marzo 2002. Non
che ci sia da entusiasmars
Non essendo stato riportato (perché poi?) il mio post che
replicava: "O da Cuore?"
Articolo meglio la mia posizione. Non brandirò mai un tricolore né
lancero mai un simile grido patriottico. Penso che si possa opporre
Bossi&C con un progetto alternativo di federalismo. Il problema è che
bisogna da
Come dice il finale dell'articolo: non buttiamo via l'acqua
sporca con l'indybambino e soprattutto non traiamo analogie indebite con
la situazione italiana dove indymedia funziona e bene. Peraltro il
"totalitarismo del freespeech" per cui Chomsky difende il
diritto a scrivere degli storici negazio
parafrasando Polanyi, si potrebbe parlare di "doppio
movimento". Sottoscrivo pienamente ambedue i momenti di
dispiegamento della ritrovata forza del movimento. Per quanto ci consta
come CW noi vorremmo adoperarci perché ogni microinsubordinazione del
precariato in giro per l'Europa venga amplifica
Sono contento che Bifo abbia ripreso in mano le sue tesi
psicoterrorchimiche sulla grande recessione. Si non c'è dubbio che
dall'1987 a oggi le classi medie globali (purtroppo è un fenomeno più
ampio che le sole elites) abbiano nutrito i assoni e neuroni con euforia
irrazionale e irresponsabile: "
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