Re: [Gfoss] Lotta impari ... povera Italia :(

2015-02-07 Per discussione GEOgrafica
 disinteressato 
 proprio perché credono nei GFOSS…
Riguardo a questa ML, ho sempre trovato davvero sciocco ed infantile che, per 
un lungo periodo, ogni volta che qualcuno scriveva la parola ESRI arrivasse 
puntuale una reprimenda dicendo che in questa ML “non si può parlare di sw 
proprietario”, e quindi in decine di messaggi tanti utenti dovevano esibirsi in 
giri di parole tipo “il famoso software commerciale” “la sw house che comincia 
per E…”. Ho trovato anche estremamente sgradevole l’essere costretto a 
utilizzare un indirizzo email creato ad hoc per questa lista, solo perché 
quello standard rimanda al dominio della nostra ditta , sul quale si trovano i 
prodotti che commercializziamo, tra i quali ci sono anche prodotti 
commerciali/proprietari.

In ogni caso, per non dilungarmi ulteriormente chiudo qui il mio intervento, 
riassuntivo delle varie risposte che avrei voluto dare ai singoli messaggi a me 
rivolti, con toni più o meno pacati e con considerazioni più o meno radicali. 
Capisco perfettamente che la mia opinione non è condivisa, il ché è 
naturalmente più che legittimo (come ovviamente ritengo assolutamente legittima 
la mia posizione critica all’interno della ML). Sottolineo però che, in 
generale, in questa ML mi trovo molto a disagio, perché trovo posizioni 
integraliste con le quali faccio fatica ad interfacciarmi. Per carattere sono 
piuttosto portato alla dialettica ed anche alla polemica, ma questa cosa alla 
fine è deleteria prima di tutto per me che in fin dei conti spendo energie e 
risorse in modo poco utile, oltre a tediare altri utenti. Cancellarmi dalla ML 
però mi secca, perché perderei comunque tutta una serie di informazioni che 
passano di qui e che reputo utili. 

Quindi, vedrò di impegnarmi a tacere anche se leggo cose che mi fanno saltare 
la mosca al naso.
Chiedo venia a chi si è sentito infastidito dal mio post, così come altri post 
hanno decisamente infastidito me.

Saluti

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

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Re: [Gfoss] Lotta impari ... povera Italia :(

2015-02-06 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 06/feb/2015, alle ore 14:51, Paolo Cavallini cavall...@faunalia.it 
ha scritto:

 Che schifo.
Che schifo non essere ancora nel paese dei soviet? Dove la Legge Morale 
dell’Open Source governa ogni azione, pubblica e privata???
Io vorrei sapere per quale cavolo di motivo un docente di una non meglio 
specificata scuola (potrebbe essere anche una scuola privata, o una università 
privata) faccia qualcosa di IMMORALE e SCHIFOSO perché richiede di imparare ad 
utilizzare un software commerciale. Che, per gli studenti, esiste in versione 
Educational a costo zero.
Per me insegnare ad usare uno strumento non e’ ne’ schifoso ne’ meritorio. Si 
insegna, basta. Poi le scelte etiche vengono in un altro momento. 

 Scusate, eh.

Con questa logica il 90% degli utenti GIS Open (il 10% restante usava il 
vituperato GRASS) non si è mai occupato di 3D fino a che non ci sono state 
delle apposite estensioni, per poter fare quello che software commerciali 
facevano da decenni. Ma siccome erano commerciali, erano brutti sporchi e 
cattivi e non si potevano neanche nominare. E poi, quelle funzioni “non 
servivano”.

Evviva l’oscurantismo.
Saluti


Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Lotta impari ... povera Italia :(

2015-02-06 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 06/feb/2015, alle ore 15:44, Paolo Cavallini cavall...@faunalia.it 
ha scritto:

 Il 06/02/2015 14:41, GEOgrafica ha scritto:
 
 Che schifo non essere ancora nel paese dei soviet? Dove la Legge
 Morale dell’Open Source governa ogni azione, pubblica e privata???
 
 No: che schifo imporre l'uso di un determinato strumento, che poi un
 giovane professionista probabilmente non potra' neppure comprare, invece
 che insegnare a risolvere problemi.
Perché l’utilizzo di quello specifico software impedisce per definizione di 
imparare a risolvere problemi, naturalmente, né permette comunque di mettere in 
moto le cellule nervose e di “capire” in cosa consiste il problema. 

Perché tu, Cavallini, dopo aver letto il post dello studente sul forum, hai 
capito senza ombra di dubbio alcuno che il docente era un incapace che nel suo 
corso non spiegava a livello concettuale il discorso della creazione del DEM. 

E sai già che il giovane professionista non avrà mai, nella sua vita 
professionale, alcuna possibilità di lavorare con ArcGIS o con Autocad (peccato 
che questa cosa vada contro qualunque statistica). 
E’ bello scorpire che ci sono persone con così’ tante certezze nella vita….
Chissà se avresti detto la stessa cosa se lo studente si fosse lamentato perché 
il professore richiedeva di utilizzare QGIS e nient’altro….

Io dico che qui, a tutti quanti, vi è partito l’embolo perché avete letto 
“ESRI” e “Autodesk”.

In ogni caso, non è il caso di tediare ulteriormente i lettori - il tedio 
maggiore ce l’ho io stesso: ma, mea culpa.
Saluti

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-21 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 21/gen/2015, alle ore 17:33, Sandro Santilli s...@keybit.net ha 
scritto:

 Un articolo aggiunto al codice penale nel 1930
(appunto, begli anni...)

 che stabilisce una sanzione
 amministrativa fino a sessantamila lire per chi si rifiuta di ricevere
 un pagamento in moneta avente corso legale.
Un conto è rifiutarsi di ricevere un certo formato (valuta), un conto e’ 
obbligare ad usare uno e un solo formato (e infatti nessuno mi vieta di essere 
pagato in sterline se a me sta bene).

Mi fermo qui, sento odore di flames.
Ciao a tutti!

Marco

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-21 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 21/gen/2015, alle ore 17:08, Nicola Marchesin 
kiefer.li...@gmail.com ha scritto:
 
 ?
 
 Sinceramente mi sa di, scusate, pisciare fuori.
Mi spiace se non ho centrato il buco…. pero’ a me, scusa, sembrava pisciare 
fuori il proporre .odf o SL come unico formato di interscambio di un cittadino 
con un ufficio pubblico.

Tutto qua.
Saluti

Marco

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-21 Per discussione GEOgrafica
l giorno 21/gen/2015, alle ore 16:44, Sandro Santilli s...@keybit.net ha 
scritto:

 On Wed, Jan 21, 2015 at 04:28:48PM +0100, GEOgrafica wrote:
 
 Io personalmente non vorrei vivere in uno stato dove lo stato mi
 COSTRINGE ad usare alcunché. Sia che si parli di robe  proprietarie
 o open.

[cut]

 Lo stato italiano ti COSTRINGE ad
 accettare EURO se svolgi un'attivita'. E ti COSTRINGE a usare l'italiano
 quando gli scrivi.
Per l’italiano, dipende. La’ dove e’ stato deciso che l’italiano non può essere 
l’unico mezzo di intercomunicazione perché non è un minimo comune denominatore, 
si può usare ad esempio anche tedesco o francese. Guarda caso, ciò non avveniva 
quando c'era lo Stato Etico (ventennio) e per decreto si decideva che solo 
l’italiano era lingua accettata e poteva essere usato, e chi era madrelingua 
diversa si attaccava al tram.
Per la valuta, in realtà lo stato non mi obbliga ad usare SOLO ed 
esclusivamente euro. Posso anche decidere di essere pagato in franchi svizzeri 
o in corone svedesi o in altra valuta, basta che ci paghi le tasse e che me la 
veda io con il cambio.

 Se ti constringe ad usare un certo formato quando
 gli comunichi dei dati secondo me non c'e' nulla di strano.
Questo può funzionare, ovviamente IMHO, se quel formato è un minimo comune 
denominatore, non se è deciso a priori che quel tal formato e’ “piu’ meglio” 
per motivi di altro ordine che non siano quelli di carattere pratico.

 
 Assurdo sarebbe se per _produrre_ il formato che lo stato ti COSTRINGE
 a fornire tu dovessi pagare una licenza d'uso di un software che
 mantiene il segreto su come si interpreti tale formato per conto di una
 societa' privata (che diverrebbe di fatto monopolistica).
Ma nessuno ha proposto questo, visto che lo SHP e’ un formato aperto, pur se 
creato da una sw house commerciale, e non e’ necessario acquistare nessuno 
specifico software commerciale-brutto-e-cattivo-che-mantiente-il-segreto ecc. 
per generarlo.

Ciao!
Marco


Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-21 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 21/gen/2015, alle ore 13:26, Nicola Marchesin 
kiefer.li...@gmail.com ha scritto:

 
 A necessità virtù? Non era una frase da grandi meditazioni. Pensavo si 
 capisse al volo, perdonami.
 Se lo stato costringesse ogni amministrazione pubblica ad usare odf
 anche i più imbranati come me imparerebbero ad usare gli odf e i relativi 
 software per gestirli.
 Se lo stato costringesse ogni amministrazione pubblica ad usare i .docx
 anche i più imbranati come me imparerebbero ad usare i .docx 

Io personalmente non vorrei vivere in uno stato dove lo stato mi COSTRINGE ad 
usare alcunché. Sia che si parli di robe  proprietarie o open. 
Lo stato etico (che presuppone di imporre una certa etica ben precisa ai 
cittadini, meglio certe scelte definite a priori come “migliori) ha già dato 
ampi esempi di cattivo funzionamento nel Novecento, anche se qui si parla solo 
di GIS e non di ideologie totalitarie preferisco comunque avere sempre la 
possibilità di scegliere.

ciao
Marco

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-21 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 21/gen/2015, alle ore 09:03, Nicola Marchesin 
kiefer.li...@gmail.com ha scritto:
 
 Rimango del parere che se non proviamo a cambiare, mai si cambia.(spero che 
 non venga scambiata per una fase del politico di turno :-)
 Per me è importante che l'uso del software libero sia la norma e non 
 l’eccezione.
Però un conto è il software che l’Ente pubblico utilizza (concordo che 
l’utilizzo di sw libero sia auspicabilmente la prima scelta, purché il sw 
libero offra effettivamente lo stesso tipo di potenzialità/funzionalità di uno 
specifico sw proprietario), un conto è il software che il privato cittadino 
utilizza (spero che non si voglia obbligare tutti quanti senza distinzione ad 
utilizzare software Open, altrimenti il mio spirito individualista si 
ribellerebbe…), ma soprattutto, un conto è il FORMATO di un certo tipo di dati, 
che con il software utilizzato c’entra solo fino ad un certo punto. 
Lo shape è un formato creato da ESRI (sw house commerciale) ma rilasciato come 
formato quantomeno “aperto”, ovvero con specifiche pubbliche per cui chiunque 
può crearsi un modo di scrivere uno shape, tanto è vero che esistono librerie e 
sw Open che lo gestiscono tranquillamente senza dover pagare royalties a 
chicchessia. Quindi il formato in sé esula (in questo specifico caso) dalle 
considerazioni di tipo “etico” sui sw liberi. Infatti le considerazioni 
presentate in questa discussione sono di carattere tecnico/pratico, e non 
idealistico/ideologico/etiche. 
E a mio parere, se si deve provare a cambiare un formato di interscambio ci 
devono essere motivazioni prevalentemente tecnico/pratiche per farlo, visto che 
i vari sw, liberi e non, leggono formati open e proprietari senza particolari 
problemi, quindi non sta li’ la discriminante.

Grazie per l’interessante discussione.
Saluti

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-20 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 20/gen/2015, alle ore 11:53, Nicola Marchesin 
kiefer.li...@gmail.com ha scritto:

 M
 ok si può alleggerire.
 gia qua per me è un gradino spigoloso. Immagino se devo dare delle indicazioni
 su come fare ai vari utenti che presentano le varie pratiche.
Immaginati anche tutti gli accidenti che gli utenti medi vi manderanno nel 
momento in cui gli chiederete di usare un formato assolutamente sconosciuto 
alla stragrande maggioranza di essi.

 Senza dubbio ne sanno molto più di me (uffici di geometri etcc..) ma non 
 credo sia una cosa rapida e indolore
Assolutamente non è rapido né indolore. Non vedo perché uno studio di geometra 
debba conoscere il formato Spatialite quando ci sono altri formati di uso 
iper-comune che vengono usati continuamente. 
Sarebbe semplicemente il mettere un ostacolo in piu’ nel flusso di lavoro….

 La soluzione di Maurizio è un buon compromesso soprattutto, per me, sotto un 
 aspetto etico
 poi se l'etica pesa il doppio di uno .shp 
 non sarò certo io a lamentarmi
Si lamenteranno sicuramente gli utenti. 
Per inviare un file che identifica alcune superfici di interesse, con database 
semplice associato (presumo che non stiamo parlando di superfici gigantesche), 
proporre dei formati aperti come Spatialite che sono assolutamente al di fuori 
dell’uso comune e quindi non conosciuti da una vastissima platea di operatori 
mi pare davvero forzato se messo come unica opzione; in pratica si percepirebbe 
l’Ufficio come se stesse chiedendo a geometri, forestali, geologi ecc di 
diventare esperti di formati GIS back office” o “hi end…. Provate a mettervi 
nei panni degli utenti che si devono interfacciare con il servizio...

Se si mette una unica opzione, a me pare assolutamente ovvio che il formato da 
scegliere debba essere lo shapefile, sia per la sua riconoscibilità/conoscenza 
base, per la facilita’ con cui può’ essere prodotto con software di diffusione 
standard (open o no non ha importanza, perché non si può imporre all’utente di 
usare software open, e di fatto la grande maggioranza di chi lavora 
professionalmente sul territorio non utilizza sw open, ma usa ancora AutoCAD o 
ArcGIS o simile, e se usa QGIS lo fa lavorando sugli shape), sia per il peso 
medio del file stesso, che è più ridotto degli altri formati se la superficie 
non diventa molto estesa. 

Se poi si vuole dare la possibilità all’utente di inserire in vari formati, 
potete sbizzarrirvi e lasciare la possibilità di fornire tutti i formati del 
mondo. 
Altrimenti il vostro Ufficio, invece di chiamarsi Ufficio Vincolo 
Idrogeologico, verrà prontamente ribattezzato “Ufficio Complicazione Cose 
Semplici”….

Chiedo scusa per la veemenza, ma ogni giorno devo interfacciarmi con uffici ed 
enti pubblici (in questi giorni con il Cartografico Regione Emilia Romagna, che 
ovviamente distribuisce i suoi dati Open in formato Shape) oltre che con altri 
colleghi di svariate estrazioni (topografi, geometri, ingegneri, architetti, 
geologi, forestali, ecc.), ed il mondo è già abbastanza complicato da solo 
senza andare a creare altre complicazioni surrettizie.

Saluti


Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Formato per il pubblico

2015-01-20 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 20/gen/2015, alle ore 13:15, a.furi...@lqt.it ha scritto:

 scusami, ma non concordo del tutto:
 
 anche ArcGIS a partire dalla 10.2 e' tranquillamente in grado di gestire
 SpatiaLite, e seguendo i vari commenti pare che si tratti di una
 implementazione decisamente soddisfacente (non l'ho mai provato
 personalmente).
 
 pure sul lato AutoDesk SpatiaLite e' direttamente supportato da un
 provider FDO standard: inoltre SpatiaLite e' direttamente supportato
 sia da GDAL che da FME
 
 insomma, tutto si puo' dire meno che non sia un formato adeguatamente
 supportato dai principali tools GIS proprietari (oltre che naturalmente
 da quelli open source).


Si, ma io non discuto mica la validità di SpatiaLite in sé, ci mancherebbe 
altro. Naturalmente i vari sw, open e non, possono gestire piu’ o meno tanti 
formati, a seconda del singolo specifico sw.
Sul fatto che SHP o DWG siano formati archeologici, siamo certamente d’accordo. 
Quando ho citato i software commerciali e open, io ponevo non tanto il problema 
dei software utilizzati, ma del formato da utilizzare in base alla diffusione 
reale degli strumenti di GIS/desktop mapping e allo scopo di interscambio. 

Se ora ESRI ed Autodesk implementano formati aggiuntivi rispetto ai loro nativi 
e’ solo un bene, perché così non ci si fossilizza all’archeologia. Se pero’ si 
cerca un minimo comune denominatore per l’interscambio dei dati con gli utenti, 
io non vado a vedere se la release 10.x di ESRI implementa Spatialite, ma mi 
devo preoccupare dell’utente che usa ancora ArcGIS 9.x, o ArcView 3.0 o MapInfo 
o Topol GIS o Global Mapper, o IntelliCAD (e dopo questa lista di software 
commerciali mi fermo sennò faccio venire orticarie varie :), ovvero di usare un 
formato accessibile in maniera orizzontale alla piu’ ampia platea di 
professionisti. Poiché al momento SpatiaLite non può essere considerato un 
formato conosciuto in maniera “orizzontale”, ecco perché dico che e’ meglio shp.

Ossia, nello specifico non entro nel merito della miglior scelta informatica, 
ne’ tantomeno della miglior scelta “etica”, ma penso che la miglior scelta per 
un ufficio pubblico come quello indicato debba permettere ai vari 
professionisti di lavorare all’interno di un minimo comune denominatore.
Nel caso riportato, tra l’altro, mi aspetto che chi consegna questo materiale 
probabilmente non implementi, dal suo lato, alcuna soluzione complessa di DB, 
ma molto più semplicemente “disegni” dei contorni vettoriali per identificare 
delle aree, che poi vengono codificate con un codice o attributo, e salvi il 
relativo layer: cosa che si può con QGIS in maniera banale creando uno shp e 
ricalcando una scansione di una cartina fatta a matita, per dire….
 
 
 Se si mette una unica opzione, a me pare assolutamente ovvio che il
 formato da scegliere debba essere lo shapefile,
 
 su questo posso anche concordare in linea di massima; SHP e' la
 soluzione universale de facto, e presumibilte avra' ancora lunghi
 decenni di vita assicurata davanti a se.
 ma non e' certo eresia neppure iniziare a prendere in seria
 considerazione qualche soluzione alternativa un po' meno
 paleolitica ed un po' piu' al passo con i tempi
Okey, concordo. 
Pero’ calibriamo la cosa sulla complessità del materiale da interscambiare… In 
fondo se si tratta di interscambiare qualche poligono chiuso con associato un 
codice progressivo, una sigla e una casella descrittiva avere uno Spatialite o 
un .odf o uno shapefile cambia quasi nulla alla fine: anche perché una volta 
che i dati saranno stati acquisiti dal sistema centrale, potranno essere 
inseriti in idoneo geodatabase fatto secondo tutti i crismi ed utilizzando la 
più moderna ed efficiente architettura e formato dati.

Ciao
Marco


Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Licenza d'uso RealVista TILE OPEN OpenData...

2015-01-14 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 14/gen/2015, alle ore 01:18, Maurizio Napolitano n...@fbk.eu ha 
scritto:
 
 
 Come e’ abbastanza comprensibile, il mio cliente non vuole distribuire i 
 dati dei propri sentieri in una forma diversa da quella stampata e cartacea, 
 o almeno non è questa la sua intenzione primaria, né tantomeno ha alcuna 
 intenzione di metter su un sistema informatico WMS per distribuire via 
 Internet le sue mappe. Le carte dovrebbero essere stampate e distribuite per 
 la vendita nei normali canali di distribuzione (librerie, edicole ecc.).
 
 Quanto l'uso della ortofoto realvista incidono sui dati dei sentieri?
Zero, nel senso che a livello di db i dati dei sentieri sono del tutto 
indipendenti dalle ortofoto, poiché rilevati direttamente in campagna con GPS 
ed indipendenti da ogni altro database cartografico, raster o vettoriale.
Anzi, a dirla ancora meglio, “non esiste” un db dei sentieri del mio cliente, 
in quanto il cliente ha solo delle tracce GPX che vuole inserire in una 
cartografia di base piu’ o meno originale. Il tutto potrebbe essere considerato 
in maniera indipendente dal GIS, lavorando in modalità’ desktop publishing in 
ambiente non georeferenziato. 
Che poi la ditta a cui il cliente si e’ rivolto (la mia) utilizzi sistemi di 
geomatica per creare degli output cartografici e’ solo un “incidente”.

 Mi sembra che il caso sia poco significativo (intendo a livello di db)
 o sbaglio?
Sembra anche a me, ma gli articoli delle licenze che hai citato sopra mi 
risultano alquanto oscuri, nello specifico dei dati “sui generis”.

 
 In soldoni, la domanda e’ se questo dataset fotogrammetrico RealVista può 
 essere inserito in un progetto come quello sopra descritto senza infrazioni 
 della licenza.
 
 Secondo me ni, e per questo motivo o chiederei ad un legale oppure
 direttamente a RealVista.
Si, naturalmente questa e’ la strada maestra. Si spera di riuscire ad avere da 
Realvista una risposta concreta in tempi ragionevoli e compatibili con la 
fretta del cliente ad avere un preventivo. Non conosco direttamente RealVista, 
non so che tipo di feedback mi daranno. Spero non mi rimpallino semplicemente 
alla lettura degli articoli della licenza.

 A spanne mi viene da pensare che il prodotto risultante sia poco
 significativo per i dati prodotti.
 È però un prodotto derivato.
Si, ma dipende cosa si intende per “derivato”. Ad esempio, per Blom una mappa 
prospettica con la loro ortofoto spalmata sul DEM non e’ un prodotto derivato, 
perché il dato non viene usato per estrapolare features vettoriali, ad esempio, 
ma serve solo come sfondo, non modificato e non modificabile.

 Meglio sentire un legale o scrivere direttamente a Realvista così risolvi.
Proviamo.
Nel frattempo se qualcuno ha altre opinioni in merito e’ bene accetto.
Grazie.

Marco

Marco Gualdrini
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[Gfoss] Licenza d'uso RealVista TILE OPEN OpenData...

2015-01-13 Per discussione GEOgrafica
Salve a tutti.
Avrei bisogno di un chiarimento relativo alla Licenza d’Uso dello strato 
informativo fotogrammetrico RealVista TILE OPEN, rilasciato in modalità TILE 
DOWNLOAD come OpenData dalla e-Geos qualche mese fa. I dati sulla licenza di 
questo dataset sono indicati qui:

http://www.realvista.it/website/Joomla/index.php?option=com_contentview=articleid=13:realvista1-0-tile-opencatid=24Itemid=128

e la tipologia di licenza è la seguente:

http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/deed.it

Abbiamo un cliente che ci richiede la realizzazione di mappe 
panoramico-prospettiche di un territorio (viste a volo d’uccello) sulle quali 
posizionare dei percorsi di sentieri escursionistici. Ci viene chiesta la 
possibilità di inserire in queste mappe, come strato di vestizione del DEM, 
l’ortofoto, che, nello specifico, verrà solamente utilizzata come base di 
sfondo, ma dalla quale non verranno estrapolate features.

In base a quanto dichiarato nella pagina citata, il tipo di licenza con cui il 
dataset e-Geos e’ distribuito permette di utilizzare liberamente con qualsiasi 
mezzo e formato lo stesso dataset inclusa quindi anche la stampa tipografica 
anche a fini commerciali. 
E’ pero’ necessario rispettare le seguenti due condizioni:

1) attribuire la paternita’ del dato fotogrammetrico e la relativa licenza 
(okey, nessun problema);

2) StessaLicenza — Se remixi, trasformi il materiale o ti basi su di esso, 
devi distribuire i tuoi contributi con la stessa licenza del materiale 
originario.

Qui sorge il dubbio/problema: a cosa si riferisce la licenza quando parla dei 
“miei contributi”? Dei contributi intesi come variazioni al dataset di cui si 
sta parlando (che non ci sono, visto che il layer viene usato solo come 
drappeggio e rimane intonso), oppure dei livelli vettoriali che vengono 
sovrapposti in stampa (i sentieri)?
Come e’ abbastanza comprensibile, il mio cliente non vuole distribuire i dati 
dei propri sentieri in una forma diversa da quella stampata e cartacea, o 
almeno non è questa la sua intenzione primaria, né tantomeno ha alcuna 
intenzione di metter su un sistema informatico WMS per distribuire via Internet 
le sue mappe. Le carte dovrebbero essere stampate e distribuite per la vendita 
nei normali canali di distribuzione (librerie, edicole ecc.).

Quando in passato abbiamo utilizzato le ortofoto prodotte da Blom-CGR Parma per 
lavori analoghi ci e’ sempre stato detto dalla stessa Blom che se il dataset 
non veniva alterato in se’ (quindi tagli-ritagli-e-frattaglie) e se non veniva 
mostrato nella sua forma nativa (quindi ad esempio ortofotofo pulita che poteva 
essere scansionata e riutilizzata per fare altre cose), ma usato solo come 
sfondo in una mappa prospettica, non c’erano problemi di infrazione licenza. Un 
conto pero’ sono i dati privati di Blom-CGR, e un conto sono i dataset di 
Realvista….

In soldoni, la domanda e’ se questo dataset fotogrammetrico RealVista può 
essere inserito in un progetto come quello sopra descritto senza infrazioni 
della licenza.

Chiedo scusa, so che di questi argomenti si discute e ragiona spesso in lista, 
ma il caso specifico e’ di quelli un po’ borderline.
Grazie in anticipo per i consigli.


Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

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Re: [Gfoss] Licenza d'uso RealVista TILE OPEN OpenData...

2015-01-13 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 13/gen/2015, alle ore 16.13, Amedeo Fadini ha scritto:

 
 Il legal code parla di Adapted Material
 
 http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/legalcode
 
 Per cui io non ho dubbi che nel tuo caso la licenza CC-BY-SA va
 applicata sulla mappa stampata: il che significa che un altro potrebbe
 ri-stamparla in tutto o in parte, mosaicarla, o fare una scansione e
 pubblicare un WMS, tutto con il nome del tuo cliente in fondo... non
 mi pare male!

Non male?Insomma 
Visto che il cliente ha l'interesse a vendere le sue mappe come business 
(guadagna x euro per ogni copia venduta), mi pare che se la cosa e' cosi' (e' 
legittimo che chiunque si scansioni e ristampi la carta per farne l'uso che 
vuole, compreso magari rivenderla) non e' per nulla vantaggiosa per il cliente 
stesso. 

In ogni caso una mappa prospettica non e' georeferenziata, quindi un WMS di una 
mappa prospettica non si puo' fare.

 
 Non vedrei alcun obbligo nei raw data sovrapposti allo strato
 fotografico...
Il problema e' che, nello specifico, la parte di DEM con ortofoto sovrapposta 
non e' scindibile dai dati aggiunti dal cliente, che sono suoi proprietari e 
che lui non ha alcuna intenzione di distribuire come Open.

 certo è che sarebbe logico contribuire al patrimonio
 open data (secondo i propri mezzi) quando se ne utilizza una parte.
Certo. Infatti sto indagando per capire che tipo di licenza c'e' su questi dati 
Open, considerato che i dati del cliente non sono e non diventeranno Open, 
altrimenti il business non esiste piu'.
Se utilizzare quel dato fotogrammetrico implica che anche i dati del cliente 
debbano essere distribuiti come Open, vuol dire che dobbiamo cercare un altro 
dataset fotogrammetrico da utilizzare per quello specifico cliente.

 
 My 2 cents.
Grazie.

Marco
 
 amefad
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Re: [Gfoss] ereditare proprietà raster in qgis

2015-01-05 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 05/gen/2015, alle ore 15:00, fabio.romelli 
fabio.romell...@gmail.com ha scritto:

 forse non mi sono spiegato bene, quindi di seguito vi espongo quello che sto
 provando a fare così magari avete qualche consiglio per un miglior
 approccio:
 voglio ottenere un DTM che rappresenta in maniera realistica una porzione di
 territorio (per capirci mi piacerebbe ottenere una realtà virtuale tipo
 google heart dove poi inserire i modellini 3D e fare alcuni render), sono
 riuscito a farlo per piccole porzioni con Vterrain generando il file .bt e
 successivamente appiccicandogli sopra l'ortofoto come texture.
 questo procedimento però non funziona per porzioni grandi di terreno, credo
 sia colpa delle abbondanti dimensioni dell’ortofoto.

Con VTP gia’ da svariati anni si possono realizzare scenari con DEM e ortofoto 
paginate in tiles (piastrelle) che bypassano i limiti dell’obsoleto formato 
.BT. Con i dati paginati i limiti del terreno e delle ortofotonon sono infiniti 
ma sono comunque amplissimi - per fare n esempio, in un recente lavoro abbiamo 
realizzato il modello 3D navigabile interattivamente di tutta la provincia di 
Trento con ortofoto a 25 cm e DEM a 5 metri. 

Per essere trasformati in questa modalità’ i dati vanno preparati in VTBuilder, 
caricandoli come DEM e ortofoto “standard” (ECW, Geotiff, JPG+JGW ecc per 
quello che riguarda le immagini, ASCII DEM e altro per quanto riguarda i DEM) e 
quindi esportandoli
 nel formato proprietario in tiles (.ini). In questo modo si possono gestire 
interattivamente i terreni enormi di cui sopra.
Dopo una elaborazione piu’ o meno breve in VTBuilder gli scenari potranno 
essere caricati in Enviro a grande velocità e con ottime performance. Qui poi 
sarà’ possibile inserire eventuali oggetti 3d e/o vegetazione.

Esistono altri ambienti OpenSource nei quali si possono caricare livelli GIS 
raster e vettoriali, locali e remoti, e visualizzarli come scenari 3d (ad 
esempio il progetto osgEarth), ma l’utilizzo dei formati standard non compressi 
e non ottimizzati determina inevitabilmente un collo di bottiglia durante la 
visualizzazione interattiva. Per questo e’ consigliabile, per lo specifico 
scopo della visualizzazione 3d interattiva, effettuare un pre-processing dei 
dati.

 per ovviare a questo problema, sempre che sia possibile, pensavo di unire le
 caratteristiche dei 2 raster sperando così facendo di alleggerire
 l'elaborazione all'avvio di Enviro.

Consiglio la lettura del manuale di Virtual Terrain Project, sia Enviro (la cui 
interfaccia e’ stata tradotta in prima battuta da me, successivamente e con 
molto piu’ aggiornamento e dettaglio da Roberto Angeletti) e sia VTBuilder 
(tradotto da Roberto) dove si vedrà’ che non e’ necessario fare i passaggi 
ipotizzati ma molto piu’ semplicemente si potrà’ lavorare con i dati paginati.

Chiedo scusa se non mi dilungo nelle spiegazioni ma ultimamente non riesco a 
scrivere quasi per niente in mailing list per seri problemi di vista che mi 
limitano moltissimo: Roberto Angeletti potrà (se ne avra’ tempo e voglia) dare 
tutte le delucidazioni del caso.

Saluti


Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] 3d e sistemi operativi

2014-11-26 Per discussione GEOgrafica


Il giorno 21/nov/2014, alle ore 08:49, Sieradz anto...@amicocad.it ha scritto:

 /
 Andrea Peri wrote
 Ma un semplice visualizzatore di linee 3D in 3 dimensioni.
 Conosci niente di questo tipo per windows ?
 
 /
 
 Gentilmente, Andrea, quando trovi una soluzione gratuita, diccelo perche' la
 cosa interessa anche al sottoscritto.

VTP Enviro… OpenSource, gratuito, supporta TIN e DEM, carica Shapefiles 3d….

gia’ scritto in precedente post. 


Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] 3d e sistemi operativi

2014-11-19 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 19/nov/2014, alle ore 09:53, Andrea Peri aperi2...@gmail.com ha 
scritto:
 
 Per spiegarmi meglio, io volevo visualizzare le linee, non
 visualizzare un modello 3D di realta' virtuale che mi rappresentasse
 alberi, fiumi, case etc...
 Oppure che drappeggiasse un qualcosa di 2D sopra un TIN o un DEM.
 Ma un semplice visualizzatore di linee 3D in 3 dimensioni.
 Non sono riuscito a trovare niente.
 
 Conosci niente di questo tipo per windows ?

VTP Enviro, per Windows e Linux. Oppure il viewer 3d dentro GRASS.

Marco Gualdrini
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 Grzie,
 
 Andrea.
 
 
 
 Il 19 novembre 2014 08:42, Paolo Cavallini cavall...@faunalia.it ha scritto:
 Salve.
 
 Sono incappato in un visualizzatore GIS 3d, esposto da un ente pubblico, e 
 mi e'
 sembrato di fare un salto nel passato:
 
 Requisiti di sistema per il corretto funzionamento di ***
 
Sistema Operativo
Windows® XP, Vista / 7 / 8
 
 Ora mi chiedo: e' *ancora* legalmente ammissibile dare un servizio solo agli
 acquirenti di uno specifico prodotto?
 
 Saluti.
 --
 Paolo Cavallini - www.faunalia.eu
 Corsi QGIS e PostGIS: http://www.faunalia.eu/training.html
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 -- 
 -
 Andrea Peri
 . . . . . . . . .
 qwerty àèìòù
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Re: [Gfoss] L'Agenzia delle Entrate viola la licenza di OpenStreetMap

2014-07-07 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 07/lug/2014, alle ore 10:21, Sieradz anto...@amicocad.it ha scritto:
 
 Allo scopo che questa cosa non si ripeta, sarebbe utile segnalarla a
 qualcuno del M5S, in modo che ci sia una bella interrogazione parlamentare a
 mo' di deterrenza…
E perché proprio del M5S? 
La segnalazione va fatta a TUTTI i partiti, e poi si vedrà come risponde il 
Parlamento.

Sta a vedere che adesso in ML dobbiamo essere cassati perché parliamo di 3D (e 
qualcuno tempo fa si lamentò perché l’argomento non era pertinente, tanto da 
cancellarsi dalla ML, dopo lamentele e reprimende varie) e invece si può fare 
propaganda per uno specifico partito politico.

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] 3D landscape

2014-07-04 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 04/lug/2014, alle ore 08:29, Sieradz anto...@amicocad.it ha scritto:
 
 
 Quanto ai modelli JSON, mai sentiti prima, ma c'informiamo (senza fretta…)

Da quanto letto in giro, sono modelli descrittivi delle caratteristiche 
geometriche dell’oggetto in forma estesa  (es. coordinate dei vertici). Un po’ 
tipo formato KML/XML. Certamente non adatti per rappresentare geometrie 
complesse e texturizzate…. 

Sarebbe in effetti meglio, come ipotizzato da Luca Mandolesi, avere un loader 
di oggetti 3d in altri formati tipo OBJ, 3dS ecc.

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] 3D landscape

2014-07-03 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 03/lug/2014, alle ore 09:38, Luca Moiana luca_moi...@hotmail.com ha 
scritto:

 Ciao,
 
 partendo dai poligoni di uso del suolo (agricolo, vitato, foreste, edifici) 
 in QGIS devo ricostruire un paesaggio 3d, semplificato, visibile su internet.
 Mi sono arenato con Blender, ho provato il plugin threejs ma non riesco a 
 rendere le foreste (se creo dei punti per gli alberi diventa troppo pesante e 
 mi blocca la macchina) e non riesco a rendere il vitato e l’agricolo.

Per la gestione delle foreste e per evitare il problema del peso in genere si 
utilizzano software in grado di gestire le istanze, ovvero “cloni” del modello 
del singolo albero, caricati una sola volta in memoria e poi duplicati dal 
software stesso. Per la popolazione di aree con istanze si possono usare 
sistemi di creazione di vettori puntuali su cui inserire i centroidi degli 
oggetti-alberi, oppure usare tool apposta. 

Il buon vecchio Virtual Terrain Project (VTP) con i due software VTBuilder ed 
Enviro e’ fatto apposta per creare - partendo da dati GIS areali - aree 
forestate anche mlto ampie che vengono poi visualizzate in realtime tramite 
Enviro (navigandoci interattivamente dentro).La resa grafica di primo acchito 
può’ sembrare non eccelsa, ma lavorando di fino con textures e pattern grafici 
si possono ottenere buoni risultati. Il vantaggio e’ che il motore del software 
gestisce le istanze benissimo (ho creato varie volte paesaggi con 7-800.000 
alberi visualizzati in realtime su un normale laptop i5 con scheda grafica 
Nvidia consumer), inoltre i dati sono sempre in ambiente georeferenziato. In 
più il DTM e la texture di base (in genere una ortofoto) viene gestita in 
maniera dinamica con LOD (level of retail) variabile, quindi con ottime 
performance visive anche su macchine non particolarmente potenti.

Per i filari di viti devi usare degli escamotage: o usi un modello di una 
singola pianta di vite e lo cloni lungo un path suddiviso in vertici 
equispaziati (con il GIs e’ facile crearti dei vettori guida ad hoc) per 
ricostruire i singoli filari, oppure ti crei delle “muraglie” piatte, che vanno 
texturizzate con un pattern di vite adeguatamente ripetibile. Anche qui, la 
visualizzazione la puoi fare con Enviro.

Per le aree agricole, bisogna vedere cosa intendi: se parli di terreni nudi 
arati o seminativo la maggior parte delle volte ti puoi arrangiare con una 
texture piatta applicata al terreno, se invece vuoi simulare che so, un campo 
di grano, devi sempre usare il sistema delle istanze che usi per le foreste, ma 
il risultato è di una pesantezza mostruosa...

Con Blender o altri software 3d puoi fare ambienti piu’ fotorealistici ma sei 
in un ambiente 3d, non più GIS, e comunque il risultato deve passare attraverso 
un rendering, non è un ambiente interattivo tridimensionale. Dipende cosa devi 
ottenere.

Esistono inoltre altri tool commerciali decisamente piu’ moderni e potenti per 
la simulazione paesaggistica ma non e’ questa la sede per parlarne. 

Ciao
Marco

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] 3D landscape

2014-07-03 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 03/lug/2014, alle ore 11:29, Luca Moiana luca_moi...@hotmail.com ha 
scritto:

 Ciao Marco,
  
 grazie della cortese risposta.
 
 Esclusi i software commerciali.  Ero capitato nel sito di VTBuilder, non l'ho 
 trovato intuitivo, che link devo iniziare a studiare?

Lo so, intuitivo non lo e’ per nulla… bisogna seguire con attenzione il manuale 
(scritto - in maniera alquanto criptica - dall’autore Ben Discoe e ben tradotto 
dal “nostro” Roberto Angeletti) che sta a questo link: 
http://vterrain.org/Doc/VTBuilder/it/

in particolare la distribuzione della vegetazione sta qui:

http://vterrain.org/Doc/VTBuilder/it/vegetation.html

  
 Mi è chiara la spiegazione per le foreste e per le viti, a livello di 
 agricolo mi basterebbe rendere l'idea delle differenti coltivazioni, senza 
 necessità di grandi dettagli.
Per far cio’, in ambiente VTP hai due strade: o sovrapponi alla texture 
“grande” (l’ortofoto) una texture di dettaglio, “ritagliata” sul poligono di 
suo del suolo relativo (magari ripetuta “a piastrelle”), oppure rigeneri 
integralmente tutta l’ortofoto sostituendo in computer grafica, sui poligoni di 
interesse, la texture scelta. La prima opzione la puoi fare dentro VTP Enviro 
(c’e’ un comando apposta), avendo l’accortezza di crearti, fuori - quindi per 
esempio in GIMP - una texture geometricamente corretta con un canale alfa sui 
bordi senno’ ti viene una piastrella quadrata (quindi devi usare un PNG a 32 
bit), e il posizionamento lo fai a mano (….. purtroppo); la seconda opzione la 
puoi fare anche dentro QGIS o altri GIS desktop a scelta mettendo un adeguato 
pattern come campitura dell’area di interesse ed esportando tutto il layout con 
ortofoto di base + poligoni texturizzati come nuova immagine georeferenziata.

Tutorial su questi argomenti ce ne sono pochi o nulla: si tratta di un settore 
molto di nicchia e si ha la tendenza a sviluppare trucchetti proprietari che 
malvolentieri vengono offerti a gratis: del resto non stiamo parlando tanto di 
software quanto di metodologie di lavoro molto personali, al limite 
dell’artigianale/artistico….

Alcuni esempi di lavori simili a quelli di cui stiamo parlando li trovi nella 
mia firma.

ciao
Marco

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] 3D landscape

2014-07-03 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 03/lug/2014, alle ore 11:31, Luca Mandolesi mandol...@gmail.com ha 
scritto:

 Io vorrei il tutorialino ino ino di base per Virtual Terrain? Si fa uno 
 scambio? magari io provo a mettere giù un tutorial compresso in 2 pagine tra 
 qgis e blender e si fa lo stesso con VT, che mi pare un software eccezionale, 
 ma ostico come blender...però moolto più utile visto che si tratta di un GIS 
 3D.
 
 Ci si prova a fare qualcosa sul wiki insieme?

La persona più adatta per queste cose è Roberto Angeletti…. che tra l’altro e’ 
un pezzo che non vedo in mailing list…

Comunque Roberto tempo fa aveva fatto questo tutorial qui:

http://exporttocanoma.blogspot.com/2011/07/vtp-virtual-terrain-project.html
http://exporttocanoma.blogspot.com/2011/08/vtp-parte-seconda-creazione-di-un.html
http://exporttocanoma.blogspot.com/2011/08/vtp-terza-parte-navigazione-3d-con.html
http://exporttocanoma.blogspot.com/2011/08/vtp-quarta-parte-disegnare-un-edificio.html
http://exporttocanoma.blogspot.com/2011/08/vtp-quinta-parte.html
http://exporttocanoma.blogspot.com/2011/08/vtp-sesta-parte-la-funzione.html
http://exporttocanoma.blogspot.com/2011/09/vtp-settima-parte.html
http://exporttocanoma.blogspot.com/2012/02/vtp-ottava-parte-registrare-sequenze.html
http://exporttocanoma.blogspot.com/2012/05/vtbuilder-funzioni-di-export-del-tin.html
http://exporttocanoma.blogspot.com/2011/11/vterrain-plugin-per-qgis.html
http://exporttocanoma.blogspot.com/2012/06/qgis-vterrain-plugin-caricamento.html
http://exporttocanoma.blogspot.com/2012/12/vtp-virtual-terrain-project-versione-121.html
http://exporttocanoma.blogspot.com/2012/12/vtp-osm-virtualterrainproject-e.html
http://exporttocanoma.blogspot.com/2012/01/installare-vtp-su-linux-debian.html
http://exporttocanoma.blogspot.com/2013/02/vtp-versione-macosx.html

di cose ne sono spiegate molte!
Ciao a presto

Marco
Marco Gualdrini
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 Il giorno 03 luglio 2014 11:22, GEOgrafica geograf...@alice.it ha scritto:
 Il giorno 03/lug/2014, alle ore 09:38, Luca Moiana luca_moi...@hotmail.com 
 ha scritto:
 
 Ciao,
 
 partendo dai poligoni di uso del suolo (agricolo, vitato, foreste, edifici) 
 in QGIS devo ricostruire un paesaggio 3d, semplificato, visibile su internet.
 Mi sono arenato con Blender, ho provato il plugin threejs ma non riesco a 
 rendere le foreste (se creo dei punti per gli alberi diventa troppo pesante 
 e mi blocca la macchina) e non riesco a rendere il vitato e l’agricolo.
 
 Per la gestione delle foreste e per evitare il problema del peso in genere si 
 utilizzano software in grado di gestire le istanze, ovvero “cloni” del 
 modello del singolo albero, caricati una sola volta in memoria e poi 
 duplicati dal software stesso. Per la popolazione di aree con istanze si 
 possono usare sistemi di creazione di vettori puntuali su cui inserire i 
 centroidi degli oggetti-alberi, oppure usare tool apposta. 
 
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 acchito può’ sembrare non eccelsa, ma lavorando di fino con textures e 
 pattern grafici si possono ottenere buoni risultati. Il vantaggio e’ che il 
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 paesaggi con 7-800.000 alberi visualizzati in realtime su un normale laptop 
 i5 con scheda grafica Nvidia consumer), inoltre i dati sono sempre in 
 ambiente georeferenziato. In più il DTM e la texture di base (in genere una 
 ortofoto) viene gestita in maniera dinamica con LOD (level of retail) 
 variabile, quindi con ottime performance visive anche su macchine non 
 particolarmente potenti.
 
 Per i filari di viti devi usare degli escamotage: o usi un modello di una 
 singola pianta di vite e lo cloni lungo un path suddiviso in vertici 
 equispaziati (con il GIs e’ facile crearti dei vettori guida ad hoc) per 
 ricostruire i singoli filari, oppure ti crei delle “muraglie” piatte, che 
 vanno texturizzate con un pattern di vite adeguatamente ripetibile. Anche 
 qui, la visualizzazione la puoi fare con Enviro.
 
 Per le aree agricole, bisogna vedere cosa intendi: se parli di terreni nudi 
 arati o seminativo la maggior parte delle volte ti puoi arrangiare con una 
 texture piatta applicata al terreno, se invece vuoi simulare che so, un campo 
 di grano, devi sempre usare il sistema delle istanze che usi per le foreste, 
 ma il risultato è di una

Re: [Gfoss] 3D landscape

2014-07-03 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 03/lug/2014, alle ore 15:40, G. Allegri gioha...@gmail.com ha 
scritto:

 
 Chiedo agli esperti come Roberto, ma secondo te, scrivere codice python per 
 tirare dentro dei modelli .3ds, .dae, ecc, può essere complessa come cosa?
 
 Il problema, a mio avviso, non è tanto scrivere un importer, quanto 
 interfacciarsi col modello dati Simple Feature di QGIS. Come sai QGIS non 
 gestisce né i punti con la Z (sono mantenuti solo a un livello più basso, 
 dalle GEOS), né tanto meno superfici e solidi 3D. Al massimo puoi tradurre 
 punti, superfici verticali, prismi in forma di punti, linee, poligoni 2D + 
 attributi di quota, ma è un piccolissimo sottoinsieme di casi rispetto alle 
 geometrie espresse in un modello 3ds, obj, ecc.
si ma nello specifico non serve che QGIS sia piu’ di tanto consapevole di 
quello che porta dentro al viewer 3d, ovvero al plugin Threejs (o Enviro - 
ricordiamoci che c’e’ anche il plugin di Roberto per trasportare i dati da QGIS 
a Enviro).
Il modello 3dS o DAE od OBJ ha la sua geometria intrinseca, e tutto quello che 
si può’ fare quando si importa per la visualizzazione nel plugin e’ scalarlo 
proporzionalmente sui tre assi. Alla fine diventa ne’ piu’ ne’ meno un simbolo 
grafico, come una stellina o un pallocco o qualunque altro simbolo: solo che e’ 
in 3d e viene visualizzato dal plugin 3d con una certa scala. Così come si 
possono scalare i simboli 2d, basterebbe poter scalare adeguatamente i simboli 
3d ed il gioco e’ fatto. In pratica si “vestono” gli shapefile 2d con tematismi 
3d, se poi nella tabella del DB c’e’ un campo “altezza” per ogni punto che mi 
rappresenta l’alberino, ecco che ho fatto una foresta in 3d con alberi non 
tutti uguali ed orribili come l’esempio postato che ha mandato in solluchero 
Luca Mandolesi :)

Mo’ controllo meglio come funzia il plugin Threejs che e’ molto bellino e penso 
si possano ottenere risultati un po’ meno brutti ( :) ) con poca fatica.


Marco Gualdrini
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 giovanni
 
 
 
 Il giorno 03 luglio 2014 15:03, Luca Mandolesi mandol...@gmail.com ha 
 scritto:
 
 Nma che meraviglia! Ma come si fa?
 
 Bellisimo!
 
 Ciao
 Luca
 
 
 Il giorno 03 luglio 2014 14:38, Sieradz anto...@amicocad.it ha scritto:
 
 /
 mando wrote
  Gli alberi tridimensionali come shape come si fanno che mi interessa?
 
 /
 Intendi una cosa di  questo http://novarese.url.ph/gfoss/alberi   tipo...?
 
 *N.B.*
 Il modellino è orbitabile con Chrome o Firefox :)
 
 
 
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Re: [Gfoss] 3D landscape

2014-07-03 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 03/lug/2014, alle ore 14:23, GEOgrafica geograf...@alice.it ha 
scritto:

 Ma rispetto all'argomento introdotto da Marco, migliorare l'integrazione di 
 threejs non potrebbe essere una soluzione per il problema foreste?
 Assolutamente si. 
 WebGL ha ottime performance, e le demo che ho visto del motore di threejs 
 sono molto performanti. Mi riprometto di guardare meglio all’implementazione 
 degli alberi realizzata dal plugin per QGIS di threejs, probabile che ci si 
 possa lavorare per alleggerire i modelli utilizzando billboard e rendendo il 
 tutto molto piu’ snello.

Mi correggo da solo dopo aver fatto alcuni test. WebGL sul file prodotto da 
Threejs è si performante ma a patto di avere aree piccoline, con poche celle. 
L’exporter da QGIS tramite Threejs risulta essere molto facile da usare ma 
molto limitato nelle possibilità’. In particolare, la texture risulta esportata 
con la stessa risoluzione del DEM (con risultati troppo limitanti), e se invece 
si utilizza il sistema Quadtree per avere multirisoluzione i risultati grafici 
sono scadenti e la lentezza diventa enorme anche solo per il caricamento in 
locale.
La gestione degli alberi prevede come immaginavo l’utilizzo di simbologia 3d 
basica, e, come opzione sperimentale, il caricamento di modelli 3d in formato 
JSON model, di cui non conosco molto. Si può’ ipotizzare di crare un loader per 
caricare semplici modelli OBJ fatti come billboard o crossboard e gestire così’ 
in modo facile e leggero le piante, ma da quello che si vede nell’output non 
sono in grado di dire se i singoli oggetti sono usati come istanze o come 
oggetti stand-alone. Temo che una foresta di 1000 alberi (che piu’ che una 
foresta e’ un boschettino) non venga gestita un gran che bene…. Al momento 
questo tool e’ molto carino ma può’ aver senso o per aree poco estese o per 
progetti piuttosto semplici, e comunque, in generale, non per progetti di 
ecologia del paesaggio dove e’ richiesto contemporaneamente macro- e micro- 
dettaglio (macro- per morfologia e ortofoto hires, micro- per le singole specie 
vegetali o singole piante).

Pronto ad ogni smentita con nuove versioni, implementazioni o simile….

In generale comunque è difficile che mi si schiodi da VTP Enviro (lo so, non va 
su Web… ma per me sono piu’ importanti le performance e preferisco spedire al 
mio cliente il file di installazione della scena piuttosto che un semplice link 
ad una pagina HTML)… dopo 10 anni di uso ne conosco i limiti ma anche i pregi, 
e non sono pochi.

ciao
Marco


Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] [OT] il cartografo delle vigne

2014-06-16 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 13/giu/2014, alle ore 14:42, stefano campus skam...@gmail.com ha 
scritto:

 se anzichè la cartografia del barolo o del chianti, il signor Map man
 facesse la cartografia dei campi profughi dubito che si meriterebbe un
 articolo così così ispirato.
E chi l’ha detto?
Certamente l’articolo non verrebbe scritto su una rivista di vini, ma magari, 
che so, sul National Geographic. 
E perché poi confondere gli ambiti lavorativi? Le cartografie dei campi 
profughi le fanno le ONLUS, l’ONU, l’ACNUR, che hanno un target ben diverso 
dalle riviste di enologia…. ma non e’ che chi fa enologia deve essere 
disprezzato a priori rispetto a chi si occupa di rifugiati, eh. Senno’, allora, 
anche un cartografo che fa sentieri turistici per le mountain bike, ad esempio, 
“teoricamente” non dovrebbe avere lo stesso “valore sociale” di chi mappa i 
rifugiati. Ma neanche, allora, chi mappa i reperti archeologici, o i civici 
delle strade…..
Come al solito un certo nonsochè di integralistico aleggia nei post di questa 
ML...

 
 [...] Disegnare le terre, per lui, è «il modo migliore per comunicare
 informazioni». Collina per collina, campo per campo, come in una mappa del
 tesoro […]
Ovviamente e’ detto con tono da marketing: del resto le sue mappe le deve 
vendere, visto che campa da quelle e non da uno stipendio pagato da una qualche 
associazione o ente. In ogni caso, questi concetti, al di la’ del tono da 
venditore/imbonitore, li usiamo tutti noi che ci occupiamo di GIS. Ricordo che 
il GIS e’ una tecnologia multidisciplinare, e può’ essere applicato a qualunque 
settore.

 
 a giudicare poi dall'immagine, peraltro non sembra neanche granchè bella…
Prima di giudicare il lavoro altrui, magari vale la pena non fermarsi ad una 
immagine francobollo dentro un articolo, ma piuttosto magari guardare qualche 
esempio un po’ piu’ completo. Andando su iTunes EBook Store si arriva agli 
ebook che il tipo vende, e si vedono secondo me dei preview molto bellini. Tra 
l’altro, alcuni ricordano dei lavori presentati su questa ML tempo fa. Solo che 
probabilmente, siccome erano fatti con QGIS, quelli erano bellissimi di 
default. (e chi ci dice che il signor MapMaker enologico non utilizzi QGIS?)

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] [OT] il cartografo delle vigne

2014-06-16 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 13/giu/2014, alle ore 15:03, Stefano Iacovella 
stefano.iacove...@gmail.com ha scritto:

 
 Il giorno 13 giugno 2014 14:42, stefano campus skam...@gmail.com ha scritto:
 se anzichè la cartografia del barolo o del chianti, il signor Map man
 facesse la cartografia dei campi profughi dubito che si meriterebbe un
 articolo così così ispirato.
 
 [...] Disegnare le terre, per lui, è «il modo migliore per comunicare
 informazioni». Collina per collina, campo per campo, come in una mappa del
 tesoro [...]
 
 a giudicare poi dall'immagine, peraltro non sembra neanche granchè bella...
 come è un bell'esempio di business cartografico.
 
 Effettivamente non mi pare che valgano il denaro chiesto.
Gli e-book che vende costano 7 euro l’uno. Oltre alle mappe, c’e’ il testo che 
e’ stato redatto da lui stesso. Apple si tiene il 30% di ogni copia venduta, 
quindi il sig. MapMaker guadagna ben 4.9 euro per ogni copia degli ebook che 
vende (scandalo! orrore! scie kimike111!!!). E ovviamente ne venderà’ 
centinaia di migliaia di copie…. si tara’ proprio le budella d’oro, con questo 
disprezzabile lavoro

 Poi ovviamente, se non viola le leggi, ognuno è libero di fare il prodotto 
 che vuole ed offrirlo al prezzo che ritiene opportuno.

Sottolineatura veramente pleonastica. “SE NON VIOLA LE LEGGI OGNUNO E’ LIBERO 
DI FARE IL PRODOTTO CHE VUOLE….”. Ma io dico: solo a pensare di andarlo a 
ribadire! E’ ovvio che si parte dal presupposto che non si devono violare 
leggi. Ma santo dio, quale leggi dovrebbe violare il sig. Mapmaker del vino? Ha 
rubato dati? Non ha reso disponibili le sue mappe piu’ o meno artistiche al 
mondo opensource? Ha provato - dio non voglia - a guadagnare dal suo lavoro 

Io personalmente sono davvero infastidito da questi post “ideologici” sulla ML. 
Non c’entrano nulla con il discorso OpenSource, non c’entrano nulla con aspetti 
tecnici sul GIS. Riflettono solo opinioni personali degli autori su argomenti 
del tutto collaterali. 

Io ho una ditta di cartografia, che produco in massima parte con le mie manine. 
Le mie mappe cerco di venderle a chi me le compra. Non mappo campi profughi 
(perché non ne ho l’opportunità e neanche specifiche competenze 
sull'argomento), ma percorsi turistici, gare ciclistiche e podistiche, aree 
naturali, e chi piu’ ne ha piu’ ne metta (si fa per dire… vista l’esiguità del 
mercato). Non penso di dovermi sentire in colpa se non mappo i campi profughi 
ma la GranFondo tal dei tali.
Non mi va che si utilizzi questo tono saccente ed ideologico verso chi fa della 
cartografia una attività imprenditoriale: mi sento francamente abbastanza 
offeso, anche se il tipo che fa le mappe delle vigne non so minimamente chi sia.

Inoltre, questi due post sul sig. MapMaker mi sembrano OT rispetto agli 
indirizzi della ML. In passato sono stati “censurati” oppure aspramente 
criticati thread su argomenti puramente tecnici (mi riferisco al GIS 3d) perché 
tanti non erano interessati all’argomento, benché di per sé i post non fossero 
OT. Allora, sarebbe bello che lo stesso atteggiamento fosse usato per tutti.

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] realvista apre foto aeree a 50cm

2014-02-28 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 28/feb/2014, alle ore 13:09, emigrato adminfo...@wbg.lodzkie.pl ha 
scritto:

 /
 D_Guidi wrote
 Che c'entra Openlayers con Bing scusa?
 
 /
 Un'immagine vale piu di 1000 parole:
 
 http://novarese.t15.org/gfoss/openbing.gif
 http://novarese.t15.org/gfoss/openbing.gif  
Se in QGIS c'e' plugin OpenLayers per caricare un livello di immagini Google 
o Bing, questo non significa che tale livello sia utilizzabile allo stesso modo 
nel quale e' utilizzabile il dato reso libero da Realvista. 

Come è gia' stato detto (e come è perfettamente visibile nell'immagine di San 
Siro che hai postato) le immagini Google, Bing e simili hanno degli errori di 
deformazione, derivanti dalla tipologia di ripresa (satellite con presa 
obliqua), che non possono essere corretti bene se non ri-georeferenziandole e 
ri-ortorettificandole, mentre quelle Realvista sono degli ortofotopiani. La 
qualita' del dato non si misura solo in risoluzione in pixel, ma anche 
nell'assenza o minimizzazione delle deformazioni. Con questo non voglio dire 
che il dato Google non sia utile, ma a scopi cartografici un dato 
ortorettificato e' da preferirsi (a meno che la sua risoluzione non faccia 
schifo).

Inoltre, cosa piu' importante di tutti, i dati Google e Bing sono coperti da 
copyright e possono essere utilizzati solo in consultazione e per uso 
personale, senza nessuna possibilita' legale di utilizzo concreto.

I dati Realvista invece sono stati resi liberi (secondo la specifica licenza 
che devo studiarmi per bene), e questo e' un valore aggiunto direi fondamentale.
Tra l'altro e' una mossa che non mi aspettavo proprio: fino ad oggi sono stato 
costretto a spendere barche di soldi per acquistare fotopiani con risoluzione 
50 cm per le analisi di impatto ambientale che facciamo in ditta, ora avere la 
possibilita' di usare un dato open mi faciliterà enormemente il lavoro anche 
dal punto di vista meramente economico.

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Roma, a pagamento le mappe della citta'

2014-02-05 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 05/feb/2014, alle ore 09:40, Luca Delucchi lucadel...@gmail.com ha 
scritto:

 2014-02-04 Francesco P. Lovergine fran...@debian.org:
 http://it.finance.yahoo.com/notizie/roma-pagamento-mappe-citta-113045747.html
 
 Solo io trovo questa cosa vergognosa? È mai possibile che nel 2013
 si paghi un milione di euro di soldi pubblici per una cosa del genere?
 
 
 No anch'io
 Qualcuno avrebbe voglia di preparare una bozza di lettere da mandare a
 Marino facendogli prensente che ormai le mappe cartacee con gli
 smartphone sono quasi morte

Sta a vedere che adesso a fare i cartografi e gli editori di mappe cartacei, e 
a venderle a cifre da latrocinio (2 euro e 50 l'una) si diventa dei 
delinquenti peggio dei mafiosi già precedentemente citati.

Ragazzi miei, e poi non ditemi che in questa lista l'approccio talebano non 
serpeggia.

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Roma, a pagamento le mappe della citta'

2014-02-05 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 05/feb/2014, alle ore 11:05, giulianc51 giulian...@gmail.com ha 
scritto:
 
 
 OT
 
 quindi se un milione di euro passa dai cittadini a qualche furbacchione

ma chi è il furbacchione l'editore di carte? E per quale motivo sarebbe un 
furbacchione? perche' fa il suo lavoro???
Ma siamo matti? Ma che lavoro fate, voi? Io tra le altre cose faccio l'editore 
di carte e cerco di venderle, per campare, e non vedo cosa ci sia di male!

A me questi messaggi in lista danno ben piu' fastidio delle discussioni 
tecniche, piu' o meno lunghe e pesanti, che ci sono state in passato, e su cui 
qualcuno si e' lamentato, e ritengo che andrebbero censurati ben piu' di altri 
temi.

Siamo veramente OT, ma c'e' anche modo e modo di andare OT. Vien proprio voglia 
di disiscriversi dalla ML.

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Roma, a pagamento le mappe della citta'

2014-02-05 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 05/feb/2014, alle ore 15:56, Francesco P. Lovergine 
fran...@debian.org ha scritto:
 ma in compenso un gran bel carico di carta 
 straccia, che dovrà essere smaltito dal comune.

a parte le altre considerazioni, rifiuto e trovo davvero irritanto l'approccio 
da burka del ritenere la cartografia turistica su carta carta straccia. 

Checchè se ne pensi le mappe delle citta' di carta sono tutt'altro che morte, 
smartphone o no.

E non si tratta di essere vetero-nostalgici. Si tratta di alzare il naso dal 
proprio computer o dal proprio smartphone (rigorosamente con OSM) e vedere come 
si muovono i turisti e cosa chiedono quando arrivano in un albergo o 
all'ufficio turistico, e cosa fanno gli addetti degli stessi: una bella penna, 
una bella cartina a blocco, tre o quattro segni con pallini e croci per segnare 
voi siete qui, qui c'e' la fermata della metro, qui c'e' la Torre Eiffel, 
qui c'e' il Colosseo.

Marco Gualdrini
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 Ottimo lavoro.
 
 -- 
 Francesco P. Lovergine
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Re: [Gfoss] Gis e Cad3D

2014-01-25 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 25/gen/2014, alle ore 15:55, giulianc51 giulian...@gmail.com ha 
scritto:

 
 mi sembra di aver capito dalle cose che diceva marco (ma correggimi se
 ho capito male) che normalmente si usa 1byte = 256 valori; 
Hai capito male.
Io facevo riferimento al metodo (pedestre) che voleva usare Roberto e Antonio 
per lavorare con un WMS per esprimere un DEM. In quel caso non hai altro modo 
se non quello di suddividere il range in 256 valori, visto che si lavora su un 
singolo canale a 8 bit.
Pero' poi ho sempre aggiunto che la cosa che ha senso non e' quel metodo 
pedestre, ma quello di lavorare su un raster vero, ovvero non una IMMAGINE 
con una palette a 8 bit. In quel caso (WCS) ogni cella del raster puo' assumere 
qualunque valore, anche in virgola mobile. E' la stessa cosa di un DEM in 
formato GeoTIFF, dove ogni quota puo' essere espressa in valore assoluto.

ciao!
Marco

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Gis e Cad3D

2014-01-25 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 25/gen/2014, alle ore 17:40, a.furi...@lqt.it ha scritto:
 
 
 On Sat, 25 Jan 2014 17:14:45 +0100, Geodrinx wrote:
 ammesso che il raster sia a
 valori razionali, quanti valori diversi sarà in grado di ospitare?
 
 Il DTM che attualmente mi è stato fornito è un GeoTIFF che ha una
 profondità colore di 24 bit, e usa tutte e tre le componenti ( R, G e
 B ) in maniera indipendente, permettendo così la mappatura delle
 altezze diverse da -16 milioni e rotti a +16 milioni e rotti.
 
 
 formato decisamente bizzarro :-P
 
 perche' non hanno usato le impostazioni canoniche del TIFF
 corrispondenti ad un pixel di tipo floating-point (single
 oppure double precision) ?

Infatti secondo me Roberto si sbaglia. In questa discussione e' venuto fuori un 
gran casotto!

Si e' partiti dal voler utilizzare in modo improprio un WMS per rappresentare 
un DEM, arrampicandosi sugli specchi per gestire la palette a 24 bit come 
valori di elevation. 
Io ho cercato di far notare come questo modo era alquanto bizzarro e improprio, 
e che l'unico modo logico, se proprio si voleva usare una IMMAGINE e non un 
RASTER (evidentemente la differenza tra i due oggetti non e' stata colta) era 
eventualmente di utilizzare una immagine ad una sola banda (quindi, scala di 
grigio) avendo pero' l'accortezza di lavorare almeno a 16 bit altrimenti i 
valori rappresentabili sarebbero stati solo 256, mentre con i 16 bit sarebbero 
stati almeno 65K9. Ho poi subito aggiunto che l'unico sistema veramente 
efficente per servire dati raster in rete era il WCS, dove il valore associato 
alla singola cella sarebbe stato libero, floating point, quindi non legato ai 
valori di tre bande - e questo per dissuadere Roberto dal voler usare una sua 
palette con la quale, attraverso una opportuna look at table, si sarebbero 
potuti ridefinire i valori delle quote).

Da quel punto in poi, abbiamo iniziato ad arrovagliarci su piani paralleli, 
scrivendo scrivendo (di precisione, di ordini di grandezza di superiorita' del 
vettoriale rispetto al raster, di caverne fatte solo come palle ma senza sporti 
nelle parti subverticali) ma senza realmente capire se stavamo parlando delle 
stesse cose.
Da quello che scrive Giuliano mi par di capire che si stiano ancora confondendo 
i formati raster floating point ( i raster per lo storage di informazioni GIS, 
non le immagini raster) e, appunto, i vari formati di immagine una banda, 3 
bande, 8 bit, 24 bit, 32 bit..

L'intervento di Sandro Furieri spero riporti il discorso nel seminato!

Ciao!
Marco

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Gis e Cad3D

2014-01-24 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 24/gen/2014, alle ore 07:43, Geodrinx geodr...@gmail.com ha scritto:
 
 
 Comunque, fissiamo alcuni punti :)
concordo su quasi tutto, in particolare sul punto 5). Pero' aggiungo:
 
 1) DTM, DEM, o DSM sono dei grid, ovvero una griglia finita di altezze, e 
 le coordinate XY sono implicite, nel senso che non sono dichiarate 
 singolarmente, ma calcolate per iterazione da un programma, che usa parametri 
 dichiarati, quali: punto di origine, numero punti in X, numero punti in Y, 
 distanza DeltaX, distanza DeltaY. 
Non solo: un DEM puo' essere anche descritto da una matrice di punti (descritta 
da file di testo .xyz) costituito da terne di punti X, Y e Z, dove le X e Y 
incrementano in maniera costante riga per riga. Da non confondersi con una 
matrice di punti irregolare.
 
 7) (non mi piace il numero sei :)
 Tutto quello che non fa il grid, lo fa il TIN.  Punto.
 Con il TIN possono essere descritti oggetti (e anche territori) di tipo 
 sculturato.  Quindi, grotte, scogliere, bordi precisi di tetti, oggetti 
 fotogrammetrici eccetera. 
Qui rompo le scatole io, ribadendo che i cosiddetti bordi precisi del TIN non 
sono in realtà precisi, ma sono solo funzione del passo con cui sono stati 
campionati i vertici dei triangoli che lo costituiscono. Visto che all'atto 
pratico è impossibile battere punti e creare triangoli in continuo, si genera 
sempre una maglia, o mesh che dir si voglia, irregolare questa volta, quindi 
potenzialmente in grado di descrivere meglio le features (purchè si battano 
per bene le breaklines, e purchè questo sia davvero possibile...), ma all'atto 
pratico la mesh vettoriale generata e' sempre DISCRETA, come giustamente ha 
ribadito Andrea Peri.
Sempre concretamente parlando, una nuvola di punti generata da un laser scanner 
all'interno della grotta campiona punti con un passo (espresso in frazioni di 
grado) attorno alla base rotante. Il modello generato non e' espresso da 
un'equazione continua, ma dalle terne di coordinate che identificano i vertici 
dei punti campionati, che NON E' ASSOLUTAMENTE DETTO che abbiano beccato le 
linee di discontinuita' che caratterizzano con precisione assoluta un cambio di 
geometria, e quindi una maggior precisione rispetto ad una griglia di tipo 
raster (o voxel) ad alta risoluzione. E siccome queste nuvole di punti sono 
praticamente ingestibili a livello software, si applicano praticamente sempre 
dei filtri e delle tecniche di thinnaggio, tali per cui l'originaria alta 
risoluzione del dato viene sostituita da triangoli piu' o meno grossi, con 
vertici decisi in postproduzione, e con il rischio (piu' o meno concreto a 
seconda delle procedure utilizzate e dalla bravura dell'operatore) di 
perdersi delle strutture o breaklines importanti. Sto ovviamente pensando a 
casi concreti su cui ho esperienze, ad esempio rilievi laser scanner di pareti 
rocciose con ricerca di microstrutture, o rilievi in grotte carsiche.
 
 E a questo punto scusate lo sfogo, da tecnico del settore:
 Finiamola di rilasciare dati provenienti da rilevamenti lidar (o da SfM) 
 utilizzando il grid !
Se il LIDAR e' di un terreno ed e' stato fatto da elicottero o aereo, in caso 
di aggetti le parti sovrastanti hanno comunque coperto le parti sottostanti per 
effetto della prospettiva, quindi in questo specifico caso e' piu' che adeguato 
usare un grid per un rilievo LIDAR, se questo e' stato fatto a quota costante.

Ciao!
Marco

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Gis e Cad3D

2014-01-24 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 24/gen/2014, alle ore 13:21, antoniovinci sier...@outlook.com ha 
scritto:

 Ciao Giulia',
 resto sulla posizione e rilancio.
 
 Per me ingenuo gissaro, una grotta non è un insieme di aggetti come stanno
 dicendo gli ottimi RobertoMarco, bensì la somma di 2 Dem: un soffitto
 concavo ed un pavimento convesso, punto.
Scusa Antonio, pero' tu dicendo cosi' non sei un ingenuo gissaro, ma uno che si 
perde dei pezzi per la strada. Il GIS ha l'obbiettivo di rappresentare dati 
geografico/territoriali attraverso un sistema informatizzato. La 
rappresentazione di un dato geografico/territoriale deve quindi prendere in 
considerazione la FORMA che esso ha nella realtà.
 
Se tu parti da astrazioni geometriche pure, non stai rappresentando la realta' 
geografica, stai rappresentando una tua idea, o - con una battuta - stai 
facendo un sistema dis-informativo :)

Non so quando e' stata l'ultima volta che tu sei entrato in una grotta o che 
hai guardato una parete rocciosa anche non di grotta (es. le Tre Cime di 
Lavaredo) Per te una grotta sara' anche fatta da un soffitto concavo e un 
pavimento convesso, e punto. Peccato che questa tua convinzione non corrisponde 
a nessuna grotta reale
Ti comunico che esistono anche grotte con il soffitto convesso e il pavimento 
concavo, o con soffitto e pavimento entrambi concavi, o convessi, o un mix 
delle due cose, che le grotte oltre al soffitto e al pavimento hanno anche 
delle pareti (e anche le montagne, a volte subverticali); che esistono grotte 
con nicchie e anfratti, e che i geologi/topografi/archeologi/laserscanneristi 
tipo me o Luca Mandolesi le incontrano in continuazione quando le rilevano... 
Non si tratta solo di inutili pendagli  e vibratori che protrudono dal 
pavimento: senza arrivare alle (facili) allusioni sessuali (a cui noi geologi 
siamo piu' che abituati, dai dicchi ai mammelloni fino alla sempiterna 
tettonica) basta pensare ad una piu' casta nicchia votiva scavata dentro 
la parete di una grotta del paleolitico Non ci sono solo pavimenti e 
soffitti, ci sono anche muri e pareti sub-verticali con escrescenze varie che 
puo' essere utile o addirittura fondamentale tenere in conto, a seconda del 
tipo di lavoro.

 
 Sarà una semplificazione, ma il modello digitale di quella grotta lo
 immagino così, senza pendagli rocciosi o vibratori litoidei che fuoriescono
 dal terreno...
Il problema e' proprio li': un GIS non deve rappresentare quello che ti 
immagini tu semplificando, ma un modello sufficientemente efficace della realtà.
E la realta' include gli aggetti: la realtà è 3D a tutto tondo

E il GIS, che tu voglia o meno, e' in grado di rappresentare la realta' anche a 
tutto tondo, utilizzando di volta in volta i sistemi piu' opportuni: GRID, TIN, 
VOXEL

Ciao!
Marco

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Gis e Cad3D

2014-01-24 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 24/gen/2014, alle ore 14:04, Geo DrinX geodr...@gmail.com ha 
scritto:

 
 Invece, non riesco ancora a provare il loader di PLY di Grass 7, perchè QGis 
 ancora non supporta questa versione di Grass.
Ma perchè si deve passare da QGIS per usare Grass? Grass ha una sua 
interfaccia.

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Gis e Cad3D

2014-01-23 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 22/gen/2014, alle ore 20:13, antoniovinci sier...@outlook.com ha 
scritto:

 /
 GEOgrafica wrote
 VTBuilder permette di trasformare un DEM raster in un TIN a maglia
 regolare
 
 /
 Consentimi di precisare: TIN a maglia regolare e' un ossimoro.
 
 Una Triangular *Irregular *Network e' infatti, per definizione, una rete
 vettoriale a maglia *NON *regolare.
 
 A mio modesto avviso, e' quindi corretto dire: VTBuilder permette di
 trasformare un *DEM* raster in un *DTM* a maglia regolare.

Hai ragione. Ho usato un termine improprio, concordo e grazie della correzione. 

 
 Cio' premesso, hai ragione quando sostieni che, lavorando coi raster, *gia'*
 si ottiene la maggior parte degli scopi di Giuliano.
 
 Tuttavia portare le mesh 3D all'interno di Qgis sarebbe comunque utile:
 pensa soltanto alla progettazione di strade, ove il calcolo di sterri e
 riporti e' possibile soltanto con superfici vettoriali.
Mica vero. Al netto della precisione del DEM raster, il calcolo di sterri e 
riporti si fa tranquillamente con il raster (io lavoro in questo settore da un 
bel po'). A livello di metodo, sterri e riporti si calcolano tranquillamente 
anche con i raster, a livello di precisione e' solo questione di risoluzione 
del dato.

 
 Ancora, avendo il modello 3D di una frana si potrebbe esportarlo verso un
 software di analisi agli elementi finiti (FEM) per simulazioni accurate.
Idem come sopra. In questo settore lavoro tranquillamente anche con modelli su 
base raster. Poi come dici tu poter utilizzare delle mesh vettoriali da' delle 
opportunita' in piu'.

 
 Riassumendo, il vettore e' matematica, mentre il raster e' approssimazione,
Bah! Mi spiace ma questa e' solo una battuta. Stiamo parlando di rappresentare 
la terra, il territorio - questo si fa nel GIS. Qualunque sistema si utilizzi, 
vettori o celle, siamo sempre e comunque approssimando e usando in entrambi i 
casi la matematica per farlo. La rappresentazione cartografica del territorio 
e' soggetta ad approssimazione per definizione, e il fatto di usare matrici o 
vettori non c'entra, c'entra solo il livello di dettaglio con il quale si 
costruisce il modello.
Non cadiamo per cortesia nella vetusta argomentazione - palesemente ERRATA - 
che i vettori sono PRECISI e i raster sono approssimati. I vettori sono 
approssimati quanto i raster. E' che spesso ce ne si dimentica perche' a 
livello grafico il vettore SEMBRA sempre pulito e preciso, mentre il raster 
mette in evidenza la sua precisione (o imprecisione che dir si voglia).
Quante volte in passato mi e' capitato di trovarmi di fronte a tecnici che, non 
esperti di Sistemi Informativi, pensavano che su un dato vettoriale (ad esempio 
una CTR digitalizzata in scala 1:10.000) si potesse zoomare all'infinito fino a 
risolvere il centimetro o il millimetro, solo perche' il display della 
cartografia era pulito... Peccato che la digitalizzazione di una feature 
vettoriale introduca un errore sia nella definizione (battitura) del singolo 
punto o vertice, sia nell'indeterminatezza che e' tra i due punti contigui (si 
assume che tra due punti di una polilinea non ci siano altre strutture che 
vengono elise.).

Ciao!
Marco
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Re: [Gfoss] Gis e Cad3D

2014-01-23 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 22/gen/2014, alle ore 20:04, giulianc51 giulian...@gmail.com ha 
scritto:
 
 però mi permetto anche di pensare che il vettoriale è logicamente
 superiore (ovviamente in generale, perchè se è derivato da raster);
Ma perchè questa convinzione, da dove viene? Non e' come dici tu. Vettoriale e 
raster sono solo due diversi metodi di rappresentare un dato 
geometrico/territoriale che viene comunque sempre rappresentato con una 
approssimazione ed un errore intrinseco. Per alcuni tipi di situazioni ci sono 
modelli fatti in vettoriale che si prestano di piu', in altre si prestano di 
piu' i raster (e non dimentichiamo che per il 3d ci sono anche i voxel, ovvero 
raster 3d - definizione maccheronica di mio conio, chiedo venia per la libera 
interpretazione - ri-consiglio a questo proposito di guardare GRASS, che mi 
pare sia sempre meno considerato in questa ML troppo QGIS-centrica IMHO - 
dentro GRASS si puo' modellizzare in 3d con i voxel)

 ad es. dovessi calcolare il volume della discarica di Malagrotta (non
 faccio ancora calcolo di volumi, lo uso come esempio), probabilmente
 raster o vettoriale fanno lo stesso; se dovessi calcolare il volume
 della collinetta del parco giochi, no!
E perchè no? E' solo questione di risoluzione. Io faccio il 
geologo/geomorfologo/geoinformatico e progetto riprofilature di cave e 
discariche, laghetti, invasi, briglie o altri tipi di movimenti terra di 
dimensioni estremamente variabili, non ho alcun problema a lavorare con i 
raster anche per dislivelli minimi... e' solo questione di come imposti il 
passo della griglia e di quanto e' preciso/quantizzato il dato.

 a parte il paragone un pò
 ridicolo, penso che il vettoriale sia più scalabile; ovviamente imho :-)
Dipende cosa intendi per scalabile. Sicuramente un formato vettoriale ha dei 
pregi in termini di manipolazione di certi tipi di modelli, e quindi in termini 
sia puramente informatici sia in termini di concettualizzazione di certi 
modelli. Ma questo non significa che sia intrinsecamente piu' preciso o 
migliore. L'importante e' capire bene cosa abbiamo per le mani.
 
 
 P.S. VTerrain project, ed in particolare VTBuilder, permette di
 trasformare un DEM raster in un TIN a maglia regolare. Probabilmente
 puoi mutuare il codice da questa applicazione. 
 
 ti ringrazio dell'info, proverò a guardare, anche se temo che si tratti
 di codice C++ (che per me è come i raster :-) :-)
Si in effetti e' sviluppato in C++.

Ciao!
Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Gis e Cad3D

2014-01-23 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 23/gen/2014, alle ore 10:59, antoniovinci sier...@outlook.com ha 
scritto:

 Caro Marco,
 l'equivalenza qualitativa di un modello 3D raster rispetto ad uno vettoriale
 (come tu sostieni) è tecnicamente priva di ogni fondamento,

Va beh. :) 

 poichè fra i 2
 mondi c'è (almeno) un ordine di grandezza di differenza di precisione.
Ari-vabeh :)

Io sto parlando di rappresentazione di dati geografico/territoriali, visto 
l'argomento della ML, non di dati attratti ne' di geometria pura. 
Anche io potrei farti tanti esempi, di fronte ad una birra e magari con un 
foglio e una matita, cercando di portare il ragionamento sulla precisione dei 
punti di coordinate note (e cosa significa coordinate note) e sulla 
quantizzazione dell'informazione. 
Mi sembra pero' che parliamo due lingue completamente diverse, quindi è inutile 
che stiamo a discutere, tanto va a finire che ci innervosiamo inutilmente. 
E soprattutto, stavolta si', andiamo veramente OT rispetto alla ML. Quindi 
credo sia meglio non perseverare :)

Ciao!
Marco

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Gis e Cad3D

2014-01-22 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 22/gen/2014, alle ore 18:57, giulianc51 giulian...@gmail.com ha 
scritto:

 mettere insieme un
 applicativo (penso chiaramente ad un plugin per qgis) che consenta di
 trattare in modo sufficientemente agevole (e utile) informazioni 3D in
 ambito gis;

una domanda di chiarimento:
a parte il discorso sezioni, la maggior parte delle cose che tu indichi al 
punto 3c) della tua precedente email si puo' fare lavorando direttamente sui 
DEM raster, anzi, è più semplice. C'e' motivo specifico per cui tu vuoi 
convertire un DEM in un formato vettoriale tipo TIN? Le analisi geomorfologiche 
generalmente si fanno sui raster. Non so se ho capito bene quello che vuoi 
fare, per questo chiedo.

P.S. VTerrain project, ed in particolare VTBuilder, permette di trasformare un 
DEM raster in un TIN a maglia regolare. Probabilmente puoi mutuare il codice da 
questa applicazione. 

Ciao!
Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] A proposito di 3D e il plugin QGis2threejs ...

2014-01-18 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 17/gen/2014, alle ore 23:26, giulianc51 giulian...@gmail.com ha 
scritto:

 
 
 con la notazione posizionale che usiamo tutti i giorni: (R,G,B) -
 (R*256 + G)*256 + B ?
 
 si ottiene (0,0,0)- 0, (0,0,1)- 1, (0,1,0)-255, (1,0,0)-65536, 
 (255,255,255)- 16777216=2**24:

Questo e' UN modo di leggere dei valori. Potrei inventarne un altro che usa gli 
stessi tre canali e li moltiplica con un altro ordine... E infatti, nei 
software che utilizzano i GeoTIFF, spesso al momento dell'import viene chiesto 
appunto se la codifica dei canali e' fatta secondo l'ordinamento Win o Mac, 
perche' la lettura dei valori puo' essere anche scambiata, o mixata. 

Per fare tutte queste prove, oltre a consigliare l'utilizzo del sempiterno 
GRASS, consiglio anche il buon vecchio MicroDEM.

 hai la corrispondenza biunivoca fra il
 dominio (R,G,B) e il codominio dei numeri interi fra 0 e 16777216;
si esatto, al di la' del modo di leggere la palette, e' quanto vado scrivendo 
da un po' ma attenzione: si puo' impostare una corrispondenza tra valori 
RGB e l'intervallo 0-16 milioni e rotti. La successiva trasformazione 
dell'intervallo 0-16 milioni in valori di quote e' una cosa che va fatta a 
mano nel software che ricostruira' il 3d. Ovvero dovro' dire sempre a mano 
qual e' il valore minimo e il valore massimo in quota presenti sulla mia fetta 
di raster, e correlarli correttamente ai valori massimo e minimo secondo la 
palette definita

Ricordo che non e' obbligatorio avere un WMS del DEM di tutto il mondo, potrei 
avere un DEM solo di una piccola porzione di territorio, dove la scala delle 
altezze non sarebbe distribuita su un intervallo meno undicimila metri - piu' 
novemila metri... potrei avere un valore minimo di 3 metri e 15,2 cm e un 
valore massimo di 45 metri e 17,4 cm (esempio un rilievo topografico con 
precisione al decimo di millimetro).


Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] A proposito di 3D e il plugin QGis2threejs ...

2014-01-18 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 18/gen/2014, alle ore 08:12, Geo DrinX geodr...@gmail.com ha 
scritto:

 
 Giuliano ha detto: 
 
 vorrebbe dire la rapresentazione della crosta terrestre, dalla fossa
 delle Marianne all'Everest, con una risoluzione in elevazione di circa
 1.2mm (2m/16E6)!
 
 Esatto !   :)
 
 Il WCS consente la stessa cosa ?   In caso affermativo, con la stessa 
 semplicità ?  
Oh mamma mia. Roberto, il WCS consente di fare molto di piu' e con una 
semplicità molto maggiore!

Il WCS contiene IL VALORE vero della Z, non una lista di valori RGB che 
determinano la definizione di numeri interi compresi tra 0 e 16 milioni
Un file DEM servito via WCS e' del tutto equivalente ad un ASCII DEM, o GeoTIF 
DEM, o altro formato raster di elevazione, per cui si legge direttamente la 
quota nell'intervallo dei numeri razionali senza vincoli di intervalli 
massimi e minimi, palette da ricalcolare, informazioni al contorno sul cosa 
significa il valore massimo e il valore minimo della palette..

Consiglio una breve lettura:
http://it.wikipedia.org/wiki/Web_Coverage_Service

Buon weekend!

Marco

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] A proposito di 3D e il plugin QGis2threejs ...

2014-01-18 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 18/gen/2014, alle ore 11:38, antoniovinci sier...@outlook.com ha 
scritto:

 Quando pero' in VTbuilder 1.52 (sotto Win7) carico il Geotiff con IMPORT
 DATA = IMAGE,
Devi importarlo come ELEVATION. Se lo importi come Image lui pensa che lo vuoi 
usare come immagine, non come elevation... :)


ciao
Marco
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Re: [Gfoss] A proposito di 3D e il plugin QGis2threejs ...

2014-01-18 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 18/gen/2014, alle ore 17:11, antoniovinci sier...@outlook.com ha 
scritto:

 Grazie Roby, purtroppo il problema non e' cosmetico, ma fisico, e mi spiego.
 
 Prova da VTBuilder ad esportare il Dem della tua schermata, ed importarlo ad
 es. in Qgis2threejs.
 
 Quello che otterrai non sara' piu' la splendida Elba, bensi' una specie
 d'atollo di Mururoa 5 minuti dopo un test nucleare francese, fidati...
 
 Questo avviene perche' lo sfondo ha lo stesso valore cromatico (255) della
 zona di Monte Capanne (massima altezza secondo l'approccio di Marco).
Il problema e' che nel file del quale hai messo il link il mare ha erroneamente 
valore 255, quando dovrebbe avere valore 0, poichè sarà inevitabilmente la 
quota piu' bassa nel layer presente (che non contiene le batimetrie).
Quindi prima di fare altre manovre bisogna impostare lo sfondo a nero pieno, in 
modo che il mare rappresenti la quota minima e non massima.
Se lo imposti cosi' - come ha spiegato anche Roberto - vedrai che, importato in 
VTBuilder, viene.

Anche se poi, a questo punto, VTBuilder non conosce ne' l'unita' di misura 
delle quote ne' la corrispondenza tra i grigi e le quote, per cui ti crea un 
DEM con altezze in piedi (ft), e che va da 0 piedi a 255 piedi.

Andando nel menu' Elevation si possono ricampionare le quote massime e minime.
Questo pero' solo dopo aver messo a posto il valore di nero del mare, senno' 
non ti viene fuori niente di significativo.
 
 Anche ammesso di applicare una cosiddetta vertical exaggeration pari a 4x
 (riportando la cima ai suoi 1020 mt. s.l.m.) e clippando via lo sfondo in
 Qgis, il bordo della costa risulta comunque irto di cuspidi.
A parte la vertical exageration, che si puo' applicare correttamente solo 
quando si sono impostate manualmente la quota massima e minima, le cuspidi di 
cui parli sono artefatti grafici derivanti dalla incorretta lettura delle quote 
del mare, per cui si creano delle scarpate virtuali che in realta' non 
esistono.
Al di la' del problema specifico, come ho gia' detto questo metodo un po' 
antiquato si tira dietro un sacco di problemi...

 
 Faccio notare che queste prove non sono fini a se stesse: supponendo di
 scannare
povera mappa!

 una vecchia mappa orografica, si potrebbe renderla tridimensionale
 con la tecnica suddetta. 
Se per mappa orografica intendi una mappa a sfumo o pseudorilievo 
tridimensionale (di quelle pastellate a matita o aerografo), il risultato non 
verra' mai bene, perche' un conto e' fare una gradazione a scala di grigi 
progressiva dalla quota minima a massima, un conto e' fare un ombreggio che 
serve solo a livello grafico per rappresentare la tridimensionalita' ma non 
contiene una reale informazione sull'altezza degli elementi. Per ombreggio 
intendo il corrispondente manuale di uno shaded relief fatto con il GIS.

Con la tecnica di cui stiamo parlando si puo', invece, colorare una mappa con 
isoipse mettendo delle fasce di grigi contigui (lavoro da certosini...), poi, 
con la santa pazienza si tolgono tutti gli elementi grafici che non servono 
(toponimi, griglie, simboli, isoipse stesse) e si estrude la mappa derivata.

Ciao!
Marco
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Re: [Gfoss] A proposito di 3D e il plugin QGis2threejs ...

2014-01-18 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 18/gen/2014, alle ore 18:35, antoniovinci sier...@outlook.com ha 
scritto:

 /
 GEOgrafica wrote
 VTBuilder ti crea un DEM con altezze in piedi (ft), e che va da 0 piedi a
 255 piedi
 
 /
 
 Il settaggio in metri lo trovi sotto a VIEW = OPTIONS.
 
 Avevo gia' provato a mettere il mare a colore 0, ma cosi' facendo, lo sfondo
 si mangia letteralmente le spiagge, fondendosi con esse.
Se il dato e' scadente c'e' poco da fare, poi campionandolo a 256 livelli viene 
ancora peggio (le spiagge vanno a cascare nel livello 0, che comprende 1/256 di 
tutte le altezze presenti, per quello te le mangi). 

Lo sto dicendo dall'inizio del thread che questo sistema della scala di grigi 
e' un metodo molto rozzo.

ciao
Marco


Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] A proposito di 3D e il plugin QGis2threejs ...

2014-01-17 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 16/gen/2014, alle ore 20:40, antoniovinci sier...@outlook.com ha 
scritto:

 /
 GEOgrafica wrote
 Al limite puoi convertire un DEM in un raster a scala di grigi, dal valore
 minimo al valore massimo, quantizzando quindi l'intervallo di elevazioni
 in 256 segmenti
 
 /
 
 Questa e' una gran cosa: gentilmente potresti elaborare meglio il concetto?
 
 Tu stai dicendo: non potendo disporre di un server WCS, tu metti sul server
 WMS un raster piatto in scala di grigio, l'utente si salva in locale la
 videata come Geotiff, dopodiche' si ricostruisce (in modalita' offline) il
 Dem quasi-originario.
 
 Se e' vera la mia interpetrazione, quale software sarebbe in grado di
 realizzare questa sorta di 'reverse engineering'..?
Beh, la cosa è molto semplice: i vari valori del canale del grigio ( 8 bit, 
quindi da 0 - nero puro - a 255 - bianco puro) vengono convertiti in quote. Il 
problema pero' e' che questa tecnica e' molto limitante, perche' un livello WMS 
rappresentante un DEM in scala di grigio quantizza le quote del DEM stesso sui 
256 valori che ha a disposizione, ma le quantizza partendo dalla quota minima 
presente nel livello altimetrico fino alla quota massima dello stesso. Quindi, 
se il file di partenza riguarda una zona dove ci sono piccoli dislivelli, la 
quantizzazione sara' piu' precisa in termini assoluti, mentre lo sara' molto 
meno se include dislivelli molto grandi. 
Faccio un esempio: se il livello in scala di grigio rappresenta tutta l'Italia, 
sappiamo che le quote di elevazione vanno da 0 m a 4880 o giu' di li' del Monte 
Bianco: quindi il mio livello in scala di grigio ha a disposizione solo 256 
valori per rappresentare 4880 m di dislivello. Quindi, ogni fascia della 
mappa in toni di grigio rappresenta un intervallo altimetrico di 4880/256 = 
19.062 m. Quindi, indipendentemente dalla risoluzione in quota del DEM di 
origine, la risoluzione in Z del DEM derivato dalla mappa in toni di grigio 
sara' di 20 metri. Inoltre, il che e' ancora peggio, questa risoluzione e' 
quantizzata sui vari livelli, quindi di fatto se creiamo un DEM fatto in questo 
modo ci troveremo di fronte a un DEM tabulare, fatto a scalini. Questi scalini 
si noteranno piu' o meno a seconda dell'acclivita' locale dell'area 
rappresentata: in aree molto acclivi non si notera' quasi la scalettatura, 
mentre in aree moderatamente acclivi si notera' molto bene la struttura a 
piani. La tecnica e' molto limitante in termini GIS, e anche in termini di pura 
e semplice visualizzazione funziona bene o abbastanza bene solo in aree 
piuttosto acclivi, con dislivelli comunque non molto accentuati, e con una 
fittezza della maglia X-Y comparabile con la distribuzione planare dei salti 
di quota

Fatto tutto questo cappello introduttivo, e' piuttosto facile capire come si 
converte una mappa in toni di grigio in un DEM: la si prende come un raster 
(es. un raster di GRASS) e le si dice di assegnare il valore minimo, 
corrispondente in genere a 0 (ma non è detto, dipende come e' tagliato il 
ritaglio) alla quota minima reale presente nell'area di interesse, e 
viceversa di assegnare il valore massimo, corrispondente al 255 (ma non e' 
detto, vedi sopra) alla quota massima reale.

Con GRASS si fa tranquillamente. Idem con VTBuilder di Virtual Terrain Project, 
dal quale poi si puo' esportare il DEM importato in vari formati (attenzione 
pero' perche' VTBuilder non chiede nulla sulla quota massima e minima, con il 
rischio di sbagliare il range di altezze: bisogna andare a verificare a mano 
che sia stato scelto un range di altezze corretto, altrimenti riassegnarlo).

Questa tecnica e' usata da sempre nella computer grafica 3d per creare oggetti 
a rilievo da una Z-map, o mappa delle profondita'. Si puo' utilizzare per 
estrudere fisicamente un oggetto (mesh displacement) oppure per creare un 
effetto di falso ombreggio (bump mapping). Nella grafica 3d si possono 
utilizzare tecniche di subsampling (subpatch) per smussare le gradonature che 
vengono fuori dal DEM, cosa che normalmente nei software GIS non e' prevista (a 
meno di non interpolare) perche' si introduce una arbitrarietà del dato.

Spero di essere riuscito a spiegarmi
Ciao
Marco


Marco Gualdrini
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 Grazie!
 
 
 
 
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Re: [Gfoss] A proposito di 3D e il plugin QGis2threejs ...

2014-01-17 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 17/gen/2014, alle ore 07:09, Geodrinx geodr...@gmail.com ha scritto:

 
 Se vi interessa potete fare qualche prova con il server wcs che sto mettendo 
 in piedi.
 
 Grazie, Andrea  :)
 
 Domanda:  se ricordo bene, il WCS ritorna degli elementi punto, vero ?
Ritorna un raster con valori associati alla coppia X-y. Se il WCS e' un WCS di 
un DEM, sara' un raster con una terna di valori per ogni cella, ovvero X, y e Z.

 
 Io, in realtà, stavo pensando ad un semplice WMS del DTM (originariamente 
 GeoTIFF 24 bit) che potesse ritornare un semplice PNG a 24 bit che potesse 
 essere usato per trasferire le informazioni di altezza. 
Occhio Roberto perchè il tuo file a 24 bit di fatto è un file a 8 bit... 
L'informazione altimetrica e' distribuita sui 3 canali R, G e B ma in maniera 
esattamente identica, per cui di fatto hai la variazione continua dei 3 valori: 
per la quota minima avrai RGB pari a 0,0,0, per la successiva RGB = 1,1,1 e 
cosi' via fino a RGB = 255, 255, 255. Quindi anche se il file di partenza e' 
stato convertito a 24 bit, rimane un dato a 8 bit, quantizzato su 256 valori. 
Decisamente molto poco per un lavoro che abbia un senso in termini di 
modellazione 3d. 
Si potrebbe fare di piu' con la scala di grigio se invece di usare un file RGB 
a 24 bit, che e' uguale a un file in scala di grigio a 256 livelli, si potesse 
utilizzare un file in scala di grigio a 16 bit, dove i livelli sono molti di 
piu', per la precisione 65536, sufficienti per rappresentare con una 
risoluzione in quota di un quasi un decimetro tutta la superficie terrestre in 
continuo (8848/65536 = 0.135 m). Il fatto e' che i WMS sono serviti come file a 
24 bit, quindi ribadisco, che il WMS non e' proprio il massimo. 

 Ho fatto dei test con dei file locali creati con VTBuilder,
si infatti VTBuilder legge direttamente i file in scala di grigio e li 
interpreta da solo come dislivelli... anche se (vedi sotto)

 e la cosa funziona benissimo,
funziona bene ma non ti chiede nulla sulla scala delle altezze utilizzata, ne' 
sul range nè sull'unità di misura: in pratica decide lui che altezze usare 
conoscendo il programmatore, mi immagino anche di sapere come mai funzioni in 
questo modo, che e' potenzialmente foriero di errori clamorosi sui 
dislivelli

 anche se, per il momento, QGis2threejs utilizza un solo layer file per le 
 altezze, e non guarda ancora un eventuale WMS attaccato. 
Si ma questo e' solo un problema della sorgente dati da leggere. Non è certo 
eccessivamente complicato dire al plugin di utilizzare come fonte dati anche un 
WMS (perché, una volta risolti i problemi di input-output, si tratta di leggere 
i valori da un raster in scala di grigio), solo che un WMS potrebbe anche 
contenere una mappa satellitare a milioni di colori, o una mappa dove ci sono 
delle righe o dei simboli... e allora come si dovrebbe comportare lo stesso 
plugin? Come assegnerebbe le quote? Comunque, ammettiamo pure che gli si dia in 
pasto un WMS fatto in toni di grigio e che rappresenti una altimetria: al 
momento del caricamento bisognera' imporre a mano la quota mimima e massima 
correlate ai toni di grigio presenti sul ritaglio considerato: cosa che non e' 
detto che si sappia a priori.

Nel WCS questo non succede perche' ad ogni coppia x, y e' associato anche il 
relativo valore Z assoluto, e non convertito in scala di grigio, quindi un 
WCS contiene realmente la geometria 3d mentre nel WMS stai facendo un 
trucchetto che in molti casi e' una specie di accrocchio, e spesso ti mancano 
gli elementi per procedere...

Io personalmente se avessi voglia di riscoprire l'acqua calda e implementare la 
funzione di lettura di un dato in streaming per il plugin in questione, 
lascerei perdere il WMS e implementerei direttamente il WCS.


 D'altro canto, lo stiamo ideando in questo momento... ;)

Forse vale piuttosto la pena trasformare VTBuilder in un plugin di QGIS, se 
proprio vuoi trasportare un ambiente di editing 3d in QGIS.

Ciao!
Marco

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

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Re: [Gfoss] A proposito di 3D e il plugin QGis2threejs ...

2014-01-17 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 17/gen/2014, alle ore 18:47, Geodrinx geodr...@gmail.com ha scritto:

 Marco,
 
 grazie per i preziosi consigli. 
 
 Aggiudicato per il WCS. 
 
 Solo, non capisco una cosa: dici che non è possibile creare un PNG24 bit a 
 migliaia di colori ?
No, certo che e' possibile creare un PNG24 bit a colori, solo che per 
rappresentare un DEM questo non va bene.

 
 Per quale motivo le 3 componenti dovrebbero essere uguali ?  Solo per 
 visualizzare in toni di grigio ?  Ma io non devo visualizzare l'immagine 
 DTM, io devo solo codificare, trasferire e utilizzare le coordinate.  Il 
 colore del terreno verrà dalla texture, altra immagine, questa a colori, 
 accoppiata al DTM (che potrà provenire da un'altro, più tradizionale WMS). 
Okey okey, ma non c'entra la texture da spalmare sul DEM. Quella si che puo' 
venire da un normale WMS e puo' essere sia un'ortofoto, un'immagine 
satellitare, ma anche una cartina, a colori o in bianco e nero (una CTR). Io 
parlo del WMS per la gestione delle altimetrie. Infatti in osgEarth, tanto per 
dire, si usa il WCS per l'altimetria e il WMS per la colorazione della stessa.

Per quanto riguarda l'altimetria, in pura teoria potresti definire uno schema 
per utilizzare tutti i 16 milioni di variazioni dei 3 canali RGB a 8 bit (3 per 
8 = 24 bit, ovvero 16 milioni di colori) e rappresentarli come quote, ma non 
esiste alcun protocollo che standardizzi questo sistema, anche perche' e' 
quanto di piu' farraginoso uno si possa inventare.

Quindi, all'atto pratico, non e' al momento possibile definire una palette con 
corrispondenza univoca tra terne RGB diverse da valori omologhi sui tre canali 
e quote. 
Okey, puoi stabilire che il valore minimo e' 0, 0, 0, e che il massimo e' 255 
255 255, ma in mezzo? Come interpreti 1,0,0? Sarebbe la quota successiva a 
0,0,0? e poi come vai avanti? 2,0,0? O invece 1,1,0? potrei continuare, non 
so se e' abbastanza chiaro... non e' semplice spiegare queste cose a voce, 
senza avere la possibilita' di fare almeno un disegnino... 

Per rappresentare un valore univoco che varia (la quota) la cosa piu' logica e' 
ragionare su un unico canale, perche' cosi' e' immediata la corrispondenza 
diretta tra x-y e la relativa z. Il problema e' che il singolo canale o e' a 8 
bit oppure e' a 16 bit. A 16 bit vai piu' che bene (hai 65K livelli, adeguato 
per gestire geometrie con dislivelli molto significativi), ma non mi risulta 
che i WMS supportino i 16 bit, visto che sono pensati per veicolare immagini 
JPG a 24 bit o similari. A 8 bit hai tutti i problemi di cui ho gia' parlato. 
Neanche un TIF (o TGA o PNG) a 32 bit va bene, perche' e' solo un file a 24 bit 
con un canale aggiuntivo, ma ogni canale ha sempre solo 8 bit. Vai bene solo se 
usi un raster mono-canale (quindi, a toni continui, quindi in soldoni bianco e 
nero, o meglio toni di grigio) a 16 bit sul singolo canale, cosi' hai 65k 
variazioni. Anche in questo caso devi pero' definire a mano il valore massimo e 
minimo di quota presente sulla tua fetta di ritaglio, dato che potresti non 
conoscere. 

Ergo, vince il WCS.

 
 Puoi chiarirmi questo dubbio?
Spero di esserci riuscito
Ciao!
Marco


Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] OSRM percorsi ... galattici :)

2014-01-16 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 16/gen/2014, alle ore 10:51, Geo DrinX geodr...@gmail.com ha 
scritto:

 Salve,
 
 
 volevo segnalare un divertente percorso calcolato da OSRM:

[cut]

e non e' l'unico caso A me inserendo Faenza come partenza e bologna 
come destinazione, anzitutto decide di farmi partire da Montiano (che è Cesena, 
solo una 30ina di km da casa mia), quindi mi fa passare dalla Germania, con un 
percorso totale di 23368 km

 Qual è il problema ?   Origine e destinazione sono solo a 5 km di distanza...
 
 :)
 
 Dove devo segnalare il bug, per rendermi utile ?
Mi pare che ci sia un bel bug grande e grosso, in effetti. Anzi probabilmente 
piu' di uno visto che sbaglia pure a imbroccare la partenza.

ciao
Marco


Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] A proposito di 3D e il plugin QGis2threejs ...

2014-01-16 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 16/gen/2014, alle ore 15:11, G. Allegri gioha...@gmail.com ha 
scritto:

 Concordo con Marco che ci sono strumenti ben più sviluppati e potenti per 
 gestire e visualizzare dati 3D.
 E' pur vero che non ce ne sono tanti che sparino fuori un WebGL da dati 
 geografici in modo semplice per l'utente finale. 

 Il plugin in questione ha tanta (tantissima!) strada da fare, ma non lo trovo 
 del tutto inutile.
Non ho pero' capito quale sarebbe il plugin a cui fai riferimento

Marco
 
 giovanni
 
 Nota a latere. Mi sdubbia un po' è l'impiego della PlanarGeometry di three.js 
 per costruire la mesh, quando forse sarebbe più efficiente l'impiego del 
 normal displacement a livello di shader, come ad esempio viene fatto tramite 
 il modifier di Blender in questo esempio [1]. Di fatti è quello che verrebbe 
 fatto con un'immagine ottenibile da WMS.

Finchè siamo in ambito di pura rappresentazione e visualizzazione mi puo' anche 
stare bene. Attenzione pero' perche' con Blender (o con qualunque altro 
software del genere: io questi test qua con le mappe a 256 grigi li feci per la 
prima volta con l'Amiga e il softwave Vista ai tempi della laurea - 1991-92, 
e successivamente durante il corso di formazione sul GIS che feci con Francesco 
Marucci e altri colleghi a Bolgona nel 1994...) facendo un displacement in 
subpatch su una mappa a toni di grigio stai creando una nuova geometria a 
risoluzione indipendente dalla mappa in toni di grigio stessa, di fatto 
interpolando un po' a casaccio (o meglio, secondo l'algoritmo di Blender che 
sara' di volta in volta Nurbs, Spline o quello che vuoi) un raster di 
risoluzione definita. Col risultato che il virgolette-DEM-chiuse_virgolette 
che viene fuori e' tutto bello smussato e sfumato, ma ha una geometria molto 
arbitraria. A parte il fatto che la smussatura di per se' non e' che produca 
per forza dei risultati migliori, vedi il problema che aveva Luca Mandolesi nei 
giorni scorsi A mio parere finche' si rimane in ambito GIS e' bene che le 
risoluzioni native vengano mantenute, o al massimo interpolate in maniera 
conscia, altrimenti ogni pretesa di accuratezza va a farsi benedire.
Secondo me ha senso mantenere separati gli ambiti del GIS 3d e della computer 
grafica 3d, anche se sono territori in varie misure affini.

ciao!
Marco


Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

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---

 
 [1] 
 http://kodex.tumblr.com/post/37038839550/visualising-qgis-data-with-blender
 
 
 Il giorno 16 gennaio 2014 15:03, Geo DrinX geodr...@gmail.com ha scritto:
 
 
  Se  si crea un WMS di un DTM  (oppure si utilizza uno già esistente), 
  questo viene caricato in QGis in modalità tale da poter essere utilizzato 
  come  Elevation ?
 
 Un WMS butta fuori delle immagini RGB a 8 bit per canale (JPG, PNG o GIF), 
 che non sono adatte per trasportare un dato 3d.
 
 si può definire il WMS  in  PNG32 bit.   Penso sia sufficiente.  O no ?
 
 In caso, ce n'è uno già disponibile per fare delle prove ?
 
 
 Roberto
 
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 -- 
 Giovanni Allegri
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 GEO+ geomatica in Italia http://bit.ly/GEOplus

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Re: [Gfoss] A proposito di 3D e il plugin QGis2threejs ...

2014-01-16 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 16/gen/2014, alle ore 15:40, G. Allegri gioha...@gmail.com ha 
scritto:
 
 Il giorno 16 gennaio 2014 15:26, GEOgrafica geograf...@alice.it ha scritto:
 Il giorno 16/gen/2014, alle ore 15:11, G. Allegri gioha...@gmail.com ha 
 scritto:
 
 
 Il plugin in questione ha tanta (tantissima!) strada da fare, ma non lo 
 trovo del tutto inutile.
 Non ho pero' capito quale sarebbe il plugin a cui fai riferimento
 
 
 
 Quello nell'oggetto di questo thread :)
Whooops.. :) pennica delle 3 e mezzo. :) Sorry!

 Vero. Ma non è mica necessario fare subpatching come nell'esempio. Il 
 displacement può comunque essere fatto mantenendo la risoluzione originale, o 
 no? 
Sì, però se non fai subpatch di fatto e' come fare una normale estrusione sulla 
z, e rimane il problema della quantizzazione, fatta su 256 livelli, con 
risultati scadentissimi, e senza una sostanziale differenza rispetto al metodo 
di estrusione semplice...

 Comunque, se entriamo nel mondo del 3D analitico, bhè è tutto un altro 
 discorso, e per questo rimandavo a SFCGAL, Paraview, e diavoli simili. Non so 
 quanto abbia senso a quel punto forzare la mano di QGIS, visto che di 3D nel 
 suo codice non c'è nemmeno l'ombra.
 Comunque Marco, siamo consci della tua competenza e storia in materia. Non ce 
 ne volere se non siamo tutti nati imparati. E' proprio questo il bello 
 della community, poter anche imparare dall'esperienza altrui ;)
Ovviamente nessuno e' nato imparato, e anche la mia competenza e' solo frutto 
di anni di utilizzo di queste tecniche, non certo di particolari capacita' mie 
personali. 
Non vorrei dare l'impressione di essere saccente, anche se probabilmente e' 
proprio l'impressione che do' piu' che altro vorrei rimarcare che QGIS e' 
UN software di GIS fra i tanti GFOSS presenti sulla scena, e a mio parere piu' 
che lo specifico software entro il quale si fa una determinata operazione e' 
importante la logica dell'operazione stessa, che puo' essere simile ma non 
uguale ad altre tutto qua.

Grazie a te giovanni per temperare i miei furori 3d-istici :)

ciao!
Marco

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

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 giovanni
 
  
 
 ciao!
 Marco
 
 
 Marco Gualdrini
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 [1] 
 http://kodex.tumblr.com/post/37038839550/visualising-qgis-data-with-blender
 
 
 Il giorno 16 gennaio 2014 15:03, Geo DrinX geodr...@gmail.com ha scritto:
 
 
  Se  si crea un WMS di un DTM  (oppure si utilizza uno già esistente), 
  questo viene caricato in QGis in modalità tale da poter essere utilizzato 
  come  Elevation ?
 
 Un WMS butta fuori delle immagini RGB a 8 bit per canale (JPG, PNG o GIF), 
 che non sono adatte per trasportare un dato 3d.
 
 si può definire il WMS  in  PNG32 bit.   Penso sia sufficiente.  O no ?
 
 In caso, ce n'è uno già disponibile per fare delle prove ?
 
 
 Roberto
 
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Re: [Gfoss] A proposito di 3D e il plugin QGis2threejs ...

2014-01-16 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 16/gen/2014, alle ore 17:23, Paolo Cavallini cavall...@faunalia.it 
ha scritto:

 Il 16/01/2014 14:58, GEOgrafica ha scritto:
 
 Ma perchè volete fare sempre tutto quanto in QGIS???
 
 non e' che si voglia fare tutto in QGIS, ma un ambiente integrato e'
 enormemente piu' facile da apprendere e da usare per una persona normale.
Boh, questo e' il tuo parere. Consentimi di dissentire Esempi che vanno in 
direzione opposta a quanto tu suggerisci se ne possono fare prendendoli da 
altri settori...
Ad esempio, c'e' chi si ostina a voler impaginare un libro con Word, dalla A 
alla Z, e Word ha via via implementato funzioni che sembra che ti diano la 
possibilita' di impaginare semplicemente il tuo libro dentro un ambiente 
integrato eppure chi fa editoria sa che impaginare un libro in Word e' una 
follia.
Analogamente, AutoCAD si e' via via ampliato aggiungendo funzioni di 
manipolazione raster, tali per cui conosco studi di ingegneria o architettura 
che pretenderebbero di fare image processing all'interno di Autocad, e il tutto 
perche' e' piu' complicato/costoso installarsi/comprarsi Gimp/Photoshop 
quando invece all'atto pratico e' impensabile poter fare tutto con ACAD. 
E' che tante volte uno battezza un software come il suo prediletto, per 
attitudine, forma mentis, necessita' ecc., e via via tende a desiderare che lo 
stesso software implementi qualsiasi cosa, anche cose che esulano dall'ambito 
primario di utilizzo del software stesso.

 believe it or not, la maggior parte del mondo trova un semplice
 scriptino SQL, o anche solo l'installazione e configurazione di un
 software di media complessita', un'impresa al di la' delle propie
 capacita', del tempo o della voglia disponibili.
Okey, son d'accordo su questo, ma rimango della mia opinione: tante volte a mio 
parere e' meglio usare UN cacciavite, UNA sega, UN trapano, piuttosto che UN 
ATTREZZO MULTIUSO UNIVERSALE dove devo scazzignare un sacco per capire come si 
fa a fargli fare il cacciavite, la sega, il trapano

 un esempio: fare le analisi GDAL tramite il plugin di QGIS (GDAL Tools)
 non aggiunge niente alla potenza degli algoritmi, mette alla portata di
 tutti l'utilizzo di funzioni altrimenti arcane, e di fatto irraggiungibili.
Potra' anche essere per alcune cose, ma come ti ho gia' detto questo tuo 
approccio non corrisponde al mio e' non e' detto da nessuna parte che il tuo 
sia giusto e il mio sbagliato, o viceversa. 

Alla fine e' anche una questione di gusti.

Mi viene pero' da dire che potenzialmente voler infarcire di tante (troppe?) 
funzionalita' un software ne aumenta potenzialmente l'instabilita' e i 
malfunzionamenti, anche se e' vero che l'architettura a plugin tende ad ridurre 
questo tipo di problemi.

ciao
Marco
Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] A proposito di 3D e il plugin QGis2threejs ...

2014-01-16 Per discussione GEOgrafica



Il giorno 16/gen/2014, alle ore 16:12, antoniovinci sier...@outlook.com ha 
scritto:

 
 Quanto a osgEarth sembra promettente, ma fin quando tu devi costringere
 l'utente a scriversi un file XML per renderizzare un Dem, capisci che resta
 un bel sogno confinato nel garage dei 4 amici di Washington DC...
vabbe'  :D
i 4 amici nel garage di Washington (che non stanno a Washington, per inciso) 
fanno da tempo servizi hi-end (basati su osgEarth) per ditte piuttosto danarose 
:)
il fatto che si parli poco di osgEarth su Mailing List tipo GFOSS non significa 
che il prodotto non sia maturo e soprattutto non sia usato

non guardiamo troppo il nostro bigolo! :)

ciao!
Marco

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] A proposito di 3D e il plugin QGis2threejs ...

2014-01-16 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 16/gen/2014, alle ore 16:57, G. Allegri gioha...@gmail.com ha 
scritto:
 
 Visto che sei esperto in materia, ma a parte i trilioni di globi, quali 
 strumenti FOSS conosci in grado di gestire e/o visualizzare dati territoriali 
 3D? Paraview, Nviz altro?
VTerrain prima di tutto, ovviamente, nelle sue due componenti VTBuilder e VTP 
Enviro. Poi abbiamo OpenEV e Ossim, e quindi anche, sulla scia, Landserf, che 
e' un eccellente software di analisi raster 3d. 

Poi se parliamo di visualizzazione dinamica, osgEarth, che non e' 
necessariamente un globo, nel senso che posso anche visualizzare dati in 
ambiente cartesiano/planare solo per settori. 

Ciao!

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] A proposito di 3D e il plugin QGis2threejs ...

2014-01-16 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 16/gen/2014, alle ore 18:23, Geodrinx geodr...@gmail.com ha scritto:

 
 Ma perchè volete fare sempre tutto quanto in QGIS???
 
 non e' che si voglia fare tutto in QGIS, ma un ambiente integrato e'
 enormemente piu' facile da apprendere e da usare per una persona normale.
 Boh, questo e' il tuo parere. Consentimi di dissentire Esempi che vanno 
 in direzione opposta a quanto tu suggerisci se ne possono fare prendendoli 
 da altri settori...
 
 Il discorso che puó essere valido per un professionista, a volte è difficile 
 da proporre in una azienda e ancor meno in una Pubblica, specie in regime di 
 spendi g review  ( per risparmiare ho tolto una n :)

Ma non e' un fatto di costi... gia' non è un problema di costi in ambito 
commerciale (non e' detto che tre software commerciali che fanno tre cose 
diverse costino di piu' di un unico software commerciale che fa tutte e tre le 
cose, anzi potrei fare esempi concreti che dicono proprio l'opposto...), ma a 
maggior ragione non è un problema di costi in ambito free, dove di costi di 
acquisto non ce ne sono 
Se poi fai riferimento al fatto che in un software solo si impara prima ad 
usare piu' funzioni, ribadisco quanto ho detto a Paolo, ovvero che non sono 
necessariamente d'accordo. Puo' essere che il software trapano e il software 
cacciavite siano piu' semplici e veloci (e quindi meno onerosi) da usare 
rispetto al software milleusi, che proprio perche' deve essere milleusi 
potrebbe essere piu' complicato da saper usare nelle varie sfaccettature.
 
 E' che tante volte uno battezza un software come il suo prediletto, per 
 attitudine, forma mentis, necessita' ecc., e via via tende a desiderare che 
 lo stesso software implementi qualsiasi cosa, anche cose che esulano 
 dall'ambito primario di utilizzo del software stesso.
 
 Certo, specie se uno sta nel ... reparto Gis. 
Ma il reparto GIS comincia ad essere un po' grandino... e' un po' come dire 
reparto grafica. C'e la grafica raster, quella vettoriale, il desk top 
publishing... Non e' detto che la soluzione migliore sia avere un megasoftware 
unico che copra tutto il reparto.

Sara' questione di gusti ma per me non solo.

;)
Ciao
Marco

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

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 Ciao
 Roberto
 
 

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Re: [Gfoss] Qgis 2.0 e Interpolazione: creare correttamente un dem

2014-01-14 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 14/gen/2014, alle ore 10:36, Luca Mandolesi mandol...@gmail.com ha 
scritto:

 Ciao e intanto grazie per le risposte che mi confortano molto.
 
 
 Diciamo che siamo quasi nella direzione sperata e Mauro il tuo esempio è 
 calzante, ma al momento devo per forza rimanere dentro a QGis...argh...

Ciao Luca, scusami ma non riesco stamattina a provare il tuo dataset. Io 
utilizzerei GRASS che per queste cose (3d) mi da molti piu' tool di QGIS, puoi 
lavorare con le breaklines e fare l'interpolazione in maniera molto piu' 
precisa.

 
 Con il metodo di vettorializzazione dei poligoni si ottiene un bell'effetto, 
 tuttavia vado a perdere quello che potrebbe essere il dettaglio di variazioni 
 di quota del piano che invece otterrei con il plugin interpolazione.
 
 Perchè se ora aggiungessi altre linee con variazioni di quota (di 2 o 3 cm 
 solo) al piano 0 [0], otterrei una piccola gradinata con il metodo di 
 vettorializzazione, invece nella realtà ho una superficie che sale 
 progressivamente. Di contro dove c'è una struttura artificiale lo stacco di 
 quota dovrebbe essere netto.
A questo punto perchè non ti fai allora un DEM del terreno vero e consideri 
invece le strutture artificiali come poligoni da estrudere in quota? Ah 
gia' sei in QGIS, non in GRASS :)

Non si capisce mica che preferisco ottocentomila volte QGIS rispetto a GRASS, 
no eh? :)
Comunque, scherzi a parte, tu cosa devi fare con il DEM del muretto? Una 
semplice visualizzazione 3d o altre analisi? Se si tratta di una semplice 
visualizzazione, io farei tutto con NVIZ. Semplice e veloce.

Se ho un po' piu' di tempo nel pomeriggio vedo di metter mano a GRASS e tirar 
fuori qualcosina di interessante. Scusami ma oggi e' una giornata un po' 
piena...

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Qgis 2.0 e Interpolazione: creare correttamente un dem

2014-01-14 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 14/gen/2014, alle ore 11:00, GEOgrafica geograf...@alice.it ha 
scritto:

 
 Non si capisce mica che preferisco ottocentomila volte QGIS rispetto a GRASS, 
 no eh? :)

Refuso! Intendevo esattamente il contrario, ovvero che preferisco GRASS a 
QGIS
Chiedo venia, ho premuto senza rileggere.

ciao
Marco

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

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Re: [Gfoss] SmartMaps

2014-01-13 Per discussione GEOgrafica
 in parte. Ribadisco che la mappa non sono i 
dati, come un cartografo che fa i colorini belli non e' un tecnico GIS che 
manipola record PostGIS, anche se i temi sono attigui, e anche se l'informatico 
continuera' a pensare che la parte veramente improtante sono i database e il 
cartografo che la parte veramente importante sono i colorini belli. 

La mappa su App dovrebbe avere del valore aggiunto (in termini di leggibilita', 
funzionalita' ecc) che vadano oltre i dati - liberi o meno - con cui la mappa 
e' fatta. Se la app e' scadente di suo, concordo che non sia smart. Che i dati 
liberi siano smart di default, non concordo per nulla.

Ciao! :)
Marco


Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] SmartMaps

2014-01-13 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 13/gen/2014, alle ore 13:57, Geodrinx geodr...@gmail.com ha scritto:

 La creazione, aggiornamento e validazione di una mappa, potrebbero essere 
 considerate tre fasi riconducibili alle problematiche della Teoria delle 
 Misure.
 
 Nessuno puo' assicurare un dato perfetto.  Ma ci si puo' avvicinare il più 
 possibile con vari accorgimenti. 
Dipende cosa si intende per perfetto Sicuramente quando faccio un rilievo 
topografico so la validita' di quel dato e la dichiaro, con la relativa 
precisione.
Ci sono vari accorgimenti sicuramente per poter considerare piu' o meno buono o 
valido un dataset per un determinato tipo di utilizzo, basta chiarire qual e' 
l'utilizzo specifico e quali sono i parametri importanti per definire il dato 
buono o cattivo.
 
 @marco
 confronta meglio i dati di OSM con quelli commerciali e avrai delle sorprese
Guarda che io no sto mica qui a magnificare i dati commerciali, ci sono anche i 
dati istituzionali (siano open o meno) che a mio parere rimangono i migliori 
per alcuni specifici motivi che in parte ho gia' spiegato. Pero' tu analizza 
meglio i dati OSM a livello generale (per esempio non guardare solo le 
strade...) e vedrai che la continuita' territoriale di cui tu parli non c'e' 
proprio, a tutt'oggi
Con dati di tutte le fatte possibili e immaginabili ci maneggio un bel po', 
come tu sicuramente sai, proprio per produrre cartografie di vario genere, 
quindi in generale non e' che mi sorprendo piu' di tanto :)

 
 Ciao
 Roberto
Ciao!
Marco

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] SmartMaps

2014-01-13 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 13/gen/2014, alle ore 18:18, Maurizio Napolitano n...@fbk.eu ha 
scritto:

 
 
 Aggiungo comunque che il tema della qualità dei dati di OpenStreetMap
 è un tema che la ricerca scientifica sta affrontando da tempo e con
 ottimi risultati.
 Di fatto, uno dei parametri più importanti, è quello della Legge di Linus 
 ... che è poi quella della qualità del software libero.
 Più occhi controllano un oggetto e prima i bug vengono risolti.
Piu' che occhi per controllare (generici), servono procedure valide atte a 
controllare bene (Anche perche' riconoscere un bug, ovvero un 
malfunzionamento, di un software, non e' proprio uguale a riconoscere la buona 
o cattiva qualità di un dato, visto che la qualità dello stesso non saraà mai 
assoluta, ma sempre relativa ad una determinata scala, od uso). Ad esempio, 
là dove i dati sono carenti, perche' magari ci sono delle strade che non sono 
state rilevate, o dove nessuno mai si e' addentrato ad inserire dati, bisogna 
scrivere hic sunt leones in modo da avvisare chi guarda che li ci sono delle 
potenziali carenze, e li' puntare l'attenzione. 
Se si caricano dati da basi date terze, a scale e dettagli diversi, bisogna 
dare all'utente/osservatore/cittadino-verificatore gli strumenti per saperlo 
(che non si nasce verificatori solo per il fatto di poter guardare una 
cartina), senno' uno potrebbe pensare che i monti del Veneto sono pieni di 
fiumi, fiumicelli e torrenti mentre quelli del Trentino non hanno neanche un 
fosso...
 

ciao
Marco

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Qgis 2.0 e Interpolazione: creare correttamente un dem

2014-01-13 Per discussione GEOgrafica

Il giorno 13/gen/2014, alle ore 20:29, Luca Mandolesi mandol...@gmail.com ha 
scritto:

 Salve a tutti,
 sto provando a fare una cosa che credevo semplice ma evidentemente mi sfugge 
 qualcosa. Provo a spiegare:
 
 Ho uno shape [0] di tipo linea che rappresentano i contorni di 3 oggetti: in 
 sostanza 1 pavimento, un muretto e la base di un focolare.
 
 il pavimento reca quota 0.0, mentre i muretto e il focolare hanno quota 0.2.
 
 Quando provo a generare il dem con il plugin interpolazione (non quello 
 fornito da ftools con il quale non ricavo nulla), al posto di ottenere un 
 piano a quota 0 dentro al contorno 0 e due volumi estrusi di 0.20 m sopra al 
 pavimento, ottengo una sfumatura tra il piano e le due strutture.
 
 E' possibile ottenere un DEM con parete verticale che da 0 arrivi fino a 
 0.20 senza sfumatura?
E' possibile ma con una interpolazione semplice fai molta fatica, perche' devi 
considerare la base del muretto (a quota zero) e la sommita' del muretto (a 
quota 0.2), e il DEM generato avra' una singola quota per elementi che hanno la 
stessa x e y (piede e sommita' del muretto). Con una semplice interpolazione 
senza indicare al sw di considerare le breaklines come vincoli il DEM non ti 
viene. 
 
 Sto sbagliando strumento?
Non ho sottomano in questo momento QGIS con il plugin in questione, vedo domani 
se riesco a fare una prova in ufficio. comunque io personalmente farei un TIN 
dicendo di considerare la base del muro a quota zero e la testa a quota 0.2 
come breaklines, poi eventualmente trasformerei il TIN in DEM.

Ciao
Marco


Marco Gualdrini
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 Ho messo sotto lo shape per chi avesse voglia di fare due prove.
 
 Grazie mille
 Luca
 
 
 
 [0] https://www.dropbox.com/sh/i5zf4tdc0jwp8c7/zSpIWqMA1A
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Re: [Gfoss] SmartMaps

2014-01-12 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 12/gen/2014, alle ore 11:45, Geodrinx geodr...@gmail.com ha scritto:

 Salve,
 
 volevo segnalarvi uno strano fenomeno che sta avvenendo sugli store dei vari 
 smartphone, e che riguarda la pubblicazione di dati OpenStreetMap (tra 
 l'altro a volte obsoleti, cioè catturati non di recente) e l'uso di app non 
 gratuite che li visualizzano. 
 Evidentemente è possibile farlo.
Ovviamente si, anche perchè non si stanno vendendo i dati ma si sta vendendo 
l'App che li visualizza, che e' fatta nel suo specifico modo, con il suo 
specifico codice, e i dati OSM sono molto probabilmente stati 
graficati-prillati-compressi-stagliuzzati in un certo modo al fine di essere 
visualizzati da quella specifica App.

 Ma, quello che mi chiedo è: perché comprare una app ( che in questo caso 
 sta a significare ap-pagamento :)  per utilizzare dati gratuiti, 
 limitandosi all'interno di una città?  Mistero. 
Forse perchè la app mi puo' dare un accesso a quei dati in modo non grezzo, 
ma editato, vestito graficamente, con delle funzioni di ricerca specifiche 
che mi possono tornare utili di piu' che non il semplice dato grezzo? Forse 
perchè il dato OSM, gratuito, non e' quello che si deve pagare, ma è la app 
stessa? Forse perche' la vestizione grafica di dati OSM viene considerato un 
lavoro a parte rispetto al dato in se', che e' un'altra cosa?
A me non pare che ci sia alcun mistero, nè tantomeno nulla di male.

 O meglio, forse non funziona il (nostro) sistema di diffusione delle 
 informazioni legate ai dati liberi. :(
Boh, non capisco cosa vuoi dire. La licenza OSM non impedisce assolutamente di 
rivendere prodotti di varia natura (digitali o cartacei) che siano basati sui 
dati OSM, anzi tutt'altro. 
Ripeto, un conto sono i dati e un conto sono gli elaborati che da questi dati 
vengono derivati. E' un elaborato la vestizione cartografica specifica, e' un 
elaborato il software che, non so, per dire, mi fa vedere la cartina secondo un 
layout e con certe funzioni specifiche (es. altimetria dinamica, ricerca 
percorso piu' breve o altro). 

A meno che non si pensi che ci sia qualcosa di male nel fare un software, o una 
mappa (che NON SONO I DATI di cui la mappa e' fatta!) e nel cercare di 
venderli O meno che non si pensi che prendere dati OSM come base di 
partenza per fare della cartografia e delle mappe voglia dire lavorare GRATIS 
perche' i dati di partenza sono gratis. 

 La cosa mi ha colpito ( anche perché ho voluto spendere i 2 euro e 69 per 
 scaricare l'app relativa a Roma e vedere come si presentava).
 Risultato ?  Ho scoperto di essere in via Torino, anche se la targa di 
 travertino posta dal comune riportava via Salandra.
Va be', questo puo' dipendere da due motivi, non so nello specifico se 
verificatisi entrambi oppure solo uno dei due:

1) i dati OSM in quel punto sono scadenti;
2) chi ha elaborato la mappa non ha fatto lavoro di re-editing e miglioramento 
su dati vecchi, oppure ha fatto una app che funzia male.

Il punto 2) e' colpa di chi vende l'app, e l'unico modo per rivalersi e' dirlo, 
lasciando feedback negativi sul sito nel quale e' in vendita.

Il punto 1) e' uno dei grossissimi problemi di OSM, la garanzia della qualita' 
dei dati su tutto il territorio. 
Open (ripeto, OPEN, non FREE che e' un'altra cosa) e' bello, e' ganzo, e' figo 
e per molti e' piu' etico (per me no, ma questo e' un altro discorso). 
Pero' OSM e' carente sotto l'aspetto della validazione dei dati. 
Validare i dati costa, costa un sacco. 
Chi paga? Non certo tu con la tua app da 2 euro e mezzo

 Come dicono a Napoli: cornuto e mazziato.
 In questo caso stupido e mal mappato.
 
 Possiamo fare qualcosa, per fermare questo scempio?
Mah. Vorrei capire lo scempio dov'e'. C'e' stato qualcuno che lavora/ha 
lavorato non eccessivamente bene su dati non eccessivamente precisi. E non e' 
che ti hanno rubato dei milioni, hai pagato 2 euro e 69... Certamente il 
programmatore di quell'app non si e' fatto le budella d'oro, al massimo domani 
si potra' prendere cappuccino e cornetto (anzi, solo cornetto, visto che in 
tasca a lui va il 66%, quindi un euro e 60)

Marco Gualdrini
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 Ciao e grazie
 Roberto
 
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Re: [Gfoss] QGis2threejs plugin !!!!

2013-12-31 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 31/dic/2013, alle ore 11:15, antoniovinci sier...@outlook.com ha 
scritto:

 Grazie per l'info, ecco il risultato del mio primissimo test.

 Il problema e' che il browser DEVE essere Webgl-compatibile: il link
 suddetto mi funziona solo con Seamonkey (una variante portable di Firefox),
 mentre niente da fare sia con Explorer che con Chrome.

Su Chrome su MacOsX funzia perfettamente. Funzia anche con Firefox standard, 
che pero' e' decisamente piu' lento e scattoso.

ciao e buon anno
Marco
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Re: [Gfoss] Da shape a Google Maps

2013-12-20 Per discussione GEOgrafica

Il giorno 20/dic/2013, alle ore 11:48, G. Allegri gioha...@gmail.com ha 
scritto:

 
 
 Io ho settato il tasto controslash  \  che è piuttosto comodo da raggiungere.
 
 In questo modo, quando fate una nuova finestra su QGis, premendo il tasto \  
 la finestra viene aggiornata anche su GoogleEarth.
 
 Provateci, e poi fatemi sapere se è comodo.  Altro che zoomare su GoogleEarth 
 ... :)
 
 Stavo pensando di inserire questa modalità in continuo in QGis, che così 
 potrebbe fare una sorta di streaming di QGis in GoogleEarth.  Si potrebbe 
 anche inserire un parametro di inclinazione della camera...  :)
 
 Non so quanto possa essere utile il parametro d'inclinazione, anche se figo 
 :) 
 Da QGIS lo dovresti definire numericamente, e non è immediato immaginare 
 l'inclinazione in termini di azimuth/zenit.
Beh, basta immaginare di prendere l'estensione della map view da esportare su 
GE e sapere che la si deve inquadrare in modo che sia tutta visibile nella 
windows di GE, posizionando la camera virtuale asud della mappa stessa, in modo 
che l'angolo di inquadratura verso il basso sia di circa 45°. Con due formule 
di trigonometria si ricava automaticamente una default position per la camera. 
Io la trovo una funzionalita' piuttosto comoda, probabilmente perche' sono 
abituato a vedere i miei modelli tridimensionali partendo proprio da questa 
impostazione standard. 

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] qgis e trattamento di dati 3D

2013-12-12 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 12/dic/2013, alle ore 14:59, Geo DrinX geodr...@gmail.com ha 
scritto:

 ... e, a proposito di ciliege e Gis 3D, ecco qualche immagine in proposito:
 
 https://www.google.it/search?q=3d+gisclient=firefox-ahs=nhnrls=org.mozilla:it:officialtbm=ischtbo=usource=univsa=Xei=v8CpUqzsD4bTswbPg4CIAgved=0CEYQsAQbiw=1440bih=811

Ma come in questo caso, una immagine vale piu' di mille parole! :) Ottimo, 
Roberto!

a presto
Marco


Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] qgis e trattamento di dati 3D

2013-12-12 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 12/dic/2013, alle ore 11:47, antoniovinci sier...@outlook.com ha 
scritto:

 Caro Marco,
 trattazione molto interessante, me la salvo per ogni evenienza.
Mi fa piacere che ti sia tornata utile :)

 
 Siccome appartengo alla vecchia guardia, sono sempre convinto che Gis sia
 semplicemente la disciplina che definirei come gestione di oggetti 2D
 geografici legati a database testuale.
Questa e' la tua esperienza diretta con il GIS, ma io (... penso - purtroppo... 
l'eta' incalza! - di poter essere definito io pure della vecchia guardia) ho 
avuto gia' negli anni '90 una esperienza differente, prevalentemente con 
software proprietari.

 
 Il concetto di Gis_3D non riesco ad afferrarlo, perchè non capisco come
 interrogare oggetti disposti nello spazio XYZ, ottenendone un sottoinsieme
 tematico.
Dal punto di vista logico, la topologia 3d e' un bel casino rispetto alla 
topologia 2d. E' piu' complicato, certo, ma non vuol dire che non c'e'. A parte 
le esperienze con dati territoriali 3d (essenzialmente modelli del terreno di 
aree di frana o dissesto), gia' affrontate durante la tesi (1991) e i gia' 
citati approcci a GRASS nel 1997, ricordo molto bene la mia golosita' di 
fronte ad un GIS 3d di reti tecnologiche del sottosuolo intersecate con la 
progettazione di una metropolitana in un'area urbana. Penso di averlo visto ad 
un ASITA alla fine degli anni '90. 
Una query spaziale si puo' immaginare anche in 3D, è una questione di approccio 
mentale.

Per contro, ricordo anche le resistenze che ho incontrato, collaborando, nei 
primi anni 2000, per la parte geologica e per l'impatto ambientale con uno 
studio di ingegneria di discreta importanza (progettazione di infrastrutture, 
con particolare attenzione alle fondazioni di piloni per viadotti e ferrovie), 
ad interfacciarmi con colleghi ingegneri civili che avevano sempre progettato 
in 2d, o meglio, pensato in 2d ogni cosa, per cui al momento di dover 
affrontare l'impatto delle opere sul territorio (e sul sottosuolo - vedi 
interferenze con la falda) era per loro davvero difficile svincolarsi dal loro 
foglio mentale, che poi corrispondeva al layout dell'onniprensente Autocad, e 
pensare la loro opera gia' in 3d. Non parliamo poi di quando mi toccava di 
trasformare in modelli 3d i loro progetti tutti completamente 2d di viadotti 
(con tutti i raccordi al terreno, le livellette, gli sterri e i riporti che 
erano non solo rappresentati come segni grafici 2d, ma proprio pensati come 
oggetti bidimensionali). che faticata. Sicuramente il fatto di essere un 
geologo mi facilitava a pensare gia' al dato territoriale non solo come 
cartografia bidimensionale, ma come oggetti tridimensionali sviluppati nello 
spazio.

In ogni caso, l'interfacciamento con questi colleghi e' stato proficuo per 
entrambe le categorie: ormai vedo che quasi ovunque si progetta in 3d e si 
utilizzano software di CAD + GIS 3D in maniera abbastanza diffusa.
Un esempio di sistemi GIS 3d e' nel settore delle litostratigrafie o nella 
modellazione delle falde freatiche, con intersezione di altri elementi (frane, 
fondazioni, setti drenanti ed altro). Le immagini che ha postato Roberto sono 
molto illuminanti.

 
 A titolo di curiosità, un paio d'anni fa feci un esperimento per il mio
 capo, che mi chiese di rappresentare una certa miniera di lignite in 3D, pur
 mantenendone le informazioni geografiche.
 
 Ti allego qui il risultato, giusto per sapere da te esperto se possa
 intendersi come esempio di Gis_3D.
 http://novarese.t15.org/gfoss/geopdf3d.zip
 http://novarese.t15.org/gfoss/geopdf3d.zip  

Esempio interessante, anche se questo è più che altro una rappresentazione di 
dati 3d, quindi si tratta di una vista tridimensionale visualizzabile in 
maniera interattiva all'interno di un viewer standard come Acrobat., piu' che 
un vero sistema GIS 3d. Tra l'altro qui abbiamo un DEM (2d e mezzo) vestito con 
una texture (2d), quindi sicuramente e' il primo e piu' semplice tipo di 
utilizzo di dati GIS tridimensionali che viene in mente Visualizzatori di dati 
GIS 3d ce n'e' diversi, piu' o meno ricchi di tool (da NVIZ a VTP Enviro ad 
altri), il tipo di output riflette l'elaborazione e l'analisi GIS piu' o meno 
full 3d. 

Un vero sistema GIS 3d e' qualcosa di decisamente piu' complesso, perchè 
considera la topologia 3d, e quindi le relazioni spaziali tra gli oggetti nelle 
3 coordinate dello spazio e conseguentemente il collegamento con il database e 
con gli attributi sviluppati in 3d. le immagini che ha postato Roberto poco 
fa con la ricerca di Google penso spieghino di cosa parliamo. Pensa ad una 
litostratigrafia sviluppata su tutto il blocco, con limiti tra formazioni 
geologiche storti, discordanti, che vanno a chiudersi in maniera lenticolare 
secondo andamenti differenti... volendo ci si puo' sbizzarrire!

Ciao!


Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

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Re: [Gfoss] qgis e trattamento di dati 3D

2013-12-09 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 09/dic/2013, alle ore 13:08, giulianc51 giulian...@gmail.com ha 
scritto:

 ciao a tutti,
 
 
 in attesa di qualche feedback su topog4qgis e vectorGeoref, e per non
 arrugginire nell'intermezzo, volevo approfondire il trattamento dei dati
 3D in QGIS;
 
 
 @GeoDrinx: forse il modello del terreno che usi per il tuo plugin
 potrebbe fare al caso mio: hai qualche riferimento da fornirmi?

In attesa che Roberto intervenga, ti dico la mia al volo.
Il modello del terreno del plugin di Roberto e' in formato BinaryTerrain (BT), 
quello utilizzato dal progetto Virtual Terrain Project, VTP, il cui sito e' 
questo: www.vterrain.org.
Per maggiori specifiche sul formato BT puoi guardare qui:

http://vterrain.org/Implementation/Formats/BT.html

In ogni caso, al di la' della forma del formato, si tratta di un semplicissimo 
formato 3D di tipo grid (sarebbe meglio dire 2d e mezzo una superficie 2d 
sviluppata nello spazio 3d, come tutti i grid). Esistono altri tipi di dati 3d, 
come i TIN...

Pero' forse non ho capito bene che cosa ti serve esattamente riguardo al 3d nel 
GIS.
Se puoi postare ulteriori richieste, siamo qua, ben volentieri.

ciao

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

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 grazie in anticipo a tutti, ciao,
 giuliano
 
 
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Re: [Gfoss] qgis e trattamento di dati 3D

2013-12-09 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 09/dic/2013, alle ore 20:44, antoniovinci sier...@outlook.com ha 
scritto:

 /
 Geo DrinX wrote
 cose che a quanto pare non interessano a nessuno
 
 
 Quanto alla scarsa attenzione verso il 3D, ritengo sia una questione di
 produttivita': il Gis e' una disciplina squisitamente bidimensionale, in cui
 il contenuto prevale sulla forma, a mio modesto avviso.

Mmmm... Opinioni personali che non condivido (ne' quella di Roberto che il 3d 
non interessa a nessuno - per me e' la fonte principale di lavoro... - ne' che 
il GIS sia una disciplina squisitamente bidimensionale).

Chi ha detto che il GIS e' squisitamente bidimensionale? La terra non e' mica 
piatta e non parlo solo della sfera, del globo, o del geoide che dir si 
voglia... io parlo di tutti gli elementi che andiamo cartografando e 
catalogando con i nostri Sistemi Informativi Territoriali. Il contenuto del GIS 
e' l'informazione territoriale, e questa informazione comprende sia elementi 
geometrici, descrivibili numericamente e intrinsecamente collegati alla parte 
grafica del GIS, che attributi alfanumerici, descritti dal database associato 
alla grafica. E poi questa descrizione e' molto parziale, troppo figlia della 
logica shapefile, con elementi grafici da una parte e dati alfanumerici 
dall'altra. Ogni contenuto descrittivo degli elementi geografici ha la sua 
dignita' nel GIS, e tra questi contenuti c'e', a pari grado e pari merito con 
tutti gli altri, anche l'informazione tridimensionale, o meglio nella 
fattispecie la terza dimensione, da trattarsi esattamente allo stesso modo come 
la localizzazione spaziale in pianta.

Che poi il 3d nel GIS sia meno usato, e' vero ma fino a un certo punto. 
Storicamente e' stato cosi', si e' partiti dall'approccio cartografico 
classico, dove era importante la pianta. Ma ormai il dato 3d e' gestito 
ovunque nel GIS, e per determinati scopi e categorie di utenti e' fondamentale 
e parte integrante del GIS. Sicuramente e' piu' settoriale di alcuni usi 
basici del GIS come la classica cartografia bidimensionale, ma di cose 
settoriali nel GIS ce ne sono parecchie indipendentemente dalla geometria.

 
 Sono comunque certo che se tu pubblicassi un tutorial passo-passo,
 stimoleresti l'appetito verso l'eccitante mondo tridimensionale.

Comunque Roberto ha gia' da tempo pubblicato un tutorial passo passo per usare 
VTP all'interno di QGIS: e' qui

http://exporttocanoma.blogspot.it/2011/11/vterrain-plugin-per-qgis.html

Ciao!
Marco

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] vegetazione in VTB

2013-11-15 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 15/nov/2013, alle ore 11:44, fabio.romelli 
fabio.romell...@gmail.com ha scritto:

 Ciao ragazzi, 
 una domanda, sapete se in VTB si possono caricare aree irregolari per
 realizzare vegetazione da visualizzare con enviro? 
 riesco solo a farlo per aree rettangolari.
 grazie

http://vterrain.org/Plants/distrib.html

si puo' fare tutto, in maniera piu' o meno complessa. La cosa migliore e' o 
lavorare con dati vettoriali tipo shape, opportunamente codificati con 
database, oppure usare delle mappe raster di distribuzione. Tra l'altro, 
preprocessando il raster e utilizzando, che so, un po' di math algebra per 
tener conto anche dei parametri morfometrici (es. quota massima di 
distribuzione di un biotipo, acclività massima e minima, curvatura del terreno) 
ed intersecando questi parametri tra loro si riesce a definire una modellistica 
ecologica molto sensata. Chiaramente bisogna smanettare un po'. 

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] stampe in sequenza

2013-10-25 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 25/ott/2013, alle ore 08:03, Gino Pirelli lui...@gmail.com ha 
scritto:

 ti riferisci a rt_mapserver_exporter?:
 http://plugins.qgis.org/plugins/rt_mapserver_exporter/ 

Grazie, ora installo e provo :)

ciao
Marco

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] stampe in sequenza

2013-10-24 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 24/ott/2013, alle ore 12:40, Paolo Cavallini cavall...@faunalia.it 
ha scritto:

 a costo di venire a noja: aggiornate, sempre.

... sulla 2.0.x non funziona piu' il plugin di export del mapfile per Mapserver 
(a meno che non ci sia una nuova versione o plugin differente che fa la stessa 
cosa e che mi sfugge)... Al momento tengo installate sia la 1.8 sia la 2.0, 
solo per questo motivo, e non e' il massimo dell'eleganza lavorare con due 
versioni differenti...
L'aggiornamento selvaggio e non controllato non e' la prima volta che mi 
lascia scoperto qualcosa

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Tabella con sigle di Unita Litologiche

2013-10-16 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 16/ott/2013, alle ore 16:57, Andrea Peri aperi2...@gmail.com ha 
scritto:

 Salve,
 
 un quesito per i geologi. :)
 
 Ho una tabella con un campo denominato unita_lito.
 
 In esso ci sono un sacco di sigle .
 
 Esiste una qualche classificazione nazionale che riporti il significatodi 
 queste sigle ?
 
 ALcuni esempi delle sigle che ci trovo:
 
 
 bna 
 b 
 UL11 
 tr 

Ehm, bisogna vedere che provenienza ha questa cartografia. E' un database 
su scala nazionale? Regionale? Locale? A che scala di rilievo si sta ragionando?
Le unita' litologiche possono essere definite in n modi a seconda di chi ha 
fatto una determinata carta geologica. In genere assieme alle sigle ci deve 
essere in ogni caso una legenda che spiega per esteso le singole unita' 
litologiche. 
Ad esempio per la Regione Emilia-Romagna esiste il db geologico che oltre alla 
parte grafica codificata tramite sigle, contiene le apposite specifiche della 
legenda di ogni strato, dove le singole sigle vengono spiegate per esteso. 
Allo stesso modo c'e' una legenda unica per il progetto nazionale CARG.

Comunque bna, b, tr sembrano tanto delle unità alluvionali di tipo 
terrazzato (alluvioni di fondovalle, terrazzi ecc.). UL11 potrebbe essere di 
tutto, invece, non ho idea di cosa sia.

ciao
Marco

Marco Gualdrini
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 ... 
 
 Grazie,
 
 
 -- 
 -
 Andrea Peri
 . . . . . . . . . 
 qwerty àèìòù
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Re: [Gfoss] CAP

2013-10-15 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 14/ott/2013, alle ore 18:13, Marco spaziani.ma...@gmail.com ha 
scritto:

 Hai notizie sulle CSR di questi shp file dell'ISTAT? (li ho scaricati ma non
 ho ancora avuto modo di aprirli e provarli su qgis) ...ricordo che una volta
 l'ISTAT produceva tutto in ED50 32N ...è sempre così?

I files in questione hanno il PRJ per UTM ED50 N32, si.


Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] Fotoaeree Provincia di Foggia

2013-10-02 Per discussione GEOgrafica

Il giorno 02/ott/2013, alle ore 10:35, Luca Mandolesi mandol...@gmail.com ha 
scritto:

 Salve a tutti,
 qualcuno saprebbe indicarmi per la Provincia di Foggia dove è possibile 
 reperire fotoaeree per fare della fotointerpretazione, quindi con risoluzione 
 buona? Conosco per la romagna il bellissimo servizio WMS, c'è qualcosa di 
 simili anche per la Puglia?

http://iws.sit.puglia.it/ecwp/ecw_wms.dll?

http://webgis.sit.puglia.it/sit-help/SIT-Puglia/Guida/Sit-Cittadino/Standard-Ogc.html


 
 E per caso, qualche sito con foto della II Guerra Mondiale, tipo voli RAF 
 dell'Aerofototeca Nazionale?
Su questo non so

ciao
Marco

Marco Gualdrini
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 Grazie mille
 Luca
 
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Re: [Gfoss] [SDI-Europe] Netherlands: Bill for Large Scale Topography (BGT) adopted by parliament

2013-08-06 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 06/ago/2013, alle ore 16:24, aperi2007 aperi2...@gmail.com ha 
scritto:

 Ciao PG,
 
 personalmente  
 dubito fortemente della riuscita di una tale operazione qual'ora venisse 
 veramente tentata.
 Non perche' non sia tentabile, ma perche' in effetti senza una approfondita 
 analisi dei problemi a cui si va incontro e uno studio attento delle 
 soluzioni per risolvere tali problemi potrebbe anche trattarsi solo di una 
 dichiarazione velleitaria.
 
 Dalla lettura del documento, (anche se molto rapida e superficiale) mi pare 
 che le premesse siano molto simili alle nostre.

 [cut]

 
 Infatti mi pare di capire che loro puntano a fare un db ad altissimo 
 dettaglio (scala 1:2000) di tutto il territorio e poi generalizzarlo per 
 ricavare un db a scala 1:10.000 e a seguire le altre scale.
 
 A quello che sento dire, in Italia e nel mondo , da molti anni ci sono 
 persone molto competenti che studiano queste problematiche e se ad oggi non 
 hanno trovato niente di automatico , vuol dire che alla fine dei conti cosi' 
 semplice forse non è.
 
 Il che non vieta che gli olandesi riescano in cio' che altri non sono 
 riusciti a fare.
 Ma potrebbe anche solo voler dire che non hanno ancora ben chiaro le 
 problematiche che devono risolvere.

A corollario di quanto dici - che condivido - bisogna aggiungere anche che i 
Paesi Bassi (l'Olanda e' solo una regione dei Paesi Bassi, anche se da noi c'e' 
l'erronea convinzione che Netherland = Olanda) hanno una superficie di 41.500 
kmq contro i 301.300 kmq dell'Italia, il che significa una superficie da 
cartografare di circa 7 volte minore rispetto alla nostra, e un dislivello 
massimo su tutta la superficie di circa 300 m, con i picchi concentrati in 
pochissime e ristrettissimen aree, mentre il 50% della superficie giace a quota 
pari a 1 m sul livello del mare Le problematiche di giunzione tra 
catastali, automatizzazione e conversione di proiezioni sono sicuramente rese 
decisamente meno complesse dall'assetto geografico e topografico...

ciao
Marco

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Re: [Gfoss] creazione DTM

2013-06-05 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 05/giu/2013, alle ore 17:05, mazzinga mazzingaz...@rocketmail.com 
ha scritto:

 Ciao a tutti, 
 ho un problema con la creazione di un dtm e avrei bisogno dei vostri
 preziosi consigli. Uso qgis 1.8 su win7.
[cut]
 
 Fin qui tutto bene, ma quando vado a calcolare l'esposizione ottengo questo:
 
 http://gfoss-geographic-free-and-open-source-software-italian-mailing.3056002.n2.nabble.com/file/n7582586/50585425.jpg
  
 
 Ora vi domando: come faccio a creare un dtm migliore? è possibile ottenere
 un risultatoin cui si vedano bene le creste dei colli? come questo 
 
 http://gfoss-geographic-free-and-open-source-software-italian-mailing.3056002.n2.nabble.com/file/n7582586/pergisegisesposizione1.jpg
  

A me sembra che quello che hai fatto tu sia buono e che le linee di crinale si 
vedano gia' bene cosi', forse è una questione di abitudine... soprattutto non 
vedo differenze significative tra il tuo risultato e l'altro esempio che hai 
riportato, a parte la gamma di colori scelta, che presumo sia una gamma di 
colori random definita da QGIS. Prova a cambiare palette di colori per il 
tematismo delle esposizioni per vedere se per te e' piu' chiaro.

Altrimenti, se ti serve esplicitamente delineare vettorialmente le linee di 
displuvio, puoi utilizzare uno devi comandi GRASS per l'identificazione 
vettoriale dei bacini e sottobacini...

Ciao


Marco Gualdrini
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 Grazie
 
 
 
 
 
 
 
 
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Re: [Gfoss] Mappette graziose

2013-05-06 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 06/mag/2013, alle ore 10:05, iac...@controgeografie.net ha scritto:

 Sollecitato da Paolo sulla qualità grafica delle mappe allego 2 immagini
 di un lavoro di esame di alcuni miei studenti (architetti).
 
 http://www.controgeografie.net/images/paesaggio.jpg
 http://www.controgeografie.net/images/paesaggio_det.jpg
 
 Lavorandoci con qgis si ottengono risultati decisamente di qualità.
 Per inciso la versione è 1.8

Concordo sulla graziosita' delle mappe, vorrei pero' chiedere una cosa: a parte 
l'overlay di strati vettoriali e raster, la scelta opportuna e graficamente 
comunicativa degli stili grafici, dei colori e la pulizia generale dell'output 
(cose comunque fondamentali in un publishing cartografico: e quindi molti 
complimenti agli autori), non riesco ad identificare nulla di particolarmente 
dipendente dal software utilizzato, a meno che non stia clamorosamente 
toppando/tralasciando qualcosa degli ultimi sviluppi di qgis. 
Quindi, vorrei una delucidazione: i pattern minuti (linee sottili bianco/nere 
che rappresentano diverse colture) che campiscono aree a diverso uso del suolo 
- ben visibili nella vista di dettaglio - sono elementi vettoriali o raster in 
overlay (es. carta catastale)? Ma soprattutto, si tratta di pattern di 
campitura di aree/poligoni, con distribuzione e deformazione definita 
attraverso angoli di rotazione/modello del terreno soggiacente, oppure di più 
usuali simboli puntuali distribuiti uno per uno nelle posizioni dei singoli 
alberelli?

 Iacopo
 
 P.S. ovviamente ho abbassato la risoluzione
Non è che è disponibile una versione PDF full resolution per analizzare meglio 
i dettagli della cartografia?
Grazie in anticipo delle info

Marco

 
 
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Re: [Gfoss] Mappette graziose

2013-05-06 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 06/mag/2013, alle ore 10:38, iac...@controgeografie.net ha scritto:

 Per la grafica invece devo ammettere che fino a poco tempo fa alcuni
 prodotti non os avevano dei buoni punti di vantaggio, ma ormai si stanno
 riducendo (proverò appena posos la versione 2 di quantum per altro).

 Su come è stata fatta la mappa al volo posso dire che:
 - ovviamente una buona scelta di colori per l'uso del suolo
Not qgis dependent...

 - texture create per l'occasione ed usate come riempimenti (vedi il mail
 di Paolo a cui ho risposto)
Not qgis dependent...

 - ombreggiatura in trasparenza
Ottimo, anche se e' una feature che al giorno d'oggi e' praticamente obbligata, 
visto che esiste in tutti i sw di cartografia e GIS da eoni ed e' banale averla 
anche nei sistemi WebGIS...

 - uso sapiente degli alberi che si trovano sul sito gfoss per i
 riempimenti di shp poligonali.
Ecco, questa e' una cosa sulla quale mi piacerebbe un chiarimento: l'uso 
sapiente significa un uso manuale dei pattern, adattandoli e seguendo la 
morfologia a mano o similare, oppure c'e' l'utilizzo di alcune funzioni  che 
non conosco di distribuzione dei patter all'interno dei poligoni con 
densità/orientamento variabile sulla base di, ad esempio, attributi del DB, o 
meglio ancora derivando l'orientamento dallo strato raster soggiacente (es. 
esposizione del rilievo)?
 
 Va da se che occorre anche una buona sensibilità da grafico e che chi ha
 imparato magari a farle a mano con la matita prima, le carte, ha qualche
 vantaggio.
;)

ciao e grazie
Marco


Marco Gualdrini
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 Saluti.
 
 Iacopo
 
 
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Re: [Gfoss] Mappette graziose]

2013-05-06 Per discussione GEOgrafica

Il giorno 06/mag/2013, alle ore 10:53, iac...@controgeografie.net ha scritto:

 -- Messaggio originale ---
 Oggetto: Re: [Gfoss] Mappette graziose
 Da:  GEOgrafica geograf...@alice.it
 
 Quindi, vorrei una delucidazione: i pattern minuti (linee sottili

 [cut]
 
 Tutte le risposte non le ho, non sono io l'autore, solo il suggeritore.
Ok.

[cut]

 In particolare per il bosco hanno utilizzato una distribuzione casuale di
 punti, con 2 diverse densità, all'interno dei poligoni dell'uso del suolo,
 vestiti poi con i simboli scaricati dal sito gfoss e ovviamente con una
 campitura di sfondo.

Okey, grazie mille per le utili delucidazioni.
Una mia piccola nota a margine: alla fine queste carte sono belle (=chiare, 
significative, efficaci) per un uso intelligente delle opzioni cartografiche a 
disposizione, fatto anche piegando il software ai propri usi. Il fatto che la 
cosa avvenga direttamente in QGIS e' una cosa molto buona ma non e' tanto QGIS 
che ha prodotto le belle mappe quanto molto bravo il cartografo che ha saputo 
ben utilizzare le funzioni del sw (che non sono certo rivoluzionarie).

 
 Per un PDF in risoluzione piena immagino non ci siano problemi a mandarlo
 a chi me lo chiede.
Grazie mille, ciao
Marco

 
 Saluti
 
 Iacopo
 
 
 
 
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Re: [Gfoss] bandi per collaborazione c/o ISTAT

2012-12-13 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 13/dic/2012, alle ore 09:57, Francesco P. Lovergine 
fran...@debian.org ha scritto:

 On Wed, Dec 19, 2012 at 06:06:43AM +0100, Laura Sportaiuolo wrote:
 Ma per quale assurdo motivo i geologi non rientrano mai in questi concorsi? 
 
 Se potessero rientraci i geologi sul settore in questione, perché non un
 fisico? A questo punto aboliamo il valore legale del titolo di studio
 e richiediamo comprovata esperienza (laurea o diploma a parte).
Nello specifico, sarei d'accordo.

 E visto
 che ci siamo aboliamo anche gli ordini professionali,
concordo

 magari cominciando
 da quello dei geologi che quanto a lobbying non è secondo a nessuno.
:) La famosa lobby dei geologi, che, detta alla Abatantuono, spatroneccia 
L'unica azione di lobbying che l'OdG fa, purtroppo, e' verso i geologi 
stessi per il resto, i geologi contano come il due di coppe quando briscola 
e' spade, e direi che si vede ampiamente per questo, se l'Ordine 
Professionale deve servire a questo, mi sembrerebbe giusto abolire gli ordini.
Magari, piuttosto, a partire da quello degli Ingegneri, in eterna sopraffazione 
di tutti gli altri ordini visto che l'ingegggnere e' quello che per 
definizione sa tutto di tutti, a partire dalle relazioni 
geologico/geotecniche.

La mia e' una battuta, non voglio fare flames con nessuno e quindi prendetela 
con un sorriso e non litighiamo, non facciamo la guerra tra poveri 

Ma leggere della lobby dei geologi mi ha fatto veramente sbellicare dalle 
risate! :D

ciao
Marco

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] bandi per collaborazione c/o ISTAT

2012-12-11 Per discussione GEOgrafica


Il giorno 19/dic/12, alle ore 06:06, Laura Sportaiuolo ha scritto:

Ma per quale assurdo motivo i geologi non rientrano mai in questi  
concorsi? E che caxxo puoi avere tutti i requisiti del mondo ma se  
non sei un ingegnere non puoi neanche partecipare

Scusate lo sfogo


Sfogo condiviso, anche se ormai a 46 anni ci ho fatto il callo...

Ciao
Marco
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Re: [Gfoss] QGIS 3D

2012-12-07 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 07/dic/2012, alle ore 11:57, Paolo Cavallini cavall...@faunalia.it 
ha scritto:

 Salve.
 Interessanti sviluppi nel 3D vettoriale vero in QGIS:
 http://vimeo.com/54776907
Ma sono io che ho problemi con l'audio o e' proprio il filmato che ne e' privo?
Come esempio, pur se spettacolare, non e' che sia tutta sta chiarezza
In ogni caso, molto interessante, sarebbe gradita maggior documentazione.

Noto comunque con piacere che il discorso 3d ogni tanto riemerge - anche se poi 
quasi sempre ricade nel dimenticatoio, troppo spesso il 3d nel GIS viene 
confuso con una roba estetica...

ciao

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] QGIS 3D

2012-12-07 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 07/dic/2012, alle ore 12:39, G. Allegri gioha...@gmail.com ha 
scritto:

 
 Noto comunque con piacere che il discorso 3d ogni tanto riemerge - anche se 
 poi quasi sempre ricade nel dimenticatoio, troppo spesso il 3d nel GIS viene 
 confuso con una roba estetica...
 
 Gli strumenti 3D integrati negli ambienti GIS, sono convinto, permetterà di 
 espandere le applicazioni in modi e settori nuovi. Il fatto che siano visti 
 come strumenti estetici credo sia dovuto al fatto che il centro 
 dell'attenzione è tutto orientato a fare visualizzazione 3D.
A parte che di per se' la visualizzazione 3d non e' una cosa estetica :) ma e' 
a sua volta analisi - sono un geologo e un paesaggista, mi dedico al 70% 
all'analisi E alla visualizzazione ... il discorso e' molto simile a quello che 
facemmo tempo fa sulla simbologia nelle mappe bidimensionali, e l'uso dei 
colori. Ogni strumento di rappresentazione E' di per se' uno strumento di 
analisi...

 Via via che si svilupperà l'analisi 3D (supportata da formati 3D condivisi, 
 al di là del solo CityGML), le cose cambieranno.
Ho fatto un corso come tecnico GIS nel lontano 1994. Venendo dalla 
geomorfologia in 3D con strumenti informatici, gia' allora rompevo le scatole a 
docenti e colleghi (uno e' qui in ML) con le mie storie sul GIS 3D Gia' 
allora cominciammo a studiare un esoterico software per DOS portato, su una 
pila di floppy da 3.5 - non esisteva Internet - da un collega sudamericano. 
Tale software si chiamava GRASS! Era un gran caos ma il core del software 
era piu' o meno quello che conosciamo ora. 

Sono quasi 20 anni che abbiamo gli strumenti per l'analisi 3d, i formati 
condivisi ci sono, magari non open, ma il 3d nel GIS e' roba vecchia ormai... 
tantissime cose si potevano gia' fare con i DEM ArcASCII e gli shapefile 
estrusi, in GRASS, senza bisogno di QGIS o di PostGIS 2.0 Certo ogni 
miglioramento tecnologico e' solo benvenuto e naturalmente e' 
interessantissimo, ma IMHO il problema non e' nel formato dei dati o nei 
software, il problema della scarsa diffusione di queste metodologie e' un 
problema concettual/culturale, secondo me.

 PostGIS 2.0 ha introdotto già un po' di operatori in grado di lavorare su 
 dati 3D, ma di strada da fare ce n'è ancora molta...
Mah, non so, ripeto; per me il problema non e' tecnologico ma culturale.

Finche' per uno Studio di Impatto invece di un'analisi numerica si accettera' 
un'analisi farlocca fatta in Autocad+Photoshop senza uno straccio di 
validazione, e soprattutto finche' gli studi di impatto saranno visti solo come 
dei pallossissimi corollari amministrativi a scelte prese con altri 
criteri. (scusate il piccolo sfogo legato alla mia esperienza 
imprenditoriale..)


Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] QGIS 3D

2012-12-07 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 07/dic/2012, alle ore 13:32, G. Allegri gioha...@gmail.com ha 
scritto:

 ArcCose ne ho viste e usate diverse, ma il 3D da un punto di vista 
 quantitativo non mi sembra così ricco.
Beh...!

 GRASS ha i voxel come real 3D. Il vettoriale 3D?
Puoi usare gli shapefile3d... per fare analisi in GRASS tipo quelle viste nella 
demo postata da Cavallini, pero', io fino ad oggi ho usato dei barbatrucchi con 
conversioni a raster. 

 VTP oltre alla modellazione 3D e alla visualizzazione, offre strumenti di 
 analisi?
La modellazione 3D intesa come costruzione di un modello 3d da dati 2d, ad 
esempio di un edificato, e la successiva esportazione in altro formato e' un 
tassello importante di tutta la pipeline. Poi di per se' i due SW di VTP, 
ovvero VTBuilder ed Enviro, hanno alcuni tool di analisi per quello che 
riguarda l'intervisibilita', con output cartografici bidimensionali.
 
 
 Credo comunque ci sia una barriera di usabilità... L'ostacolo culturale si 
 abbatte velocemente se le cose diventano più usabili.
Okey, pero' il problema a cui facevo riferimento io e' cultural/politico...

ciao!

Marco Gualdrini
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Re: [Gfoss] QGIS e Blender

2012-12-03 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 02/dic/2012, alle ore 18:15, Paolo Cavallini cavall...@faunalia.it 
ha scritto:

 Non che io sia particolarmente appassionato di Blender, ma questo articolo mi 
 pare
 interessante:
 http://kodex.tumblr.com/post/37038839550/visualising-qgis-data-with-blender
 Se qualcuno prova a replicarlo, ci faccia sapere le sue impressioni.

Mi occupo di questo settore da sempre - i primi lavori fatti in questo modo li 
feci durante la tesi nel 1990 sul mio Amiga - : la tecnica descritta e' una 
tecnica standard valida per ogni software 3d non-GIS-aware quindi di fatto 
applicabile non solo a QGIS con Blender, ma ad ogni coppia software 
GIS-software 3D.

La mia opinione e' che se uno deve fare una roba di questo tipo e conosce il 
GIS, e' mille volte piu' semplice e veloce farla in GRASS con il modulo NVIZ 
(output diretto dall'ambiente GIS), oppure in Virtual Terrain Project 
(possibilità di gestire estensioni di dati ad alta risoluzione decine di volte 
piu' ampie, possibilità di gestire centinaia di migliaia di alberi 3d 
fotorealistici). In questi software, il fatto di lavorare nativamente con dati 
veramente georeferenziati e con risoluzione nominale, senza necessita' di 
sottocampionamenti, rende il tutto non solo piu' veloce ma soprattutto molto 
piu' significativo dal punto di vista scientifico.

Ha senso passare ad un vero software 3D purchessia (e quindi, come nel caso 
citato, dover gestire tutto il discorso della risoluzione e del matching dei 
dati in un ambiente non georeferenziato, subdivision surfaces, displacement di 
una mappa di elevazione a 8 bit con 256 livelli di grigio e quindi 256 
intervalli massimi di quantizzazione - cosa che di fatto rappresenta il limite 
principale della tecnica) quando la precisione geometrica non e' cosi' 
importante ma ci sono necessita' di fotorealismo spinto e rendering con 
algoritmi piu' sofisticati (tipo Radiosity o Global Illumination), il che di 
solito implica l'inserimento di modelli 3d antropici (tipo edifici 
texturizzati, grosse quantità di alberi ecc). 
Naturalmente c'e' un settore di applicazione (impatto ambientale, analisi 
paesaggistica) nel quale la preferenza dei software 3d rispetto a strumenti GIS 
3D ha un suo perche' ben preciso.

Marco Gualdrini
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630 iscritti al 1.12.2012

Re: [Gfoss] PCN: termini di utilizzo

2012-11-28 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 28/nov/2012, alle ore 15:18, Andrea Peri aperi2...@gmail.com ha 
scritto:

 Salve.
 Sto tenendo un corso per un ente pubblico, e credevo di fare cosa buona
 e giusta mostrando gli utili servizi del PCN. Un solerte discente mi ha
 fatto pero' notare che stavo infrangendo i termini della licenza:
 http://www.pcn.minambiente.it/GN/terminidiservizio.php?alert=nolan=it
 in particolare:
 Non è consentita la presentazione, la dimostrazione o la comunicazione
 in pubblico dei dati, salvo il normale uso concesso agli utenti registrati.
 Non so se questo mio rientri nel normale uso. Ci sono varie altre
 limitazioni, probabilmente e' meglio consultare un legale.
 A me pare strano, sbaglio?
 
 Invece questa clausola , letta come te dici, lascierebbe intendere che
 loro stessi in quelle occasioni abbiano violato la stessa licenza che
 loro hanno scritto.

La clausola cosi' come riportata sembra veramente demenziale. Pero' a me viene 
questo dubbio, anche alla lice di quello che scrive Andrea Peri:

 
 A meno che per pubblico si intenda un pubblico indistinto .
 In quelle occasioi si trattava sempre di una sala e quindi un pubblico
 di utenti che avevano subito una pre-registrazione.
 Forse è qui la distinzione:
 Una sala di gente di cui si conosce il nome non rappresenta un
 pubblico indistinto

Ho l'impressione che con questa clausola il PCN voglia impedire l'utilizzo del 
proprio portale per la TRASMISSIONE SU TV o comunque attraverso grandi mezzi di 
comunicazione dei dati territoriali, in particolare per cio' che riguarda i 
contenuti protetti da copyright, che di fatto sono le ortofoto. Tenete conto 
che ora nel PCN c'e' anche il frontend 3d che ben si presta per presentazioni 
animate stile GoogleEarth.
Per dire, potrebbe essere che si voglia impedire (a mio avviso abbastanza 
giustamente) che una rete televisiva usi il PCN per mostrare, gratis e in barba 
ai copyright delle ortofoto, che so, il percorso 3d della Maratona dles 
Dolomites o del Giro d'Italia o della Cento Km del Passatore, o, peggio (dico 
peggio perche' per me e' un argomento spinoso visto che c'e' una ditta che mi 
ha rubato un lavoro su questo tema proprio perche' io garantivo copyright e 
royalties dovute, mentre altri hanno fatto roba in cammuffa), le informazioni 
sul traffico navale nei porti date dalla Capitaneria di Porto... 
Siccome infrangimenti di copyright sulle ortofoto avvengono quotidianamente 
anche da parte di realtà grosse e insospettabili, non mi stupirei troppo se 
questo fosse stato l'intento dell'estensore della norma.

In ogni caso, questa interpretazione e' una mia pura illazione, legato al fatto 
che conosco il settore broadcast e so quanti usi impropri vengono fatti. Nel 
caso fosse vero quello che ipotizzo, sarebbe bene che il PCN lo spiegasse un 
bel po' meglio. 

Invece, a me pare ovvio che in un corso come quello tenuto da Cavallini non si 
infrange alcun copyright poiche' l'attivita' che viene svolta attraverso il PCN 
e' assolutamente normale e corrispondente agli scopi del normale utente 
registrato. Ne consegue che DEVE essere garantita la possibilita' di mostrarli 
in un contesto tecnico come quello di un corso sul GIS.

Certo che con questa dicitura al PCN hanno fatto un notevole inguacchio.


Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

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GEOgrafica - GIS, cartografia digitale e simulazioni territoriali virtuali
www.geografica.org

Virtual Terrain Project / GeoView examples: 
http://youtu.be/qEeGjNvwl4Y
http://youtu.be/9UPfufPLQUw
http://youtu.be/gv8HgX9TZfs

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 Andrea Peri
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Re: [Gfoss] Codici uso del suolo regione emilia romagna

2012-11-27 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 27/nov/2012, alle ore 12:50, Luca Mandolesi mandol...@gmail.com ha 
scritto:

 Ciao a tutti,
 avrei bisogno di capire come convertire i codici di uso del suolo contenuti 
 nella cartografia dell'emilia romagna in termini umanamente comprensibili. 
 Sul sito del geoportale non ho capito bene dove guardare o se c'è un .dbf o 
 qualcosa per fare tale conversione.

L'uso del suolo della RER in generale segue la codifica classica di Corine Land 
Cover. A questo link trovi i riferimenti per le varie edizioni della copertura: 
http://geoportale.regione.emilia-romagna.it/it/catalogo/dati-cartografici/pianificazione-e-catasto/uso-del-suolo.
 

Se non erro incluso nel download c'e' anche il db espanso (con nomi delle 
classi in italiano), altrimenti puoi fare riferimento a questo file qui:

http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/geologia/archivio_pdf/webgis-banche-dati/webgis-suoli/USO_SUOLO_54.pdf

Ciao

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

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[Gfoss] Firme con segnalazioni di corsi

2012-11-20 Per discussione GEOgrafica
Una domanda che mi è sorta.

Ogni messaggio che passa su questa lista vede giustapposto in fondo la seguente 
dicitura:

Gfoss@lists.gfoss.it
http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
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Non inviate messaggi commerciali.

Vedo pero' che alcuni frequentatori della ML hanno, nella firma, una dicitura 
che pubblicizza corsi di formazione su software GIS (opensource).
A me sembra una contraddizione, perchè se è vero che i corsi pubblicizzati sono 
su sw open, il servizio indicato, ovvero pubblicizzato a me pare una 
pubblicità di un servizio commerciale. 
Forse intendo male la frase non inviate messaggi commerciali?
Mi spiegate questa cosa, grazie?

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza___
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Re: [Gfoss] Making geospatial PDF maps from OSM with GDAL

2012-11-20 Per discussione GEOgrafica

Il giorno 20/nov/2012, alle ore 10:53, Maurizio Napolitano n...@fbk.eu ha 
scritto:

 On 18/11/2012 12:06, Maurizio Napolitano wrote:
 Segnalo questo HOWTO che fa uso di gdal 1.10 con le nuove funzionalita'
 di creazione di geopdf e di gestione dei dati di openstreetmap
 http://latuviitta.org/documents/Geospatial_PDF_maps_from_OSM_with_GDAL.pdf
 
 
 Ho appena letto una email dell'autore del tutorial molto interessante in 
 merito alla parola geopdf

Qualcuno sa se esiste un PDF viewer Open Source che supporti le features dei 
file PDF georiferiti lato sensu?
L'articolo citato fa ampio uso, nelle figure, di Acrobat Reader, che è 
proprietario e quindi, secondo gli ultimi thread, inopportuno su questa mailing 
list.

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza


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Re: [Gfoss] Firme con segnalazioni di corsi

2012-11-20 Per discussione GEOgrafica

Il giorno 20/nov/2012, alle ore 11:29, Paolo Cavallini cavall...@faunalia.it 
ha scritto:

 Il 20/11/2012 11:14, GEOgrafica ha scritto:
 
 
 Vedo pero' che alcuni frequentatori della ML hanno, nella firma, una 
 dicitura che pubblicizza corsi di formazione su software GIS (opensource).
 A me sembra una contraddizione, perchè se è vero che i corsi pubblicizzati 
 sono su sw open, il servizio indicato, ovvero pubblicizzato a me pare una 
 pubblicità di un servizio commerciale. 
 Forse intendo male la frase non inviate messaggi commerciali?
 Vero (scusate, ma quella e' la mia firma standard, e non ho pensato a farne 
 una diversa per la ML);

Io invece preso dagli scrupoli e dal fatto che lavoro a metà con strumenti open 
e a metà con strumenti proprietari, e vedendo l'atteggiamento rigido della ML 
sul tema, mi sono fatto un account anonimo apposta, e utilizzo solo quello per 
la ML. Cosa che pero', in realtà, non ritengo giusta, perchè di fatto mi sto 
nascondendo, pur senza aver fatto nulla di male :) , solo perchè nel mio 
lavoro mi occupo sia di roba open sia di roba non open (cosa tra l'altro utile 
anche in ML, quando si chiedono, come recentemente, confronti tra performance 
di sw os e proprietari). Forse mi sarò fatto troppi scrupoli (altri iscritti 
lavorano per esempio in Enti pubblici dove non è garantita l'esclusività 
dell'utilizzo di strumenti open, però, imho giustamente, scrivono in firma chi 
sono e dove lavorano) quindi preferirei una volta per tutte chiarire.

 fra l'altro, varie persone hanno inviato annunci di corsi.

Infatti, infatti io mi riferivo anche a te ma non solo a te (ho detto alcuni 
frequentatori, non Paolo Cavallini).

 In sostanza: concordo che sia un'area grigia, decidiamo insieme qual e' la 
 linea piu' utile al raggiungimento delle finalita' della lista, ovvero la 
 diffusione ed il successo dei GIS liberi.
L'area è grigia, in effetti. Definiamo le regole: anche la mia ditta fa corsi, 
personalizzazione e supporto su strumenti open, e se mi è permesso metterlo in 
firma lo metto. Pero' a questo punto secondo me va tolta la scritta non 
inviate messaggi commerciali, anche perchè sono convinto che un'alta 
percentuale dei partecipanti a questa ML e' in grado di fare dei corsi su sw 
open come GRASS, QGIS, GVSig, Virtual Terrain Project et simila.

Ogni opinione è bene accetta.

Grazie, ciao

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

 Io, ovviamente, mi adeguo.
 
 Saluti.
 -- 
 Paolo Cavallini - Faunalia
 www.faunalia.eu
 Full contact details at www.faunalia.eu/pc
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Re: [Gfoss] Stampe su plotter con QGis

2012-11-13 Per discussione GEOgrafica

Il giorno 13/nov/2012, alle ore 05:39, Paolo Cavallini cavall...@faunalia.it 
ha scritto:

 Il 12/11/2012 16:33, possi...@libero.it ha scritto:
 Per stampare file pesanti è l'unica soluzione praticabile?
 No: il problema e' che attualmente QGIS su win e' compilato a 32 bit,
 quindi non riesce ad usare 2Gb di RAM, e quando deve gestire stampe
 grandi eccede questo limite e crasha.

Domanda: come mai crasha? Perche' per fare stampe grandi deve allocare 
necessariamente 2Gb di RAM? Come mai altri sw riescono a stampare 
tranquillamente layout maggiori pur essendo a 32 bit?

 Soluzioni:
 - compilarsi QGIS a 64 bit su win (auguri)
 - finanziare/trovare chi finanzia la compilazione (il gruppo NextGIS
 aveva cominciato questo lavoro, non so a che punto siano; sicuramente
 con un finanziamento lo fanno)
 - usare Linux a 64 bit.

Altra soluzione da prendere in considerazione: 
ottimizzare/ottimizzarsi/finanziare qualcuno che ottimizzi la versione a 32 bit 
nella parte di codice relativa alla stampa. 
Ciao
Marco

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[Gfoss] Fwd: [semi-OT] articolo di blog

2012-10-20 Per discussione GEOgrafica

Il giorno 19/ott/2012, alle ore 16:03, Andrea Peri aperi2...@gmail.com ha 
scritto:

 A me l'iniziativa cieli bui piace molto.
 
 Non solo si risparmia sulla parte energetica, ma anche sulla manutenzione.
 Le lampade dei lampioni, sono molto particolari, e anche la loro manutenzione 
 finisce per rappresentare un costo.


Il giorno 19/ott/2012, alle ore 23:57, Marco Guiducci marcoguidu...@ymail.com 
ha scritto:
 
 oggi son partito verso le 18 e con cinque ore di macchina (ma ne è valsa la 
 pena) sono arrivato in un angolo di mondo dove non arriva la strada e nemmeno 
 l'illuminazione pubblica.
 Appena spenti i fari sono entrato in un'altra dimensione.
 Il cielo si è acceso e mi ha accolto con i mille occhi che non giudicano, ma 
 guidano e favoriscono il pensiero.
 Buonanotte a tutti
 marco

Se abitaste dove abito io, se doveste rientrare a casa tardi la sera da una 
fermata d'autobus a piedi, e se magari foste una donna, oppure se, come me, 
soffriste di glaucoma con perdita di percentuali significative del campo 
visivo, oppure di maculopatia, o retinite o altro, non so perche' ma scommetto 
che l'iniziativa cieli bui vi piacerebbe molto ma molto meno. Tra l'altro, qui 
dove sto io, non c'e' bisogno di aspettare gli effetti dei cieli bui di 
Monti, visto che ci ha gia' pensato da tempo l'amministrazione comunale 
lasciando in stato di abbandono i lampioni: pochi, insufficienti e 
malposizionati.

Il mio vicino di casa, fissato con il risparmio (non tanto in termini 
ecologici, ma piu' che altro in termini di tirchieria) non fa che spegnere la 
luce delle scale, o dei garage, o del cortile, cosi' quando arrivo a casa in 
bicicletta rischio sempre di spatagnarmi contro il cancello o il portone del 
garage. Il fatto che la luce serva per vedere dove e' buio per lui e' uno 
spreco, visto che lui 1) vede bene (??? forse per quello che deve fare lui) 
anche in penombra e 2) alle 5 del pomeriggio e' gia' a casa che cena, quindi 
quello che avviene fuori di casa dopo il crepuscolo non lo riguarda. I problemi 
altrui non sono un suo problema.

I cieli bui di Monti piu' che iniziativa ecologica calibrata ad un risparmio 
responsabile mi sembrano semplicemente uno dei tanti tagli orizzontali fatti 
per risparmiare 'ndo cojo cojo. Se ci sono problemi di movimento o di sicurezza 
nelle aree periferiche delle citta', peggio per gli ipovedenti e per le donne 
che devono arrivare a casa dalla fermata dell'autobus aggirandosi in vicoli 
oscuri. Vuoi mettere con il potersi soffermare a guardare le stelle?

Ah, io sono anche un astrofilo e tengo pure il telescopio, se e' per questo, e 
quindi se posso godere di un bel cielo nero con tante stelle mi fa piacere... 
ma ci sono anche delle scale di valori. Mi piacerebbe che qualcuno ogni tanto 
si mettesse anche nei panni di chi ha problematiche diverse da quelle 
standard.

ciao
Marco

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Re: [Gfoss] GEOforUS - speciale decreto spending review e dati geografici

2012-08-09 Per discussione GEOgrafica

Il giorno 08/ago/2012, alle ore 21:06, Andrea Peri ha scritto:

 NOn vorrei essere il solito guastafeste, ma forse l'interpretazione è troppo 
 ottimistica.
 
 Io leggo nel testo che sono resi disponibili, dove sta' scritto 
 downloadable e gratuiti ?
Francamente mi parrebbe un po' strano che in un testo legislativo ci fosse 
scritto direttamente che i dati sono downloadabili... :) Qui su Mailing List 
state a preoccuparvi di tradurre pattern! ;P 
A parte la battuta sul lessico, non e' obbligatorio (anche se ovviamente 
auspicabile) che i dati debbano necessariamente essere resi disponibili 
attraverso Internet.
Nella spending review il concetto e' che tutto deve avvenire senza aggravio di 
costi per lo Stato. Non e' automatico che rendere disponibili i dati tramite 
una infrastruttura informatica sia a costo zero, anzi direi che in linea di 
massima non lo e' affatto. Si vedrà come questa norma di indirizzo verrà 
applicata.
In ogni caso si prevede che i dati siano resi disponibili, il che, IMHO, non 
è male. 

Penso al DB topografico della Regione Emilia Romagna, oppure ai famigerati dati 
vettoriali 3d della stessa RER, che si e' sempre autovantata di quanto era 
avanti rispetto a tutte le altre Regioni, da anni anni e anni, e che continuano 
a NON ESSERE DISPONIBILI IN ALCUN MODO (ne' gratuitamente ne' a pagamento). 
Ecco, io non ho problemi ad andare al Cartografico di viale Silvani a Bologna a 
prendermi a mano un DVD se qualcuno si degna di renderlo DISPONIBILE. Sembra 
che siano dati di alto contenuto militare, manco se condividere il DB 
topografico potesse attentare alla sicurezza nazionale In fondo quello che 
voglio e' solo poter fare modellistica geomorfologica e idrogeologica nella mia 
regione senza dover comperare basi dati costosissime da ditte private.

 
 Domanda tendenziosa Un WMS non rende i dati dispoinibili ?
Secondo me no. Un WMS e' solo una visione dei dati, non sono I DATI. E' 
come se mi dessero una eliocopia della Carta Tecnica: utile si, ma fino a un 
certo punto. Se i dati devono essere disponibili si devono intendere i DATI, 
non una loro rappresentazione. Anzi, nel caso in cui un Ente si sentisse a 
posto una volta che ha creato un layer WMS, io sarei il primo a rompergli le 
scatole dicendo che non ha ottemperato agli obblighi dettati dalla norma.

 
 Tutti argomenti che al momento non si puo' dire con sicurezza che implichino 
 il sicuro download del dato.
 
 E anche se poi il decreto dicesse download, la norma sopra non dice che 
 deve essere gratuito.
 
 Rendere disponibile non vuole dire fornire senza oneri.

Infatti, ma il problema secondo me e' relativo. Se per esempio gli oneri sono 
quelli di invio di un DVD, che so, 20 euro per disporre della base dati GIS 
della Regione X, a titolo di copertura delle spese (ricordiamoci che non ci 
deve essere onere aggiuntivo per lo Stato), non mi scandalizzerei. A me piu' 
che il titolo gratuito interessa la disponibilita' dei dati in se'.

Ciao
Marco
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Re: [Gfoss] ottime notizie in arrivo

2012-07-27 Per discussione GEOgrafica

Il giorno 27/lug/2012, alle ore 12:11, Andrea Peri ha scritto:

 Se cosi' fosse allora sarebbe utile che la PA che fornisce fondi 
 all'universita' li subordinasse a una clausola di distribuzione libera. 
 Qualcosa del tipo:
 
 ti do' i fondi per la ricerca purche' tutti i risultati del lavoro algoritmi 
 e codici sorgenti compresi sia distribuito con licenza GPL o LGPL.
 
 Ma non è che questo sarebbe una violazione di qualche diritto fondamentale ?

Sembra proprio anche a me.

ciao
Marco
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Re: [Gfoss] Digest di Gfoss, Volume 84, Numero 47

2012-07-10 Per discussione GEOgrafica
Il giorno 09/lug/2012, alle ore 21:26, Luca Mandolesi ha scritto:

 Il mio principale quesito è rivolto a capire: come faccio a creare un
 giro economico intorno al mio software per l'archeologia per
 continuare a svilupparlo come pare facciano tutti tranne qua in
 Emilia-Romagna?

Per la risposta al tuo questito, preferisci il modo delicato o quello 
brutale?... :)
Diciamo che rapportarsi con la PA o con Enti derivati da essi per la gestione 
del territorio bisogna avere o gli agganci giusti o delle botte di 
fondoschiena, ovvero trovare qualche rara persona recettiva che non sia una 
persona profondamente burocrate dentro, come sembra che sia accaduto 
nell'interessante caso riportato. Fino ad oggi, o a tutt'oggi, direi che 
trovare qualche persona un po' lungimirante che non si difende dietro discorsi 
del menga tipo creereste un monopolio (ah! ma guarda un po'!!! E i miliardi 
dati da ESRI in passato alla RER per implementare il Sistema Informativo 
Territoriale Regionale  su mainframe e rimanendo cosi' vincolati per ormai 30 
anni allo stesso ambiente software - commerciale, ovviamente - non hanno forse 
creato un monopolio??? E l'ambiente MOKA? E i WebGIS sviluppati con ArcIMS? ma 
per favore!!!) è un caso se non unico, veramente raro.

 
 
 Io mi arrendo...francamente dopo 5 anni a cercare di spiegare cosa
 facciamo e sentirsi dire che una ditta non può legare il suo nome alla
 Soprintendenza per sviluppare pyArchInit, come voi con Raptor, mi
 avvilisce...bandiera bianca...

Io lavoro nel settore GIS da 20 anni e la bandiera bianca l'ho alzata da prima 
di te un bel po'.

E comunque la stessa situazione non l'ho trovata solo in RER, ma anche in altre 
regioni che lavorano pure con sistemi Open. Il problema non e' la tipologia di 
strumenti con cui si lavora - se open o proprietari - ma la filosofia che 
pervade la PA

Chiudo prima di aprirlo il Canto del pastore errante del GIS perche' sono gia' 
abbastanza depresso senza bisogno di cantermelo e suonarmelo da solo

Saluti
Marco___
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Re: [Gfoss] made in italy????

2012-06-08 Per discussione GEOgrafica

Il giorno 08/giu/2012, alle ore 09:30, Paolo Cavallini ha scritto:

 Il 08/06/2012 09:03, G. Allegri ha scritto:
 
 Una spinoff di un CNR ha senso come canale di trasferimento 
 tecnologico/scientifico
 di eccellenza, frutto di un lavoro di ricerca e di un know-how maturato 
 all'interno
 di tale lavoro. Ma che senso ha vendere servizi webgis classici ? Primo 
 sfasci il
 mercato, secondo non dai ragione del tuo lavoro specifico, che è produrre 
 conoscenza
 di ben altro livello...
 
 +1
 Uno spinoff e' un'azienda, quindi non vedo problemi a che stia sul mercato.

In teoria e' vero e quindi concordo, in pratica spesso e volentieri il confine 
tra spin-off e gruppo di ricerca rimane labile e, come dicevo, talvolta lo 
spin-off ragiona come gruppo di ricerca coperto dalla garanzia 
dell'Universita' X, Fondazione Y, Istituto di ricerca Z, che trova i lavori, 
avvalendosi della sua sponsorship accademica.
Se lo spin-off sta sul mercato secondo me non dovrebbe manco dire che e' uno 
spin-off dell'ente xyz, dovrebbe semplicemente vendere i suoi prodotti per la 
loro validita', se ne e' capace.

 Un gruppo
 di ricerca e' una cosa diversa, e non ha fini di profitto, a quel che so.
Nello specifico il problema del CNR e' che non hanno piu' una lira di 
finanziamento e quindi non riescono a pagare le borse di studio, e quindi 
devono raccattare denari mettendosi sul mercato, per FARE RICERCA. :(

Ciao
Marco
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Re: [Gfoss] Dati liberi

2012-06-08 Per discussione GEOgrafica

Il giorno 08/giu/2012, alle ore 11:09, Paolo Cavallini ha scritto:

 Non mi ricordo che sia gia' girato:
 http://www.dati.gov.it/content/infografica

Primo sguardo a occhio: manca la Provincia di Bolzano.

ciao
Marco

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Re: [Gfoss] Dati liberi

2012-06-08 Per discussione GEOgrafica

Il giorno 08/giu/2012, alle ore 12:07, Maurizio Napolitano ha scritto:

 
 Primo sguardo a occhio: manca la Provincia di Bolzano.
 
 che non e' open data, in quanto - l'attuale licenza - non permette lo 
 sfruttamento commerciale.

hai ragione dicendo che non sono Open Data, quindi ho sbagliato io perche' a 
tutt'oggi i dati della Provincia di BZ non sono classificati formalmente come 
Open Data, in quanto rimangono di proprietà della Provincia e non possono 
essere pubblicati e/o distribuiti a terzi nella loro forma originale. (Mi 
risulta pero' che il processo di migrazione all'Open Data sia in corso e 
dovrebbe essere completato entro il 2013).

Non e' pero' vero che non possano essere utilizzati a scopo commerciali, 
poiche' l'attuale licenza permette l'utilizzo degli stessi dati (inteso come 
riproduzione o distribuzione di dati derivati che terzi hanno generato sulla 
base dei dati originali), anzi lo auspica, purchè assieme alla descrizione dei 
dati compaia la fonte. I dati cartografici della Provincia di Bolzano sono 
utilizzati da una varietà di prodotti commerciali di tipo cartografico e 3d, e 
se non sono Open sono sicuramente free.

Cosi' forse e' piu' chiaro e completo.

 
 (in ogni caso quell'infografica e' stata annunciata ancora a meta' febbraio)

Si infatti  e' un po' vecchiotto, inoltre mette assieme tutti i tipi di dati, 
senza distinzioni e pesi (un conto e' rendere open il bilancio - Comune di 
Faenza, un luogo a caso...) e un conto e' rendere open una base dati 
territoriale).

Ciao
Marco
(Faenza)
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Re: [Gfoss] Da QGIS a SVG, quale la strada migliore?

2012-06-08 Per discussione GEOgrafica

Il giorno 07/giu/2012, alle ore 14:03, Niccolo Rigacci ha scritto:

 Ho una domanda di seconda mano: qualcuno ha esperienza 
 nell'esportare mappe QGIS in SVG?
 
 L'obiettivo è passarle ad un grafico che lavorerà (ahimé) con 
 Adobe Illustrator su Mac.
 
 Mi si dice che aprire il SVG con Inkscape non dà problemi, mentre 
 con Illustrator+Mac non funziona (è software non libero, 
 bellezza!).
A me risulta (ho appena provato) che Illustrator apra tranquillamente il file 
SVG creato da QGIS, solo che (come mi avverte QGIS con una finestra di alert 
quando esporto in SVG):

La funziona di esportazione SVG in Qgis ha diversi problemi causati da bug e 
limitazioni dovute al codice SVG delle Qt4. In particolare ci sono problemi con 
i layer che non sono tagliati all`interno dei confini del box della mappa.
Se serve un formato vettoriale come output da Qgis, e l´output SVG ottenuto non 
è soddisfacente, si consiglia di utilizzare la stampa su PostScript.

(è software libero, bellezza!).

Ribadisco che Illustrator comunque apre correttamente il layout grafico di QGIS 
mantenendo lo stesso identico stile. Non so dove sia il problema che riscontra 
il grafico con cui ti relazioni tu, ma sicuramente non sta in Illustrator.

 Qualcuno ha esperienze in merito?
 
 Fare il doppio passaggio QGIS - PostScript - pstoedit - SVG
 migliora la situazione?

Perche' fare il doppio passaggio? Illustrator legge anche eps, epsf, ps.

Ciao
Marco
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Re: [Gfoss] Rettifica mappa verticale in QGIS

2012-05-21 Per discussione GEOgrafica

Il giorno 21/mag/2012, alle ore 11:25, Francesco Massa ha scritto:

 
 La domanda è questa: è necessario ruotare l'immagine prima della rettifica 
 con un software ad hoc? Sarebbe complicato inserire il comando ruota 
 immagine dentro il tool di georeferenziazione di QGIS?

Perche' complicarsi la vita? La georeferenziazione produce una serie di 
stiramenti nelle varie direzioni per eliminare le deformazioni presenti nel 
file di origine, ma ovviamente piu' il file di origine e' gia' abbastanza 
giusto meglio e' per rendere il processo piu' semplice. Per ruotare un TIFF 
basta un software qualunque di editing grafico basilare, non serve nemmeno 
installare GIMP... Consiglio vivamente di ruotare la carta con il nord verso il 
lato superiore, e' una procedura che richiede un secondo, sicuramente meno 
tempo che aggiungere l'opzione al modulo di georeferenziazione di QGIS

ciao
Marco Gualdrini
GEOgrafica
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Re: [Gfoss] Lettura di Geomedia

2012-05-14 Per discussione GEOgrafica

Il giorno 13/mag/2012, alle ore 17:54, Markus Neteler ha scritto:
 
 Ricordo che abbiamo (in particolare Luca Delucchi) messo in piedi
 un prototipo:
 
 http://geodati.fmach.it/gfoss_geodata/
 
 che sarebbe da sviluppare.

Grazie per il link: denoto pero' che nella pagina dedicata ai DEM SRTM c'e' un 
errore quando si dice che 

La cella elementare di misurazione (pixel) corrisponde a 3 secondi d'arco 
quadrati, ossia a circa 90m x 90x misurati sul terreno.

In realta' come ben sappiamo per motivi di passaggio tra proiezione geografica 
LatLong e proiezioni metriche (tipo Utm o GB) la risoluzione degli SRTM alle 
latitudini del territorio italiano e' di circa 90 m x 60 m.

Saluti
Marco Gualdrini
GEOgrafica
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Re: [Gfoss] qgis e cad

2012-05-03 Per discussione GEOgrafica

Il giorno 02/mag/2012, alle ore 18:53, Andrea Peri ha scritto:

 Forse sui GIS che conosci tu, ormai tutti i principali software di GIS 
 grossi lavorano interamente in 3d anche a livello topologico.
 
 Puo' darsi . :)
 Ma puo' anche darsi che non mi sono spiegato bene.
 Non sto mettendo in dubbio che i GIS supportino la terza coordinata, ma 
 piuttosto che non ne permettono una gestione ampia direttamente nella GUI 
 grafica.
 
 
 Mi spiego con un esempio:
 
 Nei sistemi CAD, te riesci a porti anche su una vista prospettica e su tale 
 vista tracciare linee, e se vuoi sincerarti di agganciarti correttamente a 
 uno spigolo superiore di un pezzo meccanico puoi impopstare uno snap 
 
 a livello di sfera.
 Questo genere di azioni a livello di interfaccia grafica io non credo che si 
 faccia con i GIS. 
 Se poi mi sbaglio, meglio :)

Ci sono sistemi sw nati come CAD e poi mutuati a funzionalita' GIS che fanno 
invece quello che dici tu e sono pensati essenzialmente per la gestione di 
infrastrutture, ingegneria, geologia strutturale.
 
 Per quanto riguarda la topologia.
 
 Attenzione a non confondere il 2,5D con il 3D pieno.
Nessuna confusione :) 
A parte che anche nel 3d pieno possiamo utilizzare tanti schemi logici per 
rappresentare una topologia, a seconda di come frammentiamo lo spazio (se 
utilizzando una mesh piuttosto che un voxel, tanto per dire - e lasciando da 
parte i TIN che se teoricamente sarebbero dei 3D in realta' sono dei 2.5D). Il 
buon vecchio GRASS lavora molto bene con i voxel.

Comunque nella mia esperienza specifica io parlo di strutture 3d in un mondo 
3d, come per esempio una galleria, una rete metropolitana sotterranea, il 
tracciato delle linee gas, luce, acqua ecc.

 
 Anche qui in effetti io non ho notizie di un GIS ove una interrogazione come 
 questa 
 
 select st_intersectS('LINESTRING(1 1 -10, 10 10 10)','LINESTRING(10.1 1 -10, 
 1.1 10 10)');
 
 non risponda true .

Tanto per non fare nomi, Microstation e' usato per la progettazione di 
infrastrutture 3d in ambiente GIS (vedi quanto ho scritto sopra, pensa a uno 
scavo di una metropolitana tra tubi di gas, telefono, fibre ecc.) e gestisce le 
intersezioni a livello topologico. Analoga cosa avviene con AcadMap 3D...

In pratica i sw GIS che si sono impiantati su una struttura CAD molto robusta 
hanno per forza di cose e per necessita' implementato la gestione 3d in ambito 
GIS full. La cosa diventa sempre piu' importante con l'utilizzo di dati 
provenienti non dal mondo cartografico ma dal mondo topografico, per esempio 
prese Laser scanner da terra...

ciao
Marco

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